Sono stata operata e lui era il mio fisioterapista. Mi ha aiutata molto a superare quel periodo, nonostante io non gliel’abbia mai detto! Sono stata due mesi in ospedale e quando sono uscita non ho trovato molti amici ad aspettarmi! In particolare mi ero affezionata ad un ragazzo che pensavo fosse il mio migliore amico ma mi ha delusa!
Avevo bisogno di sentirmi protetta da una presenza maschile così mi sono affezionata a lui nonostante io non parlassi molto e, di conseguenza, neanche lui dato che ero troppo timida!
Nonostante questo sentivo di piacergli! Sebrava come se mi lanciasse dei segnali, frasi che mi sembravano abbastanza strane da dire alla propria paziente! Mentre stavo lì avevo deciso di conoscere religioni diverse da quella cattolica e allora iniziano a venire a casa mia i testimoni di geova.
Nel frattempo io smetto di andare a fare fisioterapia perchè ero consapevole del fatto che faccio presto ad affezionarmi alle persone e rimanere delusa, quindi ho preferito evitare. Dopo un pò scopro che lui è Cristiano Evangelico.
Quando l’ho saputo sono rimasta stranita perchè ad un tratto mi sono sentita come se Dio mi stesse mandando un segnale, come se quella non fosse una coincidenza (col fatto che avevo deciso di conoscere altre religioni). Allora lo cerco via mail e gliene parlo. Mi ha chiesto di vederci e abbiamo parlato della sua religione una mezz’oretta e poi abbiamo trascorso una normale serata. Poi mi ha invitata in chiesa da lui ed è da 4 mesi adesso che la frequento e lo vedo quasi ogni giorno. Lui è sempre più strano.
Sento di non essergli indifferente ma ogni volta che mi dà almeno 5 motivi per pensare che ricambia i miei sentimenti, capita qualcosa che mi fa crollare tutte le speranze! Prima mi dice che non mi faccio sentire mai, e quando gli mando un messaggio capita spesso che non risponde. Ho pensato che fosse per via della religione, perchè una volta parlando con un ragazzo disse che prima di confessare a una ragazza i suoi snetimenti dovrebbe accertarsi che questa non lo allontani dalla chiesa e che, magari, si converta anche lei.
Ultimamente mi ha fatto anche qualche domanda sul battesimo, se i miei genitori sono d’accordo eccetera.
Io vorrei finalmente sapere la verità, se prova anche lui qualcosa per me.. Non vorrei dirglielo, sono all’antica e penso che debba essere sempre l’uomo a fare il primo passo.. Ma oltre questo il problema è che non voglio perderlo perchè lui è importantissimo per me e, inoltre, mi sono affezionata alle persone che frequentano quella chiesa e non voglio lasciarla. (In chiesa ci vado con lui perchè è lontana e non saprei arrivarci sola) Insomma, non so che fare! Và avanti da un anno e quando penso che è da tutto questo tempo che tengo tutto questo per me, mi assale la tristezza! Chiedo un vostro consiglio!
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Categorie: - Amore e relazioni
ciao SweetKiss,
secondo me, da quanto descrivi quest’uomo non è innamorato di te e non prova nemmeno grande attrazione nei tuoi confronti.
la chiave della tua storia sta essenzialmente in questa frase: “Avevo bisogno di sentirmi protetta da una presenza maschile così mi sono affezionata a lui”.
forse stai attraversando un momento di particolare fragilità, dimostrato anche dal desiderio di trovare un appiglio in una religione più soddisfacente della tua.
magari ti sei innamorata e cerchi di dare a te stessa giustificazioni varie sul suo comportamento, come fa ogni persona che ama senza essere ricambiata.
a me sembra che lui si comporti da amico. non dargli modo di avvicinarsi a te intimamente, lusingato dai tuoi segnali accattivanti, senza essere sicura che il tuo sentimento sia ricambiato.
cerca di prendere le distanze dal tuo sogno di lui e dalle tue illusioni. scusami per la franchezza e tieni presente anche che il mio è soltanto un parere a distanza.
un abbraccio.
Sweet: io ho l’impressione (ma ovviamente non sono te, non sono in te e non so lì) che la tua sia più una fase di transizione, con una voglia di scoperta, ma insieme forse ancora un po’ chiusa, per il fatto che comunque ti sei un po’ chiusa nel limbo di una storia che di fatto non è mai veramente partita, anche se delle affinità possono esserci. di te dici: @Avevo bisogno di sentirmi protetta da una presenza maschile così mi sono affezionata a lui
e parli molto di cosa pensi sarebbe importante per lui, anche dal punto di vista religioso. Credo però che la spiritualità, anche quando condivisa, sia sempre e comunque un aspetto molto personale.
in te mi pare c’è bisogno di affetto e di condivisione, ed è vero che conoscere nuove realtà muove le energie. Anche provare interesse per una persona, purché non si resti incastrati in una perenne attesa.
può darsi che in questo momento tu abbia bisogno di questa attesa, anche tu, ma se così non è, se la cosa non evolve davvero (che non significa forzare le cose, ma intendo dire di osservare la realtà e le tue sensazioni rispetto alla realtà) e ciò non ti fa sentire bene, se questo interesse ti causa più sensazioni di attesa, blocco e mancanza, forse è meglio che allarghi un po’ i tuoi orizzonti, dandoti la possibilità di conoscere qualcuno che possa ricambiarti, per vivere un’avventura emozionale “piena” e reale, in cui avere la sensazione di condividere e costruire. Perché è vero che esistono le persone timide o che non mettono le carte in tavola (bisogna vedere però anche se questo modo di essere ci è compatibile) ma esiste anche la semplicità del “non gli piaci abbastanza”, che non è una cosa che toglie qualcosa a te, come persona, naturalmente. E’ solo che la scintilla non scatta, ovviamente, per forza.
Intanto vi ringrazio per aver risposto! Vedo che avete notato entrambe la frase “Avevo bisogno di sentirmi protetta da una presenza maschile così mi sono affezionata a lui”. Ammetto che all’inizio magari il punto fondamentale era questa mancanza di una presenza maschile, soprattutto perchè ancora non lo conoscevo! Quando notai questo, infatti, smisi subito di andare allo studio per “farmela passare” ma dopo qualche mese senza vederlo, nonostante io avessi ripreso la mia vita sociale, pensavo ancora a lui con tristezza, spesso piangevo.
Io ho pensato anche di non piacergli, l’ho preso in considerazione! Ma poi inizia a farmi ricredere! E’ molto protettivo nei miei confronti, quando usciamo insieme al gruppo della chiesa mi guarda in continuazione mentre chiacchero con le altre e mi chiede se và tutto bene.. Una volta mi ha “sequestrato” un cd triste perchè aveva paura che mi venisse sonno alla guida! E non noto questo tipo di comportamento con nessun’altro nel gruppo! Possono sembrare sciocchezze ma la cosa che noto più di tutte è che quando scherza con me, quando mi “prende in giro”, lo fa con il desiderio di vedermi ridere..
Per quanto riguarda il credo, mi sento finalmente “al mio posto” praticando quella religione, vi assicuro che non sono condizionata da lui.. nella mia vita non mi sono mai fatta condizionare da nessuno nelle mie scelte! Io adesso non vi chiedo se gli piaccio o no, perchè so che è difficile capirlo così.. é difficile pure per le due mie migliori amiche, che sanno tutti i fatti.. e dicono che, secondo loro, aspetta che io mi converta per farsi avanti! Una volta a un ragazzo consigliò di non farsi avanti con una ragazza, fino a quando lei non si fosse convertita di sua volontà, senza essere condizionata da lui.. perchè devono condividere il loro credo che, per loro, è fondamentale nella coppia. Io vi chiedo se potete aiutarmi a trovare un modo per capire meglio la situazione e per farlo “parlare” senza espormi troppo.. E con “parlare” non dico che sono certa di piacergli, “parlare” anche nel caso in cui fosse una risposta negativa.
Sweet Kiss,
premesso che personalmente non amerei una persona che pretende, sia pure in modo indiretto, che assuma il suo credo, secondo me ti restano tre alternative:
1) aspetti che sia lui a farsi avanti, e intanto ti crogioli in un sogno tutto tuo che potrebbe lasciarti con un amarissimo risveglio.
2) ti allontani da lui e stai a vedere se ti cerca.
3) gli parli francamente, facendogli intendere bene i tuoi sentimenti e chiedendogli di fare altrettanto con te, in modo da giocare a carte scoperte. più velatamente, potresti fare un discorso sull’amicizia, e vedere come lui la vede…
a me sembra che la seconda sia la migliore. vedi tu…