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Lettera pubblicata il 31 Gennaio 2019. L'autore, Marco Rossi, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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scusa, ma non ti bastano le orrende parole che ti ha detto? la devi mandare via a calci in chiul! ma non ce l’hai un po’ di rispetto per te? rileggiti come se la storia non fosse tua ma quella di un altro, meglio ancora se fosse di un tuo amico o tuo fratello, che gli consiglieresti? davvero ti stai facendo troppi inutili scrupoli! lei non si è comportata bene con te.
e ricordati: calci in chiul e pedalare!
“ma non ce l’hai un po’ di rispetto per te?“
Prendi nota Marco, oltretutto te lo sta dicendo una donna..
Lily rispondo io intanto: evidentemente no.
Grazie a tutti per il sostegno.Per quello che riguarda il passato matrimonio della mia signora finito a causa del tradimento del marito ovviamente
non ho elementi per dire che è la verità,ma nemmeno il contrario.Non ho potuto verificare logicamente.Per il fatto che lei non sospetta niente credo sia la verità,non credo neanche stia tramando qualcosa.
Col carattere che si ritrova sarebbe già venuta all’attacco.Per il resto non sò,voi dite un sacco di cose drastiche.Dovrei trovare il coraggio di parlarle di questa cosa una volta per tutte.Perchè è sempre così difficle parlare dii certe cose?
Forse è la paura delle conseguenze che ci frena.
Comunque ancora grazie a tutti,leggo con molto interesse i vostri commenti e chissà che non mi aiutino a trovare una soluzione.Buona domenica a tutti
Ma va’ là, questo qui è un debole: e sua moglie ci sguazza.
Vendi la casa e intascati i soldi, il tutto di nascosto. Poi, sparisci. E chiedi il divorzio. Oppure, chiedi la separazione e sparisci, vai dalla mamma. Poi, vendi la casa intestata a te e nel frattempo buttala fuori con procedimento civile parallelo oppure come farei io: falle le valigie e porta tutto al cassonetto. Se passa di lì e se le riprende bene, se no ci pensano gli zingari. Cambia la serratura. Fai tutto domattina appena esce. Stacca il citofono. Se non riesci taglia i fili e non rispondere a nessuno, tanto ci hai ragione.
Visto che non puoi vendere la casa, ti resta solo la 3 soluzione: comincia ad individuare un cassonetto, e non rispondere a nessuno. Portati la mamma per qualche giorno, se è il caso, e non uscire finché non sparisce per sempre. Chiama pure l avvocato. Tranquillo, mollano sempre, si chiama sfanculamento di legittima difesa.
Portarsi la mamma equivale a mollare l’atomica su Hiroshima, io eviterei. Mi pare un abuso di mezzi di difesa, ma sono di animo più gentile rispetto ad Esther, che però brilla per efficacia e senso pratico.
Vedo che abbiamo l uomo che non deve chiedere mai,tal Kiavik.C’ è sempre un supereroe in queste discussioni.Sì,forse è vero sono un debole.Ma forse sono anche uno che fino a qualche tempo fa non è poi stato così male con la donna con cui vive e che non se la sente di dargli un calcio in chiul come dite voi,preferirebbe una cosa più consensuale magari.E poi se il problema fossero solo i sentimenti forse sarebbe più facile.Ma il problema grosso sono le cose pratiche,dopo 15 anni tutte le cose si intrecciano,e niente diventa così semplice.Si fa presto a dire fai le le valige e portale in un cassonetto.
Ciao Marco, non so se ci sei ancora e come la tua situazione personale è venuta a risolversi. Vorrei dirti che ti capisco, perché io mi trovo in una situazione che è molto simile alla tua. Mi piacerebbe, se ne hai voglia, sentire cosa ne pensi e per questo ti invito a leggere la mia lettera Un amore complesso, pubblicata su questo stesso sito.
Un’annotazione più scherzosa: Rossella, nonostante io abbia fatto il liceo classico e sia laureato in filosofia, i tuoi contributi spesse volte faccio fatica a capirli: non perché utilizzi termini difficili ma perché i concetti risultano un po’ sfumati per cui il significato effettivo a volte non si afferra. Ma sai che ti dico? Questa tua caratteristica potrebbe essere parte del tuo fascino.
Un saluto a tutti da
Max