Dopo 2 lunghe convivenze fallite nel peggiore dei modi, a 40 anni è arrivato.
Sì, quello perfetto. L’uomo perfetto.
Quello che fa il fotomodello quindi è bellissimo oltre ogni dire, alto, moro, occhi verdi demoniaci, Johnny Depp a confronto non è nessuno, una tartaruga che ci giochi a dama sopra; il super romantico, che mi apre la portiera dell’auto ogni volta che salgo, mi porta a vedere le stelle ogni venerdì e mi manda le foto dei fiori preferiti ogni mattina, mi dedica le canzoni alla radio, guarda con me Orgoglio e Pregiudizio; che mi cambia le tapparelle guaste senza chiedere, che mi porta a fare la spesa ogni settimana, che si passa l’intero weekend al vivaio perchè mi piacciono i fiori in terrazzo, e porta su e giù da 5 piani senza ascensore sacchi di terra e vasi di terracotta, mi prepara la minestra se ho l’influenza, mi lava i piatti e mi fa la lavatrice; quello che mi vuole presentare alla mamma e alla figlia 12enne dopo un mese, quello che mi invita al pranzo di Natale con la famiglia, che mi presenta come fidanzata agli amici dopo 2 mesi e mezzo; quello con cui lo faccio 8 volte in un weekend scarso e mi lascia esausta.
Un angelo.
Ok.
Cosa non va?
Lui è un modello, appunto. Ha 43 anni suonati, il lavoro comincia a scarseggiare, e non ha alternative. Non sa fare niente altro. Fa il modello dai 15 anni, al momento sono cataloghi, pubblicità, fotoromanzi, ma sempre meno. E poi? Parla di fare il rappresentante, o di aprire un negozio, ma che ne sa? Niente sa. Ha un matrimonio fallito alle spalle, un mare di debiti accumulati in una vita sopra le righe che ormai ha lasciato indietro. Ora a malapena mantiene la figlia, e vive in famiglia, non ha nulla intestato per non farselo portare via dalla banca. Non mi può offrire nemmeno un caffè. Io pago tutto. Dai biscotti della colazione, a una pizza fuori. Un weekend insieme in 10 mesi. Ho pagato tutto io. Compreso il biglietto dell’autobus. La situazione non cambierà.
Voglio questo? No. Non lo voglio. Non voglio questa vita. Io ho un banalissimo lavoro impiegatizio da 1200 euro, ma che mi ha consentito di mantenermi a testa alta (per una persona) alla fine delle mie 2 fallimentari convivenze (4 e 8 anni). Vorrei sposarmi, vorrei almeno un marito che contribuisca per un minimo ad una maggior serenità. Mi vergogno a dirlo, ma io così, con la prospettiva di mantenerlo a vita, per quanto sia perfetto, non lo voglio. Vorrei lasciarlo, ma è una motivazione sensata? Vi prego, datemi pareri.
Fossero invertiti i ruoli, andrebbe bene?
Un numero spropositato di donne che vivono mantenute dal marito ci sono state, ci sono e ci saranno. Se una volta capita il contrario, non è la fine del mondo.
Io credo che se è “l’uomo perfetto” che ami, dovresti volerci stare insieme a prescindere dai soldi, dal lavoro, da chi mantiene chi, da chi sa fare cosa e via dicendo…
Se invece non ti sta proprio bene il doverlo mantenere (ma sarà davvero così? Magari riuscirà a sbloccarsi da questa situazione!), allora allontanati e basta.
sono assolutamente d’accordo con elena!
Di perfetto c’è che senza volerlo hai fatto il quadro delle due situazioni che corrispondono all’idea di amore. La prima l’idealizzazione, e la seconda la cruda realtà. Se riesci a vivere con la prima è il tuo uomo ideale. Almeno fintanto la beltà sarà ancora la cifra che ti ha fatto innamorare… del “modello” ideale di amore idealizzato.
Sei anche tu alla “redde rationem” di quel frainteso sentimento cara KK.
Lui si rende perfetto OGGI ai tuoi occhi perché è un mantenuto, appunto.
Ma domani?
Cosa ne sai che non indossi una maschera?
Io un uomo così non lo vorrei.
Se ha puntato tutto sulla bellezza a 43 anni può ancora imparare, studiare, impegnarsi in qualcosa, cambiare e credere in se stesso.
Mia nonna diceva, a proposito degli uomini belli: con la bellezza non si mangia.
E lei se ne intendeva.
Per meglio rispondervi: nessuno mi ha mai mantenuta.E mai lo vorrei. Come ho detto ho il mio lavoro. Ma ho anche un mutuo. Ho le mie bollette, le mie spese. E lavoro 10 ore per avere 1200€. Ne guadagnassi 2000 almeno? Ne parliamo? A quel punto potrei decidere se mantenerlo io con più serenità certo.
Ma così con quello che ho no, mi dispiace. Non lo voglio. Io non voglio essere mantenuta MAI, ma voglio una persona che contribuisca, che possa contribuire a vivere una vita SERENA senza lussi ma serena. Una volta all’anno una vacanza, poter mangiare una pizza, un cinema, potermi comprare una camicetta nuova, un libro… risparmiare qualcosina. Da sola ce la faccio. Così NO. E in futuro, quando i guadagni saranno 0, non migliorerà. Se mi chiederà di finanziarlo? Di aiutarlo a pagare i debiti che ha? IO non lo voglio fare. Ma potrò rifiutarmi a quel punto?
Ma se sei determinata in questa decisione, di cosa stiamo parlando ancora? Hai deciso che così non ti sta bene. Lascialo. A cosa ti servono i nostri pareri?
Vorresti solo che tutti ti appoggiassero per sentirti più sicura della scelta? Quindi non ne sei convinta al 100% perché sai che in fondo vorresti stare con lui.
Non credo che qui possano essere tutti d’accordo con te.
Quindi, riflettici bene e cerca di capire cosa vuoi realmente. Chi lo sa per davvero, non viene qui a chiedere pareri. In bocca al lupo!
“quello che mi vuole presentare alla mamma e alla figlia 12enne dopo un mese, quello che mi invita al pranzo di Natale con la famiglia, che mi presenta come fidanzata agli amici dopo 2 mesi e mezzo”
Io direi di leggere le tante lettere su questo sito che raccontano di grandi “ti amo” dopo un mese di conoscenza, dei gran presentare la nuova fiamma ad amici, genitori e parenti vari quando ancora non ci si conosce veramente, e di scoprire come sono andate a finire!
Quelli che hai elencato sono segnali d’allarme e nulla piu`. Una persona matura e adulta non si comporta in quel modo. Un uomo responsabile non ti presenta alla figlia 12enne dopo un mese, prima di conoscerti abbastanza bene da sapere se sarai un riferimento stabile nella sua vita.
Sinceramente da una persona di 40 anni mi aspetterei un attimo di accortezza e perspicacia in piu`.
Se non sei disponibile a mantenerlo fai bene a lasciarlo…ti capisco bene…lavorare per vivere è una cosa, vivere per lavorare è un’altra…purtroppo al giorno d’oggi molte persone, e crescono di anno in anno, non riescono più a soddisfare dei bisogni che definirei primari…non mi trovo d’accordo con quello che hanno detto elena e limonene…tu ti mantieni da sola, non ti sei fatta mantenere da nessuno…sei forte ed è giusto pretendere la stessa cosa da chi ti sta vicino…un uomo di 43 anni che cerca ancora di fare il modello, senza arte e ne parte, mi sembra un po’ fanfarone…Fossi in te, se non cambia, lo lascerei perdere…se devi mantenere una persona, fanfarona, per privarti di tutto non ha senso…C’è un limite anche nell’amore, serve qualche distrazione per alimentarlo…una serata al cinema, il ristorante ogni tanto, un piccolo viaggio…sono delle cose che, condivise, aiutano a cementare l’amore
Per Elena: sebbene sia abbastanza decisa, sentire il punto di vista di altre persone non la trovo una perdita di tempo ma un’occasione per riflettere. Se così non fosse, nessuno di noi parlerebbe con nessuno, non ci confronteremmo mai, nè ci metteremmo mai in discussione
E sempre per Elena ma anche per Limonene: anche se fossero invertite le situazioni, se io fossi un uomo. Ma sarebbe tanto sbagliato se volessi che la mia compagna contribuisse al ménage familiare? soprattutto se non c’è uno stipendio da dirigente di cui si può disporre? Per quanto poco non potrei aspettarmelo, per non farci vivere nella miseria?