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Lettera pubblicata il 8 Settembre 2008. L'autore, passante, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@Stella
Te la dò io qualche dritta sui divertimenti a costo zero:
1) Ti iscrivi al circolo degli scacchi del tuo paese, quando ti chiedono la quota sociale dici che hai lasciato i soldi a casa e che pagherai la prossima volta. Idem la volta successiva. E avanti così. Il divertimento non sta negli scacchi, sta nel vedere la faccia allibita del tesoriere che ti chiede la quota.
2) Ti fai magnifiche gite in bici dopo essere passata per la locale stazione. Dove, ovviamente, ti sarai appropriata di una bici incautamente chiusa senza utilizzo di lucchetto Yale da tre chili antiscasso. Altrimenti non vale, non è a costo zero.
3) Prendi i giornaletti delle agenzie immobiliari e ti fai qualche giro a vedere che cessi di casa mettono in vendita; il divertimento sono le faccie dei proprietari, soprattutto quando sono quattro anni che viene gente a vedergli casa e non fa offerte. Divertentissimo.
4) Fai una corsa nuda in mezzo alla neve, a 2000 m, verso il 27 o 28 gennaio. Di notte. Quando si avvicina la morte per assideramento ti divertirai tantissimo, pare che dia allucinazioni strepitose. Come riferimento prendi il film “La tenda rossa”, che narra dell’incidente occorso alla spedizione polare di Nobile.
Se ho altre idee magari te le dico.
che bello leggere una lettera così!Io ho qualche anno + di te (non ti dico quanti, perchè tutti si accorgerebbero che di solito sull’età mento..) e anche io sto per andare a vivere da sola. Ho le tue stesse sensazioni: eccitazione (nel mio caso direi quasi che mi sento esaltata!)che mi fa superre la paura. Sono fidanzata, lui vive lontano da e e per il momento nessuno dei 2 può lasciare il lavoro per avvicinarsi (oggigiorno di lavoro non ne trovi altro)e continuiamo a sperare he prima o poi uno di noi 2 darà casa sua in affitto per poter iniziare a vivere insiemein una sola casa. Anche a me dicono “ma chi te lo fa fare?” e io mi stupisco di come nessuno senta questo bisogno. Vivere soli ed essere autobomi è l’unico modo che io conosca per diventare aduti e non voglio diventare vecchia senza essere mi stata adulta!
Brava Elena, tu hai capito già molto e stai facendo la cosa giusta. Fidati. Certo, la lettera è un po’ datata, ma immagino che avrai ben ponderato la risposta.
Per andrea a vivere da solo devi risolvere i quesiti che riguardano l’espiazione, la riflessione e il pentimento. A quel punto sarà naturale prendere le distanze dagli affetti che compromettono la salute della terra che abbiamo ereditato grazie alla vocazione alla beatitudine. Comincia la vita in Cristo. Al primo posto mettiamo la dignità della persona umana e poi ci preoccupiamo del desiderio di felicità.
Ho 28 anni e da un anno circa un anno vivo da sola in in affitto. Nonostante non navighi nell’oro e non abbia uno stipendio alto ce la sto facendo, e nei mesi estivi (grazie alle bollette basse) riesco anche a mettere via un po’ di soldi…il mio consiglio è di buttarvi! Io sono fidanzata ma lui ha preferito andare ad abitare nell’appartamento dei suoi che sta di fianco a casa loro, e per me quella non era nè libertà nè indipendenza. Quindi aspetto, e per ora mi godo la vita da sola: lavoro tutto il giorno e quando torno cucino, telefono ad amici e parenti, guardo la tv, leggo, suono e faccio tante cose per non sentirmi sola. E pensate che soffro d’ansia, ma a vivere da sola sto persino meglio. Ho i miei ritmi ed il fatto di non dover rendere conto a nessuno di quello che faccio è una delle sensazioni migliori del mondo!