Il titolo si riferisce ad un quadro che mi mette i brividi, di quelli che guarderesti per ore senza mai stancarti… Visto che in questo forum si parla sempre d’amore, ma mai d’arte, voglio portare un nuovo spunto di riflessione che tocchi entrambi i punti… Per chi non lo avesse capito dal titolo mi riferisco al quadro di Tiziano chiamato appunto “Amor sacro e amor profano”, conservato a Galleria Borghese a Roma.. E’ un quadro di una complessità enorme secondo me, sono anni che cerco di capirlo e di vedere le varie interpretazioni dei critici, ma sono spesso o troppo fantasiose o troppo semplici… Cerco da voi invece un interpretazione da utente, da uomo/donna che sa poco o nulla di arte e che esprima ciò che il quadro gli scatena a prima vista, che esprima ciò che lui ha capito del quadro…
Naturalmente se c’è qualche utente competente in storia dell’arte, ben vengano i suoi spunti…
Allego una foto per semplificare la ricerca..
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ed/Tiziano_-_Amor_Sacro_y_Amor_Profano_(Galer%C3%ADa_Borghese,_Roma,_1514).jpg
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Categorie: - Riflessioni
Si tratta di un quadro di matrimonio che è stato commissionato a Tiziano da un politico del tempo. L’uomo, un patrizio veneziano, presiedeva (almeno così mi sembra di ricordare) il Consiglio dei Dieci, lo stesso consiglio che aveva condannato a morte il futuro suocero del politico in questione, un giurista molto importante; l’uomo era stato ritenuto reo di aver sostenuto gli imperiali durante la crisi. Questo quadro avrebbe dovuto restituire alla sposa la dignità sociale necessaria al matrimonio e così fu… l’eredità confiscata le venne restituita proprio dal futuro marito. L’opera più che altro è da considerare come uno strumento di diplomazia familiare. L’amor profano in questo contesto potrebbe essere la ragion di stato che deve portare una figlia ad accettare la morte del padre per mano del marito. La dama vestita è la futura sposa che viene rappresentata come una Venere mondana. A fare da contraltare c’è la Venere Celeste, una figura che la ricorda in tutto e per tutto (sono identiche)… sono Bellezza e Amore. La bellezza che nasce dalla consapevolezza che potrà andare sempre a testa alta perché la vita pubblica è la rappresentazione di una parte della verità. Il suo sguardo è lo sguardo della vergine, uno sguardo carico di promesse e di speranze.
L’unica cosa vera è che era un dono di nozze. E tra l’altro il nome “amor sacro e amor profano” non è neppure quello originale in quanto fu assegnato durante una catalogazione nella prima metà del ‘600 se non sbaglio. Sul significato si possono applicare le regole da usarsi per i post di Rossella. Ognuno ci vede quello che vuole, infatti i critici continueranno a dibattere per sempre perché probabilmente era solo un esercizio di stile figurativo del giovane Vecellio. Come i post di Scarlet. Ma lui è passato alla Storia. Al momento resta libera solo la Geografia.
Rossella,
mi piacerebbe che citassi la fonte di quanto hai descritto nel post, che di certo non è pura fantasia…
buon fine settimana!
L’ amor profano è sicuramente meglio…
Detto ciò, aldilà del fatto che è un dipinto di una bellezza unica, comunque secondo me in quel quadro si racchiude quasi tutta la storia dell’ umanità: l’ eterno umano conflitto tra “bene” e “male”, tra virtù e tentazione, tra obbedienza e decadenza, tra CONVENZIONE e LIBERTA’. In questo contesto “il bambino” ha un significato simbolico e rappresenta il “ponte di collegamento” che unisce le donne/persone caste e timorose e le donne/persone ribelli verso un unico sentore e obiettivo: L’ AMORE UNIVERSALE. cioè l’ unica cosa che ci può salvare davvero. o almeno, questa è la mia personale visione..
Non lo farà, perché è una delle tante interpretazioni del dipinto. La sua.
“Poi il quadro è diventato un dono di nozze, e l’attenzione si è spostata sul matrimonio e sugli sposi, peraltro protagonisti di una sanguinosa vicenda familiare. Nel 1511 il padre di Laura Bagarotto, Bertuccio, accusato di connivenza con il nemico (Padova, alleata dell’imperatore contro Venezia) era stato condannato a morte per alto tradimento dal “Consiglio dei Dieci”: Niccolò Aurelio era il segretario di quel consiglio. Il quadro, dipinto in occasione delle nozze del 1514, è stato allora interpretato sia in chiave politica (la riconciliazione tra le famiglie e il superamento della morte violenta di Bertuccio grazie all’amore coniugale) sia in chiave sociale (il ruolo della sposa, l’istituzione del matrimonio, la condizione della donna).”
(Giulia Grassi)
Da: http://www.scudit.net/mdboccadirosa_amorsacro.htm
Vabbè Rossá è una delle interpretazioni dai. Guarda su internet e scegli quella che ti piace. Non è univoca. E in più, chi è questa Goulia Grassi. Fosse stato a dirlo Federico Zeri o persino Sgarbi o meglio ancora Flavio Caroli con cui ho fatto l’esame di Storia dell’Arte. È quella più semplice, per via del trascorsi politici con quell’evento tragico. Ma Tiziano era un esteta di raffinatissima sensibilità, e per me ha fatto un quadro che dei ricchi incompetenti ci hanno visto ( ANCHE ) quello che hanno che hanno chiesto come tema.
Comununque, a me piace interpretarlo come ho detto nell’altro post. A te piace quella di Scarlet? Bene. Il quesito sul vero significato del dipinto resta aperto.
“non lo farà, perché è una delle tante interpretazioni del dipinto. La sua.”
NO, non è la SUA interpretazione, ma quella di parecchi altri. non ho perso tempo a trovare conferma in un nome autorevole perché non era quello il mio scopo.
rispettabile QUALSIASI visione del quadro esattamente come quella di Rossella o la mia, che ho evitato di esprimere, autocensurandomi. nessuno possiede la verità su fatti e intenti di secoli fa! nemmeno i maggiori esperti del settore…
“Sul significato si possono applicare le regole da usarsi per i post di Rossella. Ognuno ci vede quello che vuole, infatti i critici continueranno a dibattere per sempre perché probabilmente era solo un esercizio di stile figurativo del giovane Vecellio. Come i post di Scarlet. Ma lui è passato alla Storia. Al momento resta libera solo la Geografia.”
attitudine portata avanti da mesi, a mio avviso gratuitamente denigratoria, nei confronti di chi saggiamente evita di reagire, pur non ricavandone certo emozioni reali positive. se non si accetta quello che non si comprende, a che pro fossilizzarsi a puntarvi un dito contro?
Macché denigratoria Rossana. Quando ci spiegherai il significato di quello che vuole dire questa tua “genio” te ne saremo grati. Quindi non solo io lo saró, come leggi periodicamente di quanta gente è perplessa nel merito della questione. Tutti denigratori? Tu credi di distinguerti dal popolino prendendoti cura di queste “diversità”, e sono affari tuoi se vieni assimilata a loro, ma la realtá non cambia perché TU la vedi a modo tuo (sempre la realtà c’è di mezzo oh). Lo sai benissimo perché non replica la tua povera protetta, e se non lo sai dovresti preoccuparti. Non calcola “saggiamente” neanche te se è per questo, non te ne sei accorta? E tu vai a inventarti chissà quali “sagge ragioni per non reagire”, che non esistono. Ti identifichi anche in questa utente per caso? Zelig faceva così. Bellissimo film di Woody Allen. Guardalo se non lo conosci.
I commenti al riguardo di altri utenti forse significano qualcosa, visto che certi post completamente sfasati rispetto al tempo e al contesto, lasciano interdette più di una persona, ma ammirata solo te. Ma chissà, magari hai ragione tu. Continuare a dire che tutti hanno diritto a dire la loro è ovvio. Ma allora a cosa serve un forum se non si arriva a una conclusione su un argomento? A niente.
Quanto al dipinto. LO SO che quella è l’interpretazione più “logica” che viene riportata più frequentemente, ma non è CERTA. Infatti
Chaponine, che lo sa, come me, si chiede quale sia quella vera, quella che ha voluto dare Tiziano. Un po’ quello che c’è dietro l’enigmatico sorriso della Gioconda, per il quale si discuterà per sempre, giacché quando l’artista non lo ha esplicitato la fantasia dell’osservatore (ne sappiamo qualcosa) si sbizzarrisce in tutti i modi.
I critici più lasciali stare. C’è ne saranno 10 in tutti il mondo che ci capiscono qualcosa di arte. Ti ricordo l’episodio delle teste di Modigliani e quello che dissero le Giulie Grassi dell’epoca a proposito del “ritrovamento del secolo”. Tranne Federico Zeri.
Rossella ha riportato “scolasticamente” quei commenti. Era questo che dicevo che è la “sua” interpretazione. Devo essere più chiaro?
A me non suscita particolari sentimenti, non se devo confrontarli con il titolo del quadro. Ci sono parti del dipinto che adoro, come la perfezione con cui è stata resa l’acqua smossa dall’amoretto. Oppure la scena. Quello che tanto mi incuriosisce dei quadri dell’epoca e precedenti. La scena nella sua complessità, dalla quale si riesce a carpire un pò degli usi ed abitudini del tempo ed i paesaggi, spesso utilizzati in campo tecnico per comprendere anche le architetture ed i sistemi costruttivi del tempo.
Mi ricordo che per la tesi, trattando il miglioramento sismico di un edificio storico, ho passato tanto tempo tra gli archivi storici della mia città, per trovare più informazioni possibili sul fabbricato e sulle modifiche intercorse nel tempo.
Un parere il mio, forse poco artistico, mi dispiace