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Lettera pubblicata il 29 Settembre 2006. L'autore ha condiviso 31 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Giogio.
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ciao luna questo fine settimana ho avuto un’altra discussione con mio marito.Lui e’ arrivato a dirmi,che se’ fra’ noi due esistesse in futuro una separazione,a me nessuno mi prenderebbe piu’ perche’ gia’ sono una donna diciamo”consumata” perche’ gia’ ho 2 figlie.Io poi gli ho risposto,dalla rabbia,che invece di morire mia mamma doveva morire lui.Ci siamo arrabbiati moltissimo,e quando lo facciamo usciamo in termini che non dovremmo uscire.Di solito mio marito sta’ sempre al fine settimana,e io gia’ quando vedo arrivare il venerdi,gia’ ho il terrore che nei giorni seguenti mi arrabbio.Non so’ piu’ come fare,a cambiarlo un pochettino,a volte prenderei proprio le valige e le mie 2 bambine e me ne andrei,ma’ poi dopo,proprio perche’ penso a loro mi sto’ e sopporto.Ciao luna scusami per questo mio sfogo improvvisato.
TERESA: gli sfoghi sono sempre improvvisati, altrimenti non sarebbero sfoghi. Sarebbe bello non averne bisogno, ma tutti ne hanno bisogno, prima o poi.
Mi dispiace per le parole veramente grossissime che son volate, da entrambe le parti…
non so cosa abbia scatenato la discussione, è chiaro che la tensione è salita a mille per farvele sputare così grosse…
tu hai tirato fuori la tua frustrazione varia, a cavallo del tuo più grande dolore… e lui… lui perché ha parlato di separazione? Gli avevi qualcosa tu, tipo che se non la smette di comportarsi in un certo modo te ne andrai?
comunque sia la cosa della “consumata” è una cosa che non ha un minimo di verità, e lo sai anche tu. Di solito la gente quando litiga non si sputa mai addosso rose… sennò non starebbe litigando. Questo non significa che si possa oltrepassare il limite, ovviamente… ma appunto il problema mi pare sia nella tensione che aleggia tra voi…
sarebbe da capire (voi, non io, ovviamente) per qualche motivo arrivate all’imboccare del fine settimana già pronti a scannarvi sul ring. Ma questo potete saperlo e capirlo soltanto voi…
Vi vedete soltanto il fine settimana e in quel momento dovete concentrare tutto? Il fatto che lui si riposi da una settimana di lavoro, che stia con i figli e naturalmente che sia anche un marito, presente come lo vorresti tu… che si possano risolvere in poche ore, e magari già con la tensione addosso, questioni che non si riesce a presentare con calma per svariate ragioni…
chi legge qui, ovviamente, non può sapere se il problema di comunicazione è da una parte sola o da entrambe le parti.
Cioè se tu chiedi le cose in maniera tranquilla, senza scaricare anche tu rabbia e ansia, ma ti trovi un muro davanti…
Rimane il fatto, ovviamente, Teresa, che non si dovrebbe arrivare mai a scaricare violenza verbale sul prossimo, anche se non ci piace il modo in cui ci sta domandando le cose…
ma quando eravate fidanzati, o solo poco tempo fa, lui era diverso da così, lo era il vostro rapporto? riesci ad individuare un momento in cui c’è stata una svolta negativa nel vostro rapporto? (a parte il lutto che ti è capitato, che, dici, ti ha fatto aprire gli occhi, ma intendo dire se c’erano dei problemi prima che, magari, sono subentrati, ma non avete mai risolto, e come polvere sotto un tappeto si sono accumulati).
La vita si fa nel presente, non nel passato, e non te lo chiedo al fine di farti rivangare vecchie ferite o rancori, ovviamente, ma perché a volte davvero il solco del problema di comunicazione si scava, da entrambe le parti, quasi senza rendersene conto, nel tempo…
Un abbraccio
ciao luna,riguardo il nostro rapporto quando eravamo fidanzati,ci vedevamo solo un’ po’ il sabato sera e qualche volta la domenica,cosi’ per 4 anni.Poi logicamente,quando una coppia di fidanzati,hanno il loro tempo a disposizione che e’ poco si basano a fare altre cose,e poi magari quando capitava qualche discussione io pensavo che capitavano solo per il semplice motivo,della lontananza e poi del fatto che ci vedevamo poco,allora in me stessa mi dicevo che forse queste discussioni finiranno una volta che ci siamo sposati.Quando poi, una volta sposati, andavamo daccordo come la maggior parte delle coppie,poi subito il mese dopo uscii incinta.Adesso invece mi sento un annullita,perche’ prima lui avanti non mi apprezza come donna,e con il tempo,dalle e dalle incominci a reagire e magari a rispondere.Lui dice che io sono cambiata da quando e’ morta mia mamma,ma’ sara’ solo il semplice fatto che a me mi manca tanto affetto che lui non mi ha mai dato.Eccerto che io lo vado a cercare da mio marito,ma’ se prima e’ lui avanti a negarmelo,io cosa devo fare?Ed cosi mi sento sola tanto sola.Quando poi vengono i fini settimana,a me mi vengono gia’ le palpitazioni di cuore,perche’ gia’ so’ che sfociamo in una discussione e che volano parole grosse.Guarda luna che io sono una tipa che basta che mi accontenti con il poco che so’ darti tutto il cuore,allora so’ che magari le cose si chiedono con gentilezza e calma,ma’ inizia prima lui a rispondermi male,ed io poi dico buona si ma fessa no,ed cosi’ iniziamo a litigare.I litigi al fine settimana iniziano proprio sul fatto che io voglio uscire a farmi una passeggiata con lui e con le bambine,lui dice di essere stanco perche’ poi la mattina e’ rientrato dal lavoro,mentre poi se lo chiama la sua famiglia ci va’.Io allora che ho passato una settimana infernale,anche a combattere dietro le mie 2 bambine,per lui non ho fatto niente e ho la testa fresca.Dice che io gia’ esco tutta la settimana,che poi le mie uscite sono ad andare a fare la spesa,accompagnare mia figlia a scuola e poi al cimitero e poi vado a casa per cucina e fare i servizi.Non lo so’ sono uscite queste?Per lui si!Allora poi da questa discussione nascono altre discussioni e escono parole e fatti che non dovrebbero mai uscire.Allora io soffro,ed a volte capita che se’ pure restiamo a casa non gli cucino niente,e mi vado a dormire.Non so’ nemmeno io cosa fare,so’ solo che mi sento triste e a volte gli dico a mia mamma se mi viene a prendere,magari con lei mi diverto di piu’,ma’ poi penso alle mie figlie,e rimango qui a soffrire,ma’ non so’ se questa e’ vita da fare a 24 anni.Ciao luna e ti dico sempre grazie per i tuoi consigli.
TERESA: ciao, a me fa sempre piacere “parlare” con te, però, sai, oggi pensavo a una cosa: che in realtà comunque io posso consigliarti fino a un certo punto, in ogni caso, e in special modo su una questione che riguarda una persona sposata e con figli, e che persone che abbiano dei figli potrebbero consigliarti e capirti molto meglio di me.
Oltretutto forse tu in questo momento ti trovi ormai nella lettera sbagliata… nel senso che questa lettera parla dell’amicizia tra gli ex, se sia possibile o no, ma il tema di cui parli è già stato ed è ora più che mai diverso, e in parte anche più complesso…
rimanendo in questa lettera rischi forse di non trovare persone che abbiano i tuoi stessi problemi o che possano consigliarti, perché il titolo della lettera non c’entra.
Quindi il mio consiglio stavolta potrebbe essere di andare a vedere se c’è una lettera che è più affine alle questioni che attualmente ti tormentano o di farne tu una nuova.
Io ti leggo ormai da un po’ di tempo, e mi sono resa conto, leggendoti, che comunque tu hai fatto molti passi dal punto di vista riflessivo ed emotivo dentro di te, centrando via via in maniera più lucida le questioni, riordinandoti comunque le idee.
Sono stata contenta di questo.
Rimane il fatto che la tua vita la conosci soltanto tu e solo dentro di te ci sono le risposte più vere e principali.
sulla carta chiunque può dirti che ne pensa, ma le variabili sono dentro di noi. sempre.
Io credo davvero che, di più, potrebbe aiutarti ascoltare persone che trovandosi in una situazione simile alla tua, hanno adottato diverse strategie per risolvere i loro problemi. Penso che davvero potresti sentirti più compresa e anche trarne maggiore giovamento.
Pensaci 🙂 intanto ti mando un abbraccio 🙂
ciao luna,forse hai ragione tu,ma’ tu conosci qualche sito che piu’ o meno si parla del mio problema?
No, non ne conosco, ma forse se guardi anche in questo sito, a destra, dove trovi le lettere divise per mesi, puoi trovare qualche lettera che fa per te, o qualche spunto.
Non so come hai trovato questa lettera, forse facendo una ricerca in google per chiavi di ricerca?
Un bacione 🙂
Intanto è importante che provi a focalizzare il problema:
crisi coniugale?
incomunicabilità di coppia?
litigare in coppia in modo sano?
mi sento trascurata, come faccio?
non so, sparo un po’ di idee. Ma devi focalizzare tu. 🙂
ciao luna,pero’ una domanda te la posso fare che riguarda questo blog,secondo te l’amicizia fra’ ex puo’ esistere?Tu che conosci la mia storia,che ne pensi?Ciao amicona e tanti baci.
TERESA: ciao cara 🙂 sì, per me l’amicizia tra ex può esistere, però questa possibilità dipende da molte variabili.
Io sono molto amica di un mio ex di quando ero ragazzina, per me è davvero un amico fraterno, e io per lui sono un’amica “sorellerna” 🙂 anche perché, storia breve a parte (e che risale a molti anni fa, e storia bellissima peraltro, di cui conserviamo un buon ricordo, ma senza rimpianti da entrambe le parti) ci conosciamo da quando avevamo 8 anni. Ci vogliamo un mondo di bene. Però tra noi non esiste nessun tipo di attrazione. e il fatto che lui sia diventato papà mi ha riempito di gioia, e della sua bambina mi sento zia.
Lui è un amico speciale, per me, perché il fatto di averlo conosciuto anche sotto il lato del “fidanzato” mi ha permesso di essere ancora più vicina al suo cuore, un tempo, e a lui di essere più vicino al mio. Ma è davvero un mio amico. In generale io credo che se due persone hanno trascorso dei bei momenti affettivi insieme, hanno fatto un pezzo di strada insieme, e si sono lasciati bene, in pace e non in guerra, è bello che non si sentano estranei quando capita loro di incontrarsi. Poi ci sono anche ex che ti sono indifferenti.
comunque per me l’amicizia tra ex può esistere, ma quando l’attrazione è passata, altrimenti l’ambiguità di ruoli, per quanto l’affetto possa essere fortissimo, e sincero, e per quanto anche i consigli possano essere assolutamente non di parte, crea sofferenza,in uno dei due se non in entrambi. Tu dici di essere amica del tuo ex perché gli vuoi anche bene, oltre a sentire un’attrazione nei suoi confronti, però soffri perché immagini anche una vita con lui che non puoi avere. Lo stesso dice lui di te. Ed è lì che casca l’asino. Non metto in dubbio che un domani voi possiate essere veramente soltanto amici, però questa tempesta di sensazioni che esulano dalla pura e semplice amicizia deve placarsi un po’, secondo me. sai che non giudico, e so anche che i ruoli non sono così netti, cioè, che l’affetto è un fatto reale, però il punto è che se un’amicizia ti impedisce di vivere appieno, con serenità, i rapporti sentimentali che hai, se l’ambiguità diventa un problema, allora non è più soltanto un’amicizia. E allora bisogna avere il coraggio, forse, di prendere un po’ le distanze per far calmare quella tempesta – o per rendersi conto di ciò che si vuole davvero – e, pur volendo bene, lasciare passare un po’ di tempo perché i ruoli diventino più sereni.
Ora ti dirò anche un’altra cosa: per quanto il mio amico fraterno sia soltanto un mio amico, molti anni fa, in un periodo in cui era in crisi con la sua compagna, gli è venuto naturale parlare di quando stavamo insieme noi due. Non perché il suo fosse un rimpianto, non perché volesse ricominciare una storia (neanch’io comunque sarei stata interessata) o perché facesse lo scemo con me con dei secondi fini. Non esiste proprio, credimi. Il fatto è che noi siamo stati “fidanzati” quando eravamo molto molto giovani e quindi rievocava episodi che gli ricordavano un periodo ovviamente più spensierato (è ovvio che da ragazzini si è più spensierati che da adulti, per mille ragioni) e sorrideva ricordando lui a quell’età più che noi due o la storia in sè. Effettivamente rievocava episodi buffi in un periodo in cui era triste. Ricordava quando per me avrebbe spaccato il mondo, in un momento in cui la sua compagna gli aveva messo un muro. Ma era come se mi dicesse: tu lo sai, vero, che io sono uno che per amore spacca il mondo… e allora perché lei non lo capisce?
Ma ciò non significava nè che rimpiangesse quei momenti in quanto tali, né che fosse innamorato di me. Semplicemente riannodava un po’ il filo con un se stesso più sereno, e poteva farlo con me perché sapeva benissimo che io non avrei frainteso. Perché, appunto, siamo soltanto amici.
due amici che non hanno subito una lobotomia, e quindi conservano dei ricordi in comune, ma due amici.
Io penso che possa essere normale, in un momento di crisi, pensare a noi stessi in periodi in cui eravamo più spensierati (è ovvio che a 13 anni si è più spensierati che a 24 con due figli, anche se magari ci sono problemi intorno è naturale che a 13 anni si abbia un tipo di energia e percezione diversa, rispetto al mondo, di quando si diventa adulti). Ma questo non significa che si sia innamorati.
Per inciso lui è rimasto con la sua compagna, che amava anche quel giorno, quando ripensava a se stesso ragazzino, e sono felici e hanno una figlia.
I ricordi sono un patrimonio importante, se sono ricordi belli sono sicuramente un serbatoio a cui attingere nei momenti tristi, anche per ricordarsi che si è capaci di essere felici, però non si può vivere di ricordi a 24 anni (neanche dopo).