Passa un anno, casualmente mi imbatto in una lettera scritta proprio un anno fa su questo sito (gabbie), la rileggo e rileggo i commenti provando una sorda amarezza nel rivedermi ancora invischiato in tutto quello che avevo creduto essere “ad un metro dalla fine”. Evidentemente un classico meccanismo psicologico della serie “andrà tutto bene”, mi accompagnava e mi accompagna dandomi forza e fiducia in un domani che rimane ancora nebuloso e difficoltoso. Come tutti nella vita ho avuto degli inciampi ma a differenza di altre volte e di altre età, dal 2009 il rialzarsi non è solo difficoltoso ma addirittura penoso e ostacolato da una crisi diffusa dei sentimenti, dei valori, dell’educazione ed ovviamente dell’economia. Viviamo tempi strani, forse unici nel suo genere da almeno 60 anni, tempi in cui la mia generazione e quella immediatamente a seguire, non godranno di uno status se non migliore quanto meno simile a quello della generazione precedente. La società e il mondo (almeno quello occidentale) annaspano in una crisi di valori disarmante e la selezione darwiniana spietatamente agisce orizzontalmente. Forse è la naturale evoluzione delle cose umane, una volta erano le guerre o le epidemie a selezionare e sfoltire i grandi numeri, oggi sono le leggi economiche a operare una sorta di ” controllo demografico” che permetta di mantenere ampia la forbice fra chi ha e chi non ha. La società è evoluta in maniera decisa e compatta ma strutturalmente abbiamo creduto ad un benessere diffuso che non c’è mai stato e che oggi pesa come un macigno sul cuore e sull’anima di tutti coloro che come me si sono illusi che lo studio, il sacrificio il lavoro e l’amore per una persona a cui credevi, fossero condizione sufficente per un ordinato svolgersi delle cose. Così non è più, bisogna essere e fare tutto questo ma aggiungo che ,ancora più di un tempo, non possiamo permettere mai al sole che abbiamo dentro di sopirsi altrimenti riaccenderlo sarà cosa difficilissima. Il sole di cui parlo è la fiducia, quella forza che ti permette di gettare il cuore oltre l’ostacolo e vedere obiettivi di crescita possibili. Oggi risulta ostico oltremodo ma che so che questa forza è dirompente se rimessa in moto. Fiducia, speranza forza e decisione. Ancora una lettera aperta e questa volta, fra un anno quando la rivedrò auguro a tutti noi di aver riacceso o non aver mai spento il sole. FC
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