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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2011. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore mela29.
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Nella realtà, se guardo con lucidità alla mia esperienza personale, non sono mai stato veramente me stesso fino in fondo…non sono mai stato libero nel profondo di vivere veramente la Mia vita e la giovinezza con una maggiore leggerezza come un piccolo lato nascosto di me, esistente ma represso, voleva, semplicemente per la paura…Tutto doveva essere appesantito in una maniera estrema, tutto doveva essere incasellato, tutto doveva essere bianco e nero, buoni e cattivi, drogati, scopatori, discotecari alcolizzati da una parte mentre i “bravi ragazzi”, seri studiosi, dall’altra…
Come icare, più interessato ad aiutare gli altri (fondamentalmente nell’ambito scolastico ed unversitario, ecc.), che essere aiutato o voluto bene per quello che ero, una sorta di meccanismo perverso che mi garantiva un livello minimo di autostima e di riconoscimento sociale tra i coetanei (che fa parte in effetti delle dinamiche sociali, basti pensare a quanto accade nella compagnia di amici e conoscenti).
Poi ogni qualvolta che finiva l’ambito “serio” (scuola/università), tornato nel “mio piccolo mondo su misura senza pericoli”…il vuoto totale.
L’adolescenza, il periodo in cui l’identità dell’individuo inizia a strutturarsi, Deve essere una via di mezzo fra “buoni” e “cattivi”…mentre vivere solo negli estremi, porta spesso solo problemi negli anni a venire…
Andy
@Andy hai espresso esattamente cosa sono stata io nell’adolescenza, un estremista, chiusa nel mio mondo per paura di soffrire o rimanere sola alla fine ci sono rimasta.
Il rischiare non è mai stato il mio forte, e tuttora pondero bene i pro e i contro di tutto. Forse dovrei buttarmi ogni tanto e sbagliare o piangere sul latte versato, perché meglio versare lacrime per dei rimorsi che per dei rimpianti.
Spero di scavare ancora di più il muro di cinta che mi sono creata negli anni e finalmente buttarmi nella vita.
Cara Mela,
come io sto tentando con tutte le mie forze da qualche ano a questa parte di migliorarmi, anche tu devi farlo, sarà un percorso duro, in cui non si vedranno i frutti subito forse. Tuttavia, piu’ gli anni passano è piu’ oggettivamente difficile cambiare, ipocrita sarebbe dire il contrario…e meglio agire in questi anni di vita. E’ la tua vita, questa parte di vita, Mela, non di altri…e questa non tornerà piu’ indietro.
Se penso alla mia esperienza da cui sto gradualmente uscendo, cosa mancava a me come uomo? Non suscitavo quell’interesse, quel qualcosa, che può fare di me un persona attraente, ero un qualcosa di anonimo prima di tutto verso me stesso…Certo, tanti “bei valori” che conoscevo solo io tra l’altro =), ma una paura e timidezza fortissima unita alla mancanza di quel qualcosa in piu’ che poteva rendermi interessante per il prossimo. Una autostima sotto i piedi faceva da contorno a tutto. Tu vorresti un personaggio cosi’? No, nemmeno io se fossi una donna…
Devi susciatare emozioni nel prossimo, non di amica, ne di compassione ma quel qualcosa che fa di te una ragazza speciale dal punto di vista affettivo, quella per cui un ragazzo vedendoti e scambiando quattro chiacchre direbbe poi…”Questa vale veramente la pena di conoscerela meglio”.
Non devi essere piu’ anonima nella tua stessa vita e fare di tutto per cambiarla, ora, non fra due o tre anni, ora…
Ama te stessa, iniziando con le piccole cose pratiche e “futili” (che non lo sono nella realtà) e che mi pare di aver capito stai già facendo, a partire dall’aspetto fisico (in passato solo vedermi allo specchio anni fa mi provocava disgusto), bei vestiti, quelli che ti piaccione o se senti di cambiare, cambiali!
E non aver paura, soprattutto di provare affetto o quel qualcosa che potrebbe essere di piu’, l’amore ne di provare desideri fisici.
Non dico che devi andare con il primo che passa ma cerca di vivere in maniera piu leggera questa vita, hai tutto il diritto di dare e ricevere affetto..Non aver timore di amare con ogni singolo centimetro del tuo corpo, iniziando dalle piccole cose, da un bacio, da una carezza…anche se sarà una storia temporanea. Non lo puoi sapere prima al 100%, ma non metterti dei paletti davanti subito. Se vissuta nel rispetto tuo e dell’altro, sarà qualcosa che ti arricchirà la tua vita, ti darà quella linfa vitale di cui abbiamo bisogno per andare avanti.
Infine non pensare troppo al marchio “verginità”. Non vederlo come un peso, lo so non è facile nemmeno per me (lo sono ancora, anche se i presupposti di cancellare il “marchio di fabbrica” sono piu’ favorevoli, lo dico in maniera ironica), soprattuto è fondamentale che tu non lo veda come un peso davanti ad un potenziale ragazzo in cui ti senti coinvolta.
La verginità fisica non è nulla (probabilmente mi attirerò gli strali di tanti), non deve essere nulla. Quello che è importante è l’educazione affettiva, sapere cosa significa amare e come amare nel modo corretto, senza vergognarsi e senza urtare i sentimenti del prossimo.
Con forte affetto,
Andy
@Andy ma quanti anni hai?
Ma sopratutto sei vero? Hai una saggezza infinita eppure sento che non sei così “vecchio”, mi piacerebbe conoscerti.
Grazie ancora.
Un abbraccio
Ciao Mela,
sono un ragazzo come tanti, di quelli che scrivono o non scrivono qui, che ha avuto ed ha ancora difficoltà in questi aspetti della vita, ancora tanta strada da fare anche se sono migliorato notevolmente e mi sento piu’ libero. Piu’ vivo e meno anonimo.
Si, non sono proprio “vecchio”, =) ma nemmeno giovane…Ho qualche anno in meno di te, 28 anni quasi, a dicembre. Quello che ho scritto per me è solo quello che ho provato, quello che ho capito di me stesso quando, ad un certo punto della mia vita non ho piu’ voluto prendermi in giro, autogiustificare la mia condizione, nascondendo, per l’ennesima volta, la testa sotto la sabbia…sono solamente frasi che descrivono una sofferenza permanente di fondo che solo che scrive qui ed ha vissuto esperienze di vita simili, come te o come gli altri può pienamente comprendere…
Continuare a stare male dentro è inutile, è tempo perso, è sprecare la vita, per cosa e per chi poi? Non mi interessa diventare un martire… tanto vale provare a cercare sempre maggiore felicità e benessere nella vita, cambiare anche provando ad andare contro certe idee e modi di pensare che per tanti anni ci hanno fatto da compagnia e che consideravamo intoccabili e assoluti (questa la chiamo “rigidezza”), perché in fondo ci siamo cresciuti fin da bambini cosi’…
Io sono convinto che un’idea od un modo di pensare sia giusto completamente se ci fa star bene dentro…, se ci fa star male è come autoviolentarsi, puro masochismo.
Ad es. io sono anche sicuro che esistano persone che sono veramente convinte di perseguire il famoso concetto della “verginità” fino a trovare l’uomo o la donna della propria vita, persone che ci credono veramente, non a parole. Per me queste persone lo sono solamente se l’applicazione di questa idea regala loro sempre profondo benessere.
Se invece perseguire questa idea provoca, alla lunga (quindi non si tratta di un moda o seguire la massa), malessere, problemi affettivi, depressione ecc, allora vuol dire che non va bene per me, non è quella che mi fa star bene. Quindi è un’idea nociva, da alleggerire gradualmente e poi rimuovere completamente. Punto.
Certo, mi farebbe piacere conoscerti, se ti va ci possiamo sentire intanto via mail. Fammi sapere, se sei d’accordo, ti scrivo la mia mail al prossimo messaggio, cosi’ magari eviti spam a pioggia, essendo tu l’autrice della lettera…
Con affetto,
Andy
@Andy sembra quasi tu mi conosca, davvero, ogni parola che dici io la penso e l’ho pensata.
Mi fa davvero piacere poter scambiare quattro chiacchiere via mail, aspetto tue notizie. 🙂
Ciao Mela,
volentieri :). Questa è la mia mail:
e85ita(chiocciolina)gmail(punto)com
L’ho scritta cosi per limitare lo spam.
Allora ci sentiamo! Ciao
Andy
E così, Andy Dufresne e Mela29……vissero felici e contenti.
Auguroni Vivissimi
Ah ah ah… Grande Gio! E’ dal 10 dicembre che me la rido per la tua uscita… Effettivamente molti ci hanno provato con mela, ma pare che solo andy abbia compiuto l’impresa… Che poi, come sia andata a finire, a noi non è dato saperlo. Una cosa è certa: ormai questo post non ha più motivo di esistere, oppure, in caso contrario, ne avrebbe molto poco. Magari solo per qualche povera anima perduta che ancora si interroga sulla propria verginità… Comunque parlando di verginità e di mela, mi viene in mente quella vecchia barzelletta… Come faceva? Ah sì… “Un tempo si usavano le margherite e si diceva ‘m’ama, non m’ama’… Oggi invece si usano le mele: ‘me-la dà, non me-la dà…”. Se non vi fa ridere, sappiate che di professione non faccio il comico. Sono spiacente.