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Lettera pubblicata il 2 Maggio 2018. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Anika.
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Ciao Chiara, è stata una riunione positiva direi. Hanno degli obiettivi commerciali e vogliono raggiungerli, quindi hanno cercato di impostare un’operatività che possa aiutarmi in questo. Non pensano di ridimensionare l’ufficio, anzi. Tuttavia Chiara non ti nascondo che non ho più motivazione. Tutte le attività che mi propongono (ricerche internet, telefonare potenziali clienti, ecc.) le svolgo già senza ottenere particolari risultati, il che è parecchio demotivante. Forse sbaglio qualcosa io, ma essendo i nostri prodotti molto tecnici è difficile proporli a distanza. Quando facciamo vendite grosse all’estero, è sempre perché c’è dietro un segnalatore locale che spinge i prodotti e conosce i mercati. Nel mio quotidiano provo a contattare aziende, ma spesso non mi rispondono o tergiversano…Quindi mi demotivo e lascio perdere, mi sento quasi una centralinista. Se avessi saputo che l’azienda non aveva clienti esteri fidelizzati non avrei mai accettato il lavoro, sono sincera.
Operando nel settore progettazione e costruzioni, è complicato introdurre i nostri prodotti nei progetti all’estero. Da sola senza aiuto è veramente complicato…Non credo che i miei titolari se ne rendano conto. In Italia abbiamo una rete agenti strutturata, che procaccia ordini. I miei colleghi si limitano a fare un back office. Poi aggiungici che non ho competenze tecniche, mi sento anche in imbarazzo a dialogare con professionisti del settore, oltretutto in una lingua che non è la mia. Insomma, le difficoltà sono tante e io sogno di lavorare in una realtà più stimolante, magari in un settore meno tecnico e di mio interesse. A 28 anni ho più chiaro quali sono i miei interessi, a 20 ho scelto determinati studi senza convinzione. Tornassi indietro cambierei molte cose, ormai non ho più la possibilità di tornare all’università. L’unica è provare a formarmi da sola, studiare e approfondire in autonomia.
Ciao Dolly! Ma sei giovanissima! Guarda non ti fossilizzare in un lavoro che non ti appaga, io ormai mi sono rassegnata ( ne ho 45 ), ma tu no, non farlo.
Dopo la riunione coi capi cosa hai deciso di fare? Ti confesso che io non saprei da che parte farmi…
Io il solito…noia..ovvio
Oggi poi me ne sarei andata
Ciao Chiara,
Ho apprezzato la volontà da parte del mio titolare di impostare il lavoro e renderlo più metodico. Al momento sto cercando di seguire l’impostazione che ci siamo dati, cerco di generare io contatti, telefonare, fare ricerche…Non è facile, sono sola, l’azienda è piccola, si fa tutto a distanza. Ma ci provo, non ho alternative al momento. La cosa che mi preoccupa di più è il sentirmi sempre stanca, mi pesa andare in ufficio e 8 ore qui mi debilitano. Onestamente non so se sia questo lavoro a farmi sentire così oppure se sia il lavoro d’ufficio in generale il problema. Non lo so perché non ho metri di paragone! Sta di fatto che ultimamente mi pesa stare fuori casa tutto il giorno. Le mie colleghe donne se ne stanno andando tutte, siamo rimaste io e un’altra ragazza che ultimamente prende sempre ferie e permessi e in ufficio non c’è quasi mai! Anche a lei pesa stare qui evidentemente. Ti confesso una cosa: abitassi ancora coi miei avrei valutato di ridurre orario per guardarmi attorno con più calma.
Comunque questo senso di stanchezza che mi accompagna da mattina a sera mi preoccupa. Sto sempre a guardare l’orologio, bruttissimo. Anche a te capita Chiara? Se si, come combatti questa sensazione?
Solo per curiosità, davvero ci mancherebbe, ma perché non vi scrivete in privato?
Angwhy, fanno bene a dialogare in pubblico. Pur non essendo coinvolto, mi interessa conoscere queste diverse situazioni che capitano nella vita, proprio perché non mi sono mai successe. E potrebbe intervenire qualcun altro nella stessa situazione.
Scusate, non è mia intenzione annoiare postando sempre qui. A tutti gli effetti stiamo portando avanti lo scambio solo io e Chiara, ma se altri vogliono contribuire, ben venga. Mi interessano anche pareri di persone che non vivono in prima persona la situazione. Non credo ci si possa scrivere in privato qui, o sbaglio? Non mi va di scrivere esplicitamente il mio indirizzo mail per privacy.
Esatto…non voglio lasciare il mio indirizzo.
Ciao a tutti/e, a distanza di circa un mese dall’ultimo messaggio mi unisco al club di chi in ufficio si annoia e si ritrova con poco da fare. Sono stata assunta come segretaria presso l’azienda in cui attualmente lavoro circa 3 mesi fa. Le mie mansioni sono poche e veloci da svolgere e noto che anche per altre colleghe, sia dell’amministrazione che del commerciale, è così. Io lo trovo terribilmente noioso e degradante. Sono arrivata con buoni propositi e aspettative, dopo anni da commessa, speravo di poter migliorare la mia qualità di vita, in termini di orari soprattutto ed anche di imparare un nuovo mestiere, essendo una persona curiosa che ama mettersi alla prova in diversi ambiti. Mi ritrovo invece stanca, annoiata e senza stimoli, combattuta tra la voglia di cercare altro, e la paura si lasciare un indeterminato con uno stipendio non alto, ma quantomeno discreto e soprattutto sicuro. Ho letto tutta la vs. conversazione e vorrei sapere come e se, la vs situazione è cambiata