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Amore non corrisposto, infatuazione, ossessione

di marsicanotto

Gentile direttore,

le confesso anticipatamente che mi trovo in imbarazzo per i contenuti di questa lettera, ma forse è meglio sopportare  per un po’ il disagio per avere un consulto. Sono un ragazzo di 25 anni e mezzo, vivo a Milano e sono stato residente in una comunità psichiatrica per quasi tre anni (da cui mi sono dimesso vontariamente a fine ottobre di quest’anno): soffro di disturbo ossessivo-compulsivo e depressione maggiore da quando avevo 15 anni.

In questa comunità a febbraio di quest’anno ho conosciuto una tirocinante infermiera di origini lucane (viene da un paese della provincia di Potenza) e sono rimasto colpito dalla sua bellezza: ha un viso bellissimo e armonioso, naso né troppo grande né troppo piccolo, occhi da cerbiatta, capelli neri e mossi, mani molto femminili, voce e labbra sensuali tantoché mi sono innamorato (o infatuato, perché c’é differenza tra le due cose) di lei. Ha due anni meno di me. Secondo i miei gusti è una delle più belle ragazze che io abbia mai visto. La ragazza in questione è rimasta tre settimane a fare il tirocinio nella struttura dove sono stato residente e dopo che ne era passata una ero già cotto di lei, al punto che una volta, terminata una partita a tennistavolo con lei dentro alla comunità, le ho chiesto sfacciatamente se voleva uscire con me a bere qualcosa e lei ha risposto andando subito al sodo dicendo che era già fidanzata. Ma non mi sono arreso. Una mia amica che era residente come me nella comunità che ci era entrata in confidenza è venuta a sapere da lei che lavorava come barista in un locale vicino casa. Sfruttando il fatto che il primo giorno di tirocinio la ragazza da cui sono attratto aveva un cartellino con su scritto il suo nome e cognome, l’ho cercata su Facebook e siccome, nonostante non avessi l’amicizia, dal suo profilo era possibile visualizzare alcune informazioni, ho scoperto dove abitava. Ho fatto due più due e sono andato tutti i giorni al bar dove lavorava (prima però ho girato un sacco di locali per sapere quello che era giusto) finchè non l’ho trovata (lavorava il mercoledì). Così tutti i mercoledì sono andato a trovarla perché volevo solo vederla (anche a costo di essere scambiato per maniaco, ma ne avevo bisogno: ero come un tossicopendente che necessita della roba) pur sapendo che non avrei avuto speranze e che il fatto che una volta uscito da quel locale sarei stato peggio di prima (nel frattempo ho saputo da sua conquilina e amica che lavorava anche lei in quel bar con cui sono entrato in confidenza che sarebbe partita per il Belgio, precisamente ad Anversa, per prendere parte al progetto Erasmus). Allora le ho scritto una lunga lettera (scritta a mano, perché la consideravo più sentimentale) che le ho consegnato di persona in cui mi sfogavo e le rivelavo tutto quel che provavo per lei. La settimana dopo sono andato a trovarla nel bar e le ho chiesto se aveva letto la lettera e lei mi ha detto di sì aggiungendo che fra di noi “la cosa non è fattibile” (ma la cosa è comprensibile, d’altronde qual è la ragazza che si metterebbe con un matto?) e ha lasciato in sospeso un “perché” che io ho continuato con la frase “sei già fidanzata”. Poi è partita per Anversa e da quel momento di lei ne ho saputo poco niente, ma ho continuato a controllare il suo profilo Facebook che spesso aggiornava con fotografie e immagini. Ho continuato come un disperato ad andare nel bar dove lavorava (e da dove non lavorerà mai più perché ho avuto conferma da uno dei gestori che in quel locale si danno possibilità di lavoro solo a ragazze nuove) per avere informazioni su di lei e mi è stato detto che Anversa le piaceva e che c’era la probabilità che sarebbe rimasta lì per lavoro anche una volta terminato l’Erasmus. Sono passati quasi undici mesi e ancora penso a lei (e ho perso interesse verso quasiasi altra ragazza), ma probabilmente è perché questa ossessione fa parte della mia malattia. Quello che volevo chiederle è:

1) se ci potrebbe essere una minima possibilità, ma mi chiedo come dal momento che: Primo: è già fidanzata. E il fidanzato è suo coetaneo e compagno di corso già laureato in infermieristica. Secondo: probabilmente mi ha considerato solo “lavoro” (io ero il malato, lei l’infermiera). Terzo: non ho modo di incontrarla visto che probabilmente verrà a Milano solo per dare gli ultimi esami e presentare la tesi di laurea per poi tornare in Basilicata (o addirittura in Belgio). E ammesso che trovi lavoro a Milano come infermiera? Non cambierebbe nulla visto che non ci sono occasioni di vederla. E soprattutto se continuassi a cercarla mi potrebbe scambiare per uno stalker.

2) visto che non potrò mai averla, come faccio a levarmi questa ossessione che ho per lei? Se esistesse un modo per cancellarla dalla mente facendo il lavaggio del cervello come nel film fantascientifico “Se mi lasci ti cancello” sicuramente lo farei. Dovrei forse guardarmi intorno, fare nuove conoscenze in modo da dimenticarla una volta per tutte? Se sì come? Non sono un ragazzo intraprendente e nella mia compagnia di amici “sfigatelli” non si annoverano ragazze.

Lettera pubblicata il 30 Dicembre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 42 commenti

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  1. 1
    Rossella -

    Per aiutarti dovresti sforzarti di crederla sposata. Molti ragazzi pensano di avere una speranza quando dichiari di essere fidanzata… questo accade perché la parola fidanzamento si è svuotata del suo significato! Conosco persone che pur non credendo nel matrimonio scelgono di mettere la fede al dito perché questo simbolo consente agli altri di mettersi l’anima in pace. Lo fanno perché i fidanzamenti sono molto lunghi e si concludono con un nulla di fatto!Magari accade che un altro ragazzo si sente autorizzato a farsi avanti e quindi nel giro di pochi mesi si sposano tra l’incredulità e la maldicenza della gente… insomma: è veramente una gran confusione! Intanto l’altro si sentirà tradito anche quando non li legava nessun vincolo… andavano avanti per inerzia!

  2. 2
    Paxissimo -

    Zio stai come i razzi a primavera

  3. 3
    Anonima81 -

    @Rossella: io i tuoi interventi proprio non li capisco.

  4. 4
    marsicanotto -

    Ah, dimenticavo di dire che lei ha un sorriso meraviglioso e quando lo fa le vengono le fossette sulle guance! Mi fanno impazzire!

  5. 5
    filipp -

    Marsicanotto secondo me non sei guarito. Le prendi le medicine?

  6. 6
    marsicanotto -

    @filipp: vedo che hai capito che la mia ossessione che ho per questa ragazza sia a causa probabilmente dalla mia malattia. No, non sono guarito. Come ho già scritto sono stato ospite in quella comunità per quasi tre anni, ma non ho visto segni di miglioramento, perciò me ne sono andato. Non mi fido più di quel sistema di riabilitazione. Credo che l’unico modo per guarire sia di andare da uno specialista di terapie cognitivo-comportamentali. Riguardo alle medicine: sì, sto continuando a prenderle: prendo 75 mg di Efexor (Venlafaxina) e 15 mg di Abilify. (Aripiprazolo).

  7. 7
    rossana -

    fake ossessivo?

    quanti modi esistono al mondo
    per ottenere ragione o
    almeno ribadire il proprio
    punto di vista?

    attendesi reprimenda…

  8. 8
    Gaudente -

    Marsicanotto devi imparare che finche’ non ha i soldi la vita di un uomo e’ principalmente una vita di seghe. Impara la lezione e rassegnati.

  9. 9
    help -

    tanta solidarietà per la tua malattia, come tutte le malattie mentali difficilissima da gestire.
    L’unico consiglio, pur banale ma anche sottovalutato, da darti, è avvicinarti ad un hobby.
    In una situazione di “normalità” non sarebbe la soluzione ideale, ma forse riversare il tuo lato ossessivo verso un hobby, fotografia, pittura, scrittura, fare video, sport, ecc facendone la tua ragione di vita, può davvero aiutare, e salvarti. Prendendola come sfida, crei un collegamento per cui tutte le volte che vuoi fare qualcosa che ha a che fare con lei, al suo posto, ti metti a fare altro, come in una sorta di sfida con te stesso.
    Io ho più o meno la tua età, soffro di depressione bipolare, nella mia vita nonostante i miei sforzi non ho concluso niente, e di strade ne ho provate tante. Non sto bene, ma se non avessi i miei due hobby (pur coltivandoli senza costanza) mi hanno salvato letteralmente la vita.
    AGIRE, FARE E COSTRUIRE.
    Altra cosa prima di guardarti intorno aspetterei di essermi costruito una routine un minimo equilibrata (hobby ecc( perchè sennò ricadi nell’ossessione con qualsiasi ragazza.
    Ti auguro il meglio
    una che crede di capirti

  10. 10
    marsicanotto -

    @help: ti ringrazio per la solidarietà. Avevo intenzione l’hanno prossimo di iscrivermi a un corso per imparare a suonare uno strumento musicale e fare una scuola di teatro. Poi avevo voglia anche di fare ballo (per sciogliermi, diventare meno impacciato) e karate, ma forse è meglio non mettere troppa carne al fuoco. L’errore che ho perpetrato fino ad adesso è stato che ho sottovalulato la mia malattia (di cui un po’ mi vergogno) e sono convinto che se non riuscirò a guarire non potrò mai avere una vita normale.

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