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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, Bibby, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Mimii: scusa, per te quindi è scontato che una persona tradisce perché non vuole morire dentro e che sia la relazione la causa del suo sentirsi morire o del sentirsi in crisi o insoddisfatta di sé (mentre può essere insoddisfatta anche di se stessa)? Ma se una persona si sente morire dentro per la relazione, e tanto più (lo hai detto tu) non è per forza solo responsabilità dell’altro, ma magari semplicemente non si capiscono più o che, non può interrompere quella relazione invece di andare a cercarsi un’altra storia?
Non può lasciare la persona con cui sta invece di infliggerle in fatto di essere lasciata per un’altra o di scoprire un tradimento?
Non esiste questa opzione invece di cercarsi un appiglio, un nuovo amore che giustifichi il fatto di lasciare la storia precedente?
Uno tradisce perché “non vuole morire dentro”, ha un’altra storia, è confuso/a.
Ha incontrato un’altra persona: l’altra persona è vittima, se si innamora, del raggiro del traditore/traditrice allorché questo non si decida a concretizzare quella storia, torni a casa sua, dove sarà discrezione di sua moglie o marito vedere se continuare la storia o no, fermo che sappia che l’altra storia c’è stata. Se non lo sa non è che è fesso/a e si tiene un traditore. A differenza dell’amante, che nel 99% dei casi sa che la persona è sposata, ha quindi degli elementi in più, la persona tradita è all’oscuro del fatto di essere tradita.
In una certa misura quindi l’amante ha una facoltà di scelta (decidere se relazionarsi o meno con una persona impegnata) maggiore della persona che vive la relazione ufficiale e che non ha scelto di avere le corna. Il suo comportamento all’interno della relazione ha un peso, sicuramente, ma il suo comportamento in sé può riguardare il rapporto, anche la sua fine, ma non il fatto di guadagnarsi direttamente delle corna in testa. No?
@Tanto per chiarire, Io sono sposata (da 28 anni), non sono un amante. Non credo di essere una moglie tradita (per lo meno, non me ne sono mai accorta).
Ti auguro ovviamente che le cose stiano così, sul fatto che tu non sia stata mai tradita, è possibile certamente. Se invece così non fosse e tu non te ne fossi mai accorta sarebbe colpa tua? E la persona con cui stai lo avrebbe fatto, a tua insaputa, per compensare delle mancanze a suo avviso nel rapporto, non giocando con i sentimenti altrui (perché anche se qualcuno si innamora veramente lui ha messo in chiaro che non intende lasciarti, gli manca qualcosa nel rapporto, ma
non valuta che quelle ragioni siano sufficienti per interrompere una relazione con te, che comunque per lui conta… usa solo delle compensazioni, marginali, attraverso delle relazioni esterne alla coppia) sarebbe uno stronzo o no?
Una conosce tuo marito e lui le piace molto. Si innamora veramente, come dici tu. Per quanto lui dica che non intende lasciarti e di non innamorarsi di lui, lei pensa che “sicuramente se sta con me qualcosa manca al suo rapporto, sennò non sarebbe qui con me, sua moglie è solo una SPA”, vede un margine e quindi combatte per il suo sentimento.
Dall’altra parte ci sei tu, che sei, si presume, innamorata di tuo marito da 28 anni. Lei lo ha appena incontrato e si è innamorata veramente, che può farci? Tu lo ami veramente da 28 anni e credi che lui sia soddisfatto del vostro rapporto. Lui è convinto di amare te, la donna con cui sta da 28 anni, ma qualcosa gli manca e compensa. Anche perché l’amante non è la donna con cui passerebbe 28 anni ma è gradevole nella sua attitudine compensatoria. Come la vedi?
Lo molli?
Tu dopo 28 anni, anche se sei innamorata di lui, o lo sei stata fino a che hai scoperto di tenere le corna, riesci a compiere una scelta così forte (sennò sei una fessa che se lo tiene, sapendo che ha tradito, e non può amarti uno che ha due donne), mentre nel caso dell’amante che conosce uno da poco e si è innamorata è ovvio che, avendo di fronte uno che tiene in quel momento il piede in due scarpe ecc, non ce la possa proprio fare a pensare che magari è il caso di lasciar perdere?
Secondo te chi può averla più dura nel compiere una scelta, un’amante, che con un uomo ha appena cominciato a relazionarsi, o una moglie, che magari con quell’uomo ha costruito anche una famiglia, a parità di un uomo che si è detto libero e si scopre che non lo è? O che dà una certa versione per tenere legata la donna che ha davanti? “Lei non conta veramente per me!”. La moglie, nel caso dell’amante, l’amante nel caso sia stato beccato. Da moglie, dopo una vita insieme, credi che il fatto di sentirsi dire “guarda che l’altra non conta nulla per me” abbia poco peso, se ami una persona?
Saresti così buonista rispetto al fatto che un’amante se ama tanto non può scegliere se fossi tu nei panni della moglie che ama ma che una scelta deve farla, di fronte allo stesso uomo, che non voleva morire dentro o paraculo che sia?
A chi arriva una tir addosso più grosso e inatteso e difficile da gestire emotivamente secondo te? All’amante o al coniuge?
Mimii,
data la nostra sintonia di fondo, alquanto rara, continuo a relazionarmi con te su questo argomento di mio interesse.
secondo me, visto dalla parte di chi è in coppia e tradisce:
1) quando si è innamorati NON si guarda ad altri, donne o uomini che siano. chi lo fa non ha più amore-passione per il proprio partner, ammesso che mai l’abbia avuta, ma resta legato a questo nella migliore delle ipotesi per affetto e/o per non distruggere la famiglia; nella peggiore per motivi di carattere economico, che non sono comunque da sottovalutare. c’è chi vive benissimo senza passione ma c’è anche chi ne sente moltissimo la mancanza, fisica o emotiva che sia. è una questione di temperamenti: ognuno ha il suo e vede la vita a modo suo.
2) quando si è legati a una promessa o a un giuramento, se questi non sono stati espressi con superficialità (cosa che sembra accadere sempre più di frequente) e si è persone coerenti, si cerca di “resistere alle tentazioni” fin quando è possibile. credo che NESSUNO vorrebbe mai rompere una consuetudine di vita a due, nè riconoscere di essersi sbagliato oppure ammettere che l’amore è finito. non è facile girar pagina in questo contesto, pensare ad impostare una nuova vita, con nuove persone e nuove abitudini, lasciandosi alle spalle tutto quello in cui si è creduto per tanto tempo e in cui si sono investiti sogni e risorse. si verifica una situazione mentale quasi schizofrenica, che porta alcuni, la maggior parte, a non rompere i vecchi legami ma a intraprenderne nel contempo di nuovi. si vorrebbe NON far soffrire nessuno, nè da parte di chi tradisce, nè da parte dell’amante. per questo molto spesso questo tipo di relazioni resta clandestino anche per decenni.
3) il partner a rischio di tradimento, se davvero ama avrebbe dovuto accorgersi anni prima che il rapporto si stava logorando. avrebbe anche dovuto cercare di porvi rimedio o almeno di comprenderne i motivi con il dialogo e maggiori attenzioni. se questo non è avvenuto, una ragione di fondo per l’allontanamento di uno dei due ci dovrebbe pur essere stata: stava alla coppia approfondire quale essa potesse essere, valutarne i possibili rimedi e, soprattutto, metterli in atto insieme, se lo sforzo era possibile e CONDIVISIBILE. spesso uno parla e chiede, e l’altro non ascolta o non comprende, o, se comprende, forte del legame, continua per la sua strada, come se niente fosse.
4) se ci si innamora, questo avviene perchè si è predisposti a farlo, sia in gioventù che in seguito.
Cara Luna,
non ho il tempo di leggere tutti i tuoi post dall’inizio ma, lo farei volentieri.
Non so se sei sposata e se si da quanto.
… se “qualcosa non va nella coppia, se non c’ê più complicità, intimità, dialogo prima o poi, se “non accetti di morire dentro” uno dei due scappa.
…”scusa, per te quindi è scontato che una persona tradisce perché non vuole morire dentro e che sia la relazione la causa del suo sentirsi morire o del sentirsi in crisi o insoddisfatta di sé (mentre può essere insoddisfatta anche di se stessa)? Ma se una persona si sente morire dentro per la relazione, e tanto più (lo hai detto tu) non è per forza solo responsabilità dell’altro, ma magari semplicemente non si capiscono più o che, non può interrompere quella relazione invece di andare a cercarsi un’altra storia?”…
Luna, si tradisce per stupidità, fragilità, smarrimento, insegnamenti sbagliati, per un’idea sbagliata che si ha dell’amore e del rispetto… (il mio primo marito era convinto che qualsiasi variante dell’amplesso oltre alla posizione classica del missionario fosse da riservare ad amanti o prostitute…).
Delusa, insoddisfatta, frustrata, fragile… ho conosciuto Lui (il mio attuale marito).
Se non fossi stata così, non lo avrei nemmeno visto. Rendo l’idea?
Ero giovane, senza figli, senza mutuo, è stato “ relativamente semplice “ separarmi, non lo sarebbe stato altrettanto venti, trenta, anni dopo con tutto il resto.
Luna, io sono convinta che alla base di tutto c’é solo tanta insoddisfazione, vuoi per aspettative deluse, per mancanza di intesa sessuale, intimità (per me importantissima), di complicità, perché parliamoci chiaro se a letto non funziona, è triste…. Perché viene a mancare la linfa vitale …
Luna, si tradisce anche perché ci si innamora, o perché abbiamo tanto bisogno d’amore in alcuni momenti (e chi dovrebbe amarci è distratto…)
Ora devo scappare, Luna, Rossana siete due gradevolissime interlocutrici
A presto
M
Cara Rossana,
condivido pienamente ogni tuo punto e leggendoti si evince lo spessore di una grande donna!
“NESSUNO vorrebbe mai rompere una consuetudine di vita a due, nè riconoscere di essersi sbagliato oppure ammettere che l’amore è finito. non è facile girar pagina in questo contesto….” È proprio così!
Qando si è innamorati NON si guarda ad altri….
È proprio così!
Un caro saluto
M
Mimii, non hai risposto alla mia domanda girando la questione. Relativamente semplice e’ stato piu’ per te che per l’altra persona, mentre tu vivevi una nuova rivoluzione a due? Non c’e’ un giudizio nelle mie parole, ti chiedo cosa ne pensi su questo punto. Non condivido che a nessuno piace l’idea di essersi sbagliato, alcuni se ne fregano e le ragioni per cui dispiace di essersi sbagliati possono essere tra le piu’ varie. Penso certamente una cosa: oggi la gente si separa con molta facilita’ e pare quasi che per questo sia indolore, mentre non lo e’. Non lo e’ non solo per implicazioni economiche, spesso pesanti,o per i figli, lo e’ per le persone stesse, anche dove in teoria “sarebbe relativamente facile”. Non per tutti. Apparentemente la mia viene descritta come una generazione in cui separarsi e’ all’acqua di rose, ma e’ in realta’ una generazione che accusa il colpo, e non sempre c’e’ di mezzo il tradimento. Quando c’e’ mi si consenta che, al di la’ dell’apparente semplicismodel concetto, la cosa causa molta spesso molta e molta sofferenza, anche nella coppia che si ricompone e trova/ha molte ottime ragioni per farlo (non di mere sicurezze e spa). E non si tratta di sovrastimare il tradimento in se’, ma del fatto che il tradimento che puo’ essere anche un’autentica momentanea cagata, porta con se’ dei problemi, delle ferite dovute alla paura dell’abbandono e all’inganno e anche il fatto che una persona “estranea” sia stata fatta entrare in una intimita’ che non e’ solo sessuale. / questo e’ piuttosto ogettivo, credo, come il fatto che ci sia una differenza tra il fatto di separarsi andandosene con un nuovo amore o appoggio e vivere la fine di unarelazione in questo modo dall’altra parte. E comunque il punto su cui non eravamo d’accordo e’ che chi si mette con una persona impegnata non possa scegliere, perche’ se e’ troppo presa o fragile non puo’. Al.di la’ di ogni considerazione moraleggiante non si tratta di autocolpevolizzarsi ma di prendere atto, anche quando ci si trova gia’ in mezzo a una situazione del cacchio, di non trovarsi in mera bali’a e passivita’. La tua amica e’ traumatizzata per aver incontrato quello che per lei e’ stato un manipolatore e bastardo forse anche perche’ si sente colei che e’ stata in totale bali’a di un inganno alla sua buona fede. Cosa che sara’ stata, tuttavia in quell’inizio c’era gia’ qualcosa in
Cui ha compiuto una scelta: relazionarsi con una persona non libera di fatto. Non accertarsi che fosse libera di fatto. Poi puo’ pigliarti per il culo chiunque o provarci, anche lo scapolo d’oro o un compagno di vita. Ma le condizioni iniziali erano veramente cosi’ chiare? E tutte le amanti innamorate che poi si ritrovano a soffrire non sapevano quando si sono innamorate che lui era impegnato? E hanno scoperto solo in seguito che era un egoista? E solo ben piu’ in la’ lui ha detto “mia moglie non lascero’ mai”? Non mi riferisco a coloro che dicono di starci bene (quante?) Ma a chi dice di starci male. Come se, pur con difficolta’, non si possa anche dire no a una situazione che si palesa in un certo modo. Come se tutte le donne chenon sono state amanti lo fossero solo perche’ sono bigotte, moraliste, non hanno mai incontrato uno impegnato che potesse intripparle di brutto. Come se una, anche che se fregasse di una moglie che non ha mai visto, non potesse fregarsene di se stessa e dirsi “no, io in questo fosso non voglio caderci”. E come se tutte quelle il cui uomo ha deciso davvero di farsi un’altra vita avessero avuto solo piu’ culo e non avessero tenuto d’occhio anche la coerenza di chi avevano davanti, dato un certo peso ai fatti e alleparole. Il mio non e’ un discorso da moglie tradita ne’ da una che potrebbe scagliare prime pietre. Penso che ognuno di noi potenzialmente possa trovarsi o rischiare di trovarsi in qualsiasi ruolo, dal rubare perche’ non ha da mangiare al tradire la fiducia di un altro o anche a tradire se stesso. Ma, neanche da persona che anni fa, molto giovane, ha lasciato una persona e ha iniziato un’altra, importante storia, pur ovviamente riconoscendo le mie ragioni (l’ho fatto) mi viene da fare un discorso generalizzato sulle mancanze all’interno di un rapporto come dici tu. Che se ho capito bene dici che la persona con cui stai da 28 anni non l’avresti manco vista se l’ex marito o la relazione non fossero stati manchevoli. sei sicura? Non avresti visto quello che si presume sia il piu’ grande amore della tua vita? Il concetto di “cio’ che manca” non e’ anche molto personale anche se si e’ in due? Per fragilita’ e bisogno d’amore posso lasciare la mia porta piu’ aperta, ma ci faccio entrare chiunque? E anche dalla volubilita’ posso dedurre mancanze retroattive e insoddisfazioni non colmate dal rapporto? C’e’ un sacco di gente che non si colma mai…
Prometto Luna
Che prossimamente troverò il tempo di darti le MIE risposte alle domande che fai.
Rispondo a questa per ora:
“”. Che se ho capito bene dici che la persona con cui stai da 28 anni non l’avresti manco vista se l’ex marito o la relazione non fossero stati manchevoli. sei sicura? Non avresti visto quello che si presume sia il piu’ grande amore della tua vita?”
Luna, Se fosse stato LUI il mio primo marito, sarebbe rimasto l’unico.
Prossimamente cercherò di essere esaustiva su altri punti, ma sempre esaustiva secondo me.
non dimenticare che NON siamo tutti uguali.
Ognuno sente vacillare la propria vita, per problemi diversi.
Ciao
emanuela, mi piacerebbe parlare con te privatamente, se ti va scrivimi xkè io non ho idea di come contattarti. La mia storia è molto diversa, lui mi ama e sua moglie sa tutto….. se mi scrivi poi ti spiego meglio e spero anke di poter essere utile anke a te. Se non ci confrontiamo tra di noi….. un bacione
Lucy
Seeh, e poi scriverete il piccolo manuale dell’amante innamorata… ma per favore!? tutte che trovano grande solidarietà con le altre… ma siete davvero un danno! Se siete innamorate di un uomo spsoato siete innamorate dell’uomo sbagliato e finitela con ‘sta sofferenza fuffa …