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Lettera pubblicata il 24 Gennaio 2014. L'autore, cinquantenne, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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io sinceramente sono stupita dal matrimonio lampo, questi manco si conoscevano e si sono sopportati senza minimamente comunicare per trent’anni. Credo sia un record ma in ogni caso i problemi stanno a monte. Rinfacciare un episodio di trent’anni prima significa non averlo mai risolto e lei che si sentiva violentata, ( non ho capito come) è rimasta in silenzio per anni. A volte semplicemente non si è fatti l’uno per l’altro ed è necessario ammetterlo, ognuno ha le sue colpe, chi più, chi meno ma un matrimonio non si fa in così poco tempo e solo per poter vivere insieme, ok negli anni 80 parlare di convivenza faceva ancora pensare a male ma conoscervi un pochino prima di sposarvi no?ormai è tardi per tutto, la frittata è fatta mi dispiace.
Ciao rdf non è vero che ti attacchiamo tutte ;-
Rimango sorpreso e stupito dei commenti alla mia lettera.
Credo che tutti conoscono la differenza tra il razionale e l’emozionale.
quando i figli di altre persone hanno un comportamento maleducato, ci sono sempre i
IO SO TUTTO che dicono “fossi io tuo padre ti raddrizzerei subito ” poverini sono quelle persone che poi hanno i loro figli con grossi problemi esistenziali.
Perché queste persone sanno soltanto educare i figli degli altri, i propri figli no.
il motivo è evidente, i propri figli si amano
“E PERCHÉ I FIGLI SI PIEZZI E CORE” disse il grande Edardo e quindi il problema si può equiparare ad un problema di cuore L’amore per tuo figlio non ti consente di essere razionale questo e il problema, L’amare qualsiasi cosa ,ti fa offuscare il cervello .
E allora, come si fa, per fare la cosa giusta quando il tuo cuore sanguina per il dolore causato da emozioni.
N
RDF ok :)) nessun problema
Cinquantenne @ non credo che tu non sappia la differenza tra amore ed ossessione. Valuta magari con l’aiuto di un medico i tuo stato di stress relativamente a questa situazione, la soluzione che avete trovato con tua moglie sembra molto difficile da sostenere psicologicamente.
50enne: ti ringrazio di avermi risposto. Neanch’io, come Sarah, ho capito bene la cosa del “sentirsi violentata”. Non metto in dubbio, comunque, che possano esserci dei punti di vista diversi e che entrambi possiate avere dei non detti o la sensazione di aver tollerato. Anche che possiate aver trovato negli anni entrambi soluzioni poco assertive o trasversali per comunicare o solo esprimere delle sensazioni di disagio. La terapia singola, pare, serve a questo, perche’ una persona possa guardarsi dentro ma anche riconoscere dei suoi “automatismi” ecc. La terapia di coppia a volte (non l’ho mai fatta, ma cosi’ mi dicono) aiuta le persone a tirare fuori in modo piu’ chiaro e si spera costruttivo giochi di ruolo che stanno stretti, insoddisfazioni, bisogni ecc. Non credo che ne’ la terapia del singolo ne’ quella di coppia abbiano/debbano avere il preciso fine di mantenere un “ordine costituito”, il restare dove si e’, per forza.
Pero’ gli esseri umani sono in genere spaventatissimi dalle crisi, le negano o non le affrontano fuggendo. E spesso cio’ porta piu’ danno, a mio avviso, che considerarle come un messaggio interno di cambiamento, indifferente in che misura e in che direzione, dell”organismo “individuo” o “relazione”. Anche se se andasse lei, determinata a farlo, e tu non potessi che accettare i fatti, ti auguro di riuscire a vivere questa fase di passaggio, cambiamento, nel modo piu’ costruttivo possibile. Non so, 50enne, se tu abbia sempre tenuto presente il primo litigio degli anni 80, o se tu ora sia stato portato a fare dei bilanci andando a ritroso, anche a trovare un senso in un percorso o le sue falle. Chi si guarda o non si guarda in faccia, chi si parla o non si parla siete comunque i voi di oggi. E anche se certi meccanismi vi fossero propri e basta, anche singolarmente, comunque ognuno di voi e” chi e’ oggi, con tutto il vissuto di questi 30anni, di cui ciascuno avra’ la sua versione. Ma con gli occhi di oggi, sulla bilancia di oggi se pure in qualsiasi revisionismo del passato. Ecco perche’ un’analisi di quanto lei ruppe i zebedei nel 1980 ha piu’ a che vedere col peso emotivo che oggi la cosa ha per te mentre ci dici, in sintesi: e’ sempre stata una gran rompi palle. Che siete due rompipalle, che sia in modi diversi, forse dell”altro almeno lo sapete entrambi. Quello che pero’ pesa ora forse sono piu’, al di la’ dell’attaccamento/sentimento, i bisogni che ciascuno dei due sente insoddisfatti. Di questo, a parte lanciarvi addosso cosa non siete o da sempre siete, riuscite a parlare? Non e’ detto che basti, che sia possibile, potreste essere stufi marci, ormai lontani, semplicemente incompatibili. Magari quei bisogni ve li siete sempre detti, male o bene che fosse, e non e’ servito comunque. Magari sono cambiati. E’ probabile cmq, se non c’e’ stata davvero una pesantissima disparita’, che per stare insieme 31 anni vi siate anche tollerati a vicenda e che non siate rimasti solo per fare un favore all’altro, ma per le ragioni che ciascuno ha visto, per se’, di farlo. Un mio amico e’ stato 20 anni con una che un bel carattere non lo.ha mai avuto. Dandosi nel restare 100 ragioni, che hanno avuto un altro peso qdo ha mollato. Amando come smettendo, restando/partendo forse siamo tutti piu’ egocentrici di qto pensiamo.
Cinquantenne,
La mia storia è simile alla tua e a quella di molte coppie di cinquantenni che conosco, coppie scoppiate che non hanno il coraggio di lasciarsi.
Sia per motivi economici, sia patrimoniali o di fede, o con la scusa dei figli che sono già trentenni o perché dopo tanti anni, passati insieme per abitudine non ti separi o lo fai solo quando incontri qualcuno che ci scalda nuovamente il cuore.
Non ci si sopporta più, si passa il tempo a immaginare come sarebbe meglio la nostra vita senza di loro, ma quando ritardano prende l’angoscia. Senso di colpa per le nostre fantasie mi dice il medico.
Non ci parliamo più, non c’è più intimità, sembra che non ci sia più stima, amore, si passa da il silenzio che pesa a scambio di informazioni pratiche agli insulti dove l’acredine viene fuori.
Ma non ci si separa. Vigliaccheria? Amore?
Io avrei dovuto farlo 10 anni fa ma nn ho avuto il coraggio e mi odio per questo. Sono andata in terapia, ma mi è servita per farmi una ragione per la fine della intimità e per lasciarmi andare e accettare andando contro i miei principi , una bella storia che mi aiuta a sopravvivere.
Io credo che forse tu sei ad una svolta, che si tratti di crescita di coppia o separazione.
Ti faccio tanti auguri.
M.
Ciao luna nella tua lettera c’è la storia della mia vita non riesco a capire quello che e successo e soprattutto quello che sta succedendo fino a 2 ore fa mi sono alzato questo notte 1,30 per bere ho visto il cell. di T. mi sono seduto in cucina e con molta vergogna spinte del mio dolore ha cominciato a guardare era meglio che non lo facevo.
perché ho fatto una scoperta bruttissima.
mia moglie mi tradisce da qualche mese.
di colpo i miei battiti sono saliti al massimo mi sembrava che il cuore volessi uscire dal mio petto.
Il primo pensiero e farla finita sto pensando come posso fare, per morire in silenzio
il fatto è che ho tanta paura non riesco più a ragionare.
Sai l’umiliazione più grande e che mi tradisce con il padre del marito di mia figlia.
Ho istinti omicida e suicida sto cercando di
far prevalere la ragione , ma sento che non ci riesco.
Che situazione! Caro cinquantenne sii forte, costringi la tua mente ad affrontare questo dolore, che molti conoscono qui sul forum e molto aiuto ti verrà da queste lettere ma sei comunque solo nel momento più difficile della tua vita… Io pure ho desiderato morire, mi alzavo al mattino con l’unica speranza che arrivasse addosso un tir, poi ho desiderato uccidere lui e facendolo soffrire, vedo la peggiore me stessa quasi prevalere sulla mia vera natura Si sta male ma cerca di accettare tutto questo nel senso di affrontarlo. E’ l unico modo, per noi è una fase di trasformazione e probabilmente nemmeno tu sarai più lo stesso, nulla è più lo stesso.
Io ho 53 anni, entro due settimane trasloco in una nuova casa e anche lui, abbiamo venduto quella che per me era la nostra casa per sempre e sto separando mi dall amore della mia vita, venti anni, non riesco neanche a pensarci… Ma sta accadendo e scopro ogni giorno di più di essere forte, forse perché mi posso guardare allo specchio e so di avere tentato tutto. Io sono stata aiutata molto dalla disciplina mentale buddista, dagli amici e da mio fratello, confidati anche tu è fatti aiutare, il dolore non è una vergogna. Sii fortissimo, ti sono vicina