Ciao a tutti,
vi scrivo questa lettera perché ho bisogno di un consiglio su come andare avanti, su come fare le scelte giuste e pensare positivo.
La mia storia risale a oramai quasi 4 anni fa: la ragazza di una vita decide di lasciarmi…da allora ho visto solo il buio. In quel periodo ero totalmente rovinato sia a livello fisico che psicologico: sapevo che non potevo andare avanti in quel modo e quindi decisi di cambiare aria e spostarmi in una nuova città.
Non avevo mai fatto una esperienza “fuori” dalla mia regione, tuttavia colsi questa sfida in quanto la interpretai come un’occasione di riscatto. La scelta non fu delle più felici: cambiare radicalmente a 30anni non è semplice ed in più mi ritrovai in situazioni lavorative ai limiti dell’assurdo.
Ho passato questi anni a lavorare come un ciuco “per nulla” in quanto tutti gli sforzi fatti sono stati totalmente ignorati ed in più non sono riuscito a crearmi un nuovo giro di amicizie.
I motivi per questa situazione sono diversi: ho avuto ritmi lavorativi molto serrati (molto spesso ho lavorato anche di sabato e domenica), sono sempre stato un introverso (pur essendo simpatico, non riesco ad aprimi facilmente ad altri) ed inoltre la depressione non accennava a diminuire ma tendeva sempre più ad aumentare.
Intanto il tempo intorno a me continuava a trascorrere: la mia ex ora è sposata ed ha un bambino, molti (tutti) gli amici che hanno vissuto una situazione simile alla mia in quello stesso periodo stanno ricreando una vita e si sono fidanzati. Io no.
Ho sempre avuto un’idea nel merito: la sfortuna esiste ed ha avuto un peso importante su quanto è successo, tuttavia la colpa è principalmente mia. Il problema è che non ho idea su cosa abbia sbagliato.
Ho puntato tutto sul lavoro e non ho ottenuto nulla, non sono riuscito a trovare una cerchia di amicizie e neanche una ragazza. Vivo in quella fase in cui fai un sunto di quello che hai fatto e vedi solo un grandissimo fallimento.
Il mio carattere non aiuta: sono putroppo un tipo molto introverso e questo per me è stato un grosso peso…da sempre. Tutti non facevano altro che sottolineare questo mio aspetto: dai miei genitori ai miei amici ed addirittura anche i miei insegnanti. L’introversione sembra essere un grosso difetto: io non l’ho mai vista in questo modo ma oramai ne sono convinto. Ho altri pregi, tuttavia ho questo grosso grossissimo difetto.
Ora non so che fare: ho perso tre anni lavorando come un ciuco ottenendo nulla…intanto il modo intorno a me ha trovato un equilibrio che io stento a trovare.
Non so se ritornare nella mia città e ricominciare quasi da zero o continuare a fare quello che faccio e sperare che le cose si stabilizzino. Vorrei tanto cambiare il mio carattere ma non ci riesco. Mi servirebbe uno spiraglio di luce, ma non lo trovo.
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Categorie: - Me stesso
Ti consiglio di aspettare e di avere fiducia. A crearti qualche problema potrebbe essere stato il trasferimento. La scelta migliore è quella di restare nella propria città e di non cambiare abitudini di vita neanche dopo il divorzio. Mi riferisco soprattutto all’uomo… a monte del trasferimento è meglio mettere altre motivazioni. Quando comincia un’altra storia si cambiano abitudini per andare incontro all’esigenze della donna. Non deve essere mai la donna a fare delle rinunce; l’uomo, un uomo, non deve paragonare il suo corpo a quello della donna perché sono diversi e si vede. Le tue storie passate hanno un peso diverso da quelle di lei… ogni donna ti mette nella condizione di poter dare, non esistono vincoli naturali: solo pregiudizi! L’uomo invece ti può creare un problema (un blocco)… nella stragrande maggioranza dei casi lo ignorano perché si fanno ingannare dalle apparenze e non mettono in conto che la ragione non basta a superare questi ostacoli. Non hai ragioni per sentirti in colpa… quando ti sentirai pronto per amare il resto sarà una conseguenza. Per adesso dedicati alla tua vita (la famiglia, le amicizie, qualche interesse) e cerca di guardarti intorno. Ti auguro buone feste! Un saluto 😉
Ciao Sampasei,
Fare dei bilanci serve, ma relativamente. Capisco il senso del fallimento e le aspettative disattese. Non è una bella sensazione. La vita, a quanto pare, va a tentativi ed errori, almeno è così per le persone insicure. Ma non credere che questi quattro anni siano andati persi, anzi, credo ti siano serviti per maturare e per prendere maggiore consapevolezza di ciò che sei. Non sentirti un fallito. Io non ti considero tale, per quanto possa valere la mia opinione; apprezzo molto le persone che, come te, si mettono in discussione per dare una scossa alla propria vita e hanno la capacità di analizzare il proprio vissuto e prendere umilmente atto del fatto che le cose non sono andate come avrebbero voluto. Non è andata bene in questi ultimi anni? Non fa nulla, è esperienza. Continua a vivere la tua vita, continua a provare.
Dove sbagli? Non lo so, forse hai avuto un atteggiamento troppo pessimistico oppure non sapevi/sai ciò che volevi/vuoi dalla vita (a volte mentiamo a noi stessi di saperlo e ce ne convinciamo, poi entriamo in crisi quando non abbiamo riscontri nella realtà).
L’essere introverso? È un limite parziale. È un limite perché la società è superficiale e non va ‘oltre’ l’invisibile. Dovresti, diciamo, aprirti di più, ma con le persone giuste, con quelle simili a te. Insomma, un giusto compromesso.
Il segreto, almeno credo, è quello di agire autenticamente senza aspettarsi chissà cosa in cambio. Imparare a farlo è la parte più difficile.
Hai 30 anni, non abbatterti troppo. Uscirai da questo tunnel senza luce. Tu sei luce e puoi decidere di accenderla col tuo atteggiamento. Libera energia positiva, nel tempo libero dedicati ai tuoi hobbies, segui dei corsi relativi ad essi. Aumenterai le probabilità di conoscenze affini alla tua indole… il resto verrà da sé. Le occasioni che danno la svolta talvolta si presentano senza che noi facciamo nulla, talaltra ce le dobbiamo creare noi.
Tenta.
In bocca al lupo e un grande abbraccio.
Ciao Sampsei
Sinceramente non so cosa dirti perché mi trovo in una situazione analoga alla tua,forse abbiamo due punti di vista differenti.Io il problema che gli altri sono tutti impegnati ecc mentre io sono single,non me lo farei.Alla fine essere single e indipendenti economicamente ha molti lati positivi(sempre se non si arriva a stento a fine mese,ma comunque si fa qualcosa)per esempio,con dei soldi messi da parte puoi girare il mondo,farti degli hobby,curarti di più(palestra,estetista,terme ecc) spendere i tuoi soldi come meglio credi.Per quanto riguarda l’ambito sessuale,ci sono le escort,che sono ragazze stupende,diciamoci la verità.Non reputo sfigato una persona che paga per fare sesso,insomma è solo una persona che non ha voglia di perdere tempo a corteggiare e poi si fa belle ragazze,quindi dove sarebbe il problema?Che poi alla fine,anche la fidanzata la paghi indirettamente(regali ecc).Forse già fai queste cose,o la pensi già come me,comunque questo è quello che penso.Se riesci a trovare un buon lavoro(il problema è trovarlo,ne sono al corrente)o se hai già un lavoro,goditi i tuoi soldi.
Quasi benvenuto nel club ..
a tratti mi vedo nella tua storia ossia :
ho puntato tutto sul lavoro senza ottenere nulla .. è vero, anche io se tornassi indietro prenderei il lavoro con molta più calma .. anzi, con la speranza di trovarne uno, lo prenderò con molta più calma e questo può farlo chiunque.
Vita sociale a zero .. tranquillo, gli “amici” non è che servono tanto, specialmente quando ti girano le spalle per svariati e futili motivi.
La ragazza di una vita ti ha lasciato .. buio senza via di uscita .. ecco qua non ci siamo per niente .. il buio senza via di uscita è una peculiarità di chi è single e non di chi ha vissuto una o più storie. La vita di coppia offre dei vantaggi enormi sia durante che dopo.
Come diavolo fai a dire buio senza via di uscita ? Chi vive in coppia è sempre stato e sempre sarà a livello di status sociale e attrattivo senza paragone, modello star di hollywood.
Come caxxo fate a dormire in questo modo .. sveglia, quando si è alla guida della Ferrari bisogna dargli del gas.
Dostoevskij89,
mi è molto piaciuto il tuo post, su cui concordo in tutto e per tutto, tanto che, anche volendo, non avrei nulla da aggiungervi.
auguri di buon 2016!
Ma sì dai, continuiamo a fare esperienze negative e a consolarci su LaD sperando che tutto cambierà. Le pezze calde sono gratis. E poi la speranza é l’ultima a morire no? Come l’anno che sta per finire.
Azione, questa dovrebbe essere la password per il 2016.