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Lettera pubblicata il 7 Agosto 2012. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Writes..
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ciao, io non ho pregiudizi riguardo l’età. Non li ho anche nel senso che non ho neanche mai visto gli anziani, uomini e donne, come vecchi, ma come persone. Non sono insomma una che neanche da ragazzina pensava che a una certa età la gente va in disarmo, gli basta la pensione (ad averla, magari!) e non ha più stimoli nè bisogni. Dicevo ciò per dire un estremo. Conoscere le persone per chi sono è molto più reale e interessante che fermarsi a uno schema, che talvolta fa male a se stessi. Conosco gente che a 25 anni inizia già a farsi male da sola dicendo ‘ormai ho una certa età…’ e chi a 70 vive, pienamente. Però può essere uno schema anche pensare che a 36 uno sia giovane rispetto la media perché non è ‘ingessato’. Forse non riesco a spiegarmi, ma forse è anche perché ne hai 18 che lui ti sembra un 36 enne tanto diverso dai suoi coetanei, anche se ciascuno è a sè. A me che ne ho 38 che 36 enne sembrerebbe? Così atipico? Anche a me dicono che mostro dieci anni in meno e pur non volendo fare la young a tutti i costi per certi versi sono uguale a dieci anni fa. Intendo dire che non ho cambiato stile, il mio, personalità pur avendo dieci anni in più, perché son sempre io. La gente si stupirebbe probabilmente se mi vestissi da ‘siureta’ e non ha l’impressione che mi ostino fuori tempo a fare l’evergreen. D’altra parte però 38anni li ho. Nel senso che ho 20anni in più anche di esperienze (non parlo di una caterva di uomini), scelte, dolori, consapevolezze che a 18 non avevo.
guardo il mondo e me attraverso un filtro che è il mio, per certi versi non si cambia mai, ma da 38enne, non da 18enne. Certo, neanche a 18 ero un prototipo indagine doxa sulla 18enne tipica anni 90. Ero io. Oggi non ho problemi a interagire con gente più giovane e più grande di me. Calcola poi che i miei genitori hanno con me 20anni di differenza. Quando avevo 20anni la gente pensava che mia madre fosse mia sorella e mio padre il mio fidanzato. Non perché ‘facevano’ i giovani. Lo erano – e lo sono – eppure a 20 si erano presi responsabilità da adulti. Però ho comunque visto ‘crescere’ anche loro, anche se erano genitori responsabili da sempre. Tutta sta menata, scusa, per dire che non è detto che a 50 lo lasceresti perché ne ha 70. Potrebbe anche lasciarti lui a 65 o anche mai, finché morte non vi separi. Però son d’accordo con tabacco quando dice che hai 18anni e la tua strada devi ancora tanto farla e scoprirla. Ciò non significa che tu non possa farne un pezzo con lui, più breve o più lungo. C’è gente coetanea che si mette insieme a 18 e poi sbrocca, perché la relazione gli o le va stretta. Vero è però che a 36 uno non è un ragazzo, è un uomo. Se non lo è c’è qualcosa che non va. Non parlo di conservare freschezza, un lato spensierato, voglia di fare e essere.
Non è vero, perché è un locale che è frequentato da tanti giovani e soprattuto uomini e donne della sua età. C’è tanta amicizia , e non ci sono problemi a livello d’età. Non so se mi spiego.
Comunque io non sto a fantasticare su di lui, perché di mio non sono una che si monta la testa . Anzi, lascio vivere e vivo soprattutto. Se lo incontro bene, se non lo incontro non sto a pensare a 24 h su 24 . Anche perché mi sto facendo del male da sola.
writes, guarda che lo hai scritto tu: locali non frequentati da 30enni in su@
Scusate ma che discorsi fate? Rimango allibita nel leggere certe cose, c’è una ristrettezza mentale veramente meschina ed è sconfortante leggere tutto ciò. Continuate a parlare di esperienze, età, blablabla.. È questo quello che può stabilire se due persone possono amarsi? La quantità delle esperienze? Quindi più esperienze due persone hanno fatto e più il successo del loro rapporto è garantito, e l’amore è più vero? no! cazzate! È ovvio che un 36enne ha più esperienze di una 18enne, chi l’ha mai negato! Ma è vero anche che siamo esseri umani, e siamo attratti non dalle esperienze dell’altro, ma dal fatto che è simile a noi,lo possiamo capire e lui può capire noi.. Le persone avranno sempre esperienze diverse! ma possono avere la STESSA SENSIBILITA’ nelle cose, lo stesso modo di sentire e vedere! E’ questo che lega le persone! È ciò che sta nel profondo! Ma è così difficile da capire? Mi sembra talmente ovvio! Non siamo solo corpi, siamo anche anime! Amore nn è esperienza! È sentimento!
hopi, perché hai dato per scontato che le esperienze fossero ‘corporee’ e di quel tipo specifico? E perché non hai letto che si parla in altro senso, non così ‘becero’, della differenza d’età? Sicura che la limitatezza mentale sia altrui?
Luna, non hai capito il mio discorso.. E’ proprio perchè penso che l’amore che prova Writes non sia becero e materiale che ho scritto tutto questo. E non lo dico per fare la filosofa, ma perchè vivo una situazione simile. E so che le anime non hanno età! E l’amore, l’amore vero, è l’unione di due anime estremamente affini e simili e che per questo si sono riconosciute, perchè si comprendono.. Perchè dev’esserci sempre negatività e malizia e disillusione nei confronti dell’amore? Ma chi l’ha detto che due persone possono amarsi solo se hanno una determinata età? Ma vi rendete conto? Io amo LUI, perchè amo ciò che ha dentro, non la sua età! Che tristezza porsi limiti e paletti stupidi come l’età. Ma andate un pò oltre! Poi quelli che dicono “eh al’inizio può andaè tutto bene ma vedrai poi come cambiano le cose” ah ma dai? Succede solo in rapporti dove c’è una grande differenza d’età? Ma dai! Writes: abbraccia la vota, e abbraccia l’amore. E ascoltati GET IT WHILE YOU CAN di Janis Joplin..
hopi, no, ho capito. Dicevo che quando si parlava di esperienze il riferimento era più ampio. A parte che writes prova un forte interesse, mi pare, che potrebbe anche, come no, tramutarsi in amore, è un pregiudizio anche il tuo, al contrario. Il fatto che la differenza d’età non sia per forza un discriminante non significa che comunque non ci sia o che per forza ‘lasciati andare, baby, oh yeah’, perché valutare le reali affinità, oltre all’idealizzazione, in qualsiasi caso, non è un pregiudizio. Io personalmente non ne ho, ma penso ciò che ho scritto.
Io invece penso che il “lasciati andare” (ovvero: “ascoltati”) sia invece il giusto modo per affrontare la vita. Sono sempre cresciuta riempiendomi la testa di paranoie, lasciando sempre che fosse il cervello il mio leader, il rigore..cercare di analizzare tutto, voler a tutti i costi “trovare la fregatura” in ogni cosa.. ho capito che così mi sono limitata tantissimo, sono diventata diffidente,chiusa, più cercavo sicurezze e più sono dventata insicura.Ho capito che non siamo solo esseri fatti di pensieri e cervello, ma siamo soprattutto cuore, anima, spirito, istinto..E bisogna ascoltare questa meravigliosa parte di noi,perchè è lì che risiedono tutte le emozioni, e le emozioni sono il bello della vita, noi siamo nati per vivere emozioni e per essere felici.. È solo il cervello che limita la nostra realtà. Se c’è unacosa che ho imparato è che è sempre sbagliato negare a se stessi le emozioni. Se dentro di noi sentiamo qualcosa, significa che questo qualcosa ha senso d’esistere
hopi, posso chiederti l’età? Nessun pregiudizio, solo per sapere. Ascoltarsi è fondamentale, ma l’intelligenza emotiva non è impulsività. E se i due emisferi lavorano insieme una ragione c’è. La panza, l’istinto non son sinonimi solo di ‘lasciati andare’ ma anche di ‘qualcosa non torna’ e ‘fermati’. L’istinto non è solo emozione nel senso che tu sembri intendere. La dipendenza affettiva ad esempio ti dice un sacco di cose, tipo ‘senza di lui, se anche mi piglia a martellate, non vivo’. Credi che questo sia istinto? Il discorso è più complesso. E l’istinto è una ferrari, ma se pensi che l’impulsività o la compulsione o che siano istinto, e non lo ascolti, invece, ti tiri contro un muro. Dico in generale, ma il mio istinto, quello vero, a volte mi ha detto ‘attenta’ o ‘no’ e non erano autolimitazioni troppo razionali. Mi spiace ma lasciati andare non è sinonimo per forza di ascolta l’istinto.