Messaggero del 20/12/2007: “Sioux in rivolta contro Washington: ‘Non siamo più cittadini Usa’ …
Gli indiani Lakota – il vero nome dei Sioux – la tribù dei grandi capi Toro Seduto e Cavallo Pazzo, si sono ritirati dai Trattati conclusi dai loro antenati con gli Stati Uniti più di 150 anni fa .. Tali Trattati, secondo i Sioux, sono parole senza valore su carta senza valore e sono stati violati a più riprese per privarli della loro cultura e delle loro usanze e per rubare la loro terra … 33 trattati con gli Stati Uniti che non sono stati rispettati .. I Sioux hanno precisato che passaporti e patenti saranno consegnati a tutti gli abitanti del territorio che rinunceranno alla loro cittadinanza statunitense”.
A parte il deprecabile comune errore d’ignoranza di chiamare gli Americani della Nazione Sioux Lakota “indiani Lakota” e invece i Conquistadores europei “Americani” quando non lo sono affatto, a parte questo, ERA ORA!!! era ora che questo popolo ricco di Storia importante e grandi Tradizioni metafisiche rifiutasse uno stato di cose degradante ed offensivo.
Ovviamente, dato lo sfavorevole rapporto di forza, sarà una questione ideale, ben lontana dal raggiungere risultati pratici e simile a quella Tibetana, della quale nessuno Stato si preoccupa per via degli interessi commerciali coi mascalzoni del Governo di Pechino e con la Mafia cinese, ma almeno gli Americani stanno riassumendo una posizione che rende giustizia alla loro Storia.
Un abbraccio da parte mia e, mi auguro, da parte di tutte le minoranze oppresse dalla barbarie imperialista europea, in Europa e fuori.
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Categorie: - Attualità
Sono arci contenta che questo popolo si sia finalmente svegliato……….era ora,ma meglio tardi che mai.finiamola di uccidere le altre culture solo perchè diverse dalle nostre,w le diversità. Forza ragazzi, sono con voi, rivendicate tutto cio che vi appartiene……………,la vostra antica e meravigliosa cultura.
Da una sostenitrice.fenny.
non sono daccordo con l’autore del testo iniziale, faccio una mia valutazione del tutto personale sui tibetani: considerandoli opportunisti che cercano un qualche modo per iniziare una loro politica capitalistica lasciando quella spirituale si nascondono dietro scudi e paraventi; sono declassati da solo cento anni e per di più sono comproprietari forse anche di maggioranza di quel territorio. ai Lakota la terra è stata rubata sono stati deportati hanno ucciso i loro figli ma ancor peggio hanno e stanno continuando a stuprarli della loro dignità dei loro sogni, ora è un popolo che non avrà mai più un avvenire mai più una realtà. convivo con loro il dispiacere e per quanto posso il non più domani per i figli dei nipoti del proprio popolo, piango con loro il declino e la fine. questo è il vero olocausto lo sterminio di una intera civiltà, in altri luoghi e tempi verrei chiamato rinnegato ma giuro se così fosse ne sarei orgoglioso. per quello che posso e per quello che vale dò ai LAKOTA tutto il mio appoggio e la stima oltre all’amore, anzi credo che la stima è per tutti quelle genti native di quel continente.