L’amore non è una droga.
E’ una parola difficile da pronunciare e soprattutto da realizzare ma non è una droga, può inebriarci, può scuoterci, sconvolgerci, farci sentire quel movimento strano in fondo allo stomaco, al suo primo apparire. Ci fa brillare gli occhi, ci rende più belli. Ma l’amore non è una droga che ci imprigiona e dalla quale non possiamo svincolarci. Quelle sono emozioni che poi passano, e fanno anche danno. L’amore è intensità, passione, leggerezza, ma deve manifestarsi nella libertà, nel rispetto delle decisioni dell’altro, nel dialogo, nella fatica della costruzione di qualcosa. L’amore deve diventare qualcosa che ci rende LIBERI di scegliere l’altro e di custodirlo, amarlo, rispettarlo quando non parla e anche quando è difficile. Se ci si innamora, e qui nessuno sceglie, è giusto poi capire se ci sono davvero i presupposti tali per piantare per terra ciò che si è trovato. E’ bello vivere le emozioni così come vengono, ma questa bellezza effimera è ciò che poi si trasforma in male quando passa il primo momento. Forse sembrerò banale, retorica, ma l’amore si coltiva giorno per giorno, insieme. Perché per amare non bisogna essere fedeli solo all’altro, ma soprattutto a se stessi e alla propria vita…
Tutte le volte che mi sono ritrovata a vivere qualcosa che mi toglieva l’anima ho capito che non era la cosa giusta. Si può soffrire per amore, ma è un tipo di sofferenza diversa. Spero che questo messaggio arrivi a chi ne ha bisogno 🙂
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Categorie: - Amore e relazioni - Riflessioni
sono d’accordo, il problema è che spesso l’amore o chissà cosa, è solo da una parte, mentre l’altra prende prende e sta a guardare, e poi alla prima occasione va via.
infatti non è una droga è peggio… a volte diventa una DIPENDENZA AFFETTIVA…
mmm non so guerriero. se in una relazione l’amore è da una parte sola secondo me c’è qualcosa che non va anche in quella parte. Intendiamoci, l’amore è gratuito e credo in questo, però non è univoco in una relazione di coppia, altrimenti anche la parte che “ama” manifesta pure un problema ed è la dipendenza di cui parlo sopra.
tra la parte che da senza ricevere ed un a parte che riceve senza dare oppure riceve dando poco, quale preferisci??
Concordo completamente. Dipendenza affettiva calza a pennello: una delle due persone cresce, ma incompleta ed alla fine scoppia, lasciando l’altro con tanta fatica spesa, ma pochi passi effettivi raggiunti da chi aiutava. Adagiarsi sull’altro insomma, arrivando a far scoppiare TUTTO per cercare qualcosa che non si sa cosa sia anche se ha un nome: felicità. E’ inevitabile mi sa, anche se sono sempre il solito inguaribile innamorato dell’amore, che pensa ci si possa parlare serenamente per lavorare su noi stessi insieme. Sapete… ho quella vecchia, arcaica, puzzolente, macilenta, noiosa concezione dell’amore come forza che può tutto. Quella forza per la quale vale la pena tentare l’intentato perché quando la si è persa, riaverla è difficilissimo. Mi faccio ridere da solo guarda…
Spectre, ti faccio compagnia.
Sono così disilluso che non ho più nemmeno la forza di scrivere.
beh grazie ragazzi per le risposte. Guerriero non preferisco nessuna delle due parti, e lo sai, ma credo che se la situazione permane per tempo così siamo noi che cerchiamo di salvare una situazione che non si può salvare. Allora saremmo dovuti essere noi a lasciare l’altro, quando sentivamo che non corrispondeva i nostri tentativi di fare andare avanti la storia. E lo facciamo, anzi abbiamo iniziato, con il no contact.
Spectre, è vero che l’amore può tutto. Ed è bello scoprirlo.
si magari lo lasciavi ma poi te ne pentivi
Ragazzi (mi rivolgo ai maschietti), l’amore non è una droga, è peggio. E donna uguale danno.
Piace una? Bene, ci si faccia avanti. Se ci sta ad iniziare qualcosa, ok; se non ci sta, si tira dritto Alla fine chi ci perde sarà lei, che dopo un po’ si ritroverà con qualche omuncolo al fianco. c.... suoi, noi le avevamo dato una possibilità. Sorriso e passare alla prossima stazione.
E’ così che va, mettetevelo in testa. Se poi si sta insieme ad una persona, e nasce dopo un po’ anche l’amore… Beh, occhi aperti: la gente è sempre pronta ad impalarti da un momento all’altro, quando meno te lo aspetti. Innamorati sì, rincoglioniti no.
Monk d’accordo, contano i fatti, e la realtà è purtroppo questa