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Lettera pubblicata il 14 Aprile 2021. L'autore, Midaresteunconsiglio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Gabriello: “occupandomi di relazioni so bene che ci sono dinamiche che generalmente sono valide per tutti…”. Vero? Lo dico anch’io da tanto tempo, eppure c’è chi sostiene che ogni storia sia una storia a sé, malgrado vi siano dinamiche che valgono per tutti. Come mai secondo te? Si vuol forse credere a tutti costi che la propria storia non ha termini di paragoni? Sia unica e irripetibile? Sarebbe bello conoscere l’opinione di chi si occupa di relazioni.
Golem ciao.
Sentirsi ‘’speciali’’ nei propri problemi è un po’ come il bambino che si trova al centro della stanza e vuole farsi vedere dai genitori, che in quel momento sono distratti dal loro fare quotidiano. La manifestazione del bimbo in cerca di riconoscimento (atteggiamento corretto se però sei un bambino), che a differenza dell’adulto non ha ancora sviluppato quella consapevolezza della propria maturità, per cui è giustificatissimo.
L’adulto tende in questi casi a ricoprire il ruolo della vittima perché può’ così facendo, non impegnarsi a cambiare davvero le cose.
Quando cambi devi guardare tutto ciò che riguarda te stesso in profondità ed è impegnativo.
Detto ciò, è vero che ogni storia è soggettiva, ma………. direi che in basa alle statistiche, ma soprattutto all’esperienza, le dinamiche sono naturalmente quasi sempre le stesse. Buonanotte ciao ciao
Gabri: “…Detto ciò, è vero che ogni storia è soggettiva, ma… Direi che in base alle statistiche, ma soprattutto all’esperienza, le dinamiche sono naturalmente quasi sempre le stesse.”
Grazie, la spiegazione è assolutamente convincente, e il blocco della maturazione ne appare la causa più plausibile. Si necessita dell’approvazione altrui per mancanza di sicurezza di sè. Empiricamente ci ero arrivato anch’io, ma una conferma da chi è del mestiere è sempre meglio.
Buona giornata
Gabriel,
è il “quasi” che mi trattene spesso dal far di tutta l’erba un fascio, soprattutto dal dedurre dinamiche di fondo (poche e pesanti) da applicare a soggetti sofferenti, che devono ulteriormente elaborare una perdita amorosa.
nessun giudizio può essere universale. qui si tratta sempre e solo di opinioni, da rivolgere a PERSONE pressoché sconosciute, sulla base di una esposizione priva di contradditorio, per cui nessuna successiva evoluzione può essere prevista con assoluta certezza.
quanto sopra m’induce a trattare ogni caso a sé, evitando dinamiche di cui non sono affatto sicura, che, a mio avviso, dipendono molto da temperamenti, età e circostanze, tutti appena tratteggiati.
non essendo un’esperta in materia di relazioni, preferisco soffermarmi sul “qui, ora”, analizzando la situazione più che non la/e persona/e, senza pretendere di tracciare percorsi, dal passato al futuro. le emozioni del momento sono soggettive, e a quelle prediligo dedicare attenzioni. lasciando all’interessato la decisione su di sé e sui sentimenti in cui è coinvolto.
Gabriel,
poiché il punto di vista di un esperto in materia è da prendere in considerazione, se ti va e hai tempo, mi piacerebbe che tratteggiassi quali sono per te le due o tre dinamiche predominanti in ambito amoroso.
un caro saluto.
Gabriel,
in mancanza di riscontri, ho tentato una ricerca sul web. ecco il secondo risultato, a firma di uno psicologo:
https://psicologiaebenessereconsapevole.com/love-story-ecco-come-puo-essere-la-tua-storia-damore/
elenca quasi 30 modalità di rapporto amoroso, fra le quali non saprei identificare quella che potrebbe essere applicata alla problematica espressa in questa lettera.
forse i racconti hanno poco a che fare con le dinamiche di fondo anche se, secondo me, la maturità dei soggetti al momento della scelta è una condizione, che prefigura l’evoluzione ma non una dinamica di relazione in sé.
a suo tempo, avevo cercato di apprendere qualcosa da Jole Baldaro Verde, che ha descritto scelte di tipo narcisistico, scelte stabili, coppia complementare, coppia genitale, scelte legate al bisogno di autostima, di identità o di potere… tutto troppo tecnico e troppo complesso per le mie capacità d’analisi e la mia preparazione a destreggiarmi con un minimo di sicurezza in…
Ma che tipo di amore è? Il 31esimo probabilmente.
L’amore uno è, il resto sono i casi della vita. Questo non è neanche iniziato. Lui è solo innamorato, e nonostante noti già diversi difettucci in lei destinati a diventare difettoni, dopo, la pensa. È normale a 25