Per ogni amore che nasce c’è una paura che cresce: più ci sentiamo coinvolti dal nuovo partner e più aumenta in noi la paura che questa storia non potrà che portarci verso una grande sofferenza. Capita di frequente che all’inizio di un rapporto ci sia uno dei due partner che si tormenta con insidiosissime profezie negative sulla conclusione di quella storia, vive ogni giorno con la paura di sbagliare, la paura di viversi a pieno la gioia del nuovo rapporto. L’effetto è solamente un’insicurezza paralizzante e una facilità maggiore che la storia si concluda tragicamente, a causa di quelle convinzioni catastrofiche che ci conducono inconsciamente a mettere in gioco la versione peggiore di noi stessi.
Nessuno di noi potrà mai avere la certezza che un amore durerà per sempre, ne’ all’inizio di una storia, ne’ dopo molti anni. Questo però non significa che non valga sempre e comunque la pena di vivere tutte le emozioni che il rapporto ci regala, indipendentemente da quando questi bei momenti si concluderanno. Chi ci dice, in fondo, che non saremo magari proprio noi a desiderare, un giorno, la fine di quel rapporto? Come facciamo ad essere certi che quando arriverà quel momento saremo noi a soffrire di più? Può accadere, come può accadere anche il contrario.
Ciascuno sceglie il proprio partner, oltre che per una serie di ovvi motivi, anche per il suo potenziale terapeutico. Siamo naturalmente attratti da persone che con il loro carattere, la loro storia, il loro comportamento possono essere positivi per noi. Ad esempio partner con esperienze di vita o carattere simile al nostro possono comprenderci meglio, farci sentire meno soli, se quello che stiamo cercando è un appoggio e uno spazio di condivisione emotiva; oppure persone opposte, che ci stimolano a crescere, a cambiare, a rischiare, a sciogliere le nostre paure o le nostre malinconie. In ogni rapporto sano un partner dovrebbe, tra le altre cose, aiutarci ad esprimere una parte di noi, così come noi aiutiamo lui su altri fronti. Questa è il motivo per cui tante coppie funzionano e tante altre no, al di la dell’attrazione fisica, dell’affetto o di tante altre caratteristiche ritenute importanti. Questa possibilità di scambio, questo dare e ricevere è presente in ogni relazione, anche nei rapporti brevi e anche solo in parti minime.
Questo non significa che la storia durerà per sempre, ma semplicemente che vale la pena di essere vissuta, perché certamente ci darà qualcosa che ci “serve” e che ci insegnerà su noi stessi e sul nostro mondo interno molte cose. Quello che siamo, in fondo, è anche quello che abbiamo vissuto.
Purché non siano sempre avventure senza speranza o “suicidi annunciati”, bisogna cercare di non vivere nell’incubo di iniziare una relazione o di lasciarsi coinvolgere da sentimenti forti, perché dietro di essi c’è sicuramente qualcosa di cui in quel momento abbiamo bisogno.
Ecco quello che penso dell’amore..io sono uno di voi a cui l’amore è andato via senza una ragione precisa, ma spero che tutto quello che ho scritto vi dia conforto e vi faccia davvero capire chi avevate al vostro fianco, ma non solo….
Buonanotte
Zawak
P.s. voglio ringraziare con tutto il mio cuore Idis un utente di questo blog che mi sta davvero aiutando molto dopo la mia storia andata in frantumi.
ciao!
che bella lettera hai scritto!
le “convinzioni negative che ci conducono inconsciamente a mettere in gioco la versione peggiore di noi stessi” di cui parli sono le cd “profezie autoavveranti”….. se parto mentalmente già sconfitto, scarico… non ho nessuna chance.. perchè di fatto non gioco meanche la mia partita..e questo nelle relazioni affettive ma in generale nella vita
Ma certo… com’è difficile ricordarselo a volte.. quando siamo dentro al vortice di una sofferenza presente, amplificata da fantasmi del passato.. paure non sopite…
Si perde, con l’esperienza, quella sana incoscienza che fa rischiare e accettare le sfide. E che fatica ribilanciare con la consapevolezza… quella maturità (positiva , fresca comunque) che leggo nella tua lettera.
Quindi Grazie per il tuo messaggio!!
Dice una mai amica che in coppia si è in quattro: io con me stessa e con l’altro e l’altro con sè e con me… Suona inqueitante, ma alla fine è un concetto semplice 🙂
solo trovando l’equilibrio anche con se stessi e il coraggio di affronatre le proprie paure si può mettere in gioco l’energia suff per relazionarsi con l’altro….
Un abbraccio
zawak che parole meravigliose!!!
vere soprattutto.solo che quando si ha accanto una persona nn ci si rende mai bene conto della sua importanza si affronta la vita per come viene senza assaporare quelle piccolezze fondamentali per la sopravvivenza.
io sono stata da poco sbattuta in mezzo alla via della solitudine con un semplice non ti amo piu’ e piano piano vorrei ricominciare a cercare quell’afffetto che mi manca o che mi e’ sempre mancato.ma mi domando:sara’ cosi’ facile un giorno essere felice?che duri un attimo o per sempre sara cosi’ facile’?
ti auguro tanto bene.
kat
Caro zawak, ho letto con immenso piacere la lettera che hai scritto e devo dire anche con grande sollievo. Troppo spesso siamo convinti di essere gli unici sulla faccia della terra a cercare di dare un senso alle cose e invece ecco che quando meno ce o aspettiamo spuntano le persone come te che nero su bianco esprimono il tuo pensiero come meglio non avresti potuto fare. Ti dirò di più: anche le avventure senza speranza o i suicidi annunciati come li chiami tu hanno un potenziale formativo, per così dire, e credo che a volte non si possa fare a meno di viverle proprio per questo motivo, anche se troppo spesso ci rifiutiamo di imparare da quelle storie e le ripetiamo senza fine; ma diciamo che potenzialmente anche da quelle tragedie greche così prevedibili potremmo tirar via succo da bere. Ancora credo che tutte le persone conosciute restino vive in noi e ci parlino attraverso quello che ci hanno lasciato con tutto il loro essere. a quanti sarà capitato in certe circostanze di rammentare tizio e caio e quasi sentire la sua voce come un consiglio nel momento del bisogno? A me capita, anche a distanza di anni, di rammentare i consigli e il modo di intendere e di volere di certe persone, un modo di essere che magari manca a me o sostiene il mio e anche se la persona non è più presente perchè magari ci siamo lasciati, mi parla. E’ come se la voce dell’amore continuasse a parlare aldilà di tutti i tradimenti e tutte le strozzature dei rapporti. Sarò matta, non so, ma per me è confortante sentirla in questo modo e pensare che ogni storia ha un senso e un valore per me e per chi la vive con me. Siamo anche ciò che abbiamo vissuto, come lo abbiamo vissuto, dici bene. E credo che anche quando non ci siano ragioni precise per cui si lascia ci sia in realtà una ragione che ci comprende e che perciò ci sfugge. Forse era tempo per quella relazione di concludersi. C’è chi si trova per accompagnarci da un posto all’altro e giunto alla meta ci saluta, c’è chi ci accompagnerà fino alla fine ma noi non sappiamo mai chi sarà nè quando. Qualcuno dice che quando l’allievo è pronto il maestro arriva. Chissà che non sia vero anche per il Maestro Amore. Un abbraccio
P.S. son contenta che tu sia in contatto con Isis, credo di poter dire senza tema di smentite che è una delle persone che maggiormente gode della nostra stima per tante buone ragioni, anche se raramente forse glielo manifestiamo.
Lettera molto bella….Mi e’ servita molto….Grazie….
Simona
grazie, ho letto le tue parole in un momento in cui sto giù non per amore ma per altri problemi di salute familiari ma lo stesso mi è stata molto utile perché è un immenso piacere sapere che c’è gente che si interroga pensa e si sofferma a riflettere sulla vita vera avendo la generosità di condividere i pensieri anche con degli sconosciuti. sei una bella persona abbi fiducia, un abbraccio sincero
Grazie di vero cuore a tutti voi, vorrei rispondervi uno per uno , ma il tempo non me lo permette, ho capito solo che da qualche esperienza negativa che ho vissuto ho razionalizzato aprendo le porte del mio cuore guardandomi intorno e osservando bene da vari punti di vista i miei rapporti vissuti soprattutto l’ultimo non andato a buon fine, ma questo non significa che ho superato la mia sofferenza anzi se leggete il mio primo post “Lettera a Maria” capirete il perchè…. so solo che ieri sera ho inziato a scrivere non fermandomi più, come colto da un improvvisa energia che spingeva a esternare fuori tutto quello che ho visto negli ultimi tempi. Sono felice che quello che ho scritto potrà essere di sollievo a qualcuno di voi che come me vive problematiche sofferenti e non parlo di solo amore….
Vi abbraccio con affetto.
Zawak
Caro, Zawak, le tue parole sono bellissime, e così vere!
Hai uno stile bellissimo nell esprimerti, tiri fuori emozioni forti!
M hanno colpito molto…, sono verità, che molti ignorano…o consapevolmente vogliono ignorare….la paura è una cosa limitante….quante volte ne sono stata limitata…forse ancora oggi!!!
grazie per il ringraziamento…mi sento un pò in imbarazzo….io…non ho fatto nulla infondo…solo darti un pò di esperienza..una mano…e sappi che l avrai sempre da parte mia!
Grazie anche a Chiaramente, con la quale spesso mi trovo in accordo, che spesso mi apre gli occhi verso angolazioni che non avevo notato…
Isis sei un vero tesoro da proteggere…. ti abbraccio con affetto.
Isis vorrei poterti contattare anche via email, come posso fare? rispondimi grazie
Con molto piacere,
il mio indirizzo è
suiltuea@hotmail.it
se non riesci a contattarmi qui, lasciami il tuo indirizzo ti contatto io con l indirizzo privato ;o)