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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, Bibby, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Elvis, ti scaldi ancora se dico: ” come la vedo io”. È vietato forse?
Se tu non ti stessi comportando come mi rimproveri di fare non l’avresti presa male. Quindi dev’essere come dici tu invece? Tu pensi delle cose e le dici e ti dirò, in maniera non meno prepotente di quella che mi contesti.
Se tu hai il tuo stile di vita, Eve il suo non ti aggrappi alle sicurezze e così via, ne siamo tutti felici: io la vedo diversamente e non ci credo e te lo dico educatamente. Ma non sto pensando a te in quel momento ok? Sei tu che ti senti colpito e non so perche’. Se leggi meglio il post capirai perche’ non ci credo. Ma tu sei stralibero di pensarla come vuoi, mentre io dico la mia, ricordandoti che mi sono alterata solo quando altri lo hanno fatto con modalità non diverse dalle mie, per sostanza se non per forma. Vedi a me verrebbe da pensare che certe cose che ho detto, ad un altra interlocutrice per la cronaca, abbiano toccato qualche parte sensibile se c’è questa reazione fuori luogo, visto che parlavo IN GENERALE, e non per entrare nelle vostre vite, in questo caso.
Qui, a parte qualche signorile eccezione, siamo tutti abbastanza prepotenti, solo che io lo sto dicendo, scrivendolo, per quali MIE convinzioni sono arrogante. Ma so essere democratica, se lo sono gli altri. E tu li leggi i post?
Un’ altra cosa, a dimostrazione della vostra “signorilità “. La storia della fighetta l’ho citata in un contesto descrittivo particolare e con un altro interlocutore, nel quale si evocavano “uomini” del genere che si incontrano qui, ma mi sono fatta rispettare, nel senso che ora mi rispettano, ma non come pensi tu, col musone. E per quanto possa apparirti strano ci vado d’accordo e si divertono con me, civilmente. Mi vedono come la moglie di Lorenzo vede il marito per usare un esempio comprensibile e conosciuto. Strano eh?
Ma voi ( ce ne sono altri) quella nota di cronaca l’avete subito strumentalizzata, dando un’altra dimostrazione di quello che pensavo del vostro stile ” moderato”
Mi spiace Elvis, e’ la solita storia della pagliuzza e della trave. Rimproverate a quella presuntuosa di Lola le stesse vostre presunzioni.
Se le chiamassimo opinioni si potrebbe ragionare, ma ripeto quello che ho già detto: questo e’ un territorio ideologico di proprietà e guai a chi osa entrarvi se non ha la parola d’ordine.
C’è un però: la proprietà se la arroga qualcuno senza averne alcun diritto. Ma un po’ di pazienza Elvis, tra qualche giorno tornerete a “consolarvi” tra voi compari
Ah Elvis, forse non ho risposto alla tua domanda su quale pesi portò sullo stomaco, eventualmente.
mi ha spinto su questo forum, quando dicevi che avrei glissato su di me. Prima di tutto la gamba rotta e la conseguente immobilità, e poi il thread mi interessava perché ho tradito e sono stata tradita. Non mi sono fatta mancare niente, ma vivo in questo mondo sono imperfetta ma sto imparando dagli errori, la somma dei quali si chiama esperienza. Ma come dicevo tra pochi giorni esco. Ho voluto cercare le vere ragioni di quegli episodi riuscendo a trovare un equilibrio e volevo parlarne per quello che ho capito io. Ma ho trovato un ring e se ripercorri indietro la sequenza dei post scoprirai perché ho cominciato ad usare un certo tono. Ma ho visto tanta solitudine anche rabbiosa.
Lorenzo. Nella pletora di post arrivati ho riletto la tua aulica nota contentente il tuo eteronimo dai capelli biondi lisci come seta. Scrivi che mi avrebbero messo In riga. La comprensione delle situazioni non è il tuo forte e lo sapevamo, ma che tu dica questo quando non riesci a replicare ad un’oca come me se non con la tua oxfordiana educazione, non ha bisogno di spiegazioni su come sono state questa ed altre oche che ti hanno fatto la pipi in testa più volte. Sai replicare solo con quei poveri mezzi da ragazzino frustrato delle elementari. Quello che veniva preso preso in giro da tutti.
Solo con gente come te uso certi termini. Hai visto come mi hanno messo in riga?
Lorenzo , adesso parlo senza sfotterti. Tu sei veramente solo e incattivito, non ci vuole un genio per. Capirlo. Se avessi veramente la moglie che dici e con la quale hai un rapporto come ce lo hai raccontato, non sputeresti odio e veleno come fai, neppure se fossi stato tradito in precedenza. Non si capisce perché una donna come la tua dovrebbe tollerare il tuo linguaggio verso altre donne se non perché hai dei rancori e delle frustrazioni. È in questo caso si chiederebbe cisa ci fa lei se tu sei incatenato a stigmatizzare le donne che non ti piacciono.
Pensaci: da quello che scrivi ti si vede come in una radiografia.
Lola stavolta salto il tuo commento tanto abbiamo capito che tu sei immensa, sei fi.. e bla bla bla…fine marzo è vicino. Non hai capito minimamente cosa ha scritto mia moglie ma non mi stupisce, non sei una donna e le offese te le meriti. Ripeto che all’inizio ti trovavo simpatica ma poi mi hai messo nella mischia deimisogini cominciando ad attaccarmi e allora ciccia caxxo vuoi, tu l’hai voluto.
Mimii pure tu se sapessi come comportarti invece di attaccare la gente forse riceveresti altri tipi di risposte, mentre i commenti singoli non hanno valore se non vedi prima cosa avete scritto voi e cioè strozzate da galline del pollaio.
Camy ti ho guaì risposto su un altro topic ma si vede che hai bisogno pure tu del palco, popi sono gli altri gli egocentrici.
Ricordati che io sono Aton, Luna, Maximum e a volte pure Lola!
‘a Lola, ma che!? sei Candida? ma sei te? se non sei te ce fai dibbrutto! Oh ma ve la ricordate Candida? anche lei tutta piena di sole verità e superfighezza, andava in Libia lei… E’ durata un’estate e poi, dopo aver snocciolato almeno tre personalità di cui una volgarissima, e’ scomparsa dal forum … si vociferava stesse con un infermiere
Luna, ma sarà lei?
Lola, non ho compari e non ho bisogno di consolarmi (di cosa?). Sei tu che ti inventi che siamo ultras e compari. Le cose a cui ho fatto riferimento non le hai dette una volta e non solo in un contesto, dai suvvia. Chi e’ vittimista? E no, non e’ la stessa cosa. Chi si e’ inventato le biografie e le ragioni parapissicologgiche altrui sei stata tu. Anche con me medesimo. Chi ha detto che le idee degli altri sono bigotte o salvagenti di false sicurezze sei tu. Chi ha detto che gli interventi altrui sono fuorvianti rispetto a come funziona il forum sei tu. E’ chiaro che ognuno puo’ avere un’opinione. Ma l’atteggiamento prepotente e’ il tuo e quando gli altri parlano di loro stessi. O non e’ vero o son in preda a spasmi vaticanensi o cercano di chiudersi in certezze precostituite e blablabla. E no che non parli in generale. Fai riferimento ai tuoi interlocutori. Anche con occhi aperti e ciecita’..Ma non rispondi mai veramente e direttamente agli spunti che portano: o sono banali o non c’entrano o sono sicuramente concetti dettati da ferite e intossicazioni di corna o semplicemente scrivi interi post il cui tema e’ dire che l”altro ce l’ha su con te perche’ tu vedi oltre. O post “cosi’ fan tutti”. Ci sono un sacco di cose che esistono da sempre, anche il furto. Per questo tutti rubano? E comunque c’e’ chi ruba per fame, chi non ruba anche se ha fame, chi ruba ai grandi magazzini perche’ e’ cleptomane e chi per l’ebbrezza anche se non gli manca niente. E gli piace l’idea di farla franca o semplicemente non ci vede nulla di strano. Che poi da un lato “il tradimento e’ una pulsione sessuale, istinto contro cui nulla si puo'”, dall’altro “il tradito si prenda le sue responsabilita’ invece di fare la vittima”. Ma se e’ un istinto autonomo irrefrenabile e irrazionale allora il tradito cosa avrebbe da rimproverarsi? Di non aver messo il bromuro nella minestra? Di non aver chiuso il partner in uno sgabuzzino? Dici di aver scritto essendo una che ha tradito ed e’ stata tradita. Che hai fatto delle considerazioni riguardo le tue esperienze. Hai voglia di raccontare il tuo particolare caso? Le tue ragioni per tradire e le tue responsabilita’ nell’essere tradita? Potrebbe essere piu’ illuminante ai fini della tua indagine e nel tuo confronto di idee e esperienze di parlare di benpensanti, ipocrisie matrimoniali, di misoginia e diversi pesi e misure che qui non vedo sul tradimento donna o uomo.
Rossana nei tuoi interventi insisti sull’ipocrisia del matrimonio e, mi pare, certe concezioni borghesi. Doppio Sogno e’ se non sbaglio del 1926. Concordo con Eve che il film non e’ un granche’. Anche ai geni non tutte le ciambelle riescono col buco. Un tempo il tradimento era una faccenda “matrimoniale” perche’ il matrimonio era visto come una necessita’ sociale e economica. La liberta’ sessuale di oggi non c’era. Liberta’ sessuale in senso di autodeterminazione, non di quantita’. Al matrimonio si arrivava spesso senza aver testato ne’ la sessualita’ di coppia ne’ la complicita’ e la convivenza. Avere un marito o una moglie era un’esigenza sociale. Il separarsi una tragedia sociale. L’omosessualita’ andava nascosta con un paravento. Oggi quando si parla di tradimento non lo si fa necessariamente in quella che tu chiami ipocrisia del matrimonio. Le persone vivono anche piu’ relazioni nella vita e senza bisogno di sposarsi.
Neppure di convivere se non ne hanno voglia. Per famiglie allargate la gente non si scompone mediamente. Non si scompone per divorzi e separazioni. Di fatto la gente puo’ unirsi e lasciarsi con facilita’ anche molte volte prima del contenitore matrimonio.. E tradisce anche senza quel contenitore ipocrita, senza villetta a schiera o necessita’ di dare immagini di coppia o famigliola cuore. Questo non per dire che tutti tradiscono, ma per dire che certi tuoi discorsi sulla gabbia ipocrita del matrimonio mi sembrano anacronistici. Il tradimento sarebbe, anche laddove l’istituzione non c’e’ e il patto e’ liberissimo, bilaterale (e puo’ durare anche lo spazio di uno starnuto) una manifestazione di liberta’? Da un giogo ipocrita inesistente? La pulsione sessuale uno puo’ sfogarla quanto gli le pare senza bisogno di avere un “contenitore”. Puo’ tornare a sfogarla (e anche lo fa) dicendo non voglio piu’ una relazione stabile. Piu’ che dover tradire con il pensiero molte coppie si confidano fantasie sessuali che possono riguardare anche persone note. Le donne sanno che se lasciano avranno mediamente piu’ tutele del marito. In questo contesto c’e’ chi tradisce e chi no, e chi tradisce anche per puro menefreghismo e egoismo personale e superficialita’ anche se non c’e’ alcun contenitore che di fatto lo pressi. Come chi non lo fa. E non perche’ sia in odore di santita’, ipocrita o perche’ giri con la benda. Forse proprio perche’ e’ piu’ libero di chi si inventa palle rispetto alla liberta’ che di fatto ha?
Mavalà: mi ricordo di Candida, se ti riferisci alla stessa che rammento.
Ammetto di essermi persa le sue altre personalità, di cui una volgarissima.
Kufù?
(“Etuchissei? Sonozerocalc!”… così, mi è venuto in mente. Off topic, ma quello spot mi faceva un sacco ridere. E in qualche modo è a tema :P).
LOLA, rispondo al tuo commento, al di là di scaldabagni e Salomé…
@In ogni caso la figura del tradito non è mai, a mio parere “trasparente”, il suo ruolo lo ha avuto in quel destino che lo vede dalla parte dell’offeso, anche se può non esser seme reso conto. Se lo dico, anche se per coerenza non dovrei parlare di esperienze personali, è perché ho tradito e sono stata tradita. Ma in un caso o nell’altro ho cercato di capire il perché, anche quando ero la “vittima”.
Come ti ho già scritto qualche commento più in là anch’io tendo a considerare la mia parte in ciò che mi accade, in senso più ampio. Lo trovo anzi centrale, qualsiasi siano le istanze esterne. Era un concetto che esprimevo anche nel caso di Bibbi e simili questioni. E non piaceva che lo stessi dicendo, vedendovi istanze di colpevolezza/assoluzione. Che non erano le mie.
Posso farti un esempio concreto: anche nel caso della violenza psicologica, in presenza di azioni e modalità che sono comunque caratteristiche di chi la esercita, stalker incluso, dove è fuori dubbio, in breve, che una persona si trovi ad affrontare modalità che appartengono a irrisolti dell’altro (e possa, te lo assicuro, incapparci anche senza assolutamente andarsela a cercare nè per alcuna sua istanza masochistica), non ho mai visto la questione in termini di passività. Anni fa, quando sono entrata nel forum parlando di quel tema e altri affini e che comunque possono essere legati a quel genere di problematiche, il tono dei miei interventi e scambi è sempre stato tutt’altro che vittimista e passivo. Anche allorché accogliessi assolutamente gli stati d’animo di chi era in preda a manipolazione affettiva o situazioni di grosso disagio.
su @il suo ruolo lo ha avuto in quel destino che lo vede dalla parte dell’offeso@ spesso tale affermazione è stata scritta qui come una causalità e una responsabilità diretta riguardo al tradimento, cosa che invece non condivido. Responsabilità del tipo mancanze eccetera. Non mi è ben chiaro cosa intendi con il termine “trasparente”. Il termine, legato ad altri interventi parebbe voler dire “non innocente”. Ti ho già scritto come la penso: è parte integrante anche quando non lo è di fatto, anche solo perché se un tradimento esiste esiste un tradito, qualcuno all’oscuro di una scelta individuale che riguarda comunque un patto 1:1. Su un aspetto del quale, che lo riguarda, non può agire attivamente, in un modo o nell’altro, se è all’oscuro.
Quindi l’esistenza di un tradito non è mai un dettaglio. Non in termini morali. Ma di fatto. Non condivido l’assioma “causale” invece. Responsabilità del coniuge che porta l’altro all’azione del tradire. In molti casi il traditore è una persona che ha una propria concezione del tradimento, seriale, “piano B”, semplicemente l’idea che di fronte a un conflitto la ricerca di qualcosa fuori dal rapporto sia una soluzione. Una persona può tradire in maniera assolutamente autonoma, per proprie insicurezze e ragioni di cui il partner può essere anche assolutamente all’oscuro, tanto più se chi tradisce non ne ha consapevolezza. Il partner può non riuscire a colmare i buchi dell’altro non per sua negligenza. Può ritrovarsi di fronte ad una persona che scappa da responsabilità che non gli ha gettato addosso assolutamente ma che il partner gli ha persino chiesto (es: un mio amico che chiese alla compagna di avere un figlio e poi, quando era incinta o di fronte alla responsabilità, andò in tilt. Continuando a dire, ed era di fatto così, che non aveva nulla da rimproverarle).
Il mio ex traditore seriale (dico così perché le sue insicurezze le portano a tradire) mi rimprovera da sempre,a modo suo, la “mancanza” di averlo mollato quando esercitò la sua modalità insicura con il tradimento/piede in due scarpe. Io posso rimproverarmi di non aver colto che fosse così insicuro e con quella modalità intrinseca (ero molto giovane, e oggettivamente non lo sapevo), posso prendere atto che non eravamo compatibili in diverse cose pure se eravamo partiti con il botto per nostre compatibilità, ma non sono agente del tradimento. Se non perché mi sfuggì, davanti a lei (che non conoscevo e non parlavo con lei) una falla. Ci saremmo lasciati comunque, ma lei colse la falla per “lanciarsi”. Lui disse sì, per le suddette cose.
Sono invece contenta di aver istintivamente detto no, pure se giovane, al suo atteggiamento nei confronti delle relazioni (che ha radici personali, sue, che so) e al suo essere un bugiardo quando me ne accorsi. E altre considerazioni, non passive. Peraltro ho anche bei ricordi, non ho rancori e non considero inutile affatto la nostra relazione. Anche “invertendo i poli” mi prendo le mie responsabilità di aver compiuto una scelta individuale pur di fronte a un conflitto co-responsabile di cui peraltro ho avuto occasione di parlare molto con la persona a cui, comunque, ho sempre ammesso il mio egoismo relativo ad una scelta. E le mie non ipocrite e sentite scuse.
Alla “moglie” di Lorenzo:
tuo “marito” scrive: “se non lo avessi attaccato lui ti avrebbe risposto in un altro modo.”
tengo a precisare che NON l’ho per niente attaccato e che, contrariamente a quanto affermi, è stato lui ad attaccare me, e non una volta soltanto…
invitalo, per favore, a non farlo più ma soprattutto a non mentirti e a non pavoneggiarsi troppo!
—
Elvis,
hai ragione: personalmente, per miei particolari vissuti infantili, non vedo di buon occhio il matrimonio che ora, per fortuna, risulta abbastanza superato dalle coppie di fatto, più libere di essere se stesse e meno vincolate da interessi economici.
ma torniamo, se possibile, al tema. mi è sempre difficile capire perchè ci si scaglia di preferenza contro l’amante che accetta di unirsi a un uomo o anche, sia pure in misura per ora minore, a una donna sposati.
quando mi è successo di essere tradita, non mi è mai nemmeno passato per la testa di prendermela con la bellezza di turno che si faceva “coccolare” da mio marito. è stato su di me che ho fatto, dolorosissimamente, il primo esame di coscienza, spostandolo poi su di lui, e traendone, infine, le conseguenze a livello di coppia.
se non si tratta di un’unione aperta, a mio avviso il principale colpevole è CHI INGANNA: il partner ufficiale in prima istanza e, spesso, anche l’amante, che ha il torto di credere alle sue parole e il coraggio d’imbarcarsi in una storia amorosa pur sapendo che non potrà che condurre al termine di un vicolo cieco. questa la mia visione di coraggio, anche perchè spesso si tratta di una seconda scelta, dopo aver fallito la prima. niente a che vedere con i riflessi sociali ma soltanto con i propri bilanci interiori.
a grandi linee, quindi, due vittime, di cui la meno vittima delle due, a mio avviso, dovrebbe essere la moglie o il marito traditi, che non avevano mai avuto un rapporto tanto stretto con il coniuge da accorgersi a tempo debito che qualcosa non andava o non andava più nella loro relazione.
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Lola,
ho apprezzato la tua sintesi storico-religiosa in merito alle tentazioni subite da un essere ritenuto divino a confronto con quelle, passionali, di un semplice uomo comune, sconfitto da se stesso.
chi sbaglia eticamente è quasi sempre sconfitto, vittima di se stesso.