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Lettera pubblicata il 14 Febbraio 2009. L'autore, dagos 1977, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@glosstar: perdonami, non sono così ingenua da non capire che una persona possa avere nostalgia del proprio paese, vivo con una persona che non vede la famiglia da anni…per questo non credo che possa modificare così la vita di coppia, tra l’altro in un solo “settore”, se uno è triste non dovrebbe avere nemmeno voglia di gite, vacanze, cene…non sarò ungherese, ma sono una donna, e credetemi che al di là delle leggende siamo tutte uguali:)questa è solo la mia opinione ovviamente
@serena.
Sono d’accordo con te su tutto. Pero’ quando parlavo di fiaba e di vento che cambia, mi riferivo a al calo relazionale che accade finito l’innamoramento e che puo’ sfociare alternativamente o in amore vero e profondo, oppure “nel vento che cambia” perche’ la fiaba e’ finita.
In quel momento se non hai il supporto del tuo sentimento profondo per l’altro, la nostalgia per la vita che hai lasciato ti arriva addosso come un pugno e cominci a guardarti indietro e a riconsiderare.
So quel che dico, perche’ vivo all’estero e l’unica ragione per cui mi ci trovo e’ mia moglie. Diversamente, dove abito ci sarei venuto soltanto per le vacanze estive. E’ un posto incantevole ma troppo diverso dalla mia natura e cultura. Fortunatamente amo piu’ mia moglie che la mia nostalgia, per questo resto qui. Ma credimi non e’ facile.
G.