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Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Anika.
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Succede anche a me delle volte di bloccarmi e andare nel panico in alcune conversazioni con persone che magari sembrano tanto sicure di sé. Mi succedeva spesso con un collega, mi metteva in soggezione la sua sicurezza e il fatto che sembrasse di sapere tutto di tutto, poi, con il tempo, in alcune occasioni si è rivelato essere “sciocco” e ignorante su alcune cose. Da lì, ho iniziato a vedere le persone e la loro sicurezza in modo diverso. Ovviamente rimango sempre timida in alcune situazioni, mentre in altre sono migliorata e non vado più nel panico, pensandola come sopra spiegato.
Da quanto leggo si aggiungono sempre più persone a questo fantomatico team.
Io non ce la faccio davvero più non so se avete letto i miei messaggi precedenti ma la situazione con il figlio del titolare peggiora di minuto in minuto, ormai sono più le volte che non c’è di quelle che si presenta a lavoro (massimo mezza giornata per bighellonare in giro, non entra nemmeno in ufficio) ma il problema che in passato in uno dei suoi raptus ossessivi compulsivi si è fatto mettere tutte le mail aziendali sul tablet (logico considerando che non ha mai avuto un suo indirizzo personale) e quindi da casa si intromette nei discorsi chiamando fornitori/clienti modificando gli accordi già presi da chi a lavorare ci viene tutti i giorni spesso prendendo accordi/dicendo cose impensabili e senza poi porsi il problema di avvisare in azienda il cambio di programmi.
La voglia di mollare tutto è sempre più forte quello che mi blocca è quanto scritto da @Alice, ti capisco più di quanto tu possa immaginare.
Se penso di uscire dall’ufficio dicendo a tutti “Addio” mi sento euforica, la sensazione di potermene andare pensando di non rivederlo mai più immaginando quale sarà la sua fine e il blackout mentale che avrà quando realizzerà che non ci sarà più la sottoscritta a fargli trovare la pappa pronta mi da una sensazione che non vi so neanche descrivere. Non si gode delle disgrazie altrui, poi c’è il karma, lo so ma ne ho ingoiato il boccone amaro troppe volte per una persona che non si merita davvero niente!
Ieri ho lavoricchiato e mi sono sentita meglio, il tempo è passato più velocemente ovviamente. Oggi non passa più. Come si può vivere così ogni giorno?
Mi aggiungo anche io ragazze. Io sono veramente stanca di tutto, mi sento bloccata in una vita che non è quella che desideravo, anzi è come se stessi vivendo un incubo.
In breve il mio percorso è stato il seguente, mi sono iscritta all’università e ho preso la laurea triennale nei tempi, tra la fine degli ultimi esami e la sessione seguente, quella in cui avrei discusso la tesi, ho iniziato a lavorare per un parente per non passare mesi a casa (ero già piuttosto avanti con la tesi perché era l’approfondimento di un esame già dato). Il lavoro non aveva nulla a che fare con gli studi ma visto il tempo a disposizione e la necessità di avere un’entrata economica sembrava un’occasione da non farsi scappare.
Ho lavorato per mesi cambiando varie mansione a seconda delle necessità e seppure lo stipendio non è mai stato regolare era pur sempre meglio di niente, nel mentre i mesi sono trascorsi ed è arrivato il fatidico giorno della laurea.
Ragazze siete molto giovani mi sento di dirvi cambiate, non abbiate timore, fatelo!
Al momento io mi sento un animale in gabbia ma so che in 4 ore me la sbrigo, ciò non toglie che le mattinate sono comunque molto lunghe e prive di stimoli.
Anche io come voi torno a casa svuotata e stanca mentalmente nonostante faccia “solo” 4 ore.
Per questo motivo vi esorto a provare e cambiare lavoro.
Dopo la laurea ho continuato da mio zio e nel mentre cercavo il primo impiego inerente ai miei studi.
I mesi scorrevano velocemente e gli stipendi sempre più rari. Tra il fatto che ero giovane e forse incosciente, la stanchezza delle 10 ore passate fuori casa ogni giorno e l’insofferenza che aumentava sempre più per il non essere pagata ma il dover star zitta per il quieto vivere non mi sono mai concentrata davvero sul cercare un lavoro inerente ai miei studi.
Dopo praticamente 2 anni così quasi per caso si presente l’occasione di cambiare lavoro, un part time a 3 minuti da casa (contro i 35/40 min) seppur non nell’ambito in cui ho studiato, ovviamente accetto.
Da quel giorno arriviamo ad oggi, 5 anni, sono passata a full time quando se ne è andato un collega e mi sono presa in carico il lavoro di entrambi ma a parte un primo periodo in cui ho dovuto sistemare anni di cose fare a caso ora ho poco da fare, l’ambiente fa schifo e mi sento di aver sbagliato tutto.
Questa situazione ha attaccato anche la mia vita personale, inizialmente mi sfogavo con il mio compagno in cerca di un consiglio o anche solo di sentirmi capita e lui sembrava volermi aiutare o per lo meno alleviare il mio disagio. A poco poco però tra il fatto che i miei sfoghi era un po’ ripetitivi e all’ordine del giorno e per il suo carattere ha come smesso di ascoltarmi, un paio di volte si è addirittura addormentato e questo per me ha pesato molto.
Il nostro rapporto ne ha risentito ulteriormente visto che già pendeva su di esso il fatto che lui lavora 6 giorni su 7 e spesso è di riposo durante la settimana quindi ci vediamo solo alla sera ma lui ovviamente è stanco e si addormenta prestissimo.
Sono io che sbaglio? Non voglio fargliene una colpa ben venga che ami il suo lavoro, ma io arrivo psicologicamente distrutta a fine settimana per la miriade di situazioni folli/assurde/sufficienti per fare un TSO e il bello del weekend in cui vorrei uscire, fare cose, svagarmi, vivere lo passo completamente sola. Il sabato pulizie di casa praticamente da mattina a sera e la domenica sul divano in attesa che finisca il turno così da cenare, lavarsi e andare a dormire prima di ricominciare un’altra settimana di schifo.
Ho solo trent’anni appena compiuti non capisco se sono io ad avere delle aspettative troppo alte o se la mia vita fa davvero schifo come sembra.
@Chibi vorrei ma non ho idea di come fare. Non ho nessuno che mi possa mantenere se perdessi questo lavoro, anzi sono io che devo portare i soldi a casa. Come faccio? Se non vado bene per un eventuale nuovo lavoro e mi ritrovo senza niente? Ma poi il fatto è trovare qualcuno che ti prenda… Senza competenze (laurea) e con poca esperienza… Non vedo alcuna soluzione, eppure ci penso giornalmente, non avendo nulla da fare. Ormai sto perdendo le speranze e vivrò rassegnata così finché va avanti…