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Lettera pubblicata il 17 Ottobre 2019. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore duna.
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Ciao! Concordo con MaryG sulla presenza di forti componenti di tipo genetico, insiti nella natura femminile che, insieme a quelli sub-culturali e “romanzeschi”, contribuiscono a rafforzare il fascino esercitato dai “banditi”. In un senso questi uomini rappresentano la proiezione di un desiderio di libertà assoluta e di ribellione alle regole, ma anche di messa alla prova della propria forza interiore e del proprio spirito di sacrificio e dedizione, anche se, paradossalmente, finiscono col diventare spesso delle prigioni per l’anima. La donna passionale tralascia le istanze razionali lasciandosi condurre in vortici pericolosi dove dolore e piacere si confondono. Inoltre chi presenta tratti caratteriali contrastanti tende a sviluppare un’attrazione per gli opposti che può diventare destabilizzante e condurre a scelte inappropriate. La presa di coscienza serve sempre perché permette di valutare con distacco certi stati psicologici e decidere di conseguenza cosa è meglio per noi e per chi ci sta vicino.
Da quello che scrivi, Duna, si intuisce che sei una donna molto intelligente ed umana: credo che soprattutto grazie all’amore per tua figlia riuscirai a liberarti presto dall'”amore tossico”
beetlejuice, liberissimo di non essere d’ accordo, per carità. Ma questo non smentisce le centinaia di migliaia di testimonianze di donne che, nonostante la loro evidente caratura, sono a suo tempo state vittima di certi soggetti maschili. Basterebbe guardare un pò più in là del proprio naso per constatarlo, ma come sempre risulta più comodo arroccarsi rigidamente sulle proprie posizioni. Tu poi accenni a un’ icona cinematografica che si rifà a una figura del tutto irreale ( e anche un pò grottesca ) del marchese de sad in chiave rivisitata ed edulcorata per il grande pubblico. Nessuna donna matura e intelligente si farebbe REALMENTE coinvolgere da quel film. Anche chi ha apprezzato la trama lo ha preso per quel che è: una piacevole e superficiale distrazione, niente di più.
Sono invece più portata a pensare che tu in passato ti sia perdutamente innamorato di qualche donzella inquieta che alle tue profferte di un affetto stabile e tranquillo ha invece preferito il fascino del bello e dannato. e forse questo ti fa ancora male. E così per ripicca tendi ora a screditare tutta un’ intera categoria di donne “di un certo tipo”.
poi magari mi sbaglio, neh!
Ciao.
Boh, allora mi mancherà qualche gene, visto che il fascino del “vigoroso e sfacciato” io non l’ho mai percepito…( vigoroso poi non si capisce bene che significato abbia. Mistero).
Ormai siamo alle categorizzazioni stile Puffi : l’uomo-puffo dolce e insignificante, l’uomo-puffo bandito e passionale, e cosí via. Che ridere.
Sinceramente non capisco perché quando si parla di qualunque argomento, si parta sempre per la tangente, alla ricerca delle misteriose dietrologie. Avere delle opinioni non significa certo screditare le “donne di un certo tipo”, ma se una donna (o uomo) arriva a dare soldi/mantenere qualcuno che la manipola fino a tal punto, non venitemi a dire che sono persone forti e sicure di sè. Comunque mi spiace deluderti, nessuna competizioni con belli e dannati, fortunatamente per noi omini tristi e standard con la Bianchina, non ce ne sono poi mica tanti.
Susanne fortissima la metafora puffosa, per cui il bandito sarebbe Gargamella? Mi prenoto io!
Ma non è che faccia molta differenza essere attratte dalle “canaglie” piuttosto che dagli artistoidi incompresi o dai “poeti” fragili e ipersensibili. Sono semplicemente le due facce della stessa medaglia: si tratta pur sempre dell’ inseguimento di un’ illusione ( riuscire a “salvare” e redimere l’ altro con la forza del nostro ammmore.. ) e di una proiezione ( proiettiamo sull’ altro i nostri stessi aspetti interiori non risolti e non sanati, quelli che intimamente ci fanno sentire “inadeguate”, così da esorcizzarli ).
La classifica in categorie ( inevitabile se si parla di un fenomeno di massa ) è solo un dettaglio.
I banditi sono maschi alfa e quindi ne godono le prerogative, non c’è bisogno di dibattere troppo.
Il problema è che, alfa o non alfa, un bandito deve pur evolvere, magari passando al notariato o alla grande imprenditoria, sennò finisce anche lui a vivere in un bilocale a Quarto Oggiaro con una tizia dedita alle amfetamine e la scala condominiale che puzza da zuppa di cavolo esornata da carcasse di animali macellati halal.
Evolvere in Italia non è affatto facile.
Duna commento 68: facendo la battuta a Yog “che droghe prendi?” sembra che ti prendi in giro da sola.
Dalla rendita di un immobile non si percepisce una rendita molto alta, dubito che ti permetta di essere autosufficiente e che ti avanzi tanto da regalare senza problemi migliaia di Euro a quello spacciatore. E’ triste che quei soldi non li abbia destinati alla tua famiglia.
Tua figlia ha tre anni, parli come se ne avesse sedici: è tristissimo che a lei tu preferisca la vita che fai, che tu sia più presa da queste storie che dalla tua famiglia.
Tua figlia è in asilo fino alle 16.00? Negli asili sono previsti anche altri orari d’uscita, fino a quell’ora restano i figli dei genitori che lavorano. Sei a casa tutto il giorno, sarebbe normale che tu desiderassi andare a prendere prima tua figlia. Questo tuo atteggiamento ci fa pensare.
Ancora una volta dò ragione a Yog.