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Lettera pubblicata il 4 Dicembre 2013. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Lilly76.
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Camy ne ho passate sulla mia pelle e su quella di amici e conoscenti e l’amore a volte non basta. La mia amica che s’era innamorata (ricambiata) di quello divorziato con figli ed ex moglie da mantenere. Io l’incoraggiavo le dicevo che con l’amore, la pazienza, la fiducia… ma non ce l’hanno fatta e lei ne è uscita distrutta. O il mio amico con la straniera giovane e bella. Tutti a dirgli che questa mirava ai soldi, ma lui era innamorato e felice e lo sembrava anche lei ed io ero felice per loro. Ed invece…gli ha spezzato il cuore e prosciugato il portafoglio. L’ultimo esempio, la mia amica con un ragazzo più giovane di lei di diversi anni, anche qui scettismo generale e ostruzionismo da parte della madre di lui. Io schierata al loro fianco (non imparo mai!). Tutto finito e lei non so quando si riprenderà.
E come dice Dancan non è che questi fossero amori con la A minuscola perchè non esistono amori grandi e piccoli. Erano amori e basta. Ma non hanno superato le difficoltà della vita. E quelli che dopo la fine gli hanno pure detto “così impari” quasi con aria di soddisfazione come a dire ‘poveri scemi credete ancora nelle favole’. Ma allora mi chiedo cosa significa far tesoro delle proprie esperienze e non peccare più di ingenuità? Oltre a fare sacrifici ad avere pazienza etc per amore, dobbiamo anche difendere le nostre scelte e i nostri sentimenti dal cinismo invadente degli altri?!
Ma sapete qual’è il nocciolo della questione? non pentirsi delle proprie scelte e se uno chiedesse “lo rifaresti” la risposta dovrebbe essere “si!”.
Non ho letto tutti i commenti. In generale penso che, come per tutti gli incontri, dipende anche chi c’e’ effettivamente dall’altra parte e come si evolve la conoscenza reale e la relazione. Credo che uno dei fattori, che vale comunque in ogni caso, sia anche con quale stato d’animo e aspettative ti poni al momento dell’incontro. Alcune persone sono in crisi prima di entrare in internet o ci entrano per questo. Stanno cercando qualcosa e il fatto di non conoscere realmente l’altro/a ma di poter proiettare molte delle proprie fantasie e bisogni crea anche cantonate. Internet crea spesso, credo, l’illusione di conoscere l’altro molto piu’ di quanto sia, di condividere molto di piu’ di quanto non sia. In alcuni casi il fatto di passare molto tempo davanti al pc, al telefono, in una relazione molto chiusa sebbene a distanza fa si’ anche che ci si isoli e si perda il contatto con la realta’. Acuisce la sensazione di solitudine e quindi di dipendenza per la persona e le tecnologie. Tutto puo’ diventare “estremo” e persino senza aver mai incontrato la persona dal vero. Detto cio’, internet puo’ essere pero’ anche solo il luogo casuale, come un altro, in cui avviene un incontro che ha bisogno pero’ come gli altri di una conoscenza che si realizza via via, non solo in base all’idealizzazione, un incontro che via via si confronti con i 5 sensi e la realta’. Una relazione che, al di la’ di dove abbia vissuto il suo primo appuntamento, si concretizza, evolve oppure no. / lallabel, temo che a volte sia proprio l’idea dell’antipregiudizio a confondere le idee. Andando in opposizione contro un pregiudizio altruima perdendo di vista la situazione che si sta effettivamente vivendo e con chi. Pregiudizio o no una persona e una relazione non sono un astratto,nel bene e nel male. Certe situazioni si prospettano a priori piu’ difficili di altre e anche lo sono ma dipende da chi le vivee gestisce. Quindi un divorziato con prole non per forza e’ un “distruttore” per i problemi che ha, cosi’ come una storia con un uomo piu” giovane e’ foriera di guai… ma manco e’ assodato il contrario e cioe’ che dire di no sia assecondare solo un astratto pregiudizio e non essere capaci di andare oltre e lottare per amore. Chi e’ la persona che hai
Davanti, che carattere ha, che idee, come si pone nei confronti della vita, degli altri, di se’, tuoi, dei problemi? Che sensazioni ti da’, realmente, a istinto, al di la’ delle parole? Ti stai mettendo in un casino per tue ragioni tue che vanno al di la’ dell’opinione negativa o le conferme di tua zia e di un “televoto”? Forse in cio’ che le persone ti dicono ci sono osservazioni che vanno al di la’ del pregiudizio? Non da combattere ad ogni costo o da assumere come oro colato ma sulle quali non e’ un male riflettere per poi decidere che farsene? Io ho visto persone andare in totale opposizione e difesa dell'”amore” e di presunti (o anche veri) pregiudizi indipendentemente a quale categoria appartenesse l’altro… e prendere fregature micidiali magari per cose che con i temi del pregiudizio non centravano neppure… ma nella foga, che ne so, faccio un esempio, di difendersi per principio dal pregiudizio per l’uomo piu’ giovane, la divorziata con figli, lo/la straniera non erano stati a osservare con chi, come individuo, si stavano relazionando. Cosa che vale anche con il coetaneo, la nubile, il celibe, quello che e’ del tuo stesso rione o l’ex compagno di classe. Il mio discorso non e’ quindi: tutto o il contrario di tutti e di brava e non brava gente (o semplicemente incompatibile) se ne trova ovunque. E’ proprio: sull’1/1 lui/lei chi e’? Che rapporto agli albori che sia sto vivendo? / e di stare attenti anche al fatto di andare in opposizione. Anni fa una mia amica si e’ messa con un tipo e secondo lei suo padre era :/ per pregiudizi suoi. Francamente era :/ per cose che erano abbastanza evidentie che riguardavano il carattere e il modo di porsi, non la provenienza o il titolo di studio o l’eta’ o il tipo di lavoro. Lei con costui si e’ sposata, dopo aver tanto difeso il suo amore “dagli altri”… equesto grande affare non lo ha fatto lei.
ora ho letto, Lallabel, e mi pare che Nadir e gli altri abbiano fatto osservazioni molto puntuali. Distinguerei la storia virtuale dalla storia a distanza: una storia a distanza ha il problema dei km (gestibile/superabile o no) tra due persone che sono sul piano “reale”, se pure puo’ avere delle fasi in cui internet o il tel sopperiscono la momentanea impossibilita’ di sedersi allo stesso tavolo o di dormire insieme. Ma senno’ sarebbero nello stesso posto. La storia virtuale ha altre dinamiche… internet e il telefono sono i soli mezzi ecc. Anche vengono usati come scudo o come via per non mettersi in gioco, sfogarsi verbalmente, compensare, immaginare o creare visioni alternative anche di se’. le tue paure di una relazione potresti averle anche con un uomo al quale dire si’/no per mangiare una pizza stasera. Nel dire si o no potresti farti dei dubbi, e confrontarti con la realta’. ma qui la tua mente .viaggia saltando molti passaggi. In uno “sfasamento” tra il primo incontro e l’affezione virtuale, le parole che hanno gia’ creato scenari futuri molto impegnativi
Le ragioni per cui una persona si sta relazionando solo virtualmente sono molte e soprattutto sue. Tu stai pare mettendo in gioco un’enorme quantita’ di energie emotive e mentali comunque e hai paura di soffrire in ogni caso. Metterle in gioco anche solo cosi’ una funzione per te ora l’avra’, altrimenti non lo faresti. Pero’ concordo con Nadir e anche con Dancan. Ferita o no, impaurita o no, molti anni fa, quando internet non c’era, iniziai una relazione reale con una persona con cui ci sarebbe stata anche la distanza, treni da prendere e telefoni. Non solo, anche. E non fui piu’ “coraggiosa” di altri, semplicemente mi interessava e l’interesse a vivere realmente quella relazione era reciproco. Senza nulla togliere al fatto che possiate avere entrambi sino a ora avere vissuto un rapporto di scambio emotivo che ha un suo peso nel contesto, avere delle affinita’ e aver incontrato entrambi qualcuno che meritava conoscere cosi’ puo’ darsi anche che la cosa che piu’ vi accomuna ora e con la quale andate cosi’ d’accordo sia proprio che nessunodei due vuole relazionarsi davvero e il fatto di avere la stessa visione vi permette di nascondervi dietro un pc. Se cosi’ e’ spero pero’ che vi stacchiate da li’, anche singolarmente che sia, e mollate la “boa”.
Grazie per la risposta Luna molto interessante. Sul discorso antipregiudizio è vero che la situazione va valutata nel rapporto uno a uno, ma è anche vero che spesso le idee e i giudizi sia di chi è interno alla coppia sia di chi è esterno sono offuscati per mille motivi e quindi ribadisco che secondo me alla fine è importante non pentirsi delle proprie scelte, come dice Dancan se è l’amore della mia vita lo saprò solo dopo che sarò morto.
In una conoscenza virtuale si rischia di proiettare su l’altro ciò che si sta cercando anche quando non si cerca niente perchè, come giustamente dici, dipende dalle condizioni in cui si entra in rete (crisi o non crisi o predisposizione all’apertura verso il prossimo o curiosità etc).
Dancan si sarà sentito dire e si sarà chiesto lui stesso se valeva la pena iniziare una storia nata in internet con una persona così lontana, diversa per cultura e lingua e con una figlia. Ad un tratto lui ha capito di si, prima che entrassero in funzione i 5 sensi ed è partito per andarla a conoscere facendo km e km. Non è cosa da poco.
Internet può essere lo spunto per un incontro, invece di un sorriso, uno sguardo, ti colpisce una frase. Poi è tutto da vedere nell’uno e nell’altro caso compreso il rischio di sofferenza, delusione e fallimento. ma valutare una persona con l’uso dei 5 sensi forse ci risulta più affidabile e naturale che non facendolo da dietro uno schermo.
buon giorno a tutti mi chiamo Stefano ed ho 52 anni…ci tengo a raccontarvi la mia esperienza con le conoscenze su internet…ero iscritto ad un sito per conoscere e fare amicizie …ho conosciuto belle persone ed anche persone che ho allontanato…ma alla fine una persona che abitava 300 km. da me si è rivelata una bella persona con la quale chattare … con la quale dopo tre mesi di amicizia genuina …ci siamo incontrati ..innamorati e dopo un anno sposati. Fino a quando mi sono innamorato di questa donna credevo che le storie a lieto fine fossero solo roba da film o da fiabe per sognatori …invece è accaduto veramente. Grazie a questa chat ho trovato il mio grande AMORE…e pensare che ero un single straconvinto.. nella vita MAI DIRE MAI..anche questa è un opportunità per conoscere persone e fare nuove amicizie e chissa’!!! io sono partito col presupposto di fare amicizia e non con il pensiero di cercare a tutti i costi la donna della mia vita su internet e non avevo nulla da perdere.. ciao a tutti
ciao Stefano! che bella storia.. certo non credo capiti di frequente ma anche io penso che sono cose possibili, per esempio la stessa cosa è capitata a mio cugino, stessa storia come la tua! adoro le storie a lieto fine! 🙂
Camy, forse E’ tuo cugino! scherzooo. Lallabel, scusa se rispondo in ritardo. Anche nel non virtuale dobbiamo sentire dove siamo. a parte che tra fb, sms, whzpp le cose anche si confondono pure con chi sta a tre metri. vero che si scopre solo vivendo. vivendo appunto piu’ che elucubrando e proiettando aspettative. ciao 🙂
buon giorno …diro’ di piu’ sulla mia storia a lieto fine…ho vissuto tanto la solitudine nella mia vita ..ma è stata una solitudine che all’inizio mi pesava …e molto…poi ho imparato..piano piano…un passo alla volta…a stare bene con me stesso..a non avere troppe aspettative dalla vita …amici ne avevo …uscivo la sera …viaggiavo…ma dentro mi sentivo solo …mancava una donna al mio fianco…la donna dei miei sogni …pero’ avevo accettato il fatto che se fosse stato destino l’avrei incontrata …e così è stato…tutto questo per dire che bisogna lasciare aperta qualsiasi porta perchè cio’ avvenga…anche iscriversi ad una chat a internet puo’ essere quella porta…ciao
di tutte le persone che mi hanno avvicinato via internet negli anni, ho accettato solo una volta di incontrarne una, ci conosciamo da qualche mese ma non sta andando bene. penso proprio che taglierò ogni rapporto. secondo me però non è detto che nelle chat si trovino solo persone poco serie dipende dai singoli individui e da quello che cercano