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Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Anika.
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Ordini inevasi da circa un mese, clienti inferociti, contratti di affitto e leasing da disdire in tempi lampo con relative penali… Il tutto sul mio groppone, venuta Dall’Italia, senza sapere nulla dell’azienda. 10 ore di lavoro al giorno e 5 ore di sonno per notte, vita in hotel, eccetera. Sia chiaro, le esperienze di lavoro all’estero sono sempre formative e di crescita, ma fidatevi che ritrovarsi in una filiale abbandonata e piena di problemi fa solo venire voglia di fuggire. Sono rientrata ieri e la direzione mi ha chiesto di ripartire domani, stavolta per l’apertura della nuova filiale. Ho fatto presente che sono stanca, che ho appena cominciato a lavorare lì e mi piacerebbe capire quale sarà il mio ruolo, perché finora la situazione non è stabile e nemmeno confortante. Presso questa nuova sede dovrò fare una settimana e poi si vedrà, ma io non ho intenzione di dovermi muovere in continuazione! Credevo fossero organizzati, ma finora non ho avuto questa impressione. Spero sia
solo una situazione di emergenza e una volta rientrata ci sia spazio anche per me negli uffici della mia città, altrimenti sarebbe un’altra fregatura. Non voglio essere negativa, ma mi hanno mandata allo sbaraglio e le premesse per questa nuova filiale non sono delle migliori, non c’è chiarezza su nulla e i clienti sono giustamente arrabbiati. Domani riparto e ho il morale sotto i piedi. Hanno mandato me che sono nuova perché nessun tra i loro 400 dipendenti ha voluto farsi carico di tutto ciò! Le mie domande restano senza risposta perché nemmeno la direzione sa cosa sta facendo, sono tutti tentativi di salvare una filiale in crisi.
Se le cose vanno male sto seriamente pensando di andare a fare la commessa, ambire ad una vita più semplice, basta avere un minimo di tranquillità. È l’incertezza che mi fa stare male… Scusate lo sfogo, ma mi sembra sempre di trovarmi in situazioni assurde, a raccontarlo non ci si crede.
Ciao a tutte, anche io presente nel club dei “pagati per non fare nulla”. Tecnicamente non è che non abbia nulla da fare considerando che gestisco l’amministrazione, il personale, in alcuni casi l’ufficio acquisti e per certi versi pure la produzione, ma purtroppo non c’è nulla di costante e quindi passo da avere giornate in cui le 8 ore non mi bastano a giornate in cui mi chiedo perché accendo il PC.
Il problema principale è l’ambiente, definirlo tossico è un eufemismo, praticamente sono una risorsa abbandonata a sé stessa e qualsiasi tipo di problema esca fuori passa automaticamente nelle mie mani con i titolari effettivamente inesistenti; in alcuni casi nonostante riconoscano le problematiche non fanno nulla per rimediare.
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Non ho nessuna prospettiva di crescita se rimango qui ma al tempo stesso non ho le forze di fare nulla per cambiare questa situazione, sono diventata apatica nei confronti di tutto, non mi interessano più le mie passioni e a forza di passare il tempo a scadenziare pagamenti con l’angoscia di riuscire a farli gestisco le mie finanze malissimo.
Mi sembra di dover accantonare ogni mese più soldi per essere tutelata qualora le cose dovessero finire male e dovessi trovarmi senza un lavoro quindi ogni volta che mi voglio togliere uno sfizio la vivo malissimo e sento di spendere per cose delle quali non ho assolutamente bisogno tant’è che finisco per rinunciarci oppure cedo e poi mi pento, non ero assolutamente legata ai soldi prima di lavorare qui.
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Porto avanti qualsiasi cosa possiate immaginare e tutti al di fuori notano l’impegno e la costanza che ci metto tant’è che mi ringraziano sempre per disponibilità e gentilezza. Sono una persona molto precisa e organizzata che è in grado di reggere la pressione e seppur in questi due anni abbia retto e abbia cambiato certe cose in meglio ad oggi capisco di non averne più voglia, perché metterci tanto impegno tanta fatica senza mai un minimo di gratitudine? Non è neanche una questione economica, sia chiaro prendo il minimo sindacabile, ma con gratitudine non intendo un aumento mi basterebbe “Grazie hai davvero fatto la differenza”, “Grazie facciamo come suggerisci visto che è la strada migliore da percorrere” zero, zero zero!
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Quindi sì non c’è nessuna possibilità che questa situazione migliori perché dietro non c’è una struttura che sappia sfruttare le risorse e proseguire in una certa direzione ma si va avanti con errori su errori evitabilissimi continuando a far figure su figure con i clienti con la sottoscritta che poi dovrà intervenire in situazione non di competenza per salvare il salvabile.
Vengono premiate solo persone che si meriterebbero l’esatto opposto, colleghi che “piangevano miseria” durante la cassa integrazione covid ma che ad oggi rifiutano gli straordinari perché pagati solo il 25% in più ai quali vengono riconosciuti premi controvoglia ma senza dire nulla, colleghi che prendono permessi e ferie adesso per adesso senza che gli sia detto nulla o che decidono di entrare un’ora prima per finire prima ecc. ecc.
Credetemi potrei farvi una miriade di esempi che vi lascerebbero senza parole, ma con tutto quello che ho visto e sentito in questi anni davvero continuerei all’infinito…
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Scusate il lungo sfogo ma sono mesi che vi leggo e che senza saperlo mi date un po’ di conforto.
Fuori da qui amici e familiari sono a conoscenza che sono uno più “pazzo” dell’altro ma determinate cose non le ho mai raccontate perché provo vergogna, sì mi vergono ad ammettere che nonostante tutto io non riesca a dire “me ne vado”, un po’ per la paura di non sapere cosa c’è fuori un po’ perché vorrebbe dire veder vanificato tutto quello che ho raggiunto fino ad ora.
Dolly…ma cosa mi racconti..mi dispiace..ma che aziende ci sono??! Io ormai non mi stupisco più di tanto perché sono abbastanza “grande”, ma non è possibile. La mia situazione è sempre la stessa, momenti di noia e apatia alternati ad altri dove, per qualche strano motivo riesco a sopportare la cosa. Certo non è quello che vorrei ma non ho alternative.
Dolly, ma dove ti trovi? Quanto devi rimanere? Come mai mandare l’ultima arrivata? Non hai nessuna esperienza e ti sbattono in una filiale estera?
Gia come vedi qui sei in buona compagnia, non ti devi vergognare di nulla, anzi puoi “usarci” per sfogarti. Noi ti capiamo.