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Amore clandestino a 50 anni

di Patry

Buongiorno a tutti e grazie anticipatamente a chi vorrà rispondermi seriamente. Prima volta su un forum, sono una quasi cinquantenne più o meno serenamente sposata da 15 anni con figlio, ora un po’ “difficile”, di 14. Il problema? Circa un anno fa mi sono ritrovata travolta da un amore intensissimo (e ricambiato con passione), che tuttora mi coinvolge, per un altro uomo (vedovo) che non è né più bello né più giovane (anzi…) né più ricco di mio marito…una passione, insomma, costruita soprattutto sul fascino della sua intelligenza, sensibilità, classe e savoir faire nonché su tante, troppe affinità culturali e caratteriali (non così col marito, ahimè, anche se sono certa della costanza del suo amore x me seppur mal dimostrato). Abbiamo avuto una breve relazione (ma non di letto e non certo x mancanza di desiderio) che, scoperta da mio marito (che ha dato più volte in escandescenze con atteggiamenti tendenzialmente violenti), abbiamo cercato di troncare pur concedendoci ancora qlc messaggino…., ma entrambi (credo) soffriamo enormemente la reciproca mancanza….insomma, io ho fatto la scelta più “politically correct” soprattutto x mio figlio ma l’interesse x il mio partner ufficiale (anche a causa del processo continuo cui mi sono trovata sottoposta) si è sostanzialmente spento anche se continuo a volergli molto bene e non vorrei fargli del male… Il mio dilemma perciò è tra il cogliere l’amore della vita (il promesso amante sarebbe davvero l’anima gemella che non avevo mai incontrato) prima che sia troppo tardi, a costo di riprovazione familiare e sociale, oppure convincermi (ma chissà quando…) che forse si tratta di un’infatuazione (tutt’altro che fugace però) e che anche con qs uomo finirei poi nella solita routine con l’aggravante di trovarmi poi accanto un anziano già ora meno dotato fisicamente (ma per me non sarebbe così importante!). Aiutatemi ad uscire da qs gabbia di confusione x favore!

Lettera pubblicata il 31 Agosto 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

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  1. 1
    walk -

    Il problema è che l’uomo è fondamentalmente propenso a cercare sempre qualcosa di meglio o nuovo,penso che sia proprio nella sua natura,non ci accontentiamo mai e ci chiediamo sempre cos’è meglio per NOI senza pensare al dolore che arrechiamo agli altri.
    Lo stile di vita occidentale ci continua a martellare con messaggi egoistici,in amore siamo importanti solo NOI non importa chi soffre,l’importante è essere felici NOI e gli altri se ne devono fare una ragione…
    Poi il tutto chiaramente è condito da frasi d’effetto romantiche in cui ci alleggeriamo l’anima “segui il tuo cuore” “l’amore vero lo saprai riconoscere” “la vita è una sola non sprecarla”
    Tutte frasi che ci creano un alibi ma in fondo sappiamo che il tutto è guidato da un profondo egoismo.
    L’egoismo non è una qualità eh? ma ormai l’amore è diventato questo: Egoismo.
    Dal momento che hai aperto il cuore ad un altro uomo hai compromesso la serenità della tua famiglia,quindi non ci sono consigli che posso darti,ormai il danno è fatto.
    Adesso puoi solo scegliere se essere egoista o altruista,ma al giorno d’oggi è molto difficile essere altruista e se sceglierai l’egoismo nessuno te ne farà una colpa…

  2. 2
    Yog -

    Beh, ringrazia Iddio che gli atteggiamenti di tuo marito sono violenti solo “tendenzialmente”… chiedi una separazione consensuale con affido, se fossi in lui stapperei una bottiglia di quello buono.

  3. 3
    Rossella -

    Cosa intendi per “meno dotato fisicamente”? Sembri prevenuta sull’amore. Dalla tua lettera si evince una visione abbastanza stereotipata del l’intimita’. Un uomo che ha fede nell’amore con cui lo guardi resce a sentirsi l’uomo che desideri. Il resto sara’ una conseguenza.

  4. 4
    Sandro82 -

    Qual è il problema? Accusalo di violenza domestica (sei donna, sono sufficienti le parole quindi), divorzia, portalo sul lastrico, fatti pagare il mantenimento e divertiti con il tuo nuovo stallone (intelligente, acculturato e simpatico, certo).
    Sei una donna, vivi in Italia e siamo nel 2015. La legge è dalla tua parte, quindi puoi fare tutte le carognate che vuoi! Sfrutta questa cosa, sei fortunata.
    Ovviamente quando anche il nuovo uomo diventerà non più tanto nuovo, potrai ripetere la procedura. Non ci sono limiti, è sempre festa.

  5. 5
    rossana -

    “Dal momento che hai aperto il cuore ad un altro uomo hai compromesso la serenità della tua famiglia,quindi non ci sono consigli che posso darti,ormai il danno è fatto.
    Adesso puoi solo scegliere se essere egoista o altruista,ma al giorno d’oggi è molto difficile essere altruista e se sceglierai l’egoismo nessuno te ne farà una colpa…” – parole giuste e sagge.

    per me, sia che tu segua il tuo desiderio, di per sé legittimo, sia che tu resti dove sei, la netta sensazione che tuo marito non è più o non è mai stato la persona ottimale per te non ti lascerà più.

    non hai colpa nell’esserti innamorata di un altro ma di solito questo avviene quando non si ama o non si ama più il/la partner che ci sta accanto. per la maggior parte delle persone è difficile accontentarsi dell’affetto che subentra alla fine di un amore. poi, è anche vero che l’essere umano tende a non apprezzare mai abbastanza quanto già ha (“più o meno serenamente” è in linea di massima la norma) e che oggi la cultura orienta a cercare il massimo benessere soprattutto per sé, anche a scapito di altri.

    l’atteggiamento di tuo marito, volto al possesso, resta comunque ben poco apprezzabile. sciocco e, a parer mio, pure deleterio.

    interessante la tua osservazione sull’età dell’uomo che affermi di amare, con la relativa previsione di doverti forse presto occupare di una persona più anziana… è sincera, mentre quando si guarda al denaro si preferisce non farne cenno…

    nemmeno io ho suggerimenti da dare…

  6. 6
    Kid -

    L’amore della vita ..haha!

  7. 7
    Harlock -

    Il commento di walk, nella sua freddezza, è disarmante.

    Per me, di base, ha centrato il punto: in questa triade amorosa, tu, tuo marito e l’ “altro” non siete più tre adolescenti o giù di lì alle prese con i primi innamoramenti in chat e fatti di messaggini letti e non letti sullo smartphone, a cui certe insicurezze e confusioni sono accettate e perdonate. Voi siete tre adulti, con la responsabilità di una famiglia sulle spalle (c’è di mezzo anche un ragazzo “difficile”, e non è poco) e con la maturità che si spera che alla veneranda età di 50 anni si sia ormai sviluppata.

    Vuoi sapere cosa dovresti fare? Non lo so, non sono te e non ho l’arroganza di sapere meglio di te cosa dovresti fare della tua vita (come di fatto ha già detto giustamente rossana). Solo, siete tre adulti: comportatevi da tali, per cortesia.

  8. 8
    Golem -

    Che sia la tua “anima gemella” lo potrà dire solo il tempo. A tuo figlio non fai un favore se permani in una situazione frustrante che non ha che una sola via d’uscita da quel che racconti.
    Non so quale sia la differenza d’età con questo uomo dei sogni, ma in una storia tra due partner maturi, che non ha niente da costruire da zero, come succede tra due giovanissimi che iniziano la vita di coppia, restano quei momenti quotidiani di piaceri reciproci che derivano dalle affinità che fanno sentire capiti, e quindi che si “esiste”.

    Resta da accertare se il tuo è un bisogno di evasione dalla noiosa routine quotidiana o un reale disagio che segna la fine del tuo matrimonio, e non dell’Amore tra te e tuo marito. Quello ho paura che non ci sia mai stato per come lo intendo io, sennó non sarebbe mai finito.
    Insomma, va dove ti porta il cuore, ma poi chiama il cervello per andarlo a recuperare se è il caso. E ricordati che l’egoismo non egotico ti salverá la vita. Non è altruismo restare con chi non si ama o non ti ama. È essere fessi.

  9. 9
    gimmy -

    Patry,
    è ormai assodato che la figura dell’amante nella propria vita sia dovuta a determinate mancanze non manifestate o riscontrate. Ognuno di noi ha una propria reazione di fronte a un fatto cosi grave, quando prendi atto di una scoperta del genere; sicuramente la violenza fisica non è mai la soluzione giusta con cui si affronta un tale episodio, ma dato che hai parlato di atteggiamenti, credo tu ti riferissi ad una rabbia verbale peraltro a mio avviso comprensibile. I dubbi espressi, li puoi rimuovere solo tu, in base a quello che hai sempre desiderato per te e che tuo marito forse nel corso degli anni non ha saputo adempiere perchè non appartengono alla sua natura, d’altra parte non tutti sono coinvolti dal fascino della cultura ne tantomeno portati ad abilità innate come la classe, o a temperamenti emotivi più delicati. Avrà certamente un suo stile, e non è una colpa. 14 anni di vita vissuta insieme giorno dopo giorno, sotto lo stesso tetto, è diverso dal vivere qualche anno fatto senz’altro d’incontri temporanei e non quotidiani, attraverso la figura dei messaggi, chiamate dal telefonino o via social… dovresti essere abbastanza consapevole che la perfezione nella qualità dell’essere umano non esiste. Sono sicuro che pur concentrando la tua vita insieme a l’altro, col tempo avresti modo di rapportarti in altri difetti che in questo momento non vedi o ne ignori l’esistenza; tutti i rapporti nella loro ciclicità entrano nella fase abitudinaria e cambiano puntuali il gusto della storia. Se non si è in grado di accettare o apprezzare la personalità di chi si ama o si ha amato, non ha senso continuare, o pensare al matrimonio con l’idea di ipotetici cambiamenti; le aspettative come di consueto saranno sempre smontate o demolite. A volte penso che nella vita sarebbe meglio rimanere da soli, perchè cè sempre questo malcontento che ritorna, ognuno di noi conosce benissimo se stesso ed i propri limiti, possibile che nei medesimi racconti ci sia il denominatore comune che ha la forma e il nome dell’insoddisfazione? fermarsi volontariamente allo stato della singletudine non equivale ad essere in prigione, ma vi dà soltanto la garanzia di una libertà perenne, che lascierebbe agli altri la scelta del proprio coinvolgimento.

  10. 10
    Luky88 -

    Ciao.. So quanto questa situazione sia difficile e ti posso assicurare di esserci passato anche io.. Ma il mio consiglio è provare a pensare a una vita senza tuo marito.. Se lasciandolo ( a prescindere dall’altro) tu sia davvero felice.. Insomma se è la sua presenza a renderti insoddisfatta.. Come dice la canzone di Alex Britti l’altro è “una su un milione” e secondo me ci sono tante altre persone che ci attirano e che in quel momento ci sembrano anime gemelle.. Basta solo sceglierne una e sperare che vada bene.. Sperare quindi che ci renda felici.. Poi non può sempre essere tutto rose e fiori.. Però coraggio il mio consiglio è rifletterci per bene e valutare se ne vale davvero la pena.. In bocca al lupo

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