Dedicato a tutti gli amanti delle finte statistiche che “vittimizzano” l’uomo quando troppo spesso è invece la donna a pagare il conto in relazioni di coppia con squilibrati che non sanno accettare la fine di un amore.
Ecco la notizia odierna:
“Nel giro di poche ore, D.C. ha assassinato due ex e infine si è suicidato. L’uomo era sotto inchiesta per stalking. La prima vittima si era trasferita da pochi mesi, per lasciarsi alle spalle la turbolenta relazione con l’assassino. Stamattina D.C. ha bussato alla sua porta e l’incontro si è trasformato in una nuova, accesa discussione conclusasi con tre colpi di pistola al volto della donna.
Poche ore dopo, il secondo omicidio. D.C. è fuggito in auto raggiungendo la sua seconda ex, che da anni era sposata con un altro dal quale aveva avuto una bambina. Suo marito aveva denunciato D.C. per ben sette volte, per molestie e minacce.
D.C. le ha sparato uccidendola per poi suicidarsi a sua volta.”
Gianni
Ciao Glosstar come stai? tutto bene?
Ho trovato questa tua lettera per caso ed ora ti vorrei rispondere.
Proprio prima in pausa pranzo ho sentito tale notizia al TG, c’era anche mia madre ed allora abbiamo parlato di queste cose che accadono sempre di più.
Lei sostiene che è tutto cambiato rispetto ad una volta, le donne sono più libere ed emancipate ma nello stesso tempo sono diventate molto stronze e molto malvagie. Se ci sono sempre più uomini che combinano cose talmente atroci dobbiamo analizzare il motivo per cui ciò succede. Anche mia madre sostiene che al giorno d’oggi le donne sono delle finte emancipate poichè quando conviene a loro fanno le vittime che chiedono risarcimenti ed alimenti, mente in altri momenti sembra non abbiano bisogno di nessuno.
Pochi giorni fa ho letto al giornale la notizia di un barista che si è suicidato poichè era in separazione con la sua ex italiana ed in più la sua compagna straniera gli faceva stalking e l’aveva appena denunciata.
La natura sta facendo il proprio corso… Speriamo che qualche donna si salvi e che non le facciano fuori tutte… sennò a me cosa resta?
Come si può arrivare ad uccidere una tua ex?
vero,la soffrenza,i tanti perchè,l’interrogativo che lei stia facendo sesso con un’altro,fanno stare una merda,uno schifo,non è più vita ma è solo soffrenza!ma al punto di arrivare ad uccidere beh questo non lo accetto!Se uno prende una decisione di lasciare il prorpio partener è perchè non ci stà più bene,quindi meglio l’indiffrenza a questo punto che un gesto simile!L’amore e bello,ma può anche distruggere….
@raffaele: Ti resta tua madre. Per gli altri bisogni ci sono le bambole gonfiabili. Chiedo scusa a tutti, non ho potuto trattenermi
Glosstar, il messaggio è sempre alto, la ricezione bassa.
Glosstar normalmente mi piaci, seguo spesso i tuoi interventi, sei geniale e divertente, peró il fatto che stai strumentalizzando l’uccisone di queste due ragazze mi sa di poco, veramente poco. Il fatto che questo sporco assassino abbia ucciso queste due povere donne non dimostra che le donne sono buone e gli uomini dei malvagi. Ci sono molti uomini che non uccidono ma che hanno subito sofferenze atroci per parte di donne emancipate come dice Raffaele che li hanno usati come spazzolini da denti, buttando via anni e anni di relazione solo perché qualcunaltro le ha fatto un sorriso, rimanendo indifferente alla loro sofferenza, non assumendosi colpe, brave a puntare il dito contro, a parlare dietro le spalle, ad offendere, ad attaccare, e invece di capire come si puó salvare una relazione e affrontare i problemi (se veramente ce ne sono), se la spassano, influenzando e a volte distruggendo la vita di una persona per sempre.
Ovviamente la stessa cosa succede con certi tipi di uomo, che tradiscono in continuazione, che illudono, poi lasciano, e quando si sentono persi, tornano con la coda in mezzo alle gambe. Ci sono anche molti vigliacchi é vero.
Non fraintendermi, non sono dalla parte degli amanti delle statistiche di questo forum, sono d’accordo con te quando dici che non sono stati capaci di metabolizzare il colpo, ancora meno sono dalla parte di questo verme che ha ucciso queste donne, che sicuramente non hanno nessuna colpa, peró credo che hai sbagliato notizia.
Io, come molti qui, credo che ci sono sempre meno ragazze affidabili in giro, e questa notizia non ne stacca le fondamenta.
Le donne ci rimettono SEMPRE in una relazione.Quelle malvagie e stronze lo sono con gli sfigati che purtroppo esitono,gli uomini di carattere le prendono a calci in culo senza tanti complimenti e non si fanno di certo mettere i piedi in testa da qualche sgallettata con la cresta alzata.Non ho mai visto in vita mia un uomo con le palle soffrire per amore,si viene rimpiazzate alla velocità della luce oppure lasciate per una più giovane senza rimorso.
il punto è che quello che arma la mano di un ex (uomo) contro la sua ex (donna) NON è amore: è soltanto rabbia, paura della solitudine, incapacità di accettare la sconfitta umana e psicologica, perdita di potere al maschile, vendetta, odio, impotenza, desiderio di sopraffazione, immaturità, debolezza, ecc… ecc.. ma NON è assolutamente amore!
almeno, secondo me…
Vabbè magari è semplicemnte pazzo…
Però diciamocelo sinnceramente, ci sono delle persone che riescono a fare tanto male da poter provocare certe reazioni.
Chissà quanti senza uccidere o fare il minimo male, cmq sono usciti di senno, ecara Roberta non per questo sono senza palle… Anzi magari hanno avuto le palle di crederci in una storia con una stronza.
Quello di Glosstar per meè un paletto a vacante, e la dedica ne è la palese spiegazione… cosa vorresti dire che le donne fanno bene a fare del male?…
“…le donne sono più libere ed emancipate ma….sono diventate molto stronze…se…sempre più uomini…combinano cose…atroci dobbiamo analizzare il motivo…”
È con la questa sagace “analisi”, caro Raffaele, che la tua mamma dimostrando un’ammirevole capacità intellettiva, ti ha “spiegato e giustificato” il duplice omicidio? Quindi quel decerebrato commento, che orgogliosamente condividi con noi, è solo la versione aggiornata dell’adagio popolare che recita “se stava a casa, non la stupravano” o delle altre encomiabili varianti “se non indossava la minigonna…se non faceva la smorfiosa…”, eccetera, eccetera.
È interessante rilevare come Valdobbiadene, terra del celebrato prosecco, dia anche residenza a meno celebri trogloditi il cui spessore si sintetizza in tali aberranti affermazioni che manipolano una realtà fatta di brutale violenza e spostano la responsabilità morale e materiale dal carnefice alla vittima. Questo è persino più degradante, quando la bocca che pronuncia certe parole è quella di una donna, madre a sua volta.
Ma in fondo hai già sottolineato in altri post che il mondo di tua madre è così grande da poter contenere solo le risate in faccia che le fanno gli “uomini” di famiglia ogni qualvolta lei manifesti l’ambizione di esprimere un’opinione pensata in proprio, che non sia l’orazione del vangelo secondo papi. Non sorprende quindi se la chiacchiera familiare tra “na ciopa de pan e na ombra de moro” non si innalzi dall’irrimediabile livello rasoterra che permea ogni riga che ci regali.
Chissà mai che nelle acute analisi tue e di mamma, non troviate anche il tempo per mostrare la vostra incondizionata solidarietà al defunto, costretto a un prematuro suicidio, dalle “finte emancipate” a cui ha riempito di piombo la faccia togliendo la madre a una bimba, e la moglie a un marito.
Ti auguro una radiosa giornata, G.
Davvero non me lo spiego….forse è un modo per agire da bastian contrari ad oltranza, ma non pensate davvero ciò che dite, no davvero!
Insomma la piega che prende la discussione in sintesi è: Se uccidi sei pazzo ma se ti armano non hai poi tutte le colpe.
O sbaglio?
E poi, non credo spetti a me spiegare che questa non è una difesa alle donne, ma una risposta ai vostri deliranti commenti.
“cosa vorresti dire che le donne fanno bene a fare del male?…”
No, io l’ho interpretata in modo diverso.
Il dolore di una perdita IN GENERALE spesso provoca un forte senso d’impotenza che sfocia in violenza.
La violenza può essere autolesionista, è una violenza dell’anima che si ribella al dolore attribuendo colpe a se stessi.
Dolore, rabbia, frustrazione, delusione, questi sentimenti, se esasperati, possono sfociare nella violenza contro altre persone ritenute responsabili del dolore che non riusciamo a superare.
Forse gli uomini, chissà, sono più inclini alla violenza, molti di essi a causa di convinzioni distorte sulla società odierna, imbevuti di ideali di prevaricazione sule donne che, ahimè, non trovano appigli da nessuna parte, se non negli insegnamenti della madre di raffaele e le sue comari del cucito.
Un concetto semplice, non contorto.
roberta,
capisco il tuo punto di vista, anche se smusserei un poco il SEMPRE.
le donne ci rimettono in una relazione perchè:
– bene o male, se si tratta di convivenza, si smazzano gran parte del peso di mandare avanti una casa, magari pure lavorando;
– sono loro a crescere i figli e a curare ammalati e anziani;
– sfioriscono prima, ed essendo la bellezza la loro principale attrattiva, sono spesso messe da parte per altre più giovani e più “fresche”;
– hanno meno possibilità di “rifarsi una vita”, sia perchè per loro l’orologio biologico cammina più in fretta ma anche, e soprattutto, perchè a loro restano i figli della precedente relazione, che rendono tutto molto più difficile;
– essendo più deboli fisicamente, spesso sono maltrattate in tutti i sensi dai loro uomini, anche da quelli più colti, fra le quattro mura domestiche;
– di solito emotivamente investono di più in un rapporto e ne patiscono quindi più duramente la fine;
– sono quelle che vengono a volte uccise dal maschio, quando osano dirgli di no.
siamo e restiamo creature di serie b. non condivido il maschilismo e nemmeno il femminismo, per cui ho lottato in gioventù: vorrei soltanto che ogni essere possa avere il rispetto che merita, innanzitutto come essere umano e poi come singola persona, soprattutto se non alza le mani perchè in condizioni di inferiorità fisica.