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Annoiarsi a lavoro

di Anika
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 444 commenti

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  1. 251
    Dolly -

    Chibi sono in Europa fortunatamente, in un paese che conosco per studio e lavoro e non ho problemi a livello linguistico. Il problema è la situazione incasinata con la chiusura della filiale e l’apertura di una nuova in un’altra città, fortunatamente stanno assumendo in loco. La cosa assurda è che ora sono qui a formare una nuova dipendente, io che sono l’ultima arrivata. Dopo il mese intenso sicuramente ho imparato sul campo e da sola, ma non è stata gestita bene questa emergenza. Rientro in settimana, ho fatto venire con me una collega dall’Italia che mi sostituisce per un po’, in modo da farmi tornare a casa a riposare. Tutto mi aspettavo tranne che un inizio così turbolento, ciò che mi preme capire è cosa mi riserva il futuro, se una volta rientrata avrò del lavoro e quale sarà la mia routine. Sto facendo tutto il possibile in questa filiale estera, spero serva almeno…Vedendo i buoni risultati mi stanno promettendo la gestione della filiale dall’Italia, sarà stato un modo per mettermi alla prova? Mistero e follia.

  2. 252
    Dolly -

    Gia, qua tutte noi ci siamo passate e comprendiamo come ti senti. L’apatia è un campanello d’allarme, quindi bisogna assolutamente attivarsi per riprendere in mano la propria vita e la propria autostima. Inizia a guardarti attorno a piccoli passi, inizia a smuovere qualcosa, perché purtroppo nulla cambierà all’interno di queste aziende. Il cambiamento va cercato altrove.

  3. 253
    Gia -

    Ciao ragazze, grazie per le parole sono di conforto. Avete ragione non mi devo vergognare di nulla anzi sono loro che dovrebbero e sì non cambierà mai nulla all’interno di ambienti come questi.
    Però una cosa sta cambiando, sto iniziando a metabolizzare che non vale la pena farmi venire “il sangue amaro” per delle cose che sono al di sopra del mio controllo, cosa intendo? Per esempio ieri ho messo per l’ennesima volta il titolare di fronte alla realtà: più si va avanti più la cattiva gestione degli anni precedenti viene a galla quindi o andiamo tutti verso la stessa direzione o per forza di cose qualcuno/qualcosa deve saltare, sapete quale è stata la risposta? La solita “Mi raccomando, pensaci tu, tieni tutto sotto controllo” questa mattina mi sono svegliata pronta ad affrontare l’ennesima giornata in questo ambiente tossico e avevo già il messaggio del buongiorno “Ciao per favore questa mattina mettimi 500€ sulla carta grazie” sua personale certo, l’esatto opposto di quanto detto ieri.

  4. 254
    Gia -

    La vecchia me avrebbe risposto trovando scusanti per ritardare la cosa (anche solo per principio) e probabilmente si sarebbe arrabbiata portandosi dietro rabbia e frustrazione tutta la giornata mentre stamattina ho fatto tre bei respiri e solo una volta arrivata in ufficio ho risposto “Ok”, sì da oggi la direzione è questa “Ok” al primo fornitore che si lamenterà di non essere pagato o di essere pagato in ritardo gli farò notare che i prelievi si fanno alla fine dei pagamenti non prima di iniziare a saldare i conti ma questo lo farebbe un imprenditore/titolare degno di essere definito tale. Sono stanca ragazze di metterci impegno/pazienza/energia come se tutto questo fosse mio, non ho più voglia di lottare perché è come fare un incidente frontale contro un muro di gomma, non ascolta/non vuole ascoltare o ascolta ma non capisce!

  5. 255
    Gia -

    Voglio ascoltare il consiglio di Dolly riprendere in mano la mia vita e lavorare sulla mia autostima, ritrovare le mie passioni ed essere meno terrorizzata dal futuro anche perché ho solo 29 anni, ho talmente tanta strada davanti che è assurdo pretendere di avere tutte le risposte/certezze ora, purtroppo ho la tendenza ad essere molto organizzata e seppur reagisco bene di fronte agli imprevisti devo sempre far mille pensieri come se dentro di me cercassi di considerare tutte le variabili per essere pronta.

  6. 256
    Chibi -

    Già si sei molto giovane e molto responsabile, un titolare dovrebbe sentirsi fortunato ad avere una impiegata che ci mette il cuore e l’anima per l’azienda. Spesso anzi quasi sempre non se ne accorgono. Io lo vedo continuamente. Anche noi abbiamo problemi finanziari ma sembra che nessuno dei “capi” se ne faccia un grosso cruccio. Anche perché “loro” hanno le spalle coperte e le loro finanze sono al sicuro. Se prima non mi davo pace quando vedevo i conti e il bilancio..ora menefrego altamente e non mi faccio più abbindolare dalle loro lacrime di coccodrillo. Non cambierà mai nulla. Ormai è un dato di fatto. Svolgo il mio lavoro senza passione e stimoli, ma non per colpa mia ma loro che mi hanno fatta diventare così. Poi non li sopporto quando piangono sul latte versato, ridicoli.

  7. 257
    Gia -

    Chibi se non fossi l’unica impiegata dell’azienda penserei che siamo colleghe e ci scriviamo senza sapere l’una dell’altra. Praticamente è lo stesso qui con la differenza che qui regna un’ignoranza tale che non si piange nemmeno sul latte versato ma di fronte a certe osservazioni/problematiche che emergono si cerca sempre qualcuno al quale scaricare la colpa, colpa di chi di c’era prima di me in ufficio, colpa della banca che non ci concede maggior spazio per muoverci, colpa del commercialista che non ha fatto come doveva ecc. ecc.

  8. 258
    Gia -

    Sono arrivata con una situazione dove i conti erano perennemente in rosso perché “giocare” con fido/sconfini di conto era all’ordine del giorno, la normalità era tirare la corda fino a quando la banca non imponeva un rientro, siamo passati in un anno e mezzo/due con la mia gestione ad avere tutti i conti in verde vi dico solo che nella testa del titolare probabilmente è un caso, una forza maggiore, di certo tutto pensa tranne che dietro c’è qualcuno che fa in modo che le cose vado in determinato modo e io arrivata ad oggi mi chiedo ma perché ci devo tenere più io di loro? Perché devo fare conti su conti per quadrare tutto e poi puntualmente arriva lui con la bolletta personale da pagare, la fattura per il cellulare del figlio o un prelievo personale? Ovviamente tutto extra a quello che già è il compenso mensile. Sono stanca di dover rispondere per conto degli errori altrui solo per mantenere una facciata di fronte ai clienti, stanca di sentirmi dire A poi B poi C e vedere che alla fine si fa D.

  9. 259
    Gia -

    Se dovessi descrivere questa situazione con un esempio mi verrebbe da pensare ad un secchio d’acqua pieno di buchi ed io che corro da una parte all’altra per tapparli e salvare il salvabile. L’ho sempre fatto probabilmente per carattere, modo di essere e per sopperire ai momenti morti che avrei se gestissi solo le cose di mia competenza ma ad oggi mi chiedo perché? Non ho proprio più voglia, è come se mi fossi svegliata di punto in bianco da un lungo sogno e mi sia resa conto che non ne vale assolutamente la pena.
    Io mi dovrei occupare dell’azienda non delle pratiche personali che intraprende e non è capace di portare avanti (in questo momento aspetto la telefonata dall’architetto per la sua pratica di Superbonus 110%) o di mantenere la facciata con i clienti dando risposte sulla produzione quando una persona è pagata per quello ma si nega alle mail/telefonate, dovrei fare il mio lavoro e niente di più ma qui sembra sia tutto dovuto, tutto scontato. Grazie per questi confronti, aiutano!

  10. 260
    Chibi -

    Ragazze come state? Dopo tanto cercare ho trovato un nuovo lavoro vicino a casa, un part time con due rientri pomeridiani. L’azienda è piccola, sono in ufficio da sola e mi gestisco in autonomia, finalmente posso mettere in pratica anni e anni di esperienza. Ho una collega che lavora da casa e si occupa del commerciale e non ci diamo nessun “fastidio”. I soci e i colleghi della produzione sono persone molto alla mano, si ride, si scherza e lavoro molto serenamente. Dopo anni di noia e apatia in ufficio sono tornata a “vivere”, sentirmi utile e gratificata. Ragazze auguro anche a voi un cambiamento positivo!! Poi vi aggiorno, perché come sappiamo tutti il posto perfetto non esiste!

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