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L’amore rubato

di Golem

 

“ALCUNE PERSONE NON POSSONO AMARTI NEL MODO IN CUI TU VORRESTI, perché sono emozionalmente e spiritualmente bloccate. Respingono o evitano l’affezione. I loro occhi mai ti regaleranno uno sguardo penetrante e profondo, ma soltanto un’occhiata superficiale. La loro mano sfiorerà la tua, senza mai davvero arrivare al cuore. Nutriranno il tuo corpo, mai la tua anima. Possono esserti vicine per utilità, mai per passione. Esse sono vuote. Sono morte dentro. E se glielo permetti, ti spezzeranno il cuore. Alla fine sprecherai la tua vita nell’attesa che si risveglino di fronte a quel che di più prezioso stai offrendo loro.” — Bryant McGill

Ho voluto pubblicare questa lettera che ho trovato sul profilo Facebook di un amico e di una persona sensibile e intelligente. Ritengo che il contenuto di questa lettera ne rappresenti le tantissime, che seppure per situazioni e circostanze diverse, vengono pubblicate su queste pagine prr lo stesso motivo di fondo.

Quello del bisogno di amare e di essere amati è un’esigenza talmente importante che spesso ci impedisce di valutare con la giusta capacità critica come stiamo investendo la parte migliore di noi, arrivando al punto di svilirla pur di non riconoscere che chi riteniamo di amare in realtà non sa che farsene di quel sentimento. Il migliore e l’unico che può dare dignità al nostro essere umani, e che non andrebbe sprecato.

Non c’è nessun intento pedagogico, ma solo uno spunto di riflessione per tutti sul significato del termine amore.

 

Lettera pubblicata il 20 Maggio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 16 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Michelle86 -

    Grazie Golem, perché la sento come la risposta alla mia lettera. Vorrei solo essere capace di riconoscere chi invece l’amore lo sa dare e ricevere davvero..

  2. 2
    Rossella -

    Quello che dici da una parte è vero e dall’altra è verosimile. Penso che con gli anni un uomo e una donna che si rispettano potrebbero anche maturare una visione comune del sentimento. Sposarsi in chiesa è diventata una cosa abbastanza ipocrita perché si esclude l’idea che uno dei due possa crescere vicino all’altro. Questo accade perché la maggior parte degli uomini è abituato a non riconoscere le donne… a guidarli è il loro istinto, non hanno avuto modo di maturare un’educazione sentimentale e si concentrano soprattutto sul carattere escludendo i modi e gli stati d’animo. Accade che non riescono a stare insieme perché hanno il potere d’interpretare finanche la malinconia. Gli appare come una mancanza d’interesse nei loro confronti… di natura sono abbastanza malinconica ma mi rendo sempre disponibile quando mi propongono di fare qualcosa, non sono mai triste o angosciata; per giunta ho la fortuna-sfortuna di essere una donna quindi, almeno in teoria, dovrei essere a cavallo. Da un uomo non mi aspetto che mi ami come potrei amarlo io perché gli uomini non dimostrano mai i loro sentimenti… non fanno complimenti o cose di questo tipo perché sono gelosi. Già partire da questi pochi elementi (pochi ma certi) ti aiuta ad essere più paziente e a pensare che un domani il tuo esempio potrebbe creare una sorta di affezione. In genere ad imbarazzare è l’ostentazione della sicurezza… infatti mi ha colpito l’abito indossato dalla Deneuve a Cannes perché riusciva ad esprimere pienamente quello piace agli uomini. Gli piace sapere che stanno con una donna che riesce a cavarsela in tutte le situazioni… forse questo piace a tutti ma alcuni amano farsene un vanto e questo mi rattrista sul serio. Darsi tempo è inconcepibile nel mondo di oggi, anzi è frustrante!

  3. 3
    Golem -

    Michelle, in parte lo è, lettera che ho letto con interesse, per quanto spiegava in maniera coraggiosa il difficile percorso che tutti compiamo verso la ricerca della più umana delle felicità. Ma paghiamo sempre il prezzo “dell’ignoranza”, quella che ci proviene dal fatto che l’amore resta più una manifestazione di quello che “vorremmo” essere che non di quello che siamo, fenomeno che è tanto più accentuato quanto più si è giovani.

    Riconoscere la persona giusta? Si, quando ci accorgeremo che con “quella persona” ci basterà essere quelli che siamo per essere quelli che vorremmo essere.
    Un saluto, e un forte augurio per quell’amore che ti farà essere contenta di essere te stessa.

    Rossella, interessante visione della questione. Ma la Deneuve è una gran donna.

  4. 4
    maria grazia -

    “Quello del bisogno di amare e di essere amati è un’esigenza talmente importante che spesso ci impedisce di valutare con la giusta capacità critica come stiamo investendo la parte migliore di noi, arrivando al punto di svilirla pur di non riconoscere che chi riteniamo di amare in realtà non sa che farsene di quel sentimento.”

    golem, parole tante vere quanto taglienti per chi si rifiuta ostinatamente di ammettere che ha inseguito o sta inseguendo un’ illusione. per quanto vissuta ardentemente e totalmente. sia chiaro che parlo in GENERALE, senza riferimenti specifici! o meglio, parlo SOPRATUTTO PER ME. ostinarsi a cercare l’ amore di chi ci rifiuta, oltre che essere un atto “irrispettoso” verso chi non può o non vuole darci quello che bramiamo, è anche e sopratutto un atto irrispettoso e “delittuoso” verso noi stessi e verso lo stesso principio di AMORE VERO. che, per sua stessa natura, non merita di essere confuso con altre forme di interazione umana. io però più che di amore “rubato” parlerei di amore GETTATO VIA. perchè in questi casi l’ oggetto del nostro interesse non ci obbliga e non ci spinge ad interessarci a lui, ma siamo noi che gli permettiamo di continuare ad avere un improprio accesso alla nostra esistenza. è un pò come se un ladro si intrufolasse in casa nostra e noi gli diciamo:” sei venuto a portarti via le mie cose preziose ? ok, accomodati, serviti pure!”. chi è corretto declina “l’ offerta” e se ne va. chi invece non lo è, continuerà a intrattenersi facendo man bassa di tutto ciò che trova. e prima o poi se ne andrà ( DEFINITIVAMENTE ) lasciandoci svuotati e atterriti!

  5. 5
    LinuX -

    Io sono, forse, una di quelle “ALCUNE PERSONE”…non siamo vuote e se siamo morte dentro, qualcuno ci ha ucciso. La cosa assurda è che la mano che ha sferrato il colpo mortale apparteneva al gruppo ” LE ALTRE PERSONE” , quelle con valori, quelle “buone”. Lei era emozionalmente e spiritualmente fantastica. Mi ha regalato un mare di affetto. I sui occhi mi hanno sempre regalato uno sguardo penetrante e profondo, sempre e soltanto profonda e mai superficiale. La sua mano sfiorava la mia, arrivando davvero al cuore. Nutriva il mio corpo, nutriva la mia anima. Mi è sempre stata vicina, soprattutto nei momenti più tristi della mia vita. Con enorme passione. Era uno spettacolo. Aveva vita pura dentro. Ma gliel’ho permesso, mi ha spezzato il cuore. Alla fine ho sprecato la mia vita, a lei che ha ucciso quel che di più prezioso le stavo offrendo.”
    Ora, io non dovrei sperare di risvegliarmi da questo torpore anaffettivo, oppure la “vostra giusta valutazione critica” mi esclude da una possibilità di risorgere? Pura illusione. Coma diceva A.S. ” Questa vita è MISERIA, DOLORE e SOFFERENZA”.
    L.

  6. 6
    maria grazia -

    “Ora, io non dovrei sperare di risvegliarmi da questo torpore anaffettivo, oppure la “vostra giusta valutazione critica” mi esclude da una possibilità di risorgere?”

    LinuX, a mio avviso nessuno è escluso dalla possibilità di risorgere dal punto di vista affettivo: nè chi è stato tradito e ferito, nè chi ha usufruito dell’ amore incondizionato di qualcuno per poi abbandonarlo e annichilirlo. Piuttosto, dovresti chiederti se tu la vuoi davvero, questa “resurrezione”, o se piuttosto ti va benissimo vivere così.

  7. 7
    Tao -

    condivido a pieno le parole di mariagrazia.
    troppo spesso ci si ostina su un idea,tutta nostra e individuale che pero non corrisponde alla realtà
    tutti (almeno credo) bramiamo per l’amore,forse bisognerebbe per prima cosa liberarsi proprio della nostra stessa persona,ma non e’ affatto semplice e mai credo del tutto possibile
    un altra considerazione che mi viene da fare e’ che tutto e’ un processo in divenire e percio non può esistere “statiticita”
    vi sono alti e bassi,comprensioni e incomprensioni e in un certo senso e’ un continuo prendersi e lasciarsi..forse l’amore fra due persone sta nella maturità di capire innanzitutto questo,per poi percorrere queste oscillazioni,il che vi e’ bisogno da entrambe le parti di una notevole lungimiranza…e di questi tempi la vedo dura

  8. 8
    rossana -

    Linux,
    sì, “Questa vita è miseria, dolore e sofferenza”: niente è perfetto e niente dura per sempre!

    secondo me, tutti, a rotazione, siamo vittime e carnefici. sta a noi scegliere l’imperfezione che più ci è congeniale e accettarne, volenti o nolenti, con onestà intellettuale, sia la consistenza che la durata.

  9. 9
    rossana -

    Tao,
    la staticità è solo nella rigidità della morte: tutto il resto cambia continuamente, sia in meglio che in peggio, a seconda degli eventi ma anche molto di più a seconda dei punti di vista.

    ognuno vede soltanto quello che desidera vedere e comprende soltanto quello che già è stabilizzato nella sua mente e nei valori in cui crede. non soltanto nell’innamoramento…

  10. 10
    LinuX -

    #mariagrazia
    Mi va benissimo vivere cosi nell’attesa del risveglio affettivo. Non ho alternative.
    L.

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