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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, Bibby, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Casso, ma questo ‘sta insieme a quella donna dall’età prepuberale?! È scusato. E poi mica è vecchio, e capirai. Se come si dice la vita comincia a 40anni, ne ha 21 di fatto. E tu 6 però. Amatevi, ma non fatevene accorgere però, sennò sono guai per lui.
P.S. Sei la prima donna che sento che si aumenterebbe l’età di 7/8 anni. L’ammore cambia le donne anche sino al punto di invecchiarle?
Sabrina,
secondo me, immaginare di poter mettere in fila TUTTI i requisiti auspicati per vivere la PERFEZIONE di un amore terreno sarebbe come pretendere che il mondo intero fosse PERFETTO.
comprendo, per esserci passata, quanto hai scritto nel post 579. l’unico pensiero deterrente, che ho letteralmente imparato alla scuola di LaD (grazie in particolare a un utente abituale, con cui ho avuto un lungo dibattito, mai dimenticato), è che, quando si rischia di arrecare dolore ad altri, e lo si sa a priori, bisognerebbe avere la forza di astenersi dal farlo, anche pregiudicandosi la sola opportunità offerta dall’esistenza di agguantare un pizzico di gratificazione o di felicità.
si chiamano “principi”, a volte per niente facili da riconoscere e rispettare.
non so quanto possa essere giusto rinunciare. molto dipende, in effetti, da cosa si è vissuto e sperimentato in precedenza, senza escludere i torti macroscopici che altri possono aver perpetrato per loro egoismo, contribuendo a creare l’occasione, in cui si può voler o non voler ricadere.
va a tuo merito non aver mai chiesto di avere l’uomo che ami tutto per te. il più delle volte, una parte, anche minima, è meglio del tutto. molto dipende da quanto si è in grado di apprezzarla.
un abbraccio.
Parole meravigliose. Anche qui però, prima di adire, è importante che le nostre intenzioni le conoscano i “priori” per evitare che qualcuno soffra.
Non ti scoraggiare. Che dire.
Non si puomo sapere mai cosa porta una persona ad agire in una certabella maniera a volte si giudica a priore senza sapere cosa ci sta dietro…Dal canto mio quando l ho conosciuto ho rinizio a vivere era così bello parlare ridere scherzare sfogarsi con una persona talmente bella dentro e intelligente…é nata una splendida amicizia..Mi teneva compagnia mi dava la forza di sopportare le mie giornate eterne senza fine…Non é semplice accudire giorno dopo giorno un marito invalido mentalmente e fisicamente un bambino in tutti i sensi ( il signore dopo un lungo coma ha ascoltato le mie preghiere e me la lasciato ma purtroppo mi ha lasciato un estraneo…) gli voglio un bene infinito ma é pur sempre un bambino di 6 anni e al di là non va…Giorno dopo giorno questa amicizia si é trasformata in qualcosa di diverso non so dire come quando è perché. Ho ricominciato a sentirmi viva a rendermi conto che esistevo ancora e che avevo ancora come persona, che avevo ancora dei desideri…Per la prima volta dopo 8 lunghi anni ho pensato al sesso..giaria dal primo bacio ero emotivamente coinvolta.solo io so quanto ho pianto fino a soffocare e quanto sia stato doloroso passare sopra tutti i miei principi, i sensi di colpa ecc Ora sono molto confusa….
sabri
Capisco, i tuoi principi contro i tuoi desideri.
Comunque non mi pare tu voglia abbandonare tuo marito,
se il 90% del tempo lo passi con lui,
forse un 10% che ti dia un pò di felicità….ma non
se lui ti chiedesse di lasciare tuo marito e metterlo
in un’istituto, allora significherebbe che non ti ama veramente.
Chi ama sa ciò che può avere e ciò che non può avere.
Ti capiamo. Anche qui accudiamo bambini e bambine adulte, anche di meno di 6 anni.
Sabri,
sono dell’avviso che ognuno dovrebbe rispondere solo a se stesso. semmai, se ha fede, direttamente anche alla divinità in cui crede.
nel tuo caso, meglio dettagliato nel secondo post, credo tu non abbia niente da rimproverarti.
assolvi le responsabilità che ti sei assunta, anche nella sventura, e hai avuto la BENEDIZIONE di ricevere un sostegno inatteso, che ti consente di andare avanti nel tuo gravoso impegno, senza perderti d’animo e senza smarrirti nel nulla o nella sofferenza.
a volte solo chi ha sofferto può avvicinarsi e condividere la sorte di chi sta soffrendo. ti auguro di tutto cuore che sia così da parte dell’uomo che ami e da cui spero tu sia sinceramente ricambiata.
non è tua la responsabilità che ha nei confronti della moglie. non forzarlo ad allontanarsene e non volergliene troppo se non lo fa. l’amore, in tutte le sue forme, non diminuisce per nessuno quando ognuno riceve la parte che è in grado d’ispirare.
sii serena e segui il tuo sentire.
Sabri
rossana
Credo che tutti,
anche i più sfortunati abbiano
diritto a un momento di felicità,
anche in questo mondo
e non solo nell’altro.
L’amore ha una grande qualità,
non diminuisce dandolo, anzi aumenta.
Purtroppo essere l amante di un uomo sposato nel 90% dei casi porta sempre alla stessa conclusione. E a tanta sofferenza quasi sempre da parte di lei che si aspetta di avere prima o poi l esclusiva. È che il mondo è rimasto più o meno lo stesso. Dopo la ormai famigerata rivoluzione sessuale degli anni 70 dove la distinzione tra donne per bene e donne pubbliche era squallida ma facile da distinguere, Gli uomini molte volte per superare la noia del matrimonio si rivolgevano alle prostitute con le quali potevano praticare cose che per morale le mogli gli negavano e si andava avanti così tra l ipocrisia generale. Al mondo d oggi paradossalmente l amante è quella che svolge il ruolo suo malgrado della prostituta di una volta o tornando più indietro della concubina. Se si vuole vedere la realtà. Se no la si vuole vedere si può benissimo continuare a fare finta di niente aspettando cambiamenti.
Vabbè Domenico, ma tu mischi concetti molto distanti. L’amante non è assimilabile alla prostituta, è ovvio che non sai nulla delle une e delle altre. Per confondere le due fattispecie uno normale deve sgargarizzarsi una boccia (almeno), in modo che scenda la notte in cui tutte le vacche sono nere.