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Ansia fobia sociale

di antonio3

Salve sono un ragazzo di 21 anni e scrivo qui con la speranza che qualcuno mi possa aiutare, dunque ho sempre saputo di non essere come tutti gli altri infatti sin da piccolo venivo trattato diversamente da tutti, ho problemi a relazionarmi con le persone, una delle cause protrebbe essere che non sono mai andato alla scuola materna, quindi questo possibilmente ha influito molto, non ho mai avuto amici o persone che mi abbiano voluto bene, faccio tantissima fatica a farmi degli amici o anche semplicemente dialogare con qualcuno mi sento : inferiore, stupido, ignorante, poco interessante. Da un anno mi sono trasferito all’estero fortunatamente ho trovato un lavoro, L’unica vittoria della mia vita! Sono scappato via da dove vivevo perché non facevo nulla stavo male provavo una sensazione inspiegabile, stato di ansia continuo, le persone che consideravo amici si sono rivelati come sempre delle merde non sono mai contato nulla per nessuno solamente quando facevo comodo contavo, sono scappato via con la speranza che tutto si potesse aggiustare, purtroppo a distanza di un anno capisco che non è così, adesso ho un buon lavoro, sono autonomo ma mi manca ancora qualcosa mi manca una vita sociale o forse qualcosa di più, abito da solo il ché amplifica ancor di più il tutto, vivo qui da un anno non ho amici, solo qualche conoscente che ho conosciuto tramite dei parenti ma anch’essi quando li incontro non mi trattano come trattano gli altri! Io non capisco questo, perché vengo sempre trattato diversamente? Perché non sono come gli altri?

Sin da quando sono nato vengo preso per il culo da tutti sono sempre stato emarginato, “quello strano”, a scuola ero quello con cui nessuno voleva nemmeno avvicinarsi perché sennò gli altri avrebbero guardato a sua volta male, per tutti sono sempre stato quello che non vale niente sono stato mortificato preso per il culo da sempre, a causa di questo non ho autostima in me stesso ho un pessimo giudizio di me stesso, ogni volta che ho provato a dimostrare di non essere come mi hanno sempre detto è stato ub buco nell’acqua, quando mi sono confidato con qualcuno mi hanno sempre detto devi essere più sicuro di te stesso devi avere autostima! Ma come faccio ad avere autostima se chiunque ho conosciuto in vita mia mi ha definito un co...... uno sfigato? Come faccio ad essere sicuro di me stesso se ogni volta che ci provo fallisco? Se lo dicono tutti sarà vero! Non c’è la faccio più credetemi vivere in questo modo è un inferno non ha senso, sono stupido. Vedo i miei coetanei pieni di amici che si divertono che svolgono qualsiasi cosa con tranquillità, a me viene l’ansia pure ad andare a fare la spesa, vedo chiunque messaggiare con. Ragazze, vedo coetanei pieni di ragazze che dialogano tranquillamente, io non l’ho mai fatto non ho mai dialogato con una ragazza, come potrei farlo non ho niente da raccontare non ho mai fatto alcuna esperienza non ho mai fatto un viaggio per divertimento con degli amici, (cosa che mi piacerebbe tantissimo), come potrebbe interessarsi qualcuno a me? Che interesse può suscitare un ragazzo timido, introverso, che non si sa relazionare, senza alcuna esperienza che passa il sabato a leggere situazioni simili alla sua? Tutto ciò mi fa rabbia perché io non voglio essere così io voglio vivere, io voglio godermi la vita, voglio divertirmi come tutti i miei coetanei, per divertimento non intendo farmi una ragazza ogni sera; a me basterebbe riuscire a far amicizia Normalmente senza fare la fatica che faccio ora, semplicemente vorrei essere normale, con questo problema che mi ritrovo quando sono riuscito a sentirmi con qualcuno tempo una settimana non mi ha cagato più, con qualcuna ci sono uscito e da allora non mi ha più considerato, è veramente una situazione di merda, non capisco cosa debba fare per cambiare questa situazione non c’è la faccio più ho 21 anni dovrei essere pieno di vita, invece l’unica cosa che desidero in questo momento sarebbe non esistere, perché tutti mi trattano da schifo io sono sempre gentile educato con tutti, perché a rimetterci sono sempre io? Spero qualcuno mi possa aiutare, magari a guardare da un’altra prospettiva la situazione!

Lettera pubblicata il 20 Novembre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Rossella -

    Io non sono contraria al lusso, anche se penso che alcune volte sia peccaminoso e contrario all’umiltà, ma le comodità esagerate possono avere una loro utilità in ambienti in cui si deve conservare un clima professionale. Da quando mi sono trasferita in questa casa non ho più il riscaldamento centralizzato e i miei pensieri non sono il frutto di un esercizio erudito, antiquario ed estetizzante. A quei tempi i programmi televisivi, e ce ne era uno in particolare, in cui non c’erano i climatizzatori mi consentivano di entrare in comunione con quelle persone (le vivevo come persone di famiglia o giù di lì) e questo non perché io abbia poteri paranormali. La natura è così, ma non è tutta armonia e bellezza. Lì (come a casa)si manifesta una forza che mira a ricostruire l’armonia del tutto e (anche a distanza) ci si conosce. Mia zia quando è venuta ad assistere all’orale della maturità mi ha vista cambiata perché il seminario in cui ho studiato era difficile da riscaldare. Io ho frequentato la scuola pubblica e ti posso dire che già nel passaggio dalle elementari alle medie ho notato che in uno spazio più angusto e artificiale anche il profitto calava.

  2. 2
    Rossella -

    Quell’ambiente veniva da me vissuto come un luogo di rappresentanza in cui presentarsi con il compito scritto. Non è stato facile, ma sono riuscita a fare delle amicizie perché eravamo immersi nel paesaggio naturale, con tutte le difficoltà che la natura presenta (palestra da ristrutturare, simulazioni di evacuazione dell’edificio e quant’altro). Alle medie è stato provvidenziale la sezione in cui sono capitata… una delle ultime con insegnanti che cambiavano ogni anno e bastava una persona con una luce diversa a restituirmi l’energia che mi mancava. Infatti ho superato l’esame con il massimo dei voti. Ho amato tutti. Purtroppo la vita è così. Io sono diventata gelosa del mio ragazzo quando ho saputo che si è visto con delle amiche in un ambiente in cui era difficile non ritrovarsi sotto le coperte. Perché se mi di vado a New York al tale albergo, io , dopo aver visionato il dépliant mi fido, perché a mia volta vivo in una sorta di bolla di sapone. Invece quando si vengono a sapere determinate cose si sta male. Un determinato atteggiamento dell’uomo che ti fa capire che lui è distaccato dal mondo con il suo menefreghismo, unito alla precarietà del vivere (due più due) se siete fratelli discuterete, ma quando siete una coppia…

  3. 3
    Confusa30 -

    diventa stronzolo come gli altri

  4. 4
    Yog -

    Per riuscire devi valutare i tuoi requisiti LMS, qui non dai informazioni sufficienti.
    Oltre al resto, all’estero difficile che puoi comprare narda in quantità sufficiente a sistemarti le cervella perchè costa davvero troppo.

  5. 5
    Gabriele -

    È difficile dirti cosa o chi essere. L’unica cosa che posso dirti è fregatene di tutti e coltiva la tua persona. A me personalmente non interessa cosa gli altri possano pensare di me, o domandarmi cosa fare/raccontare per fare colpo: questo sono io, se vuoi avere a che fare con me fa pure, ma non aspettarti uno zerbino.

  6. 6
    Rossella -

    … quando siete una coppia (almeno nella mente di uno dei due)avverrà un naturale risveglio dei sensi. La donna si potrebbe far bastare il menefreghismo, ma l’uomo nel profondo ricerca la precarietà, anche se il suo pensiero lo frena perché vorrebbe atteggiarsi a essere chissà chi. Il dubbio resta. Che non fosse proprio lei la donna della sua vita? Arrivata magari in un momento in cui avrebbe potuto scegliere? Io non mi voglio mettere in mezzo… per questa ragione dico “ragazzo” (tra virgolette). Ai tempi era molto più giovane. Nel frattempo non ci vediamo… per cui. Il nostro è un amore platonico. Loro, al contrario, si sono visti e hanno trascorso del tempo insieme. Perché se mi dovesse dire vado a New York e alloggio al tale albergo, io , dopo aver visionato il dépliant mi fiderei, perché a mia volta vivo in una sorta di bolla di sapone. Invece quando si vengono a sapere determinate cose si sta male. Ad ogni modo la vita è dentro di noi… le persone vanno per la loro strada. Siamo liberi. Alla mia età non ho certezze… la cosa ti dovrebbe rassicurare. Siamo soli anche in mezzo alla gente. Viviamo in un mondo in cui tutto può cambiare… segui una passione. Io sono felice quando acquisto i cosmetici.

  7. 7
    Amata -

    Ma perché scrivete lettere così lunghe? Ma mica vengo pagata io per leggere questi papiri infiniti!

  8. 8
    Amata -

    Guarda, io ho la fobia sociale a leggere in pubblico. Ti capisco. O a stare chiusa in coro. Mi vengono gli attacchi di panico. Per superare ciò, evito, ma dovendo fare simili cose, guardo gli altri e mi consolo! Superato poi l’attrito iniziale, diventano zerbini.

  9. 9
    Angwhy -

    scusa hai 21 anni lavori all’estero sei autonomo e vivi per conto tuo,in pratica puoi far tutto quel caxxo che ti pare e ti lamenti?a sto punto a meno che non tu ti sia trasferito al polo nord mi risulta difficile credere a questa storiella

  10. 10
    Antonio3 -

    Grazie per le risposte, purtroppo non è una finta storiella è una situazione vera che sto vivendo e vi assicuro che non è affatto bello,solo chi ha vissuto qualcosa simile può capire in che stato mi trovo .

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