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Lettera pubblicata il 29 Settembre 2006. L'autore ha condiviso 31 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Giogio.
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Anch’io pensavo a Sabrina, sì.
Quando qualcuno sparisce da questi schermi penso sempre che sia sparito perché la vita lo prende in maniera positiva 🙂
(le famose frequenze… 😉
Teresa, allenati a connettere quelle frequenze in positivo, allora 😀
un po’ per volta 😀
tipo ginnastica mattutina 😀
vedrai che ti fa beneeeeee 🙂
Un bacione
invece io penso che chi scompare da’ questi schermi e’ perche’ forse gli e’ capitato qualche problema? vedi la penso sempre in negativo anche su’ gli’altri.Io sto’ sempre cosi’ capitano piu’ giorni no che giorni si,l’ex l’amo ancora ed la mia vita procede sempre uguale.Luna a te tutto a posto?
TERESA: anch’io mi preoccupo un po’ per sabrina… però mi dico: perché pensare in negativo? Se scrive qua quando è giù, magari se non scrive è perché è su! 😀
Ma dai, Teresa, che non è vero che pensi sempre in negativo 😀
hai dato consigli molto puntuali, propositivi e solari su questi schermi 😀
Io dicevo per te, che ogni tanto ti butti giù… però, altre volte, leggo anche begli sprazzi di luce, invece 😀
Però il mio consiglio sulle “frequenze” era generale, e riguardava i momenti in cui “vedi nero” o in scala di grigi 😉
ma a chi non capita? capita a tutti. Però, poiché me lo hai detto tu stessa che di base sei una persona allegra e solare (me lo ricordo, eh! Lo hai scritto tu :D) ti invito a recuperare quella parte di te, per te, innanzitutto 🙂 la tua forza positiva e propositiva per superare le difficoltà e per fare quei piccoli passi che aiutano, anche quando non si possono fare delle grandi rivoluzioni 😀
Con me, in generale a posto, sì 🙂
sto “rielaborando” anch’io dei dati 🙂 però rispetto a mesi fa, quando ero piuttosto incasinata, sto molto meglio 🙂
Care Luna e Teresa…carissime…grazie di esservi preoccupate per me, e mi ha fatto sorridere di dolcezza leggere le vostre ipotesi sulla mia “scomparsa”…ebbene…devo dare ragione a Teresa…non sono stata affatto bene…La mia ansia è tornata prepotente in questi giorni, a far compagnia alla depressione che ormai è parte di me con i suoi alti e bassi… Il fatto è che ho iniziato a scrivere perchè volevo aiutare Teresa e mi sono ritrovata a parlare di me. Non era quello che volevo, volevo essere utile, non essere la vittima, così ho preferito allentare i miei interventi!! Eppoi…che potevo dire di più che già Luna non avesse detto in modo così chiaro??!! Senti, cara Luna, ma tu sei una psicologa VEROOO?!!! No, perchè la tua lucidità mentale sulle cose e la capacità di dirle in maniera così incisiva non possono essere solo frutto della tua mente!!! Deve esserci una preparazione professionale dietro…altrimenti mi sento veramente una merdaccia!!! Io che ho passato la mia vita a introspezionare me e gli altri, sono crollata dentro un matrimonio difficile, e ho permesso a un uomo di annullare la mia parte migliore,quella che sapeva emozionarsi, giocare, piangere di gioia, trovare sempre il lato positivo delle cose… per rinchiuderla in una gabbia di dolore, paura, insoddisfazione, e incapacità d’amare…Ve l’ho detto che sono incinta?? Di quasi 6 mesi…e non riesco ad amare la creatura che porto dentro dato che, insieme alla mia parte migliore, la chiusura mentale e l’egocentrismo di mio marito hanno bruciato anche il mio istinto materno… Perchè l’ho sempre sognato un figlio, ma non così!! Ma non con un uomo che, seppure amo (e tutti i giorni mi chiedo perchè!!), non riesce a condividere con me nemmeno questa gravidanza, con le gioie e le preoccupazioni che comporta… E’ assente, distratto, spesso scortese…Premure e coccole sono rare e mentre le fa la sua testa non è mai con me…e io lo sento e mi sento sola… Dicevi bene Luna, sia a me che a Teresa, che è importante avere un proprio spazio, un lavoretto che ci dia soddisfazione e indipendenza economica!! Caspita quanto sono d’accordo!!! Ma mi è diventato assai difficile stare in mezzo agli altri, prendere impegni, mantenere parole, perchè oggi sto meglio, ma domani?? Sono diventata inaffidabile ma non certo per mia volontà, e non sapete quanto mi sento in colpa per questo!! Non mi riconosco più!! Il fatto è che, per seguire lui, e anche per stare vicina ai miei genitori (sono figlia unica e loro non sono più giovanissimi!!), ho lasciato prima di sposarmi, una città che amavo e nella quale avevo trascorso, tra studio e lavoro, gli ultimi 12 anni. Avevo la mia vita lì, la mia indipendenza, soprattutto mentale, la mia autonomia… Sono tornata alla mia “città” d’origine dove non ho più niente, tranne i miei genitori (ti sembra tanto, Teresa, lo so, ma io non ho mai avuto un bel rapporto con mia madre, come te, a me una madre è sempre mancata!!), e qualche parente. Niente amici… (cont)
che sono rimasti di là… Adoravo quella città…ci stavo bene…era a misura mia…la conoscevo come le mie tasche…mi sentivo a casa…e soprattutto ero me stessa… Mio marito, invece, quì ha ritrovato i suoi amici (lui è molto più espansivo e estroverso di me con le persone…con gli altri!!!!) che sono tutti, o quasi, uomini, se ne vanno al bar, si fanno le loro bevute…e le donne a casa…Ciò che mi ha rovinato è stato il troppo amore per lui, e anche il fatto che, improvvisamente, essere diventata moglie, mi ha caricato di ogni sorta di responsabilità, di martirizzazione, di annullamento di me stessa!! Siccome lui mi dava questo ruolo, benchè affermasse il contrario, allora io mi ci sono investita completamente…come se quello fosse l’unico modo per essere una buona moglie!! All’inizio l’ho voluto io (andando contro me stessa), dopo, quando sarei voluta scappare da questo ruolo, è stato troppo tardi, perchè sono subentrati altri problemi: bassa autostima, ansia, depressione, attacchi di panico… Quando ho voluto cambiare questo stato di cose e riprendermi la mia vita, la mia autonomia (non parlo di lasciarlo, ma di avere una mia identità e ricominciare a sorridere!!), non ho avuto le forze di farlo!! E questa città, piatta, antica, pettegola, inconcludente, non mi ha certo aiutato con stimoli e interessi!!! Quando ad un certo punto, all’ennesimo litigio, avevo deciso di prendermi un periodo di pausa senza di lui per riflettere, o quanto meno per ricostruirmi…quando sentivo di aver trovato la spinta giusta, il coraggio, l’amore per me stessa…una mattina ho scoperto di essere incinta… E mi sono dovuta rassegnare a mettermi di nuovo da parte per qualcun altro, questa volta per mio figlio!! Vi sembro egoista a parlare così, vero? Non lo sono ,sapete, la mia è disperazione per aver dovuto fare di nuovo un passo indietro, per sentirmi di nuovo in gabbia. E le cose non sono cambiate: vivo questa gravidanza senza emozione, senza gioia o sogno, senza speranza… Povera creatura, mi dico, ma che famiglia disunita è quella dove si trova a nascere??!! Vi chiederete perchè l’ho fatto questo figlio…è difficile da spiegare, lo volevo, anche se non certo così…Eppoi non voleva arrivare, ormai non ci speravo più… Sono confusa adesso, impaurita dal mio ruolo di madre, e dal non riuscire a provare amore, nè gioia…io che, solo 3 anni fa, avrei pianto di gioia per settimane!! Quanto male ci possono fare l’indifferenza, la distrazione, la mancanza di complicità, di gioia…il non sentirsi amate veramente, capite, ascoltate… l’avere al proprio fianco un uomo che, giorno dopo giorno, vediamo sempre distratto, assente, che non dà valore alle piccole cose, che fa e dimentica, che non crea un rapporto, ma dimentica ogni giorno, come se ieri non ci sia stato…E tuttavia, per indole, e forse per una punta di masochismo, non voglio arrendermi e cercare di vedere sempre il buono che c’è in lui…ma è così difficile certi giorni!!
Vi abbraccio…
SABRINA: no, non ci siamo. Quando mi hai detto che tu ti senti una merdaccia per la mia capacità di analisi, e quando mi hai detto che ho già detto tutto io ho fatto un passo indietro, e mi sono chiesta (seriamente, con senso di responsabilità, non di colpa) dove ho sbagliato.
Ho sbagliato, perché tutto ciò che dici qui, che dice teresa, che dicono tutti, è utile e necessario. Perché ho imparato da te più di quanto credi, e anche da Teresa, e da chiunque io abbia letto su queste pagine.
Anche dalle persone con cui “ho litigato” un po’.
Tutto è necessario, quello che si racconta di sè, quello che si condivide con gli altri. Tu non sei una merdaccia, non dirlo neanche per scherzo, ti prego (ti giuro, ho le lacrime agli occhi).
Sei entrata qui per aiutare gli altri e non per esporti?
Ma i forum esistono per questo, Sabrina. Perché una persona aiuti gli altri quando può, e si sfoghi quando ne ha bisogno. Quando se la sente.
Chi se ne frega di un forum dove sono tutti senza macchia e senza paura, scusa!
Stai certa che se avessi bisogno di sfogarmi (per quanto io sia simile a te, in questo, e, credimi, penso di capire quello che intendevi dire) lo farei. Urlerei forte, come hai fatto tu.
Io ora non ne sento il bisogno. Non perché sia miss introspezione 2008, ma perché per adesso, per me, va bene così.
No, non sono una psicologa. Sono una che, come te, pur avendo fatto introspezione, pur avendo dato anche buoni consigli agli altri, non per questo non si è impantanata nella vita. Ho preso le mie sberle. E ho cercato di capire perché le avevo prese. E come te mi sono detta: possibile mai che, pur essendo intelligente, io non abbia capito questo e quello?
E’ che l’intelligenza non c’entra, Sabrina. Il dolore non va in giro con un quoziente intellettivo.
Non c’è una preparazione professionale, dietro alle mie parole. Ma c’è un viaggio intenso, sì, e ancora in corso.
Quello che posso, di questo viaggio, lo condivido, come fanno gli altri.
A colpirti è stato che io non ti abbia giudicata? Per me non c’era niente da giudicare. La sofferenza non si giudica.
Di fronte alla tua lettera di oggi, proprio perché non sono una psicologa, ho paura di dire cose che invece di aiutarti possano farti del male.
Però una cosa mi scappa (e spero di non sbagliare): ti dico una cosa che ti è ovvia, tra l’altro, probabilmente.
Non spaventarti per il disagio a più livelli che senti, perché quel disagio (l’ansia, il fatto di pensare di non riuscire a fare cose che ti riuscivano, quello che dici a riguardo della tua gravidanza, eccetera) è solo un sintomo.
E’ un filtro attraverso il quale tu ti vedi, è la tua stanchezza che ti parla.
ciao sabrina innanzitutto scrivo che anche per me luna puo’ essere una psicologa,perche’ sa’ capire nell’animo delle persone ed riesce ad trovare il problema.brava luna!!Poi dico a te,di pensare che in te sta’ nascendo una creatura,che fa’ parte,e fara’ parte solo di te!!!non so’ se’ e’ il primo,ma’ io che ne’ ho due,ed ho avuto ugualmente un marito assente come oggi,io ancora di piu’ amo queste mie bimbe,perche’ se’ non avessero me,loro non avrebbero nessuno,perche’ il padre come e’ assente con me,e’ assente anche con le loro bimbe,non mi ricordo mai,che avesse preso il passeggino per portarle a fare una passeggiata,mai che gli avesse portato un giocattolino al suo ritorno,mai giocato con loro,e mai apprezzato un lavoretto che magari fanno a scuola,mai provato a cambiare un pannolino,infatti non lo sa’ fare,mai che li avrebbe dato la pappa,e mai detto che begli occhi hanno i fronte.Anzi quando io ho partorito la seconda a taglio cesareo,quando andammo a casa,la piccola prese per 1 mese e mezzo la notte per il giorno,e quindi si faceva tutta la notte chiara chiara,ed se’ io,a volte con la ferita fresca,svegliavo mio marito per andargli a fare la bottiglina,ci andava pure,ma’ prima veniva la discussione e poi si alzava,e se’ io non avevo mia mamma,me’ la vedevo di brutto ,perche’ ogni tanto lei mi dava il cambio per farmi riposare,e gli dico tante grazie a mia mamma,cosa che prima non gli ho mai detto e me ne pento.Allora ti dico che i padri,si credono di fare questo ruolo solo perche’ portano i soldi per mangiare,ma’ di questo ne’ sono fiera,pero’ se’ io devo avere un marito,e le mie figlie un padre che porta solo i soldi ma’ non gli da’ affetto,questo no!!Percio’ ti dico che questa creatura che hai nel tuo ventre,non c’entra niente fra’ te e tuo marito le discussioni che ci sono,e pensa che magari ti ho fatto gia’ uno specchio per come sara’ tuo marito con il figlio,e quindidopo nasceranno altre discussioni,perche’ tu hai mille cose da’ fare,e lui se ne stara’ comodo a guardare cio’ che tui fai.Io spero che mi sia sbagliata,ma la maggioranza e’ questa.Allora se’ io non avrei amato le mie figlie,chi c’era per loro che lo faceva?Nessuno infatti se’ domandi a mia figlia se’ vuole bene il padre lei risponde di no!!Ed io non lo mai messo in cattiva luce con lei,anzi gli dico che le vuole bene,ma’ ti dico che in 3 anni che mia figlia freguenta l’asilo,l’avesse mai andata o a prendere o ad accompagnarla a scuola?No mai!!Allora il padre non si fa’ solo con i soldi,ma’ si fa’ con affetto e carezze.Allora amalo questo figlio che porti in grembo,perche’ sappi che non avra’ nessuno,solo te e basta!!Sentitelo come una cosa cara solo tua e sara’ per sempre tua,e mai nessuno te la potra’ togliere,e sono sicura che tutte queste cose che mi hai detto riguardo la gravidanza,il giorno che partorirai ti sarai ricreduta in tutto.Tanti auguri amica mia e un saluto anche a luna e vi dico che se’ anche non vi conosco,sento di volervi bene.
Quanto grande sia il tuo senso di disagio, Sabrina, lo puoi sapere soltanto tu.
A questo mondo, purtroppo, ci si va a curare con naturalezza un dente cariato, o qualsiasi altra patologia fisica, e non ci chiede “perché mi è venuta una carie, se sono sensibile, intelligente, forte, anche?”. Invece quando il disagio è psicologico uno/a, spesso, se la prende con se stesso/a.
Non farlo. Non oscillare tra senso di intrappolamento e senso di colpa. E se non ne esci chiedi aiuto. Perché al di là delle situazioni contano, TANTISSIMO, gli stati d’animo.
E se una donna, sensibile, intelligente come te, e con la capacità di guardarsi dentro che hai tu (e ce l’hai eccome, Sabrina) si sente persa, ha il dovere d’amore verso se stessa di chiedere aiuto.
Chiedi aiuto a chi può darti davvero gli strumenti per uscire da questo pantano che senti dentro alla testa e al cuore. perché le tue analisi sono puntuali, ma sei entrata nel circolo dell’ansia, forse, e dell’abbattimento, e sei troppo intelligente per riuscire a venirne fuori. Perché la tua intelligenza rischia di lavorare contro di te.
Mano sul cuore, Sabrina, non ti conosco, ma, anche se ti sembrerà assurdo, ti sento vicina.
Nessuno può fare questo viaggio per te, purtroppo, puoi farlo solo tu. Ma credimi che il primo passo è quello più difficile. Il resto è una conquista.
SABRINA: ok… però adesso potrei cominciare a preoccuparmi un po’ 🙁
se passi di qua fatti vede’!
TERESA: spero tantissimo che Sabrina abbia letto la tua risposta da donna, persona sensibile e mamma.
E spero stia bene. Lo stesso, ovviamente, penso per te.
Un bacio, buona domenica.