Chi inizia a leggere questo post è avvisato: questo è un post critico nei confronti della Finanziaria 🙂
Forse qualcuno si chiederà: “Ma perché questa persona ce l’ha così tanto con questa Finanziaria? Perché la critica in modo così aspro e pregiudiziale?”
Non critico la Finanziaria in modo pregiudiziale, ma perché la considero ingiusta e ipocrita.
Ipocrita perché la piccolissima diminuzione delle aliquote Irpef è soltanto fumo negli occhi.
Mi sembra una vera e propria presa per i fondelli.
Penso che serva a nascondere le decine di nuove tasse o aumenti di tasse già esistenti che graveranno sulle nostre tasche.
Ingiusta perché, alla fine, queste tasse chi le pagherà?
Soltanto i ricchi? il ceto medio?
Assolutamente no, le pagheremo tutti.
E se per i pochi ricchi italiani non sarà un grande problema, per la maggior parte della gente saranno dolori.
Ecco per esempio gli ultimi due aumenti di cui ho appreso oggi:
- Ritocco al rialzo delle tariffe per la revisione dei veicoli: LINK
- Aumento dei pedaggi autostradali: LINK
Cosa fare allora?
Cerchiamo tutti di analizzare con obiettività i fatti e cherchiamo di non assumere posizioni preconcette. A questo punto non è importante essere di destra o di sinistra, ma adoperarsi perché non siano commesse delle ingiustizie e delle iniquità.
SìGlobal
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Categorie: - Politica
Carissimo siglobal,per l’esattezza a oggi 15/12/06 le nuove tasse sono 100
giuste,giuste,concordo pienament in cio che dici.Un saluto.DAGO44
Caro Sìglobal,
con la tua lettera, ho finalmente uno spunto per chiarire un po’ meglio le mie posizioni, aldilà delle diversità politiche che è giusto e legittimo che esistano. Dunque, tu dici di essere critico sulla Finanziaria, ma ci ragioni sopra, meno male. Io posso a questo punto dire di essere pregiudizialmente … “a favore” di questa Finanziaria e mi spiego. A me non piace pagare più del dovuto, canone RAI, bollo auto, ICI, IRPEF e quant’altro, non sono né pazzo né fesso. Così come non sono pazzi né fessi Prodi, Padoa-Schioppa & co. Il problema è che, oltre ai problemi immediati di risanamento dei conti pubblici, ci sono pure i vincoli imposti da questa bene/maledetta Europa, che giustificano ulteriori prelievi fiscali anche in presenza di un considerevole aumento del gettito; se vedi la formazione europeista dei due leader, capirai come mai stiano tanto attenti ai richiami di Bruxelles, che – comunque – sono inderogabili per la permanenza dell’Italia nell’Euro. Al cittadino comune queste cose interessano poco, anche perché questo è stato il messaggio subliminale che la classe politica di ieri ci ha mandato per cinque anni; purtroppo, però, i sacrifici dobbiamo farli tutti ed oggi, pena sacrifici molto maggiori domani. Inoltre, Prodi, non sta facendo altro che tentare di correggere una deriva molto pericolosa intrapresa dal nostro paese negli ultimi anni, durante i quali si sono vanificati tutti gli sforzi compiuti per far trovare i conti pubblici italiani in ordine al momento dell’ingresso nell’Euro, pena il NON ingresso. Insomma, Prodi sta cercando di rimediare ai casini fatti da Berlusconi e Tremonti, che hanno riportato il trend economico nazionale a livelli degli anni della “Milano da bere”. Berlusconi, che starnazza tanto, che cosa avrebbe dovuto fare, se fosse ancora lui al Governo, per risanare i conti pubblici ? Come avrebbe fatto, visto che a peggiorarli è stato lui ? Avrebbe fatto credere, come ha fatto per cinque anni, che “va tutto bene, madama la marchesa” e poi ci avrebbero buttato fuori dall’Euro, con conseguenze devastanti per la nostra economia ? In fondo a Berlusconi è andata di lusso che il “lavoro sporco” lo facciano i “rossi”, così può continuare a strepitare i suoi slogan, dimenticandosi di ammettere che gran parte dei sacrifici che siamo chiamati a sostenere li dobbiamo a lui. Le tasse si pagano in tutto il mondo, in Nord Europa si arriva al 60/65% del reddito e nessuno evade o si lamenta, perché i contributi tornano sotto forma di servizi e di uno Stato che funziona egregiamente. Ecco, vorrei qualcosa di simile anche da noi, dove invece tutti vorremmo tutto, ma senza pagare, è la nostra cultura egocentrica, dove ognuno si limita a guardare al metro quadrato che lo circonda e cerca di fare il “furbetto”, vantandosene quando riesce a fregare il prossimo o lo Stato…..
Ho votato a sinistra, prevedendo ESATTAMENTE cosa mi sarebbe spettato (sostanzialmente un potere d’acquisto simile a quello di prima, tra maggiori entrate e maggiori uscite e sono uno stipendiato, non un benestante), fidandomi di chi ci mette la faccia e si attira maledizioni da mezza Italia, per far quadrare i conti. In fondo, lo stipendio da Presidente del Consiglio o da Ministro dell’Economia sono uguali, sia che si lavori bene o male, ma chi glielo fa fare ? Con l’ottimismo fasullo di prima, ecco dove siamo arrivati; tanto, avranno pensato, dopo di me, “il diluvio”, chissenefrega ? Intanto, molte cose … mie, me le sono sistemate … E’ questo lo spirito civico, “l’interesse supremo dei cittadini” di cui si sono sciacquati abbondantemente la bocca quelli che c’erano prima ? Ma come ci si può fidare di gente che ragiona alla giornata, che quando trovava un buco, ti buttava lì una sanatoria, senza un minimo di programmazione, senza orizzonti, con un gran voglia di fottersene delle regole, nazionali ed europee, con esponenti di Governo che ti dicevano, ma sì, “in fondo, evadere le tasse è umanamente comprensibile” ? Comprensibile forse per chi fa le nuotate nelle banconote come Paperon de’ Paperoni, non per stipendiati come me, che le tasse le paga alla fonte fino all’ultimo centesimo … Ecco perchè continuo a non capire la tanta gente comune, non industriali o banchieri, che vorrebbe il ritorno di Berlusconi … Dobbiamo tornare ad un’etica del sociale, dove ognuno di noi – DAVVERO – contribuisca in maniera proporzionata ai propri mezzi al benessere collettivo. Mi sembra che molto ci sia ancora da fare, ma la strada intrapresa sia quella giusta, seppur con molte correzioni da apporre al lavoro finora svolto. Ci sono ticket, aumenti e quant’altro, è vero, ma ci sono anche molti soldi per progetti ad ampio respiro come il sostegno alle famiglie, incentivi alle assunzioni, uscita dal precariato e molte altre cose buone ed io mi voglio fidare, così come NON RIESCO a fidarmi di quelli che c’erano prima. Fabio.
prescindendo dal fatto che gli sconti IRPEF al ceto medio-basso fanno ridere e che tali sconti siano stati fatti pagare al ceto più o meno intermedio risparmiando i ricchi e gli evasori fiscali, tolto anche il fatto che Bersani ha complicato la nostra già dura esistenza in questo Stato clero-fascio-comunista e in ogni caso antiliberale e Padrone, è ovvio che le gabelle che stanno imponendo attacchino tutti indiscriminatamente come accade per la stradannatissima IVA.
vedremo quali saranno gli importi, ma, quali che siano, il mio principio è che per 10 E che mi levanoin più io ne spendo 50 in meno e vediamo chi la spunta, se loro o la recessione economica.
visto che fanno affidamento solo su chi i soldi li ha in abbondanza, che i consumi e i servizi inessenziali e la relativa attività industriale e commerciale siano mantenuti in piedi da loro, anziché dall’80% del popolo (in realtà il 60%, tenuto conto di imprenditoria mafiosa e commercianti evasori).
premesso che ho già testimoniato al Governo il mio sommo disprezzo per altra e più diretta via, premesso che non vedo il benché minimo sforzo di operare le necessarie riforme costituzionali e istituzionali da nessuna parte, in effetti, se questo è il modo di rispondere al desiderio maggioritario di non vedere più la politica infangata da quel nanerottolo affarista pregiudicato di Berlusconi e dalla sua banda di separatisti, di ex-fascisti e di democristiani ripuliti, devo ammettere che questi, oltreché sporchi ladri comunisti e spregiudicati ladri papponi demo-socialisti sono anche dei pazzi oltre ogni possibile e fervida immaginazione.
ho il desiderio di respirare a pieni polmoni un poco di aria da Stati Generali.
ecco cosa li trasformò in Rivoluzione nel glorioso 1789:
– risentimento per l’assolutismo della monarchia;
– odio per l’arroganza del ceto nobile e dei preti da parte di contadini, salariati e piccola borghesia;
– emergenti ideali di libertà (c’era già stata l’Indipendenza americana dalla corona inglese);
– debito nazionale fuori controllo;
– tassazione esorbitante e ingiusta;
– diminuzione delle risorse primarie e fame.
se sostituiamo l’oligarchia partitica e parlamentare alla monarchia ereditaria e l’alta borghesia al ceto nobile, in Italia manca solo che si accresca l’indigenza.
Rispetto il vostro punto di vista, ma non lo condivido. Il parlare di “buchi da risanare” e di “rischio collasso” da parte dei fautori di questa manovra mi sembra abbia più valore propagandistico che attinenza con la realtà. Se il paese è davvero ad un passo dal baratro e milioni di italiani non arrivano a fine mese perché invece di aiutarli si aumentano le tasse? Nelle settimane scorse dall’estero sono arrivate numerose bocciature alla Finanziaria perché l’aumento delle tasse è un freno per l’economia e insinua nei cittadini un senso di insicurezza, di incertezza e di paura. Secondo me bisognava insistere sul taglio delle spese inutili, non tagliare i finanziamenti a scuola e forze dell’ordine. Gli enti locali sprecano una marea di soldi con consulenze milionarie e sussidi a nullafacenti che costituiscono il famoso sistema clientelare di cui non riusciamo a sbarazzarci. A questi enti è stata concessa la possibilità di aumentare le tasse locali e introdurne di nuove. Spero di sbagliarmi, ma questa Finanziaria mi sembra una di quelle torte con tanta panna ma con poco pan di spagna. Parlate di “progetti ad ampio respiro”, di sussidi alla famiglia, ecc.. a me sinceramente non risulta niente di tutto ciò. Vorrà dire che dovrò rileggerla meglio questa Finanziaria, mi deve essere sfuggito qualcosa.
SìGlobal
Ciao siglobal.
Condivido pienamente il tuo pensiero.
Hai già detto tutto…….. non ho nulla da aggiungere !!!!
…..dimenticavo : Anche io fischio Prodi !!!!!
anche se credo si fosse capito !!!!!
Siglobal, te l’ho già detto, se vuoi ragionare, ragioniamo, a me piace ….. Quello che non mi piace è il pregiudizio stupido e ottuso, cosa che tu vedo che eviti, per fortuna. Io parlavo appunto di Finanziaria perfettibile …. Quella fatta sugli Enti Locali è in effetti una partita di giro che nemmeno a me piace, ossia il finanziamento dei loro sprechi attraverso la tassazione locale, con una sostanziale assenza di controllo (che una volta era esercitato dallo Stato) sulla qualità della spesa, con la scusa formale del decentramento, di … sto’ c.... di federalismo …. Anche prima c’erano magagne, ma almeno, con un bilancio centralizzato, con un solo Ministero che controllava il tutto, in luogo dei venti “Ministeri” regionali o dei cento e passa provinciali di oggi, una certa razionalità era garantita. Ora abbiamo il caos amministrativo e contabile ammantato di federalismo, con enti locali che spendono e spandono a piene mani, con nessuno che li sorvegli e questo è un vero guaio. Anche io lavoro in un ufficio dove ho la possibilità di osservare certi aspetti dell’amministrazione pubblica e mi accorgo che molte cose non funzionano, soprattutto negli enti locali, ai quali, ad un’ampliazione dell’autonomia gestionale, non è seguita l’istituzione di adeguati strumenti di controllo. Ci sono Regioni o addirittura Province che hanno … Uffici di rappresentanza all’estero (sic) !! E’ una cosa assurda, perché quando parte l’assessore Pinco Pallino per la Cina per promuovere i prodotti provinciali, si porta dietro famiglie, amici, parenti, eccetera. Anche io noto l’altalena di notizie secondo le quali l’Italia sarebbe “sull’orlo di …”, ma poi “è in crescita”, a seconda se devono o meno farci digerire questa Finanziaria. Ma, se è per quello, anche la destra si vanta di aver rafforzato l’economia, per poi denunciare che la gente quest’anno “non avrà soldi sufficienti per i regali” (TG4), solo per dimostrare che Visco sta affamando gli italiani (a proposito, le spese sono in netta crescita). Come al solito, la verità sta nel mezzo e questo fatto ed il fatto che litighiamo su tali questioni mi fa pensare che in realtà gli italiani siano tutto sommato un popolo benestante; ed è per questo motivo che non capisco tutto stò casino per un evento – la Finanziaria – che ha sempre suscitato mugugni e malcontenti. Sono sicuro che per noi “ceto medio” (facciamo pure medio-basso, và) cambierà poco, con la differenza di una maggiore pressione verso fasce di reddito un po’ più alte di quelle verso cui si era concentrato Berlusconi; è solo un’inversione di tendenza, ma è già qualcosa. Se poi questi soldi serviranno al sostegno dei più bisognosi, ben venga. Tu dici che questa Finanziaria sembra “una torta eccetera …” e quindi parli di presentimenti. Anche a me sembra che tutte le proteste siano basate su presentimenti, piuttosto che su cinvinzioni concrete ed è per questo che dico solo di abbandonare l’isteria collettiva ed aspettare cosa davvero ci aspetta. Fabio.
impostare la riduzione della spesa corrente solo sulle spese inutili senza le riforme costituzionali e istituzionali di cui parla Filippo è ridicolo.
se ammetti l’esistenza di Regioni e Provincie, peraltro Enti assolutamente dannosi, oltreché inutili, li devi mantenere e perciò non puoi giostrare più di tanto; ecco spiegata la presa in giro dei tagli e dell’incremento dell’imposizione locale: domani potranno giustificare gli aumenti con l’inettitudine di Sindaci, giunte provinciali e regionali e questo fa incazzare Cofferati; faranno a scaricabarile e la gente, come al solito, non saprà a chi dare i resti e berrà le stronzate governative.
In Italia ci sono più forze di polizia di quante ne servono (CC, Polizia di Stato, VVUU, Finanza, Provinciali e aggiunti); se si dice che non bastano è perché il sistema giudiziario non funziona e quindi la delinquenza dilaga e il sistema è al collasso. bisogna ristrutturare tutto il sistema giudiziario cominciando con l’abolire i codici, rifacendo le procedure in modo semplice e democratico, insegnando ai giudici a fare i giudici e non i salumieri, ridurre gli organici di polizia e pagare meglio, ma anche qui si tratta di riforme istituzionali.
nella P.I. ci sono più insegnanti di quanti ne servono; se si dice che non bastano è perché molti di quelli di ruolo non fanno il loro dovere e sono rimpiazzati da precari con doppia spesa pubblica. ancora riforme istituzionali.
il Presidente della Repubblica italiano è un mantenuto speciale, una spesa inutile, ma non puoi ridurre questa spesa senza una riforma costituzionale.
il Parlamento è 4 volte quello che serve (in America è grande poco più della metà per 250M di abitanti) ma non lo puoi ridurre senza riforme costituzionali e quella del CDestra era una presa in giro.
i senatori a vita sono ingiustificati pensionati di lusso e un costo inutile, ma non li puoi sopprimere senza riforme costituzionali.
potrei continuare.
le consulenze clientelari o mafiose, gli sprechi amministrativi di cui parli tu, SìGlobal, sarebbero eliminati o drasticamente ridotti di conseguenza; invece, in questo modo, saranno solo sfiorati dai tagli ai trasferimenti o mantenuti con l’ICI o con le addizionali regionali, provinciali e comunali.
ricapitolando, la Finanziaria è che i soliti noti pagano la manovra, chi guadagna un poco di più rimborsa chi ha di meno, i ricchi (Banche, Industrie, Assicurazioni, Commercianti, liberi professionisti e politici) restano tali o di più, l’evasione continuerà eguale o poco meno (hanno fatto un accordo di franchigia con la confcommercio, per cui saranno ritenute congrue differenze di 50.000E tra dichiarato e presunto dagli studi di settore, sì che un altro condono mascherato è andato a buon fine).
quando Prodi dice che sono medicine indispensabili, dimentica di dire chi è che sta bevendo l’olio di ricino per conto di tutti.
ha ragione Filippo: ci vuole la Marsigliese!
il serpente lo fermi tagliandogli la testa, non facendogli il solletico!
Sono d’accordo con molte delle cose che dice Fabio, anche sul fatto che un governo va giudicato sulla lunga distanza e non soltanto sulla sua prima Finanziaria. Purtroppo però vedo che la pensiamo in modo completamente diversa sul federalismo.
Io pur non essendo settentrionale sono favorevole a qualsiasi forma di decentramento del potere che poi lo si chiami federalismo o no poco importa. Le decisioni che riguardano la gente devono essere prese da chi vive in mezzo a loro e non da chi si accorge dell’esistenza del popolo solo quando va al Motor Show. Se il prelievo fiscale e la gestione dei soldi fosse gestita dai comuni e dalle regioni, per i cittadini sarebbe molto facile capire se chi amministra lo fa in modo serio e onesto oppure no. Col sistema attuale non si sa bene di chi sono le varie responsabilità, c’è un continuo “scaricabarile”.Non a caso uno dei periodi più floridi per l’Italia è stata quella del Rinascimento, l’epoca dei Comuni e delle Signorie. Questo non significa indebolire l’unità nazionale, ma rafforzala, saremo sempre fieri di essere italiani (specialmente adesso che siamo anche campioni del mondo). Sono d’accordo sul fatto che ci vogliano riforme strutturali per garantire un futuro al nostro paese, ma a me sembra che questo governo stia un po’ glissando sull’argomento e che sia molto meno coraggioso del governo precedente. Soprattutto mi irrita il fatto che abbia bloccato o abbia intenzione di bloccare tutte le riforme realizzate o iniziate dal governo precedente: Scuola, lavoro, pensioni, Costituzione, Giustizia, ecc.
SìGlobal