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Quando “l’amore” uccide

di glosstar
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 1 Luglio 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 146 commenti

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  1. 71
    rossana -

    gio,
    razionalmente hai tutte le ragioni del mondo.

    spesso mi sforzo a raggiungere questo equilibrio, e a volte ci riesco anche, ma purtroppo non sempre e non in modo stabile. sarei disonesta se affermassi il contrario.

    non ho risentimento: mi trovo semplicemente a giocare in difesa. e tutte le volte che ho abbassato la guardia, le ho buscate, emotivamente. è già tanto quando riesco a sentirmi alla pari…

    è soltanto il mio vissuto, imperfetto come me. scusa, ma non so proprio fare di meglio, almeno per ora… e ti assicuro che ho i miei buoni motivi…

  2. 72
    raffaele -

    Giò stasera son qui su Lettere al Direttore, ma domani esco. Non voglio che pensiate che sto ogni sera al PC, ci mancherebbe!
    Ho appena letto il tuo commento n° 69.
    Mah la pace tra uomo e donna non ci sarà mai finchè non ci si incontra in due che la pensano uguale sul sesso e sui sentimenti.
    Io non ho mai sopportato una donna che a tutti i costi vuole essere libera ed emancipata ma quando lei lo decide io devo essere libero per scoparla e farla divertire, questo è zerbinismo, è essere schiavi delle donne. Per questo motivo rifiuto queste donne.
    Se invece la donna vuole condividere una relazione dove ci sia sesso e sentimento senza troppo preamboli, senza corteggiamenti ipocriti o prove d’amore che sanno di trappole… beh pace fatta ed onore a questa donna (1 su 1000 ahahahah!)

  3. 73
    francy -

    xRaffaele..Partendo dal presupposto che nessuno dei due sessi e’ Santo,ma mettiamolo da parte.Purtroppo ognuno di noi ha una visione soggettiva della realtà che lo circonda..e questa e’ determinata da tanti fattori,il tuo rancore a generalizzare il mondo femminile e’ una mancanza di intelligenza..Le donne tali classifiche non le fanno..alla più’ si limitano a giudicare la persona con cui hanno vissuto,senza coinvolgere tutto il mondo maschile..Devi maturare un bel po’,cosi’ metti in mostra tutte le tue fragilità’.Tanti auguri

  4. 74
    gio -

    scusa francy dici che nessuno dei due sessi è santo e poi continui a difendere solo le donne dicendo che certe classifiche non le fanno!!

    raffaele, probabilmente hai solo cercato donne superficiali che non hanno saputo darti quello che avevi bisogno, ma ricordati che in amore non ci si deve solo aspettare. Io posso capire il tuo rancore ma cosi’ ti isoli e avrai sempre un giudizio sbagliato anche perchè ci sono uomini che fanno lo stesso ovvero pensano solo a trombare e a illudere.

  5. 75
    gio -

    rossana, io ti capisco e infatti assolutamente nessuno deve chiederti di sforzarti a fare qualcosa che ancora non ti senti pronta a fare, il mio voleva solo essere un confronto pacifico a finchè sia uomini che donne capissimo che siamo fatti per amarci non per prevalere gli uni sugli altri, con questo mi ha fatto piacere conversare con te perchè quando si lasciano porte aperte al dialogo si puo’ solo arricchirsi e maturare.

    glossar, scusa se non ti ho risposto prima, ma non avevo notato il tuo link molto interessante, al che mi viene una domanda adesso che la donna è piu’ libera di esprimersi perchè continua a sottostare a uomini che le umiliano in quanto donne, a prostituirsi per loro quando ci sono altri uomini disposti ad amarle per come sono realmente continuando a vedere meglio la loro bellezza, che a parer mio è piu’ solare quando naturale e senza ritocchi.Prima era obbligata adesso lo fa’ di sua spontanea volonta’ e tra di loro c’è una rivalità senza senso.

  6. 76
    rossana -

    gio,
    anche a me ha fatto piacere questo confronto con te e ti preciso, se già non l’ho fatto prima, che consciamente non ho il minimo intento di prevalere sull’altra metà del cielo. nè l’ho mai avuto con gli uomini con cui sono stata in contatto.

    ritengo di non avere pregiudizi e cerco sempre di considerare ogni persona per come mi appare, indipendentemente dal sesso.

    il mio principale problema è semmai al contrario: spesso fatico molto a sentirmi “alla pari”. e questa spiacevole sensazione, a volte, mi induce a svirgolare un po’…

    ciao!

  7. 77
    gio -

    rossana non ti preoccupare non ti manca niente e spero presto riuscirai a superare questo tuo limite, un ciao anche a te.

  8. 78
    glosstar -

    @ gio.

    Libera ha perfettamente centrato il bersaglio. La donna dopo millenni di subalternità imposta, sta ora recuperando spazi e dignità nonostante le resistenze culturali di società machiste tra cui quella nostrana. Da tradizionale “accessorio” della vita maschile, la donna finalmente ha trovato un’identità che la definisce nel mondo con nome e cognome propri e non più come moglie di tizio, o figlia di caio.

    Quanto accade in Italia è già avvenuto all’estero ed è un cambiamento epocale inarrestabile. Al cambiamento si può resistere facendo la mossa dello struzzo, o scegliere di cavalcarlo traendone insegnamento e arricchimento personale. Per poter far questo bisogna però avere una mente fresca e flessibile, cosa che in questa generazione non tutti possiedono, ma che sarà un requisito fondamentale per quelle a venire.

    Specie se cresciuto in ambiti chiusi e conservatori, l’uomo italico ha introiettato il concetto di relazione uomo-donna tipico della generazione precedente che spesso considerava la donna come un’entità utile alla famiglia e all’uomo. Una bambola subalterna e obbediente pronta a soddisfare qualsiasi necessità maschile prima ancora che propria.

    Questo genere di maschio, si sveglia oggi in un mondo che non conosce, che percepisce ostile e nel quale prova un enorme disagio. Così invece di adattarsi alla sfida trasformando il cambiamento in opportunità per creare relazioni paritetiche che finalmente arricchiscano anche se stesso, rinuncia a gestire la mutazione del proprio ruolo e invoca fornelli e pignatte rimpiangendo i “bei tempi andati”.

    Da sempre è una questione di potere, e chi ce l’ha difficilmente lo cede senza resistere. L’unica differenza tra Italia e altri paesi dove questo fenomeno è accaduto o sta accadendo sta nelle modalità di esecuzione.

    CONTINUA

  9. 79
    glosstar -

    All’estero la parità avviene nel riconoscimento di uguali diritti per TUTTI –donne e uomini, etero e omo, disabili e non, bianchi, neri e colorati, cristiani, musulmani, ebrei etc. che si ritrovano quindi a iniziare la “gara” dalla medesima linea di partenza e con le stesse opportunità. A vincere quindi è davvero il migliore e non chi è partito 10 metri più avanti degli altri.

    Sono società queste dove ogni cittadino conta proprio purché costituisce una risorsa per l’intero paese che non può e non deve andare sprecata. Non è un caso infatti che le economie avanzate, dalle quali l’Italia latita, sono caratterizzate da classi dirigenti eterogenee ove è la competenza a regnare sovrana e non il genere. In questi paesi, la normalità sta nel vedere sedie importanti occupate da persone capaci siano esse uomini o donne.

    In Italia questo processo sta avvenendo in maniera distorta e involutiva. Per definizione il Bel Paese non premia merito e competenza, e quindi molte donne usano il corpo e non la mente per far breccia nel sistema di potere maschile. Il risultato è che si ritrovano in un’ancor più degradante gabbia dove più o meno consapevolmente recitano il ruolo assegnato loro dal sistema di potere maschile che oggettificandole le tiene di fatto lontane dalla stanza dei bottoni. E il link al mio post 65 documenta quanto affermo.

    È una vera e propria logica di finta emancipazione dove sebbene la donna decida con chi e quante volte scopa, è purtroppo vero che proprio perché questa indipendenza si realizza in quel solo ambito, ancora una volta si ritrova lontana anni luce dai luoghi dove si prendono le vere decisioni, quelle che contano.

    Dice giusto Met, “basta uscire dall’Italia e l’aria che si respira è completamente differente”. Il 72mo posto nella classifica sul gender gap lo testimonia. È come ci vedono gli altri, ed è tutt’altro che una posizione onorevole per un paese che si definisce progredito.

    Buona serata. G.

  10. 80
    francy -

    X Gio..Nonostante le ormai secolari battaglie per l’uguaglianza e per una reale parità di sessi,i pregiudizi e gli stereotipi che tendono a discriminare le donne rispetto agli uomini sono molto attivi..nel reale e anche qui’ ne vedo una buona parte..Classificare le donne perché’ amano desiderano mettersi al pari libertà,che finora a avuto in primis l’uomo..ecco si danno appellativi senza senso…la lista e’ lunga…Ciao

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