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Lettera pubblicata il 22 Febbraio 2015. L'autore, DeaBastet, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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DeaBastet,
una sola domanda, se ti va di rispondere con sincerità: sei stata tu o è stato lui a riallacciare i rapporti tramite Facebook?
Cara DeaBastet, l’esperienza e’ l’unico vantaggio dell’età, che in fondo e’ l’eufemistico nome che diamo alla somma dei nostri errori. È chiaro che a te nella tua storia manca la visione epica del rapporto. Ma devi sapere che nelle relazioni quotidiane questa non ci sarà mai. Non nel modo in cui la stai cercando tu rifugiandoti nel sogno. La vita in due e’ un “progetto” e come tale va perseguito superando con la volontà i difetti “progettuali” in corso d’opera. Questa costruzione, che si fa in due nel tempo, da’ la vera dimensione della parola “amore”. Altre espressioni sentimentali vengono chiamate impropriamente amore ma sono della grande famiglia dell’innamoramento, e quindi delle illusioni. Molto belle e gratificanti, ma non sono amore.
Ma sei stata piu’ chiara nelle risposte che hai dato nel definire la tua relazione in atto. Allora il punto e’ che se sentì questi bisogni e li assecondi, e nello stesso tempo non ti senti ricambiata ( ho capito bene?) dal fidanzato di lungo corso, non hai futuro con questo. Personalmente sono certo che un rapporto NON ricambiato non potrà mai diventare amore come l’ho descritto. È a sua volta un’illusione che porterà solo delusioni. Destino sicuro di tutte le illusioni, come sappiamo.
Pensaci, e non accontentarli MAI di meno di quello che sai di dare all’altro. È giusto per te ed e’ meglio persino per lui.
Auguroni.
Rossana, massima sincerità: è stato lui a scrivermi. Io non ho mai più pensato a lui se non come a una persona di cui avevo molta stima.
Golem, ecco. Io avrei voluto tanto averla quella “visione epica” di cui parli. Quando ci credi così tanto da dimenticarti persino di te stessa. Lui è cambiato nel tempo, ha riconosciuto i suoi errori, mi ha perfino confessato di “avergli insegnato ad amare”; mi ama tutt’ora. A me resta l’amaro di certe ferite del passato che mi hanno cambiata tanto (un po’di rancore si evince da come racconto i fatti, me ne rendo conto).
L’altro era l’illusione del ragazzo che mi avrebbe salvata e curata; rappresentava questo per me: la liberazione dalle ferite.
Io resto dove sono perché non riesco a non esserci; nel bene e nel male.
Auguroni anche a te e a tutti voi.
Bene o male, siamo tutti naufraghi.
Grazie.
DeaBastet,
grazie per il riscontro, che mette in luce che in te al momento non c’è grande carenza nel rapporto amoroso in cui sei coivolta.
mi sembra, tuttavia, che tu stia dando al tuo compagno parecchio di più di quanto non riceva in cambio. amare non dovrebbe significare annullare troppo di sé a beneficio dell’altro. se però per te va bene così, avrai le tue ragioni, non ultima quella di non poter immaginare di fare altrimenti.
un abbraccio.
Rossana, grazie a te.
Vedi, io sto recuperando molto di me stessa tant’è che l’altra persona è sopraggiunta nella mia vita proprio nel periodo che io consideravo di maggior serenità. È come se lui fosse arrivato a tirarmi fuori un certo dolore che avevo sotterrato; una parte di me stessa che avevo messo nell’angolino.
L’ho definito “angelo” proprio perché lui era la persona che se ne stava lì ad ascoltare le mie confidenze, i miei dolori e non puoi fare a meno di provare almeno gratitudine (e affetto) per chi ti ha dedicato un po’del suo tempo prezioso cercando di tirare fuori ciò che di bello c’è in te.
Mi sono solo chiesta perché con lui era tutto semplice mentre col mio compagno ho dovuto “faticare” così tanto. Forse proprio perché da chi amiamo vogliamo sempre troppo e di più? O forse semplicemente perché la mia storia è “reale e vissuta”, mentre con l’altro era solo “sogno”; erano solo parole.
E’ tutta qui la chiave.
Un abbraccio a te, Rossana.
DeaBastet,
il dialogo mentale fra partner è importante per chi desidera non ridursi a un interscambio sulle banalità quotidiane. resta qualcosa di vivo, che non si esaurisce mai. anche saper ascoltare e sapere di essere ascoltati crea forti legami.
secondo me, non è che vogliamo sempre di più da chi amiamo. in ogni rapporto c’è quasi sempre qualcosa che manca, che però può essere ampiamente compensato da quanto ci viene donato in modo costante e magari pure in sovrappiù. è realistico valorizzare la persona per quello che è ma può anche succedere che di tanto in tanto ci si renda conto di quello che vorremmo e che non è in grado di darci. è sempre una questione di equilibri. se non è molto profondo, l’amore si esaurisce quando nel tempo si ottiene sempre meno attenzioni diventando scontati.
con questo “angelo”, che ha saputo percepire e lenire il tuo dolore nascosto, quasi certamente avrebbe potuto essere tutto diverso, perché tu per prima lo saresti stata, anche se non è affatto detto che sarebbe stato meglio. anche con lui ti sarebbe di certo mancato qualcosa.
personalmente non ho barattato la sicurezza con il gusto di vivere con la massima pienezza quanto ho avuto occasione d’intravedere in ambito amoroso. ottima la concretezza, se rende sereni, ma, non essendo automi, altrettanto importante può essere una parte di sogno, se vissuta con buon senso e ponderatezza.
hai già fatto l’esame della tua situazione, condividendola con il tuo compagno. piccola crisi di coppia superata. non ci pensare più e inizia ad avere cura di te, a tutto tondo. forse potresti anche lì dove ti trovi portare a termine gli studi interrotti. fai qualcosa per te stessa, non limitarti ad essere una gregaria.
se ci si sente realizzati, i sogni, piccoli o grandi che siano, sono proiettati sui progetti a due!
Grazie davvero Rossana!
Mi sto muovendo in questo senso. Credo fermamente che lo stare bene con me stessa possa giovare alla coppia.
Per quanto riguarda l’altro ragazzo, io sono convintissima che sarebbe stato tutto diverso e meno sofferto ed è qui che comincia la mia idealizzazione. Non so perché, ma la sua maturità “emotiva” mi faceva pensare che sarebbe stato molto attento a certi miei bisogni e non mi avrebbe mai “abbandonata”. Ho questa stupida sensazione che lui mi avrebbe amata e ascoltata molto di più.
E sai perché? Perché siamo molto simili come vissuto, come sensibilità, come profondità, come visione della vita. Mai trovato qualcuno così e questo mi fa rabbia se penso al fatto che io queste cose le avevo già intuite anni fa e ne avevo già comprese le potenzialità.
Ma questa è un’altra storia.
DeaBastet. Se mi permetti un piccolo contributo che nasce dalla mia esperienza, quello che servirà per far nascere quell’amore che ci fara’ vivere bene e appagati con un partner l’hai scritto nel tuo post: “Perché siamo molto simili come vissuto, come sensibilità, come profondità, come visione della vita. Mai trovato qualcuno così”.
Quando sarà passata l’attrazione inspiegabile che ci fa desiderare spesso chi non ci corrisponde come sarebbe giusto (ma che è spiegabilissima invece) saranno proprio quelle affinità che terranno insieme la coppia.
C’era uno scrittore che diceva che bisognerebbe scegliere come compagna di vita una donna che se fosse stata un uomo sceglieresti come amico (e naturalmente viceversa).
Io e lei oltre che marito e moglie siamo diventati i migliori amici l’uno dell’altra. Gli istinti danno le passioni ma spesso queste si pagano con il resto della vita quando finiscono ( e finiscono, presto o tardi).
L’amore e’ una costruzione dell’essere umano, la passione no; e’ un regalo della Natura. Non abbiamo nessun merito nel provarla o farla provare.
Ciao
DeaBastet,
“simili come vissuto, come sensibilità, come profondità, come visione della vita.” – se condiviso, è un gran bell’insieme! archivialo, se così ti senti di fare, ma… se così farai, riflettici bene su prima ma poi bada che sia per sempre!
dal mio punto di vista, meglio avere rimorsi che rimpianti, ma non siamo tutti uguali e ognuno sa cosa è preferibile per sé…
Dreabastet ..Io concordo con Golem .La passione/innamoramento/infatuazione sono reazioni chimiche (doni della natura ,non meritocratici ).Queste emozioni fanno e disfano eventi ,non progettano futuri insieme. Per quello che credo io , l’amore é famiglia. Non nel senso di mettere al mondo un bambino, ma nel senso che non è sempre “la cosa di cui parlare” ,quanto “la situazione in cui parlare” .Questo la porta ad un livello meno epico della passione, ma più vero e costruttivo. Ciò che dice Golem sul fatto che oltre che essere amanti , bisogna essere migliori amici è vero ,perché quando la reazione chimica passa cosa resta? La realtà è sicuramente meno armoniosa della fantasia. Tu parli di “amore platonico” e proprio Platone ,affermando che la realtà è imitazione dell’idea ti da un consiglio. Tu vuoi reprimere l’idea ? Se quest’idea diviene un idea di repressione, la tua realtà sarà una realtà di repressione. La tua realtà imita la tua idea e se tu limiti la tua idea essa limita la tua realtà. Qualsiasi progetto di felicità é un’idea o se vogliamo possiamo innalzarla a ideale. E su questo ti faccio un’altro esempio.Esitono prove certe che Gesù abbia fatto ciò che si dice ,a livello divino ? Non sappiamo se tutto sia vero (io non credo per esempio ) ,ma l’esistenza di quest’idea di Gesù, ha ispirato personaggi come Martin Luther King ,Madre Teresa ecc..Ecco tu non sai certamente com’è questa persona nel quotidiano, ma hai un idea di felicità. Poi magari non sarà lui e sarà un’altra persona che non conosci ,o addirittura sarà il tuo attuale compagno ,ma dialoga con quest’idea , non reprimerla ,é saggia ,ti dice molto di te e di ciò che vuoi realmente, è preziosa ..:)