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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, Bibby, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Eve: “che s…..a con chi non gli appartiene”. E’ questa la madre dei tutti i problemi relazionali: perchè in realtà NON siamo padroni di niente, neppure della nostra vita.
Ma qui SEMBRAVA di poter discutere sia dei problemi che sorgono nel tradito che nel traditore.
Discutere sulle colpe del secondo è del tutto superfluo per quanto è evidente per la morale e per l’istinto. Meno evidente, e forse più interessante, è perchè si è tradito e perchè il tradito si senta vittima, quando potrebbe essere stato a sua volta artefice, anche inconsapevole, dell’episodio che lo vede protagonista.
Come nelle sceneggiate napoletane la trama è ” Isso, essa e ‘o malamente”. Ma capire chi è il vero “malamente” ( ammesso che esista), doveva essere l’interessante sfida di questo forum. Invece è una zuffa tra bande rivali, che, finita questa, si ripresenterà in qualche altro “thrivo”, perchè non c’è nessuna voglia di capire, ma solo di accusare puntando l’indice, ( di quelle “mani” che Frankie I NRG ha messo in musica) e leccarsi così le proprie “ferite” retroattive che si intravedono nelle storie proposte, e che emergono dalle ingenue richieste di una risposta o di un semplice ascolto lanciate su queste pagine.
A molti di questi partecipanti, di Bibby non gliene frega un bel niente, se possono riscontrare nel suo comportamento quello che li ha offesi qualche tempo prima, e così vendicarsi INUTILMENTE, con la persona sbagliata, tra l’altro.
Questo è come il Parlamento italiano, non un forum.
Ciao Eve.
Quello che è grave, è che c’è sempre qualcuno vuole vestire gli abiti da psicoterapeuta quando non ne ha le capacità.
Bravo Galooth. Finalmente.
Lola, se FOSSE. Chi e’ che ha cosi’ un’incrollabile certezza delle proprie deduzioni superficiali sugli altri e persino analisi fatte a casaccio, tanto da un lato da avere uno strano interesse “mirato” su dei partecipanti al forum (hai contato? Molta gente partecipa a vari thread e non mi e’ mai venuto in mente di farlo, ne’ di leggere gli altri al mero scopo di fare pseudo analisi e pagelle…) dall’altro di leggere gli altri sempre /pare/ in un modo cmq centrato su se’: ti leggo perche’ IO devo dirti chi sei, come dovresti stare nel forum, perche’ ci stai… Sai, Lola, la psicologia e’ una cosa seria, come la psicanalisi. Tu giochi a fare analisi non delle parole ma di cio” che starebbe dietro e con una certa prepotenza, ed e’ una cosa da cui si evince che probabilmente sei appassionata al concetto, ma non hai dei filtri che non sono solo finta buona creanza. Sulla schiettezza: io sono e sono ritenuta una persona molto schietta e diretta, non liscio i commentatori, e’ anche raro che io scriva “che bel commento, che bravo”, ameno che una persona non offenda o rompa direttamente a me o effettivamente abbia proprio degli atteggiamenti molesti e’ difficile che io mi intrometta. Che la gente scriva lungo, corto, aulico, sgangherato non mi pare rilevante. Il tono e i contenuti e l’atteggiamento mi interessano di piu’. Non ho una gran simpatia per coloro che usano il forum per creare zizzanie, o per sfogare loro acidita’, ma se posso li evito e basta. Si puo’ sempre, basta non rispondere, a volte pero’ certi sono proprio molesti in un modo per cui, siamo umani, da rispondere ti viene. Tuttavia, anche se ho rispetto per Lad e per le persone che ci scrivono, portano comunque se stesse, lo scambio e’ comunque reale, ho anche un certo filtro … Molte delle tue deduzioni, cosi’ certe, mi hanno sorridere, non mi sento in dovere di risponderti e so che non ho da “giustificare” a te il mio uso di Lad, tra l’altro il tuo e’ un atteggiamento che non porta certo alla voglia di dialogare con te, dirti di se’. Perche’ davvero leggi anche quello in modo autoreferenziale. Tuttavia ti rispondo, premettendo che secondo me non essere lecchini (nessuno te lo ha chiesto) e essere a proprio modo diretti o semplicemente esprimersi non significa essere aggressivi, insultare, confrontarsi con gli altri come fai tu.
@Eve
finalmente si vede una donna.
@mimii
hai rotto, non potevi essere più patetica.
@Lola
ti lodi da sola, ma quale onesta’ intellettuale?Vuoi il confronto?Intanto, come ti hanno già’ detto scendi dal piedistallo, credi di avere sempre ragione e gli altri torto?
Che poi il fatto che ti vai a contare i commenti di Luna è da malati, lei scriverà’ pure tanto, forse troppo ma son c.... suoi, tu cosa critichi se sei una malata pazza isterica che va a guardare cosa, come, dove e quando la gente scrive. Dattelo in testa il gesso magari rinsavisci!
Tutte fregnacce, Lola.
A parte il fatto che citi “mani” di Frankie e credevo ti riferissi a “Giù le mani da Caino”, poi ho capito che ti riferivi a “Quelli che benpensano”… volevi provocare e ti è uscita una roba maldestra, incomprensibile anche se hai insistito tanto. Ed io conosco l’autore, pensa se non ascoltassi la sua musica! Ci avrei messo il triplo del tempo a capire dove volevi andare a parare!
Io ho detto delle ovvietà, non lo metto in dubbio, ma tu, Mimii e gli altri vostri lacrimevoli amichetti non fate altro che ripetere in modo ridondante lo stesso repertorio di banalità, oltretutto molti di questi concetti sono autentiche fregnacce inascoltabili…
Un esempio? La fregnaccia del “mai dire mai”, ripeto è solo un tentativo di autoassoluzione, chi come te o Mimii ha scritto certe fregnacce in questo topic non fa altro che accusare (PROPRIO come “quelli che benpensano”), solo che l’accusa è quella di essere moralisti e bigotti SOLO perché stigmatizziamo un comportamento che non ci appartiene? L’assoluzione e la compassione devono arrivare spontaneamente, ficcatelo in testa, non sono sentimenti che si possono pretendere e reagire in modo isterico se invece dell’assoluzione arriva il biasimo.
Trovo invece più interessante l’accenno di Rossana sulla fragilità dei traditori. Chi fa l’amante, al posto di tirare in mezzo l’amore ad ogni piè sospinto, farebbe più bella figura dicendo “ero solo, sono fragile, ho ceduto per debolezza”, invece di continuare a insistere con le fregnacce “mai dire mai”.
Trovo interessante anche l’accenno di Luna al VERO motivo di sofferenza dell’amante, che riguarda il fatto che la moglie non si toglie di mezzo, e costringe l’amante ad umilianti attese da adolescente vicino al telefono, interminabili domeniche pomeriggio passate ad aspettare una chiamata o un pidocchioso sms di lui, che non si fa vivo perché DEDIVCA TEMPO ALLA MOGLIE.
Come vedi, Lola, ci sono delle teorie che dicono qualcosa di nuovo, sull’argomento, tu ed io, evidentemente, non siamo sufficientemente originali da partorire qualcosa di interessante. O almeno.. per me è così, chissà se il tuo ego è troppo gonfio e se sei ancora in grado di ridimensionare la tua spocchia da saccente.
@Mimii: “Quello che è grave, è che c’è sempre qualcuno vuole vestire gli abiti da psicoterapeuta quando non ne ha le capacità”. La tua amica Lola, ad esempio…
Io non provo interesse per il traditore, e non per una vendetta indiretta, non ho interesse nel traditore perché ha comportamenti e dinamiche di pensiero troppo diversi da quelli che io reputo etici e di dignità personale.
Al tradimento c’é sempre una scelta, ma la scelta é sempre troppo difficile a quanto pare, con la scusa dei figli o del marito/moglie che ne soffrirebbero troppo, tutte cazzate, é che non si ha coraggio delle proprie scelte o non scelte, non ci si vuole sbattere. Meglio la manfrina del quanto soffro e quanto é ingiusta la vita…
eh certo, si dovrebbe parlare con il proprio compagno, si dovrebbe affrontare una separazione, si dovrebbe cambiare vita, casa, avere meno soldi a disposizione, rinunciare a questo e quello, dare spiegazioni, eh troppo difficile! e poi perché? che magari l’altro o l’altra, messo difronte al grande passo si tira indietro e io resto senza nemmeno quel che avevo prima… eh le persone fanno fatica a prendersi dei rischi e a rispettarsi, meglio continuare l’inganno…
Forse io sono una privilegiata che ha potuto cambiare vita non una ma più volte, l’ultima 5 mesi fa, che non ha mai dovuto dipendere neanche economicamente e quindi facilitata nel prendere decisioni, forse per me é troppo importante guardarmi allo specchio e sapere che non inganno altri, cercando alibi a destra e sinistra.
No, io non sono interessata al punto di vista di chi tradisce o che si fa coinvolgere in un tradimento. Penso che il concetto stesso di tradimento sia semplice e chiaro e non gli si può girare intorno dicendo il mio é meno tradimento di un altro perché io sono innamorato, o tradire in amore non é come tradire un principio o una fede, no, il significato dell’azione é lo stesso, ingannare nascondendosi e trovando scuse! e i traditori da sempre nella storia dell’uomo sono stati fucilati senza neanche l’onore di guardare in faccia i giustizieri, perché é l’azione stessa ad essere disdicevole.
Purtroppo il tradimento di coppia é diventato quasi una moda, sottovalutato e giustificato in mille modi, io stessa conosco persone che tradiscono o regolarmente o “per amore” e non si rendono neanche conto della loro azione. Invece c’é sempre un momento in cui puoi scegliere e noi non abbiamo la cultura di scegliere la nostra personale dignità, bensì di non rinunciare a nessun sfizio, magari ammantandolo di presunto amore per farlo sembrare “vero”. Intanto si ingannano gli altri.
partiamo dalla fine: per me il fatto di avere una visione sulle varie parti coinvolte in qualcosa che succede e’ naturale. Indipendentemente dal”ruolo”, viaggiare sul piano di autoascolto, ma non solo. Non vedo inoltre la cosa in termini “morali” ma “dinamici”. Poi e’ ovvio che ognuno fa lesue considerazioni di benessere/malessere, e che cio’ non implica che le nostre azioni e quelle altrui non abbiano un effetto, ma, abituata a lavorare anche in gruppo, oltre anche alle dinamiche di gruppo, sono abituata anche a considerare istanze anche opposte e piu’ o meno assertivamente conciliabili. / non ho tradimenti mal digeriti, proprio zero. Molti anni fa ho avuto un moroso traditore seriale e l’ho intuito, cosa poi confermata dal proseguo delle sue relazioni. Ma nel mio caso quando alla fine lui tento’ di tenere il piede in due scarpe lo lasciai io, e la ferita perlomeno narcisistica fu piu’ sua. Geloso che io andassi avanti con la mia vita, e che ha piu’ volte, negli anni, tentato(senza esito) un riapproccio. Pur avendo moglie e figli. Per inciso sua moglie, poi ex (sebbene fosse l’altra scarpa) e’ una persona con cui da sempre ho un ottimo rapporto. Sincero. Posso mettermi, a mia volta, nei panni di chi lascio’ una persona per un’altra. E l’ho anche scritto come ando’. A parte cio’, in risposta breve ai presunti miei sassi nella scarpa, sul tema, che non ho affatto, i miei interventi vertono (e non sono “pseudo” psicologici) sulla sensazione di disagio, proprio sull’inter-relazione e dicono il contrario di cio’ che mi attribuisci. Quante energie io profonda in Lad, se permetti, e’ affar mio. Poiche’ ho molto da fare e essere fuori da Lad evidentemente sono a cio’ compatibili. I topic di Lad sono migliaia, e se qualcosa mi interessa leggo, se mi va commento. Se un dialogo (che valuto cmq costruttivo) prosegue, poiche’ non entro solo per polemizzare o analizzare gli altri, lo proseguo. Conoscendo Lad dal 2008 ci sono anche discorsi che si interrompono ma poi spontaneamente riprendono. Di base (ma non te ne sei accorta) a parte il fatto che puo’ interessarmi se ql giorno mi gira anche il tema del sapone da bucato, c’e’ una coerenza. la lunghezza non riguarda l’interesse. Scrivo piu’ lungo, a volte, se di fretta (ma cmq presente). Da cell e’ piu’ difficile, per l’iinterfaccia. /certe mie consideraz nascono anche dal mio lavoro, quindi no, non sono ad personam e auto proiettive. Le scambio, come gli altri. Da neofita forse sfugge a te come funzia Lad
E se si parla di amore e di possesso, beh certo che nessuno possiede un bel niente, ma in una relazione amorosa c’é un patto.
Non parlo di matrimonio e non parlo di patto di esclusività, parlo del patto della sincerità e del rispetto, robetta di base insomma.
Invece ci siamo abituati a condonare sistematicamente il tradimento perché siamo bravissimi a rimuovere le scorrettezze che noi per primi facciamo, anzi ne facciamo quasi un vessillo della nostra libertà personale, o lo si considera una sorta di tappa nella nostra crescita…
Invece, per come la vedo io, ingannare é un’azione che ci dequalifica e ci rende peggiori.
Bene, io ho detto TUTTO quello che pensavo, e TL mi ha aiutato ricordando il vero titolo del sottofondo musicale di questo thread. Grazie.
Ha ragione Lorenzo: come posso essere sicura della mia intelligenza quando tanti qui ( il termine vero era più esplicito) sono così sicuri della loro.
“Sono le idee che si vedono e su quelle ci si confronta, non sulle facce. Dietro quelle maschere può esserci nessuno, ma dietro un’ idea c’è sempre qualcuno”.
Saluti a tutti.