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Lettera pubblicata il 26 Novembre 2009. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore gigino371.
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per Phaina ,non ho mai pensato che i figli non soffrissero.scusa ma tu perchè non provi a fare almeno uno squillo a tua mamma che da sette mesi non la vedi?anche se ha sbagliato che ha torto al 1000% non puoi cercare solo di immagginare come sta non sentendoti?ora che sta per arrivare un periodo di feste che a tante persone da più fastidio che altro,purtroppo non si possono cancellare ,prova a fare uno squillo,io dico e confermo che è tutto un fallimento quando avviene una separazione ,ma di sicuro nessuno si separa per cose leggere,anche se poi dette cosi sembrano leggere.poi guardando attentamente allora si porta alla riflessione e si dice che alla fine è giusto così.non privilegiare solo tuo padre della tua presenza e del tuo dialogo,tua mamma è anche lei un tuo genitore,allora chiamala e sarai contenta dentro anche tu,e lei anche. ciao auguri
e se ti dicessi che non mi interessa sentire mia madre? visto che mi ha cacciato lei di casa? dopo ttto il male che lei ha procurato a me, non devo essere io a portar la felicità a lei. comunque quello che hai dett a me…. prova a farlo con i tuoi figli. magari funziona!
sono pienamente d’accordo con Phaina
Phaina,dispiace che tua mamma ti ha cacciata fuori di casa,poi quello che io ho detto a te sto provando anche con i miei figli.ripeto non riesco a capire come si possa odiare una persona che ha lo stesso sangue.non essere cosi con tua madre vedrai che se i passi si fanno da tutti e due è molto più facile ,fatti solo da una parte è nmolto pesante e poi si diventa arrendevoli.provaci.ciao
sono sicura che i tuoi sbagli non saranno paragonabili con quelli di mia madre..
comunque a volte serve tempo.
io non adio mia madre, ma adesso vederla è solo un fastidio.
non so se i tuoi figli ti odino, ma non credo.
sono solo delusi e feriti perchè loro padre si è allontanato da loro.
serve del tempo anche a loro, come a tutti del resto.
per Phaina vedi tutti commettiamo degli errori,tutti siamo accusati e accusatori,ma quando finisce la rabbia,ci facciamo delle ragioni il perchè lo abbiamo fatto.possono essere ragioni al 1000% però se facciamo tutti un passo verso l’altro e forse anche la ferita più grande ,riuscirà a rimaginarsi,lasciando posto alla comprensione e non all’odio o alle classiche parole la pagheranno finchè vivo,è solo rabbia,guardiamoci intorno e accettiamo coloro che fanno parte di noi.chi è che non ha sbagliato in una famiglia che si separa?il figlio di 23 anni che dice io sono figlio e non mi interessa?la mamma o il papà io ripeto che tutti e tre hanno la colpa di quella separazione.rendiamola meno amara .auguri e pensa a tua madre quante cose belle ti avrà fatto allora dagli uno squillo e come alza la cornetta digli almeno mamma auguri da tua figlia per ora solo questo poi più in là…. ciao e auguri a tutti voi e grazie di aver scritto
ma tutta questa buona volontà a venirsi incontro bisogna usarla in tempo per non separarsi.
Se avviene la separazione vuol dire che almeno da una parte non ci sta nessuna buona volontà perciò è inutile chiederla dopo la separazione, se già non c’è prima..
la separazione non è mai solo da una parte .almeno penso e se è cosi sarà un caso su mille ,altrimenti la volontà di evitare la separazione manca da parte di tutti.
ci vuole tempo….e sono d’accordo con colam’s…
ci vuole un sacco di tempo..certe ferite non si rimarginano mai..mai..
certi dolori ti sconvolgono a tal punto che ti segnano per tutta la vita..io non so se sia il caso di tuo figlio o no, ma oltre che comprensione ci vuole anche tempo..dico solo quello..
poi dipende dal carattere…e da come si affrontano le cose…
comunque sono dell’idea che devi fare un passo tu..
Quanti problemi per i figli. Separarsi è a volte una scelta obbligata, ma i figli…quale trauma sono chiamati a vivere !!
senza alcuna colpa da parte loro…e pensare che poi nel loro intimo pensano che in qualche modo la loro presenza ha determinato qwuesta rottura…
Egoisti i genitori? A volte sì.
Ho letto un libro, di Melvin Goldzband (Tempo di qualità – Di Renzo Editore) che mi ha aiutato ad prire gli occhi e vedere la situazione da un altro punto di vista, da quelli dei bambini che vivono loro malgrado questa increciosa avventura.
Vi consiglio di leggerlo