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Annoiarsi a lavoro

di Anika
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 444 commenti

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  1. 281
    Gia -

    Ciao Chibi,
    mi spiace davvero leggere queste parole perché immagino quanto speravi in un cambiamento.
    Temo che sia improbabile che di punto in bianco la situazione cambi, specialmente se i problemi sono tali e non sciocchezze.
    A me parecchio tempo fa è capitato che per gestire il cliente e non farlo attendere giorni per avere dei riscontri ho iniziato ad interfacciarmi con chi di dovere per fare da tramite e dare risposte celeri ed esaustive, doveva essere un modo per “tamponare” il problema dei clienti che lamentavano che chi di dovere non rispondeva, ecco da lì non ne sono più uscita, nonostante sulla carta la figure siano chiare a tutti io ricevo quotidianamente domande sulla produzione nonostante abbia più volte chiarito i ruoli non c’è nulla da fare è un loop senza fine perché dall’altra parte c’è la disorganizzazione totale e quindi il cliente viene da me in cerca di risposte pur sapendo che non dovrebbe.

  2. 282
    Gia -

    Penso che se “da ultima arrivata” ti sono state date numerose responsabilità è difficile che tu riesca a mollarle da qui a breve, anche perché mi sembra di intuire che le problematiche siano agli occhi di tutti i tuoi colleghi che non hanno la minima intenzione di sgravarti, almeno in parte, da qualche responsabilità e/o problema.

    Il fatto che abbiano visto in te una persona all’altezza di gestire questo “casino” è apprezzabile certo, ma fino ad un certo punto, una persona non può gestire la qualunque ed essere costantemente sotto stress, fidati ci sono passata e non è vita.

    Se pensi di non ritrovare energia e motivazione o addirittura la depressione, lascia subito, nessun lavoro vale la tua salute.
    Il consiglio che ti do, che ripeto a me stessa costantemente, è impara a lasciar correre, arriva dove puoi e fai tutto al tuo meglio, ci sarà sempre la giornata no, ma non impuntarti su problemi più grossi di te.

  3. 283
    Gia -

    Ciao ragazze, innanzitutto scusate, i messaggi precedenti erano in risposta a Dolly ma ho fatto confusione 🙂
    Come va? @Dolly sei riuscita a prendere una decisione?
    Io sono passata di qui perché avevo bisogno di sfogarmi è da una settimana che c’è una “guerra” interna ai piani alti, o meglio scontri e diatribe ci sono da sempre ma questa volta ho il presentimento che si ripercuoterà sull’azienda. Ai piani alti abbiamo padre e figlio che da sempre discutono perché hanno una visione completamente diversa dall’azienda il padre è più inquadrato nella sua metodologia anni 80 con la quale porta avanti da 30 anni e più la sua azienda mentre il figlio ha un’ottica più “moderna” per l’altra azienda nella quale sono soci entrambi peccato però che sia tutto fumo e niente arrosto (molti dei problemi di cui vi ho parlato nascono da questa situazione), ora sembra siano arrivati ad un punto di non ritorno causa motivi economici.

  4. 284
    Gia -

    Il figlio vorrebbe aumentare le proprie entrate perché ha preso degli impegni che in alternativa non riuscirebbe ad onorare ma il padre non vuole sia perché l’azienda fa già fatica così (causa andamento economico post pandemia) sia perché suo figlio non fa assolutamente nulla dalla mattina alla sera a parte presenza quando si presenta e spesso di due cose che fa ne sbaglia quattro (oltre al fatto che dopo averlo enormemente aiutato gli aveva detto di valutare bene fino a dove spingersi).
    Da una settimana a questa parte non si presenta proprio al lavoro (in linea di massima viene e poi se ne va con qualche scusa o fa avanti e indietro tutto il giorno) ma io stamattina sono venuta a conoscenza che nell’assenza si è attivato con chi di competenza per farsi aumentare la retribuzione mensile e temo che quando lo saprà suo padre scoppierà il finimondo.

  5. 285
    Gia -

    E’ da tutta mattina che provo a concentrarmi ma l’unica cosa che riesco a pensare è: ma dove ***** sono finita? Scusate il francesismo ma è dovuto.
    Praticamente di fronte al no del padre (che sulla carta ha il potere di decidere) ha chiamato le paghe per farsi aumentare lo stipendio pur sapendo che aumentandolo non è detto che l’azienda riesca a contenere un ulteriore costo in aumento ma ci rendiamo conto? Di fronte a questa cosa non riesco a non rivivere con il pensiero tutte le situazioni in cui l’unica cosa da fare era prenderlo a schi4ffi ma per intelligenza ed educazione facevo finta di nulla o sviavo l’argomento.
    A questo punto depongo le armi, è inutile che faccio i salti mortali per coprire le mancanze di tutti se poi i presupposti sono questi.
    Dovreste sentirlo quando si definisce “imprenditore”, poi devo spiegargli come usare lo scanner, ho la nausea credetemi.
    Vi aggiorno prossimamente!

  6. 286
    Chibi -

    Già mi ricorda la situazione dell’azienda dove lavoravo prima. I nipoti tutti giovanissimi, vagabondi,senza titoli di studio, con in testa solo i soldi per vacanze, abbigliamento e i nonni e la mamma dall’ altra parte che li foraggiavano in continuazione. La mamma poi era peggio di loro, lavorava lì solo perché diversamente i genitori non le avrebbero dato il denaro necessario per il loro tenore di vita. E i dipendenti a lavorare come schiavi, in un ambiente vetusto, con sedie mezze rotte, un’officina sporca, attrezzature datate… perché? Perché se avessero speso per rinnovare l’azienda ci sarebbero stati meno soldi per figlia e nipoti, anche loro poi ogni tanto si aumentavano lo stipendio! Sono contenta di non lavorare più li. Almeno adesso lavoro con gente onesta, molto.

  7. 287
    Dolly -

    Ciao Gia, anche nell’azienda per cui lavoravo prima si verificavano situazioni molto simili. Era molto piccola, gestita da padre con rispettivi figli e nipote al seguito. Assistevo quotidianamente a scene assurde, ad esempio: titolare che litigava con figli 30enni perché invece di lavorare guardavano film a pc o stavano al cellulare, ad un certo punto hanno tolto anche l’applicazione per timbrare perché la figlia timbrava l’entrata nel parcheggio dell’azienda ma saliva in ufficio un’ora dopo…. Cose ridicole che alla lunga stancano e che ti fanno proprio pensare: ma dove c***o sono finita??

  8. 288
    Ladypulcina -

    Non hai lavoro da fare e questo ti avvilisce ?
    studia e prenditi la laurea… ovviamente nei momenti di non lavoro.

  9. 289
    Gia -

    Ciao ragazze, praticamente mi sembra di capire che il modus operandi di queste piccole aziende (spesso a conduzione familiare) sia lo stesso un po’ ovunque, stesse dinamiche e conseguenti problematiche. Ad essere sincera da una parte mi consola non essere l’unica in questa situazione o ad esserci passata anche se dall’altra è agghiacciante.La situazione procede come immaginavo, il rapporto padre/figlio ormai è ad un punto di non ritorno e il secondo tra qualche giorno raggiungerà il mese di assenza, nessuno l’ha più visto e/o sentito a parte la sottoscritta per richieste di anticipi/saldi su retribuzioni neanche maturate. Io ho deciso di “ignorare” il problema e di stringere i denti fino alla fine del mese, poi dovremmo chiudere per ferie le tre settimane centrali di agosto a meno che non ci siano grosse commesse dell’ultimo minuto che richiedano di riprendere prima.

  10. 290
    Gia -

    Mi viene da sorridere perché anche su questo tema io non sono mai stata d’accordo, ho proposto più volte di fare le ferie a turni così i dipendenti avrebbero la possibilità di prendersi una pausa “quando vogliono” (e magari non nel mese più caro di tutti) e soprattutto l’azienda non avrebbe il “blocco” per un mese che poi subirà a settembre, ma figuriamoci se qualcuno mi ascolta. Praticamente tutti sanno che le settimane di chiusura saranno quelle ma verrà ufficializzato due giorni prima, completamente senza senso!

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