Un altro anno è chiuso nell’archivio dei ricordi. E’ rimasta ancora qualche pratica in sospeso, pronta ad essere chiusa e qualcuna permanente, un fascicolo sul tavolo, ancora da trattare e che rimandi sempre. Chiuso un esercizio si rifà l’inventario, dare contro avere, a volte ridere contro piangere e così via.
Ma il passato è storia ed il futuro è mistero, aspettiamo di svelare questo mistero, di scoprire cosa succederà.
Mi piace scrivere i miei pensieri e poco più di un anno fa, chiudevo le mie mail con una persona importante sempre con la stessa frase: “ti Stringo”.
Ora non scrivo più a quella persona lontana e allora stringo chi legge le mie parole e rinnovo l’augurio, per un anno migliore.”l’anno che sta arrivando, tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità” (ciao Lucio)
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Categorie: - Me stesso
L’anno più brutto mai trascorso. Un vero e proprio schifo che non auguro a nessuno.
Lavoro, ragazza che dopo 6 anni mi lascia e sicuramente tradisce, famiglia ecc ecc. Sono andato vicino alla disperazione.
Capire che non devo credere più a niente perchè niente e nessuno ti può far stare felice a lungo. Fine delle illusioni… che amarezza.
Vorrei ricordare per questo 2 persone che hanno creduto in qualcosa come me e che sono state schiacciate dal peso dell’indifferenza e dell’egoismo E che proprio ora hanno rinunciato a combattere. Esempi del nostro disagio
La prima ha creduto nel costruire un qualcosa che potesse valere per se e per gli altri.
“Dramma della disoccupazione a Recanati, dove nella notte del 31 dicembre una giovane donna di 34 anni si e’ suicidata impiccandosi nella sua camera da letto.Il gesto e’ stato quasi certamente determinato dalla delusione della donna, laureata in geologia, che non trovava lavoro pur avendo usufruito anche di una borsa di studio e di uno stage in Canada. Il corpo della donna e’ stato scoperto dalla madre. Il padre, colto da malore, e’ stato ricoverato in ospedale.”
La seconda persona ha creduto invece che per una volta una donna potesse amarlo e che non ha capito di quanto questo è falso, soprattutto se si parla di ste ragazze dell’est che stanno facendo rincoglionire ancora di più gli uomini. Giovani e meno giovani
“Alessandro Marin, 30enne di Pian Camuno, non voleva accettare la fine della storia d’amore con Anca, 24enne romena che vive a Costa Volpino, in provincia di Bergamo. Dopo aver inutilmente tentato di incontrarla per parlarle, per avere una spiegazione sulla fine della loro storia d’amore, dopo averle scritto «Ti amo» a caratteri cubitali sul muro di casa, intorno alle 13 del 31 dicembre si è presentato sotto il balcone dell’ex fidanzata, mostrandole alcuni vecchi regali che si era fatto restituire il giorno prima, al culmine dell’ ennesimo litigio. Quando lei l’ha invitato ad andarsene minacciando di avvertire i carabinieri, Alessandro si è cosparso di diluente e si è dato fuoco con un accendino. Ad intervenire il 118 di Bergamo, che ha trasferito il 30enne in ospedale, con ustioni sul 35 per cento del corpo”
PER IL RESTO AUGURI DI BUO ANNO A TUTTI E A TUTTE QUELLE PERSONE CHE HANNO UNA UMANITà DA DARE.
innanzitutto un saluto a Obiuan, a cui preciso che sono riuscita, dopo tantissimo tempo, oserei dire FINALMENTE, a considerare ogni fine/inizio d’anno per quello che effettivamente è: cioè, non un’occasione di bilancio, soprattutto se deficitario, nè un’opportunità di nuove speranze, se resta poco da sperare…
prendiamolo semplicemente per quello che è: uno scorrere del calendario sulla nostra vita, che continua a seguire il cammino che noi stessi abbiamo tracciato per lei.
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Unless,
comprendo il tuo sconcerto e la tua amarezza, che per anni e anni sono stati anche i miei.
a mio avviso, il modo di uscirne (che ho scoperto con imperdonabile ritardo) è quello di imparare a non farsi illusioni, esaminando con attenzione la realtà dei fatti (non solo i nostri ma anche quelli che avvengono intorno a noi) e ignorando il più possibile sia i condizionamenti sociali che le parole, immortalate dal cinema e dalla televisione.
nulla dura in eterno: tutto cambia continuamente! perchè mai un amore dovrebbe durare per sempre? secondo me è già un gran risultato se si è riusciti a vivere per qualche tempo qualcosa di bello. dovremmo essere grati di questo e conservarne il miglior ricordo, anzichè negarlo oppure infangarlo soltanto perchè non è durato fino alla fine dei nostri giorni.
poi, è logico che si soffra quando si è perso qualcosa di prezioso, ma, se si è stati in grado d’amare, si sarà capaci d’amare ancora, se non ci si chiude a riccio, escludendo a priori qualsiasi altro incontro positivo, che potremmo fare e che ci potrà di nuovo arricchire…
in bocca al lupo, per il tuo futuro, che da oggi ricomincia!
Quando vieni ferito profondamente, capisci o almeno sto arrivando alla tua stessa conclusione.
Prendere la vita per come è. Non illudersi, non sognare, non aspettarsi nulla.
Un pò come le parole che ho trovato leggendo una piccola introduzione al buddismo.
“La vita è sofferenza, ogni cosa è in continua trasformazione ed è condizionata dalle altre, l’uomo non può attaccarsi a nulla, perché nulla resta uguale e crederlo sarebbe solo un’illusione. Il non attaccamento è la chiave per liberarsi da sofferenza, ansia e depressione in quanto questa deriva dall’attaccamento ad una situazione diversa da quella reale, convincersi che le cose e le persone cambiano continuamente e sono interconnesse fra di loro, e che quindi la via migliore per il proprio benessere ed il raggiungimento della felicità è sviluppare il non-attaccamento e vedere tutti i vari aspetti e fenomeni della vita in maniera equanime, e senza pregiudizio da parte nostra.”
Come è possibile però fare ciò?
Se per più di 10 anni sto con una persona, come faccio a non attaccarmi, a non amare e non soffrire quando se ne va?
Vedere che tutto quello che insieme hai costruito in un secondo viene demolito?
Buon anno a voi. L’inventario, che puo’ avvenire in qualunque momento, puo’ essere costruttivo anche quando le voci in negativo sono diverse. Diventa costruttivo quando lo utilizziamo per esempio per fare pulizia nel “nostro armadio” e “nella nostra casa” scegliendo cosa tenere e buttare. Tuttavia concordo con unless che quando gli avvenimenti ti colpiscono a raffica e contemporaneamente ti senti travolto… Anche perche’ non sono gli avvenimenti in se’ cio’ possiamo umanamente anche non reggere ma il significato che hanno per noi e se e’ vero che alcuni (anche geneticamente oltre che per percorso di vita e modo di affrontarla) possono essere piu resistenti di altri al dolore e lo stress e’ vero anche che meno hai la possibilita’ contingente di riprenderti e compensare e piu’ sei esposto. Le delusioni d’amore e quelle professionali sono.sempre esistite e il nostro “controllo” sugli altri e cio’ che accade intorno a noi e’ sempre stato limitato. Il sentirsi al volante della propria vita e’ qualcosa di diverso dal pensare di sapere sempre come andra’ a finire o identificarsi con un progetto al punto da perdere la propria identita’ o soccombere se esso viene meno. Tuttavia oggi piu’ di ieri la crisi, un senso di crisi piu’ ampio, colpisce anche coloro.che.”si ascoltano” e che in un altro momento vivrebbero come un vantaggio emotivo e non uno svantaggio, anche a livello professionale, il saper sentire le proprie passioni e inclinazioni. Si parla tanto dei messaggi televisivi ma oggi le persone son sempre piu’ frustrate a livelli ben piu’ elementari di “realizzazione” e autonomia. L’essere umano viaggia, nel.suo equilibrio, in genere per “micro mete”, si entusiasma e sente vivo durante il percorso
anche perche’ mettendosi in gioco sperimenta le sue risorse, acquisisce stimoli, ha la sensazione di espandersi e da’ al sacrificio un significato costruttivo. Per alcuni i beni materiali diventano una prova tangibile di un risultato anche sociale e danno loro un senso di compensazione e sicurezza. Ma ad averla dura sono anche coloro che vivono interiormente su un piano diverso di liberta’ di crescita, di autonomia, serenita” propria e dei propri cari… e forse sono coloro che si confrontano con un malessere ancora peggiore perche` immersi in un presente in cui si respira un`aria enormemente castrante, avvilente, depersonalizzante e che va a intaccare dei diritti naturali dell’uomo, come la possibilita’ di far seguire l’azione al pensiero, di vedere l’azione produrre risultati che incidono in modo costruttivo sulla sua realta’, di essere rispettato e di vivere uno scambio equo (sia pure in cesti di patate o servizi) nel momento in cui presta la sua opera manuale o intellettuale, di poter curarsi quando sta male, di sapere che, dopo aver seminato, raccoglie per se’ allorche’ si trovi in posizione di debolezza contingente, o i suoi cari
Io avevo scritto… e poi il mio pc ha deciso di entrare in coma…
Ero molto presa dall’ispirazione del momento, quindi mi sa che non sono in grado di ripetere le stesse cose.
Comunque, stavo dicendo…
Il passato è un secchio di cenere ed il futuro è il presente di domani; quindi, in teoria, se fossimo in grado di occuparsi del presente vivendolo appieno e senza pensare ad altro, saremmo tutti più felici…
Per me invece gli inventari sono importanti e mi aiutano a capire se ho preso la giusta direzione, oppure se i miei sforzi sono mal riposti. La fine dell’anno si presta molto a divenire momento di bilanci, semmai cerchiamo di non essere ipercritici con noi stessi che forse è meglio!
Io sono sempre,anche di tu mi respingi.Io ti amo e ti lo detto sempre.Poi hai cominciato a nn parlarmi e nn rispondermi.Dopo 9mese e 6 giorni di essere sola,senza un uomo ho scelto te.Abbiamo fatto l’amore,siamo stati bene e poi da sabato sei proprio sparito da mia vita.Ti ho mandato 100 messaggi,ti ho chiamato sul tuo cellulare,ma niente.Solo che mi chiudi il telefono in faccia …e mi lasci solo piangere.Perche devo subbire io tutto questo?Anche io ho avuto una vita infelice,ti lo detto gia…a 32anni sono scapata di casa con due figli piccoli ancora,sono stata picchiata e portata in ospedale dai gente che passavano in strada.Mio exmarito nn e stato uno come te,lui voleva solo ammazarmi e prendere miei figli,ma dio nn dorme mai e mi ha dato la forza di vivere ancora.Non voglio piu piangere,voglio vivere come te. Ti prego torna,parlami… e nn lasciarmi cosi come un cane. ti amo maurizio e ti lo dico con mano sul cuore,avanti a questo dio,di veramente essista… io ti amo piccolo mio. mara
Cara Mara,
la vita è ingiusta: ad alcuni dà troppo; ad altri poco o niente. e purtroppo bisognerebbe imparare a non attendersi mai niente da nessuno, facendo però anche attenzione a che nessuno approfitti di noi.
non mi sembra che questo Maurizio abbia la sensibilità necessaria per poterti capire. lascialo perdere: se puoi, non continuare a farti del male per lui. non merita tanto!
un abbraccio.