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Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Anika.
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Dolly capisco bene i pianti isterici e gli attacchi di rabbia… li ho avuti anche io! Il confronto con gli altri purtroppo è inevitabile e spesso pesa. Anche io vedo amici e conoscenti della mia età o poco più che sono felici di cio’ che fanno, si sentono realizzati ed hanno una vita piena. Però come dici tu, la ruota prima o poi deve girare e deve toccare anche a noi, per questo alterno momenti di sconforto ad altri in cui mi dico “se è andata bene agli altri, deve andare anche per me” e prendo un po’ di coraggio… Mi fa piacere leggere che ti piacerebbe aprire un negozio, è anche il mio sogno! Ma l’ideale nel mio caso sarebbe una libreria o una cartoleria. Ho lavorato per un breve periodo in una libreria ed è stato un lavoro che mi ha dato tantissimo, sia a livello professionale che umano… tosto e impegnativo, ma la soddisfazione era tanta… ecco vorrei tornare a sentirmi così un giorno…
Buongiorno…… mi chiamo Alessandra e scrivo dalla
provincia di Torino dove lavoro come “impiegata” in
una nota Multinazionale Svedese nella prima cintura
della citta’…. Non ho un particolare curriculum, mal’Azienda dove lavoravo prima era stata assorbita dalla succitata Multinazionale….. per questo motivo
sono riuscita ad entrare…..
Le cose sono andate benino finoa due anni fa, quando
la Società ha deciso di cedere la Contabilità alla
Spagna….. ed ha quindi chiuso di fatto gli uffici, relegandomi in quello che restava del Finance e togliendomi ogni lavoro….. Così, adesso, tutte le mattine mi alzo alle 5,00 per venire qui a guardare il Computer dove on arrivano
nemmeno più le E-mail….. Ho quasi 59 anni…. mi hanno proposto 26 mesi di Naspi ed i Soldi per pagarmi i Contributi….. senza stipendio…. come posso scappare da questa situazione insostenibile?
Buongiorno Alessandra, mi dispiace molto per la situazione in cui si trova. Purtroppo non ho consigli pratici ed oggettivi da darle, mi rendo conto che non deve essere facile. Il fatto che comunque le abbiano proposto la Naspi è sempre meglio di nulla. Non conosco però la sua situazione personale ed i suoi bisogni/spese quotidiane, quindi la Naspi potrebbe essere sufficiente per un periodo, come potrebbe non bastare. Io le consiglio di valutare questo… se la Naspi potesse permetterle di stare a casa e risparmiare per esempio, le spese del viaggio per andare a lavoro, e comunque di vivere dignitosamente e nel frattempo guardarsi un po’ attorno, io la valuterei… Inoltre prenderei in considerazione anche quanti anni la separano dalla pensione, anche questo puo’ aiutare nella valutazione…
Buonasera Alessandra,
Mi spiace molto per la situazione che sta vivendo. Concordo con Erica, la Naspi è da valutare a questo punto, ma dipende anche dalla sua condizione personale. Le manca molto alla pensione? Inoltre bisognerebbe vedere se in famiglia può contare su altre entrate, anche questo è un elemento importante…Non si abbatta!
Alberto Moravia dev’essere il nostro faro: “La noia” testimonia un’irriducibile volontà di non scomparire (per citare fuori luogo l’enciclopedia Grolier), mentre l’essenza di Renato Zero che canta “E ci sei” spiega tutto il resto, del quale non possiamo parlare qui.
Ma poi perché dormire? Lord Bertrand Russell definiva spregevole chi si lascia annoiare. E io in effetti emulo il Jovanotti del 1991.
Ma voi credete davvero che sia facile?
Io vi esorto a sorbire una tazza d’infuso alla noce, e poi riflettere sul dramma. Ma non sul Dharma: ché ve ne sarebbe, da dire.
Comunque meglio Naspi che troppi idranti.
Buonasera Alessandra, mi unisco ad Erica e Dolly, faccia tutte le considerazioni del caso, ma la valuti in termini di costi/benefici.
Capisco benissimo che in ogni caso non è facile prendere una decisione.
Mi dispiace molto per la sua situazione, se vuole sfogarsi qui, noi ci siamo!
Ciao ragazze, come state?
Come procede la noia?
La mia ha alti e bassi..ogni settimana mi riprometto di stare a casa qualche giorno ma poi prevale il senso del dovere e non lo faccio.
Al momento aspetto con ansia le ferie di Natale, che poi per me sono si e no 3-4 giorni…ma come si dice piuttosto che niente..
Speriamo che non chiudano di nuovo, o che non tornino i colori nelle regioni!
Ciao ragazze! Mi fa piacere risentirvi, anche per me alti e bassi. Alcuni giorni passano più veloci, altri sembrano non passare mai… anche io aspetto con ansia le ferie natalizie… e confido nel 2022 per poter sganciarmi da questo posto e trovare qualcosa che mi appaghi almeno un po’ di più, anche se a volte ho l’impressione di essere “bloccata”… vorrei fare, stravolgere e andare e poi mi freno…è un paradosso, non so se capita anche voi, sicuramente queste giornate grigie e nebbiose (almeno qui in quel della Pianura Padana) e quest’apatia fanno tutt’altro che bene… speriamo che passi! Anche io Chibi a volte ho proprio voglia di stare a casa, ma anche per me prevale il senso del dovere, anche se qui non sono per nulla indispensabile quindi non penso si sentirebbe la mia assenza più di tanto… anche questo è proprio un bel controsenso…
Ciao ragazze, mi fa molto piacere sentirvi. Io uguale a voi e nemmeno io riesco a fare la furba e a starmene a casa, mi sento praticamente in colpa. Le giornate passano lente e la nebbia padana non giova allo spirito, anzi… Aumenta sonno e pigrizia! Dovrò fare un colloquio importante a breve e ragazze non vi nascondo che sono agitata… È un’azienda storica della mia città, molto grande e solida. So che è una grande opportunità e prima di farmi film devo aspettare il colloquio, ma se dovesse andarmi bene dovrei fare la scelta e farla velocemente. Devo valutare tutto e passerei da una realtà minuscola ad una spa, ufficio composto da una risorsa…Sono elettrizzata, ma se dovessi passare da un estremo all’altro? Però potrebbe essere la mia occasione, non voglio farmi frenare dalla paura.
Wow Dolly mi sembra un’ottima occasione! Ti capisco quando dici che la paura frena, ma bisogna superare questo ostacolo, che spesso è più grande di quel che sembra ed è solo nella nostra mente. Fai benissimo a fare il colloquio, anche solo per tenerti “allenata” a sostenerli, poi male che vada senti quello che hanno da proporti e se non ti convince resti dove sei, intanto ti sei tolta un dubbio, che potrebbe ripresentarsi in futuro, se ora non facessi questo colloquio. Io purtroppo a volte penso a “come sarebbe andata se…” visto che nella mia “carriera” lavorativa c’è stato più di un bivio e alcune decisioni importanti da prendere…e anche io mi rendo conto che a volte la paura di sbagliare e di buttarmi mi hanno frenata… mi sono ripromessa di non rifare più questo errore, ragionare sempre con la propria testa e seguire sempre se’ stessi, lasciando da parte freni e paura, se una cosa davvero ci attira e vogliamo metterci in gioco.