Salve a tutti, mi chiamo Tamara, ho quasi 40 anni, vi scrivo per chiedervi un consiglio. Sono sposata da quasi 10 anni, la mia storia inizia con Flavio dai tempi della fanciulezza. All’inizio della nostra storia lui era molto allegro, i primi anni di matrimonio mi aiutava in casa, facevamo le faccende il sabato assieme cantando con lo stereo ad alto volume. La crisi ha colpito anche noi, e purtroppo mi sono accorta di lati che stando bene economicamente di mio marito non vedevo. E’ vero che le persone le conosci nei momenti di difficoltà, infatti io persi il lavoro e Flavio ora è precario. Lui ha iniziato a intristirsi a non accendere più lo stereo e a diventare apatico a rimanere ore e ore nel divano. Il tempo che non trascorre lavorando lo fà dal letto alla poltrona. Non l’ho mai rimproverato per questo, ho capito il suo stato d’animo di uomo ferito e frustato. Abbiamo due caratteri diversi, amo mio marito, ma di un’amore diverso forse più intenso di quello dei primi tempi. Una volta messa la fede al dito è stato come sè lui avesse ottenuto quello che voleva, e non aveva più importanza coccolarmi, stringermi ecc.. Oramai sono sua moglie, mi dà molto per scontata come sè fossi lì e punto. Ha iniziato a non aiutarmi più, a pretendere, a sgridarmi, a non parlare più con me, sempre con il televisore acceso. A non baciarmi, il suo è un comportamento di una persona che sà che io ci sono e questo gli basta, ma l’amore è fatto di coccole, di carezze di parole, anche poche, ma di due persone. Ho imparato a essere sola anche quando lui è in casa con me. Con gli amici ride scherza e non traspare nulla, ma poi torna il buio. Ma non riesco a perdonargli il fatto che prima di sposarmi non mi abbia detto che era sterile. Il motivo della mia lettera è questo, sì può perdonare chi ami per questo? Quando ci siamo sposati ci siamo promessi che avremmo fatto delle visite mediche dato che pur non usando precauzioni non arrivava nessun bambino; ma il tempo scorreva e abbiamo lasciato perdere, dopo sposati prendevamo la cosa senza pensarci e non sè ne parlava più, sè sarebbe arrivato il bimbo bene, altrimenti pace. Lui continuava a dire negativamente che secondo lui non poteva averne, ma io positiva credevo che fosse il periodo che stavamo affrontando. Due anni fà accorgendomi che il tempo passava ho chiesto a Flavio di fare queste visite che per anni avevamo accantonato, almeno per sapere. Lui non capivo perchè fosse così riluttante, era una cosa che volevamo entrambi moltissimo. Quando ci hanno dato gli esiti e lui è risultato con una brutta azoospermia, sterile, mi disse che lo sapeva già. Mi è crollato il mondo adosso. Io lo amavo, ma avevo prima di arrivare all’altare il diritto di saperlo. Non voglio andare a fare un bambino con il primo che capita solo per esaudire il mio desiderio di maternità, come ho letto in alcuni post di lettere tipo le mie, volevo un bambino da lui. Però ora mi chiedo, sè lo avessi saputo, forse l’amore sarebbe stato così grande da sposarlo? Flavio i primi tempi del matrimonio è stato meraviglioso, ora però con il suo comportamento come sè si sentisse che oramai sono sua moglie e punto, non ricopre il suo ruolo di marito. Mi spiego meglio, sè forse lui fosse rimasto o si sforzasse di essere affettuoso, e più marito forse non si sentirebbe così tanto questo problema. Ma ora mi chiedo nè è valsa la pena rinunciare a una mia famiglia per un uomo che si è rivelato quello che non è? Questo sacrificio che poi non è un sacrificio, lo fà una donna che però è appagata da un marito che la riempie d’amore, ora a 40 anni quando mi sento il mio tempo scorrere penso sè è giusto. Rinuncio al mio desiderio per un uomo che non mi conforta, che per lui sono invisiblile, che dà più agli amici che a me, che non mi bacia, non mi coccola, che ha comportamenti come un coinquilino un’universtario, che quando facciamo l’amore è solo quando lo decide lui, come lo vuole lui, e per giunta molto egoistico e poco passionale. Questo è matrimonio? Penso che una coppia felice del loro matrimonio accetti il fatto di non aver bambini, ma quando comunque il loro amore fà sì che quel “vuoto” si riempia di bellezza, di amore, in questo caso non sò sè mi sono bene spiegata, è giusto? E poi perchè sposarmi e non dirmelo allora aveva secondi fini? Mi passano in testa tutte queste cose, e ora sono arrivata a un’età dove non è tardi, ma non è neanche presto, per rifarsi una famiglia. E poi non sono una macchina per fare questo…. Insomma sì può perdonare? L’amore è tra due persone è il figlio sè non arriva pazienza, ma ci dev’essere amore. Lui continua a ribattere che sono la sua vita, ma io non capisco più sè ci sia un’abitudine o sia vero amore, non pretendo l’amore passionale dei primi tempi ci mancherebbe, l’amore ha mille sfaccettature e più si va avanti e più diventa qualcosa di unico e diverso, ma abbiamo due modi diversi di vedere l’amore forse io e lui. Lo accetto va bene, lo accetto e amo anche i suoi difetti, ma potrò accetare di non essere madre, per un uomo che si comporta così?
Grazie a tutti spero di essermi spiegata.
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Categorie: - Amore e relazioni
Per un uomo deve essere una grande frustrazione. E’ anche vero che in altre circostanze lo avresti perdonato perché un marito è come un figlio. I problemi economici incidono parecchio sul nostro punto di vista, diventa tutto più pesante. Non ti dovresti colpevolizzare; in genere i media tendono a banalizzare questo aspetto ma la verità è ben altra, la convenienza non centra niente; purtroppo la vita diventa invivibile quando ti senti un peso. Resti la madre che desiderava per i suoi figli e questo ti dovrebbe far piacere. Evidentemente non ti ha detto niente perché l’uomo tende a sentirsi inadeguato per vocazione; la paternità è un suo grande desiderio, forse il più grande, ma sente che il suo compito si esaurisce nel concepimento. Io non riuscirei a lasciarlo perché l’immagine del polittico della Natività della Vergine di Lorenzetti si è impressa nella mia coscienza. Il primo pannello è dedicato all’attesa di San Gioacchino che viene ritratto nel momento in cui apprende la notizia… sembra davvero così indifeso. Non appare come l’uomo forte che si appresta a stringere tra le braccia il suo trofeo… se sei innamorata di lui ti dovresti far bastare questa verità!
Un gran bel casino.
Il fatto che tu ti faccia la domanda contiene in se’ gia’ la risposta. Che è no: non è giusto. Ha omesso una cosa seria, e la tua reazione è fin troppo corretta.
Comunque esiste la fecondazione eterologa.
Hai parlato con lui di questi problemi?
Tamara,
secondo me la peggior pecca maschile in un rapporto di coppia è il cambiamento dalla fase del corteggiamento a quella dell’ “oggetto del desiderio” acquisito. non ci sono scuse e non c’è perdono per questo imbarbarimento del “sentimento”!
per qualsiasi ragione tuo marito ti abbia taciuto la sterilità da cui si sapeva affetto, il suo comportamento è stato più che scorretto: avevi tutti i diritti di scegliere allora, e ancora li hai anche adesso, che, però, in tutta sincerità, mi sembra tardi. un nuovo rapporto amoroso serio, non soltanto finalizzato alla maternità, difficilmente s’improvvisa e si concretizza in pochi anni… e, comunque, nella vita può capitare a tutti di dover scegliere fra opzioni dense di pari o simili valenze emotive…
ottimo, a mio avviso, il suggerimento della fecondazione eterologa!
Io vi consiglio un supporto psicologico, anche non per forza privato ma di un consultorio ovvero di una ASL.
Persone a me vicine hanno gli stessi problemi e questo le rende, passatemi il termine, cattive.
Stanno ancora assieme ma probabilmente perchè da sole, in ogni senso, non andrebbero da nessuna parte.
Un’altra coppia invece, anch’esse molto vicine, si sono lasciati per un problema legato alla sterlitià. Ognuno segue le proprie aspirazioni, uno della coppia ha trovato un’altra e ci ha fatto un figlio e quindi una famiglia.. l’altra parte della coppia si è trovato dopo qualche tempo un altro partner.
Entrambi ora sono felici mentre erano infelici quando stavano assieme.
Dopo di che chiediti se veramente, tu, ami ancora tuo marito o ci stai perchè poi potrebbe sembrare che se lo lasci, lo stai lasciando per il suo problema.
Purtroppo son cose che vanno risolte o con una terapia di coppia o con un allontanamento consensuale.
Cara Tamara,
a volte in una coppia c’è più solitudine che in una vita passata da soli e quando te ne rendi conto ti riempi di amarezza e un gran vuoto…
Non è giusto che ti abbia mentito su una cosa così importante, ma forse al tempo, credendo in lui avresti fatto le stesse scelte e nonostante tutto parli di amore anche adesso.
Quindi che dirti, nei tuoi panni farei altri tentativi per risolvere la situazione.
Un abbraccio
Ciao Tamara,io sono molto realista nella vita e quindi da cio’ che tu scrivi percepisco una insoddisfazione a 360 gradi.Tu sei ancora giovane e non ti meriti di lasciarti morire in questa situazione con un uomo che non e’ piu’ lo stesso,quindi non l’ho giustificare ,hai scritto che ti senti sola anche quando lui e’ li con te e che non parlate piu’.Ti mancano le coccole ,le carezze,i baci ,un rapporto sessuale appagato…Insomma se tra due persone non ci sono queste sintonie di cosa stiamo parlando ancora…Prodigarsi per chi ? per sentirsi solo dire sei la mia vita ,ma di cosa ,di abitudine ?..E si credo sia solo l’abitudine a farci rimanere a volte e la mancanza di coraggio di cambiare…Se tu sei certa di cio’ che senti per lui e di cio’ che vuoi dalla vita,devi trovare il coraggio di prenderti quello che ti meriti e non quello che ti da’.
Auguri tamara.