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L’amore può bastare?

di Kyman

Io e il mio ragazzo stiamo insieme da due anni, passati splendidamente. Lui purtroppo in casa ha una pessima situazione, ha anche lavorato per la madre che ora non vuole dargli quei pochi soldi che gli spettano. Oggi ha preso la decisione di andar via di casa, ma purtroppo siamo entrambi ancora dipendenti dai nostri genitori nonostante entrambi abbiamo più di 20 anni (stiamo per laurearci, e io sono stata da poco licenziata nel mio lavoro part-time). Lo sento a pezzi, distrutto, e per un periodo voleva che finisse tra noi per questo motivo, perché dice  che non ha nulla da offrirmi per ora… naturalmente io gli ho detto che non sono i soldi ciò di cui ho bisogno, e soprattutto purtroppo finché non troveremo un lavoro dovremo fare entrambi dei sacrifici, quindi rinunciare anche ad andare a prendere una pizza… ma siamo sempre stati una coppia molto semplice, mai fatte cose eccessive, quindi ci stava bene anche così… solo che ora inizio ad avere paura. Paura del futuro, di non trovare un lavoro, di dover rinunciare a un futuro con lui per questo e altri mille motivi… so che l’amore dovrebbe bastare a superare tutto, ma a volte mi rendo conto che non è così (naturalmente il problema non è il non fare cose costose assieme, ma il pensiero che anche unendo le nostre forze potremmo non farcela). Lo amo veramente tanto, però questi suoi problemi familiari (causati dalla madre, non da lui) echeggiano anche nel nostro rapporto. Non so perché ho sentito la necessità di scriverlo qui… forse avevo solo bisogno di sfogarmi. Nel nostro paese le opportunità sono sempre meno, mi sento terribilmente scoraggiata.

Lettera pubblicata il 15 Novembre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

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  1. 1
    Rossella -

    Questa dipendenza dalla famiglia vi consente essere persone libere. Nella vita che verrà la serenità dell’altro dipenderà dalla dipendenza dalla famiglia del coniuge. La mancanza di partecipazione crea un senso di spaesamento anche se oggi la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne ne fa una questione politica e non considera i benefici che derivano da questa forma di dipendenza. Il marito diventa una persona pessima, e così via. Senza mai guardarsi dentro e soprattutto senza considerare come vivono tante persone che hanno perso il controllo della propria vita. Questa è la mia paura più grande. La paura di perdere la libertà. Per il resto mi considero una persona serena. Ma sarei molto più tranquilla se domani mattina mi svegliassi in un paese dove tutte le persone possono capirsi in tutti gli ambiti. Perché se il sacerdote – tanto per fare un esempio- è un uomo, come speso si dice, va da se che potrebbe sentirsi lusingato da un mio invito… le passioni non andrebbero demonizzate perché accentuano il senso di maestà della figura dal momento che spingono verso il basso e ci rendono stabili. Il peso non dipende solo dalle idee. Il Verbo si è incarnato. Pensiamo alla passione di Cristo.

  2. 2
    Rossella -

    Non abbiamo motivi validi per restare concentrati su noi stessi e, anche se siamo desiderosi di progredire nel bene, i nodi nevralgici della nostra vita spirituale vengono infiammati dalla paura di amare e quindi di non essere abbastanza. Davanti a noi c’è un uomo che indossa l’abito talare. Per celebrare ha bisogno di prepararsi, ma non di prepararsi psicologicamente. La vestizione lo libera da una paura che è infinitamente più grande della paura di bisticciare con un amico e ridimensiona paure tutto sommato gestibili. Lui indossa l’abito talare perché è pronto per la comunione, ma è anche un uomo che ha tutte le ragioni per voler essere amico di una donna che può comunicargli con la sua presenza (dunque non a parole) “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza , dominio di sé”. Ma questo può farlo quando non ha paura di perderlo. La cosa è reciproca. Ma questo vale anche quando nascono degli attriti tra il parroco e i fedeli. Non siamo dei puri spiriti. Le opere di misericordia non hanno niente a che vedere con le relazioni umane. I rapporti umani sono importanti, ma la civiltà si costruisce intorno ai valori permanenti.

  3. 3
    Yog -

    Essì, se non riuscite a pagarvi manco una pizza da soli c’è poco o niente da incoraggiarti. Anche se vi laureate, lo avrai già capito, lavoro nisba. Nada de nada. Prova un VFP1 nell’esercito, io ho una amica che di nome fa appunto Nada che è tenente (non ha fatto il VFP1, vabbè). Per un po’ ‘na pizza ve la comprate, macari una margarita che costa poco o una marinara e vi portate la mozzarella da casa che tanto finchè è calda (la pizza, dico, non la mozza) si scioglie bene. Insomma, dai, ci si arrangia in qualche modo. Auguri (inutili, è ovvio).

  4. 4
    Michelle -

    L’amore da solo non basta. Ci vogliono anche comprensione, sforzi da parte di entrambi, pazienza, costanza, complicitá, compatibilitá, progetto comune.. Se avete queste cose, la questione soldi piú avanti si risolverá. Siete giovanissimi, avete tempo per costruire un futuro con piu´stabilitá economica.

  5. 5
    Golem -

    “L’amore da solo non basta. Ci vogliono anche comprensione, sforzi da parte di entrambi, pazienza, costanza, complicitá, compatibilitá, progetto comune…”

    In realtà questa è proprio la descrizione dell’Amore. L’altro si chiama innamoramento.

  6. 6
    Flower -

    Se avete perso già tutto, e non avete nulla da perdere, andatevene all’estero, in un paese caldo magari, così vi fate pure le vacanze aggratis!

  7. 7
    Gabriele -

    Cara Kyman, anche io come il tuo ragazzo oltre a studiare, lavoro con mio padre. Forse quello che non sai è che quando si lavora in un contesto “parentale” per la legge non hai diritto a nulla cioè: se il figlio lavora per il padre/madre è ragionevole pensare che anche se non percepisce uno stipendio vero e proprio, il figlio gode dell’attività familiare in forma perfetta ed integrale. Ciò non toglie, che l’esperienza fatta dal tuo ragazzo non sia valida, deve solo argomentare tutte le mansioni che ha svolto, nel curriculum vitae, magari facendosi aiutare dalla madre. È difficile infatti inquadrare un dipendente/lavoratore che lavora in famiglia, per il semplice fatto che gli viene richiesto uno sforzo maggiore rispetto ad un dipendente non familiare.
    Per il resto, la vostra condizione non è diversa dalla maggioranza dei ventenni/trentenni, che impigliati in una situazione perenne di stallo tra contratti di apprendistato/tirocinio, un contratto a tempo determinato a 6 mesi sembra platino puro.

  8. 8
    rossana -

    Kyman,
    se vi amate e vi comprendete a vicenda, c’è solo bisogno di resistere ancora un po’. non può andare sempre male. basterà che anche solo uno dei due trovi un lavoro o un lavoretto e già buona parte del problema economico sarà risolto.

    se il sentimento che vi lega ha salde radici (istintive, sensuali ed emotive), tutto il resto, fra alti e bassi, viene a poco a poco da sé… si tratta di una prima prova, da superare insieme!

  9. 9
    Esther -

    Guardate, PRIMA viene il lavoro e con esso la stabilità economica, POOOI, l’ammore. Ognuno deve essere libero ed indipendente economicamente e solo allora avrete la testa per amarvi. Pensa al lavoro: il resto viene da sè! È vero, ragazza, non ha nulla da offrirti, perciò smollalo come l’ultima ciabatta vecchia dispara rimasta di due. Liberatene il prima possibile. E al prossimo chiedi subito diretta: tu che cosa puoi offrire? Se la risposta è incerta, consideralo trasparente cioè starai parlando da sola, e solo i pazzi parlano da soli. Tu devi essere grande da sembrare folle, sì, ma sempre sana di mente! Il tipo che si impegna ma non riesce, non fa per te. Nisba. Mollalo con un sms e bloccalo subito.

    Per te, niente piagnistei, lavora inventandoti e pensa a te stessa, il resto non serve, soprattutto un mammone con tanto di suocera rompimaroni.

    Viaggia. Esci. Datti da fare. Come fai a restare così passiva e depressa? Ma prima di tutto: liberati del peso morto per decollare.

  10. 10
    Solnze -

    Io sono esterrefatta dal commento di Esther. Io dico solo che mio marito è sì molto generoso, ma anche noi abbiamo passato periodi duri e se avessi ragionato come sta papera avrei perso l’uomo migliore del mondo!

    Troverà una soluzione, vedrete. Ci sono molte persone nella vostra situazione, ma se vi lasciate aggiungerete un problema ad un problema: oltre a problemi di soldi avrete anche problemi d’amore .

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