Buongiorno a tutti, questa lettere è rivolta a tutti coloro che amano gli animali.
Non so se Dio esiste, ma, se c’è, sono sicuro che il suo Paradiso è pieno delle uniche creature innocenti che popolano questa schifosa Terra: gli anmali.
Per me sono la gioia più grande, per l’amore che danno e m’ispirano. Ma anche la sofferenza più atroce, se pensiamo alle torture, agli abbandoni e alle violenze che devono subire e che sono la più gran vergogna dell’uomo.
Bambini, portatori di handicap e animali sono il simbolo dell’innocenza; angeli di Dio che devono essere protetti. I bambini, almeno la maggior parte, crescendo, si guastano e diventano a loro volta adulti squallidi, ignoranti e cattivi, com’è di moda ormai essere.
Ma tralasciando questo, vorrei porvi una domanda.
A voi che amate gli animali pare giusto che ancor oggi molte religioni monoteiste, prima fra tutte la Chiesa Cattolica, neghi l’anima alle povere bestiole? Io trovo che sia VERGOGNOSO. Se un Paradiso esiste non può non essere popolato da animali, soprattutto quelli che più han sofferto in questa vita. Io, quando morirò, voglio assolutamente ritrovare i cani e gatti che ho amato, altrimenti non sarebbe un vero paradiso. La posizione della Chiesa è, come al solito, schifosa e priva di misericordia, del tutto in contrasto con il nocciolo del messaggio evangelico, che sarebbe di amare il prossimo, ma anche il Creato tutto. E poi perchè si proverebbe amore per una creatura che non si vedrà mai più? E’ assurdo anche logicamente.
Per cui, personalmente, non ho dubbi: gli animali sono gli angeli prediletti di Dio, se c’è un dio.
Ogni amora verrà ritrovato nell Aldilà, sia esso un parente, un fidanzato/a, un figlio, un padre o un amico; ma anche un cane, un gatto, un cavallo etc. che si è amato. C’è una leggenda apache, il Ponte dell’Arcobaleno, che spiega esattamente quello che voglio dirvi.
Tutti gli animali, amati o abbandonati o seviziati, che sono passati da questa Terra, una volta morti ci aspetteranno felici in un magnifico paradiso.
So che è così, ma vorrei farvi riflettere sul fatto che i pretacci, ma non tutti, ancora una volta si dimostrano meschini. Voglio ricordare che per la chiesa, fino a poco tempo fa, neanche le donne avevano un’anima. Che schifo!!!
Un saluto a tutti gli amanti degli animali o anche solo a chi li rispetta. Io so che, un giorno, rivedrò i miei amici a quattro zampe in un luogo senza sofferenza 🙂
L’anima degli animali
di
Rocky
Lettera pubblicata il 8 Maggio 2011. L'autore, Rocky, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
La lettera ha ricevuto finora 49 commenti
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Non capisco il senso della tua lettera. Non è la chiesa come istituzione o i preti che decidono in materia, non possono che affidarsi a quello che dicono le scritture. Gli animali possiedono la cosiddetta “anima vegetativa”, che governa le funzioni basilari per vivere, non credo che nel paradiso ci siano problemi di spazio ci saranno anche gli animali. Ma l’uomo si distingue da ogni altra specie, l’uomo è capace di scegliere coscientemente fra il bene ed il male, diversamente dall’animale che agisce per istinto. E questo lo rende artefice del proprio destino per quelli che credono nella vita dopo la morte. Non condivido comunque la tua visione della vita in cui “ami” gli animali ma detesti molti esseri umani a quanto pare..
Saluti
Stefano
Ciao,
concordo con tutto ció che dici:)
Sulla sicurezza di rivederli un giorno non saprei, ma la speranza certamente esiste.
Io credo che verrá un tempo (temo peró, ancora lontano) in cui i crimini contro le bestiole verranno considerati alla stregua di ció che é oggi la schiavitú o ogni forma di violenza e tortura contro le persone.
Purtroppo l’umanitá si evolve con lentezza atroce…
Steve614, “Non è la chiesa come istituzione o i preti che decidono in materia, non possono che affidarsi a quello che dicono le scritture”
Poveri pretini e povere suorucce vincolati dalle Sacre Scritture…..
Ma chi le ha scritte le Sacre Scritture?
Dimmelo un pò…..
Ta dha (direbbe Super Pippo): GLI UOMINI!!!!
Ah già…..sotto dettatura di Dio….. dicono….mah….
Decine di profeti, 4 Evangelisti professionisti, decine di Evangelisti apocrifi,
centinaia di redattori di Lettere varie (ai Romani, ai Corinzi bla bla bla).
Insomma: uomini che scrivono a sè stessi e di sè stessi quello che gli fa comodo in base all’umore, alle necessità e alle ipocrite mosse diplomatiche del momento.
Le Sacre Scritture contengono le peggiori contraddizioni ed i più imbarazzanti svarioni che mente umana possa elaborare.
Sentirsi vincolati a certi precetti significherebbe regredire all’epoca in cui si dava fuoco a chi raccoglieva erbette nei boschi perchè si riteneva fossero streghe e maghi senza Dio.
Gli animali sono in grado di dare amore, di comprendere i nostri bisogni, di tenere compagnia, di alleviare il dolore e dare gioia e serenità più di quanto possano fare certi miseri individui che infestano le nostre esistenze.
E lo sguardo di amore che ti arriva da un gatto, da un cane o da qualsiasi animale è dettato da tutto tranne che dal semplice istinto.
Se c’è un Paradiso (e questo non lo so) gli animali hanno diritto di entrata per l’amore che sanno dare in modo del tutto naturale e senza doppi fini non perchè c’è spazio per tutti.
Non hai idea di quanti animali abbiano vissuto con me nell’arco della mia esistenza.
Se li adoro non è per puro caso o teoria.
E non hai idea di quanti preti e suore abbiano intralciato il mio percorso con la loro ingombrante e funesta presenza.
Se disprezzo il loro nascondersi dietro il dettame delle Sacre Scritture, anche in questo caso, non è né per puro caso o per teoria.
Qualora nel Paradiso mancasse dello spazio …..farei una bella cernita proprio tra preti e suore.
Gli animali li farei entrare sulla fiducia. Perché se lo meritano.
Altro che anima “vegetativa”…..che stronzata!
Stefano, mi aspettavo una lettera scema come la tua. Non sono quindi stupito, ma solo schifato.
Innanzitutto le Sacre Scritture dicono tutto e il contrario di tutto, e da millenni i teologi si accaniscono l’uno contro l’altro per interpretarle, con risultati ridicoli. Inoltre, mai e poi mai Gesù nega agli animali le porte del Paradiso. Mai.
Resta poi da capire perchè, se le Sacre Scritture fino all’800 negavano l’anima alle donne, improvvisamente è bastato un Concilio Vaticano I per donargliela eh eh :-). Fate pena voi baciapile, potrebbero dirvi qualisiasi cosa e voi ci credereste ah ah. Anzi, ve l’han già detta e voi ci credete!
C’è da aggiungere che proprio perchè gli animali non conoscono il Male è giusto che vadano il Paradiso. E poi: che razza di paradiso è un paradiso dove non si ritrovano le creature che si sono amate? Meglio annullarsi.
Gli animali soffrono, piangono, si divertono, sono felici e soprattutto danno gioia infinita. E mi venite a dire che non possiedono anima? Ah ah ah ah…forse nel tuo Inferno, ma certo non nel Paradiso!
Ma l’idiozia più assoluta è quando contrapponi il mio “amore” per gli animali (chissà perchè virgolettato) al mio odio per le persone. A parte il fatto che le persone, almeno alcune, meritano solo odio e disprezzo per come si comportano, ma non c’è niente che vieta di amare gli animali senza odiare l’uomo. Non è che chi ama un cane o un gatto va a fare stragi come un serial killer. Non è che chi soffre per un cane abbandonato se ne frega dei bambini malati di tumore.
Ma immagino che dirlo a te sia come spiegarlo a un sasso.
Scusa se ti ho ritenuto capace di capire.
Libera: Diciamo che non sono sicuro del Paradiso. Ma son sicuro che, se c’è, è pieno di animali. E’ l’uomo che ha più difficoltà ad entrarci.
@Rocky
Per cominciare le scritture dicono dell’altro: Io udii ancora ogni creatura che è nel cielo, e sopra la terra, e di sotto alla terra; e quelle che son nel mare, e tutte le cose che sono in essi, che dicevano: A colui che siede in sul trono, ed all’Agnello, sia la benedizione, e l’onore, e la gloria, e la forza, ne’ secoli de’ secoli. Apocalisse 5:13. Quì si può pure pensare che questi animali proprio perchè facenti parte del creato ci saranno anche in un ipotetico futuro. Io sono tendenzialmente agnostico quindi della chiesa dei preti non mi interessa. Sei stato tu a porre la questione in un ottica religiosa non io, in quest’ottica l’uomo si salverà se sceglierà la via del bene. Per l’animale non avendo questa facoltà non si pone la questione, se sarà presente in un ipotetico paradiso sarà per altri motivi. Fra l’altro hai posto un tema pure interessante se evitavi di contrapporlo alle persone come hai fatto nella lettera. Semmai viene da pensare che se in un ipotetico paradiso si salvera solo una persona di una famiglia come potrà essere sereno se magari non sarà presente suo padre sua madre o suo fratello..
Ah già, avrà il cane.. 🙂
Saluti
Stefano
Rocky hai scritto una lettera bellissima e non avrei saputo dare una risposta più giusta a stefano.
Hai assolutamente ragione, se c’è un paradiso è pieno dei nostri amici animali 🙂
Qui secondo me si cerca di fare la solita polemica alla chiesa basata sul nulla.
Il concetto stesso di anima è un concetto religioso, perciò porsi la domanda dell’anima degli animali è dovuto al fatto che si parte dal presupposto che l’anima esiste.
Un ateo direbbe “non esisto le anime degli uomini, figuriamoci quelle degli animali”, non ti dovrebbe dare molto più fastidio ? Perché qui non si attaccano gli “ateacci” (riprendendo il termine di pretacci), magari gli innumerevoli scienziati laici che praticano la vivisezione su centianaia di animali a scopo scientifico e spesso di lucro per laicissime compagnie farmaceutiche ? Lo sai che qualsiasi farmaco è prima testato sugli animali ?
Secondo me probabilmente non interessa davvero il bene degli animali, ma fare polemica sulla chiesa.
Faccio notare che la chiesa non ha sangue di animali sulle mani (“misericordia voglio, non sacrifici”), non pratica la vivisezione o altre crudeltà sugli animali. Sono i culti pagani che sacrificavano animali a dozzine (a volte anche uomini), per esempio gli antichi Romani, gli amerindi, i popoli medio-orientali (Baal…). Ebrei e musulmani sgozzano gli animali, per esempio agnelli, in modo da svuotarli del sangue in ossequio alle normative Kosher o Halal. D’altronde è da loro che viene l’espressione “capro espiatorio”. Ai cristiani va benissimo un normalissimo abbacchio da supermercato, ucciso laicamente.
Volendo infine rimanere nel campo religioso, faccio notare che Gesù cristo stesso ha chiesto, secondo le scritture, ad un lebbroso guarito di andare in sinagoga per fare l’offerta come da precetto ebraico (a memoria: qualche colomba) per farli sacrificare e far di conseguenza testimonianza del miracolo avvenuto ai vari rabbini locali. Perciò per gesù cristo quelle colombe potevano essere sacrificate. Se critichi la chiesa , che si basa sulle scritture, forse dovresti informarti meglio prima. Se le scritture secondo te sono scritte da uomini è un tuo pensiero, ma non c’entra nulla con gli animali e la chiesa ovviamente deve essere il più possibile coerente con quelle.
Tu sei liberissimo di voler stare fuori dalla chiesa, di non credere alle scritture, e di rifarti a credenze di popoli di cui non fai parte e di cui conosci poco (scusa ma se scrivi qui non credo proprio tu sia un Apache o un Navajo).
Ma “l’anima degli animali” è solo un pretesto, perché non sono proprio i “pretacci” il problema degli animali. Semmai i pretacci sono un problema tuo. E’ lecito, ma non ti nascondere dietro a pretesti.
Colam’s, credevo che Stefano avesse scritto l’apoteosi della sconclusionatezza, ma tu sei riuscito a batterlo :-)! Per cui, innanzitutto, complimenti.
Di seguito: la mia lettera verte sull’indecenza di chi, pur credendo all’Aldilà, non vi fa entrare per dogmi suoi, gli animali. Quindi, la vivisezione, le torture, l’abbandono etc. non c’entrano niente. Ovviamente sono fatti disgustosi che io stigmatizzo come i più indegni dell’uomo, ma qui ho voluto scrivere di altro, e questo dimostra che non sai leggere. Quindi il dubbio è: avrai finito le scuole obbligatorie?
Inoltre, su Gesù ci sono episodi sia in un senso che in un altro. Io sono agnostico, ma ho letto più di te (sicuro!) e meglio (sicurissimo!) e sarebbe il caso che tu leggessi qualcosa che non per forza ti sia stato passato dalle suore domenicane al catechismo.
Esempi:
«Io sono venuto per abolire i sacrifici e se non smetterete di compierli, nemmeno l’ira di Dio (la legge di causa ed effet-to) smetterà di colpirvi.»
Parole di Gesù citate da Epifanio, Panarion 3,16
«Io voglio misericordia e non sacrifici.»
Matteo. 9,13
Ci soi poi episodi dei vangeli apocrifi: Gesù giunse in un villaggio dove vide un gattino randagio che soffriva di fame e Lo implorava miagolando. Lo raccolse da terra, l’avvolse nel suo mantello e lo fece riposare sul Suo petto.
E attraversando il villaggio, diede al gatto da mangiare e da bere. Ed esso mangiò e bevve e Gli dimostrò la sua gratitudine. Ed Egli lo diede ad una delle Sue discepole, una vedova di nome Lorenza che se ne prese cura.
Ed alcuni del popolo dissero: “Quest’uomo si prende cura di tutti gli animali. Sono forse Suoi fratelli e sorelle da amarli così tanto?” Ed Egli disse loro: “In verità, questi sono i vostri confratelli della grande famiglia di Dio, vostri fratelli e sorelle, che hanno lo stesso soffio di vita dell’Eterno.
E chiunque si prende cura del più piccino di essi e gli dà da mangiare e bere nella sua pena, lo fa a Me; e chi permette intenzionalmente che uno di essi abbia a soffrire penuria e non lo protegge quando viene maltrattato, permettendo che avvenga questa malvagità, è come se fosse sta-ta inflitta a Me. Infatti, ciò che avete fatto in questa vita, verrà fatto a voi nella prossima.
Seguito per colam’s: Personalmente sono agnostico e dunque non ateo, e mai ho detto di essere ateo.
E quindi me la prendo con chi, credendo all’uomo come anima avvolta in un corpo, non concepisce l’animale allo stesso modo.
C’è poi il fatto che uno non può, secondo te, riportare una credenza apache senza essere per forza un apache. Mha!?
La Chiesa è istituzione umana, fatta da uomini per altri uomini. Se poi vuoi credere alle favolette con annessa interpretazione fornita dalla CEI, padronissimo. Io non credo a una chiesa che nega il Paradiso ai suicidi e la dà ai violentatori di bimbi solo perchè prima di morire si confessano. Non credo a una Chiesa che predica il non-uso del preservativo in aree dove c’è il 60% di rischio aids; e certamente non credo a chi dice che esiste un paradiso popolato da soli uomini (a propoisto, le donne ce le mettiamo o preferiamo un attegiamento pre-conciliare?).
Insomma, la Chiesa è squallida e tu ne sei un bellissimo prodotto.
Stefano: Sei stato tu ad aver letto male la mia lettera. Evidentemente hai risposto in maniera non intelligente, perchè sei stato tu a contrapporre il mio amore per gli animali a un mio presunto menefreghismo per le persone.
Le ultime tre righe del tuo commento sulla salvezza sono imbarazzanti per chi le ha scritte, perciò non commento. Saluti
“Ma l’uomo si distingue da ogni altra specie, l’uomo è capace di scegliere coscientemente fra il bene ed il male, diversamente dall’animale che agisce per istinto.”
Non sarei cosi` sicuro di cosa sia un’azione istintiva e cosa sia una scelta cosciente. I miei gatti non la fanno in casa, vanno fuori o nelle cassettine con la lettiera. Ho tre maschi non castrati che non marcano il territorio in casa: sanno che non possono farlo perche` verrebbero sgridati, quindi sono capaci quanto meno di aggirare coscientemente un istinto per evitare una conseguenza spiacevole.
Nella mia opinione, l’uomo si distingue per certe capacita` particolari tra le quali non annovererei la capacita` di “scelta”, perche` e` una questione spinosa.