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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, Bibby, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Grazie anche a te Mimii. E sta sempre fuori dal pensiero massificato. Buona vita.
TL/Carla: e’ l’alternativa spesso di chi non ha il coraggio anche per futili motivi egoisti quanto le ragioni per cui tradisce. Che le relazioni siano brevi o no. A me non sconvolge certo che una persona possa avere dei momenti di dubbio e confusione nel corso della vita e neanche che si rifaccia una vita prendendosi le sue responsabilita”. Che riguardano secondo me anche il modo in cui ti poni verso chi lasci o non ami piu’. Non di tipo economico. Ma forse dovrebbe essere non l’ultima persona a sapere cio’ che lo riguarda da vicino, cosi’ da vicino e beccarsi danni e aggressivita’ ulteriore da parte di chi sceglie (ne ha facolta’) di fare scelte individuali e di cambiar vita. Il problema(condivido cio’ che dice Rossana sulla minor stima) e’ che i non coraggiosi che tengono il piede in due scarpe pensando alla loro paura di un possibile “vuoto” o altro per loro autotutela spesso se ne fregano delle ripercussioni su chi ancora non sa cosastia accadendo e il loro “dilemma”..al di la’ che separazione/tradimento sian cose di questo mondo tantissimi dal comportamento del traditore non ricevono danno solo morale o ‘sentimentale’ e neppure solo prettamente economico legato al patto in se’. Mi spiego: la persona che, ignara,fa delle scelte insieme a qualcuno che afferma di esserci ma sa di avere dubbi e un’altra vita. Scelte che, se lascera’ o verra’ lasciato scoprendo un tradimento (e un dilemma egoistico o disamore e inganno) peseranno sull’altro. Che non sapeva. Tipo “facciamo un mutuo a nome mio” (o “a nome tuo) considerando una coppia in cui comunque entrambi sono coinvolti in un progetto di vita. Che puo’ cmq concludersi. Ma alcuni lo sanno in corso d’opera o mentre si chiedono “magigio/gigia mi offrira’ di piu'” non pensano che l’altro non puo’ neppure tutelarsi rispetto ad una realta’ di cui e’ all’oscuro. Tante sono storie come queste. O di mariti che si ritrovano in auto perche’ la moglie ha cambiato vita. E lo scoprono di colpo e a loro spese. Quando c’era premeditazione. Il discorso e’ complesso ma non riguarda solo atto sessuale o meno, decisione di andarsene, che e’ propria della separazione anche senza corna, disamore/amore, infelicita’/felicita’. Il tradimento ha molti piu’ risvolti e a seconda anche della concezione di se’ e gli altri che il traditore o la persona in crisi ha.
mavala’ di nick improvvisi se ne vedono di solito quando ci sono risse ed è facile individuarli si fanno i complimenti da soli e si spalleggiano come se fossero amici da 40 anni, di Candida io devo dire mi ricordo poco, forse era un periodo in cui non seguivo tanto il forum, non so, ricordo qualche commento poco prima che andasse via quindi non ti saprei aiutare ma anche io non me la ricordo così aggressiva, poi magari mi sbaglio io, è passato tanto tempo.
Ciao MIMI, ricambio con affetto il tuo saluto.
Cavolo Luna, sei sempre piu’ machiavellica…
Mavala’: non ricordo, ma puo’ darsi mi siano sfuggiti quei momenti che dici. Ogni tanto, e’ vero, comunque, alcuni sono immediatamente sgamabili anche se da Contessino diventano Alvaro e poi Mr Deltaplano. I
/ Barbabietola, Cicci, sono cose che succedono di frequente, perbacco. Forse tu vivi su un’isola deserta o un Paese dove cio’ non accade mai. Bene! O magari se sono comportamenti che hai attuato verso il prossimo senza pensare che ci fosse alcun problema nel farli non te ne sei neppure accorta. E non capisci che ci sia mai di strano, perdindirindina. Scusa, sei sicura di aver usato propriamente il termine machiavellico rivolgendolo a me? Nel non dare giudizi, naturalmente. E’ proprio vero cge e’ una tendenza disdicevole quella di affibbiare etichette agli altri frequentatori del forum quando esprimono le loro idee. Comprendo che poi ci sia chi stigmatizza il problema :O. Ah, verza e bieta erbetta: forse volevi dire che sono appunto macchiavellici volens o nolens coloro che nel pensare al proprio culo sono’ @astuti, sleali, senza scrupoli, spregiudicati, subdoli, cinici, usando strategie che non disdegnano l’inganno@ (e secondo un’arbitraria interpretazione dell’opera di Macchiavelli @ill fine giustifica i mezzi@) e quindi, come dicevo, creano danni al partner di vario genere, tradimento o separazione in se’ a parte. Quindi si’, hai colto il senso del mio commento. A parte il tuo refuso, dovuto probabilmente ad un problema della tastiera. / Mimii, grazie del saluto che ti sei sentita di scrivermi. Eh, che vuoi, puo’ capitare, non e’ certo un dramma. Succede persino con le stazioni radio, ancora, nonostante il progresso.
Saluti a te.
Carla,
hai ragione nell’affermare: “il più banale è per apparenza, per continuare a mantenere l’immagine di brava persona con amici, parenti e conoscenti.”
soprattutto se ci si impegna a costruire (e si tende a far brillare il tutto, in cui si crede, agli occhi altrui) diventa particolarmente difficile in seguito soffiare sul castello di carte e ammettere, pubblicamente, che si trattava di un qualcosa non propriamente esistente nella sostanza che si era data a vedere.
senza contare, poi, che spesso una separazione è dolorosa non soltanto per il coniuge lasciato e per i figli ma anche per genitori, parenti e amici, che devono necessariamente schierarsi.
è come un’imposizione crudele per tutti, che contribuisce a far sì che i’amante resti al proprio posto e continui a recitare il proprio ruolo.
è interessante notare, dalla recente cronaca nera, come alcuni uomini preferiscano arrivare all’omicidio piuttosto che lasciare prima che la situazione diventi insostenibile.
sul versante femminile, invece, si percepisce da parte dei media e dell’opinione pubblica molta tolleranza nei confronti della mamma scomparsa di Costigliole d’Asti: è come se lei non avesse tradito, pur essendo evidente il suo sbandamento. famiglia perfetta, per di più religiosa!
i principi sono cosa sacra e non negoziabili ma può succedere che la vita li travolga o li faccia passare in secondo piano.
credo che ognuno possa inciampare nella vita ma bisogna prenderli le proprie responsabilità. In passato mio padre non lo fece, ci abbandonò all’improvviso dopo anni che teneva il piede in due scarpe. Gli capitò l’occasione di scappare all’estero con questa perché lei trovò lavoro e prese la palla al balzo e ci lasciò. Non lasciò neanche un biglietto, mio zio lo seppe all’ultimo momento e nel pieno dell’imbarazzo ce lo disse. Dalle ultime voci che mi arrivarono seppi che si erano lasciati perché entrambi avevano storie parallele, ma anche quelle naufragarono. Lui, tramite mio zio, cercò di capire se voleva tornare a casa io non lasciai rispondere mia madre, dissi a mio zio che per noi era morto. Non aveva avuto il coraggio neanche di scriverci ti rendi conto? Ho passato anni ad odiarlo e a non fidarmi più di nessuno. Mia madre solo da poco ha un nuovo compagno, è stata in lutto per troppo tempo. Sono felice per lei perché quest’uomo le vuole bene davvero. Io mi sono fatta una vita anche io ho un uomo ma è stata dura. Mio padre è scappato ma per non essere giudicato se ne è andato. E se l’amante non sarebbe andata all’estero?Cosa avrebbe fatto? Avrebbe tradito fino alla prossima amante. Non ho avuto un padre ma non importa. Ci siamo liberate di una menzogna e anche se la verita’ ci ha fatto male credo che sia stata la cosa migliore. La verita’ prima di tutto!
Carla, mio zio (amico di famiglia in realta’, ma come un parente) anni fa si e’ comportato come tuo padre. Direi peggio, nel senso dei dettagli, che dettagli non sono, ma immagino ne avresti molti. Quindi capisco molto bene i concetti che esprimi. Mio zio poteva separarsi, divorziare, avere un nuovo amore e una nuova vita. Di fatto lo ha fatto. Nessuno lo avrebbe costretto a restare, certamente non per l’apparenzama neppure per un ricatto di altrui amore. Ha esercitato una sua liberta’ individuale sancita anche dalla legge. Ma il modo in cui lo ha fatto e’ stato macchiavellico, lesivo, vigliacco e ha causato danni ad altri, con anche una inutile cattiveria. Nel suo caso e’ stato scoperto mentre bel bello stava nel suo equilibrio preparando con calma la sua “fuga”. Mia zia era totalmente all’oscuro, come figli e parenti mentre lui era appena diventato nonno e si comportava come sempre. Mia zia era all’oscuro del fatto che dall’oggi al domani, prima o poi, si sarebbe trovata con il cuore in gola anche su un tetto sulla testa. Lei all’oscuro, lui no. Che si preparava alla fuga trovando irrilevanti questi aspetti dopo 40 anni. Scoperto e’ andato fuori di testa in un mix di vittimismo e colpevolizzazione ma perche’ LUI non era ancora pronto. E gli scompaginavano i piani. Risparmio il resto. Molto molto squallido. Da parte sua. Forse tu il discorso che facevo allora puoi capirlo. Quando si parla di istinto e riscatto della propria liberta’ eccetera. Anche nel mors tua vita mea c’e’ chi non ha un senso del limite. Lo ripeto: nessuno ha impedito allo zio di andarsene ne’ di rifarsi una vita. Ma il modo in cui si e’ comportato va al di la’. E non e’ questione di “giudizio” ma di fatti concreti. Il cui peso e’ ricaduto sugli altri. Anche su chi, vicino a lui, ha beccato il rimbalzo non della sua “liberta’” ma del suo egoismo e del suo modo di ragionare. Di persone che si separano a 60 anni e’ pieno il mondo. Ma i suoi figli non hanno semplicemente un padre che si e’ separato per un nuovo amore. E lo dicono loro stessi e con cognizione di causa. Uno di loro si e’ anche separato e rifatto una vita, quindi non e’ questione di scagliare prime pietre sul concetto in quanto tale o di apparenze. Ma di sostanza, molto piu’ che di forma. Il modo e’ sostanza, non forma.
Carla,
hai perfettamente ragione tre volte: ci si dovrebbe SEMPRE assumere le proprie responsabilità e MAI comportarsi da conigli totali, come ha fatto tuo padre. la verità prima di tutto!!!
purtroppo, ci sono persone deboli, che non lo sanno fare. personalmente, non reputo “colpa” nemmeno questo pessimo modo di essere: non siamo noi a decidere dove nascere, da chi nascere, come essere cresciuti e quale temperamento di base riuscire a raggiungere attraverso tutto questo.
per me il problema dell’abbandono e/o tradimento ha connotati più leggeri quando non coinvolge i figli. temo sia nefasto innamorarsi di persone instabili e/o immature ma succede, e succederà sempre, con i risultati che ne conseguono.
mi dispiace per tua mamma, che capisco molto bene. quando si ama davvero si continua ad amare anche quando ci si rende conto che l’oggetto del nostro amore non merita tanta dedizione. mi fa molto piacere che abbia ora una nuova soddisfacente vita di relazione.
mi rendo conto che anche per te, o forse più per te che per tutti gli altri, è stata davvero dura. la figura del padre, benchè il mio fosse l’opposto del tuo, ha arrecato molto danno anche a me. le figlie pagano uno scotto molto alto quando si devono relazionare con padri assenti, sia che siano in casa che altrove.
se puoi, non pensarci più: sei stata sfortunata in passato ma adesso sia tu che tua mamma ce l’avete fatta. non sembra sia andata altrettanto bene a tuo padre. come vedi, si finisce quasi sempre di raccogliere quanto si è seminato…
Concordo Rossana,
Su quanto dici a Carla e concordo sul fatto che molto spesso il problema non è solo dirlo al coniuge, ma a parenti, amici, nelle relazioni di lavoro, e inevitabilmente si formano due schieramenti “innocentisti” e “colpevolisti”. Ne so qualcosa!
Anche il disagio che alcune persone godono a crearti, persone che non contente di sapere che ti sei separata, ma che scavano scavano mai sazie di dettagli.
Non tutti sono in grado di reggere, soprattutto se hanno scelto una vita di facciata.
Un saluto a tutte e due!