Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 1 Luglio 2010. L'autore, glosstar, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 8 9 10 11 12 … 15 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 8 9 10 11 12 … 15 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Glossar le leggi non vengono fatte dall’uomo medio che da millenni ha sempre dovuto subire gli abusi di potere e i lavori forzati o quasi, ma da uomini di potere come nel nostro governo alla quale molte donne si vendono per poter fare la bella vita. E non di certo l’uomo medio che le manda nella tana del lupo.
Per quanto mi riguarda al governo potrebbero mettere solo donne l’importante che abbiano a cuore il bene comune.
Quello che ti ribadisco e che stai parlando alle persone sbagliate, chi ci governa abusa delle leggi e degli uomini e di conseguenza le iene e gli avvoltoi si cibano delle carcasse.
COMMENTO 91 (GIO’)
Ma invece di star li a lamentarti del nostro governo o espatriare come fanno coloro che già hanno ceduto…
freghiamo il governo no?… ihihihih!
@gio.
Il governo di un paese e’ espressione di chi lo abita. L’Italia non e’ una dittatura e i cittadini esprimono “liberamente” col voto da chi desiderano essere rappresentati.
E se si identificano nei farabutti e a questi chiedono di governarli, non possono poi dire
“piove governo ladro”.
G.
glosstar, io non sono di nessuna fazione politica, ma come vedi o sale la sinistra o la destra, pensano a tutelare i loro averi e a procurarsene degli altri.
Ci sono persone con sani principi che vorrebbero portare un po’ di giustizia in questo paese, ma non trovano spazio perchè sotto ci sono troppi interessi economici. E sai benissimo che se si vuole portare alla pari il tutto bisognerebbe togliere a tutte queste persone che ci governano. E secondo te loro sarebbero disposte a lasciare il bottino nelle mani del popolo affamato, o rinunciare al proprio trono?
Raffaele@ quando freghi il governo non freghi i politici ma i soldi pubblici della gente che paga le tasse. L’onestà continua ad essere il modo migliore di vivere. Altrimenti fai il loro stesso gioco.
Giò dici che è meglio non fregare il governo… ed hai ragione tu, da sempre ho rispetto per le regole di convivenza civile.
Guarda ti dico una cosa riguardo alle donne ed alla mia eterna lotta con loro: Sembro stronzo, impulsivo, pazzo a volte, ma non mi offendo mai quando una donna mi dice psicolabile, tu sei pazzo ecc. se in qualche occasione mi faccio prendere troppo dalle emozioni… perchè alla fine vuol dire che mi ama.
xGLOSSTAR
Quando parlo di “frocini” ti dico che purtroppo non è un termine inventato dal sottoscritto. Quando scrivo “frocio” non è un termine altrettanto suggerito dal sottoscritto. Io ho il massimo rispetto per donne e uomini nati con una psicologia non consona proprio aspetto fisico ed esteriore.
Anzi diciamo che se un gay ci dovesse provare gli potrei dire che se vuole posso fare la parte attiva… anche se gli uomini (seppure con psiche femminile) non è che mi piacciano, per nulla!
Poi continuando a leggere bene i tuoi post noto che condannil’Italia a favore di nazioni dove c’è più parità tra uomo e donna, dove contano le capacità individuali e non le raccomandazioni, ok fin qui e sono d’accordo.
Popoli nordici come Svezia, Germania, Norvegia ecc.
Ma c’è un però: non mi va lo statalismo assoluto, tu caro Glosstar sei a favore dello stato contro l’individuo secondo me. Tu sei per la perfezione dello stato, delle regole. Sei per una centralizzazione del potere come fecero i vari dittatori nella storia. In nome dello stato e della sua perfetta efficienza si “uccide” la libertà dell’individuo.
E’ meglio uno stato imperfetto, ma ricco di menti stravaganti ed anarchiche.
L’Italia è sempre stato (nonostante gli eterni casini compiuti dal nostro governo) fucina di grandi menti ed artisti.
Ed infatti tutti gli artisti sono anarchici e scappano dalle nazioni dove lo Stato con il suo potere assoluto crea indisposizioni nelle menti libere.
Noi italiani ce ne siamo sempre fregati se uno stato funziona, anzi siamo degli eterni casinisti indisciplinati che non ci facciamo sottomettere da alcun potere, solo questa è libertà.
Ora che l’Italia vive la crisi economica, ma soprattutto l’oppressione burocratica statale non siamo più felici come prima.
Con la UE, con l’Euro e con la volontà di adeguarci alle nazioni emancipate noi italiani non andiamo d’accordo.
Cambiare il nostro modo di fare, la nostra bella famgliola all’italiana per copiare svizzeri o svedesi che sembrano automi in funzione dello stato è un grave errore
raffaele, l’unica cosa che conta per me è il rispetto per le persone non per le regore che molte volte sono ingiuste.
Se sapessimo rispettare ogni individuo non servirebbero neanche piu’ le regole, se sapessimo che di fronte a noi c’è un altro me vivremmo tutti bene e abbonderemmo di tutto cio’ che la terra offre di buono.
Condivido Gio’, bel commento.
Le regole non servono e quando ci sono mi piace fare l’indisciplinato ed andare contro le regole anche se non sarebbe giusto… ma secondo chi non sarebbe giusto? Il capo ovviamente.
Sai i capi non mi sono mai piaciuti nemmeno durante il servizio militare dove il maggiore stupido comanda al capitano più intelligente soltanto perchè invece di avere le tre stelline ha la corona + una stellina.
Su Repubblica di oggi in prima pagina un interessante esame sociale del fenomeno riportato con due esempi nella lettera di glosstar.
Michela Marzano parla di fine del ”dispotismo domestico” che però ha condotto a una violenza che non è solo dei pazzi, mostri, malati ma che appartiene a tutte le categorie sociali, trattandosi spesso di uomini che non riescono ad accettare l’autonomia femminile. Molti di questi delitti sono descritti come sintomo del ”declino dell’impero patriarcale”, e come unico modo per sventare la minaccia della perdita.
Come dire che l’autonomia decisionale femminile porta a un corto circuito della ragione nel maschio che sfocia in violenza fisica. Non per niente negli ultimi nove anni le vittime di questa violenza sono aumentate del 300%, e quasi il 32% delle italiane l’ha subita almeno una volta.
Non resta che sperare nelle nuove generazioni (forse) non cresciute nel mito dell’uomo re indiscusso della sociaetà ma in una sana ed equa ripartizione dei famigerati ”ruoli”.
Raffaele è proprio cosi chi ci comanda il piu’ delle volte sono i primi a fregarsene delle regole tanto nessuno gli dice niente.
C’è troppo abuso di potere in giro.
speriamo un giorno saremo liberi da tutte le meschinità che avvolgono l’umanità.
Libera qui nessuno vuole una donna come badante, è giustissimo voi valete quanto noi uomini, ma non fate lo stesso sbaglio che ha fatto l’uomo a credersi di piu’ della donna. e solo questo l’errore in cui state rischiando di incappare.Perchè presi dalla rabbia e dal rancore nei confronti del genere maschile si rischia di inglobare tutti gli uomini. Mica ci volete estinguere se è cosi’ glossar deve venire con noi (scherzo)
libera,
il dato che cercavo nella scaletta postata da glosstar era la data in cui in Italia la legge ha proibito al padre di famiglia di correggere a suon di botte, se necessario o utile, la propria donna: 1963. senza parlare, poi, del cosiddetto “diritto coniugale”, supportato anche dalla Chiesa…
non sono passati nemmeno 50 anni, e le vicende che ora stanno emergendo sempre più frequenti si riferiscono a due fenomeni evolutivi contrastanti:
– il primo è legato a una maggiore sensibilizzazione collettiva, supportata dalla legge, che consente più di prima la denuncia di fatti incresciosi che si verificano da sempre fra le mura domestiche. non è che la punta di un icebserg, come è successo a suo tempo per lo stupro e come sta accadendo anche per la pedofilia.
– il secondo, in contrasto al primo e alla crescente autonomia decisionale che le donne (ora spesso autonome economicamente) vanno assumendo, induce il maschio a reazioni di estrema violenza, distruttive sia per la donna che per se stesso, sapendosi comunque condannato a priori.
anni di transizione pesanti, per entrambi i sessi…