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Amare un uomo sposato… quanta sofferenza!!!

di Bibby
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 715 commenti

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  1. 241
    Luna -

    Mimii, a me invece fa sorridere che se tu parli di gente che conosci sono storie vere, se son vere anche quelle di cui parlo io vengono certamente da un asettico manuale :))) cosa ci sarebbe di “bigotto” nel dire che, nel bene o nel male, al volante della nostra vita ci siamo noi, anche quando finiamo fuori strada (non in base ad una morale cattolica o che, ma in base al malessere che una situazione ci da’) e, per stare meglio, tentiamo di riportarci in carreggiata? Non quella del ‘dovere’, ma della salute e del nostro equilibrio e autostima, che non e’ “bravabellafotomodella”, ma anche concederci cose buone. Ho parlato anche di triangoli consenzienti e in cui le persone si sentono piu’ in equilibrio a starci che no,ti pare un discorso da manuale? La cosa curiosa e’ questa: tu Mimii difendi le amanti fino al punto di dire che anche se vanno a cercarsi una tranvata o continuano a farsela dare e’ perche’ amano troppo, sono sfortunate, sono coraggiose perche’ ci vuole coraggio ad accettare l’idea anche di farsi malissimo, coraggio di “vivere”. Quindi se una persona di fronte a un palese pericolo sente che non le va di farsi pigliare per i fondelli o comunque di vivere un rapporto clandestino ecc non vive invece? Non ha magari un grandissimo bisogno di affetto e delle fragilita’ ma non per questo pensa che la soluzione sia mettersi in una situazione di sofferenza? Nel caso dei traditi pero’ e’ colpa loro che fanno mancare qualcosa al rapporto… insomma, tutta la comprensione che va all’amante che va all’amante, povera e coraggiosa, diventa estremo giudizio severo verso il tradito che se la cerca con le sue mancanze. E chi accetta una storia con chi e’ impegnato ha coraggio, chi ama una persona libera e ci costruisce una relazione insieme no. Non si sa perche’, ma l”amore adulterino e’ piu’ puro, quello che nasce “normalmente” no e se resta ferito da un tradimento non sara’ mai cosi’ sofferente in aulico modo rispetto alla sofferenza dell’amante… Parziale gnente gnente la tua visione eh 😉 chissa’ come mai…

  2. 242
    Luna -

    Tra l’altro sul forum e” pieno di amanti che dicono “ho iniziato per gioco, ma poi mi e’ interessato davvero”, quindi di persone che all’inizio sapendo che la persona era impegnata se ne sono fregate, perche’era un inciucio come un altro e non perche’ fossero cotte e stracotte o bisognose. Comunque sia, il mio discorso non e’ mai stato ne’ bigotto ne’ lapidatorio, ma molto chiaro:purtroppo nella vita, per varie ragioni, puoi trovarti in una situazione di sofferenza, ma se non ti togli da li’ ci resti. E questo vale per chiunque di noi, per la moglie o il marito ripetutamente traditi, per l’amante tenuta sul filo del rasoio, per la persona sottoposta a violenza di qualsiasi tipo sia, per chi se l’e’ inconsapevolmente cercata o per chi se l’e” trovata di fronte all”improvviso, e che sia un mese o siano dieci anni. Io sono entrata in questo forum anni fa non parlando da fuori di un problema, con un manuale in mano e tanta teoria e basta, ma da dentro, e il problema era la violenza morale e psicologica. E pur non essendo una persona con tendenze masochistiche, quindi, evidentemente, non parlo come chi e’ sempre stata in un castello fatato e, non avendo mai conosciuto fragilita’, incertezze,problemi e confusioni ecc parla per “modelli astratti”. In generale nella vita si rischia sempre, in qualsiasi ruolo, e tra l’altro non e’ neanche detto che una persona ne rivesta uno solo persino nello stesso momento, ma dissento che nel momento in cui e’ chiaro e annusi un pericolo e dici “anche se mi faro’ male chi se ne frega” stai facendo un inno alla vita. La tua amica non sapeva, non credo volesse “suicidarsi”, lo hai detto tu. Una persona che sa che l’altro non mollera’ mai puo’ avere le sue ragioni per scegliere una situazione di un certo tipo. Ma una persona che vive una situazione limite o oltre il suo limite ha tutta una serie di scompensi, emotivi, psicologici e fisici e fermo che esiste il libero arbitrio e ognuno di se’ fa cio’ che vuole c’e’ forse molta piu’ ipocrisia a idealizzare la figura dell’amante o a minimizzare la sofferenza dei traditi dando pacche sulle spalle e dicendo “se una ha bisogno d’affetto poverina che ci puo’ fare?” che dire: se stai male togliti da li’, puoi farlo solo tu e se non ce la fai da sola chiedi aiuto. Per capire perche’ ti metti in questi casini o per venirne fuori. PS: infatti molti non scappano affatto, si fanno giri in giostra e restano. Perche’ tengono cmq piu’ alla moglie che all’amante. Svegliaaa

  3. 243
    Mimii -

    Cara Luna,
    non è a te che mi riferivo parlando di bigotti.
    Mi spiegherò meglio, ma ora non posso.
    Forse l’aver tentato un’esagerata sintesi in argomenti che necessitano di maggiori approfondimenti può aver dato ha dato un idea sbagliata.
    Forse.
    Rileggerò con cura e ti risponderò.

  4. 244
    rossana -

    Ciao Cicci,
    grazie per il tuo apprezzamento: è sempre d’aiuto trovare sintonie, sia pure momentanee e parziali.

    anch’io sono dell’opinione che il ruolo dell’amante non è da consigliare a nessuno. scappare a gambe levate è la cosa più saggia che si possa fare, soprattutto per se stessi e se non si è portati, per natura, ad esserlo.

    come giustamente fa notare Mimii, ci sono persone che, consciamente o inconsciamente, non se la sentono di impegnarsi in un tran-tran familiare quotidiano (spesso “tomba dell’amore”). ce ne sono, poi, altre che non desiderano portarsi in casa un uomo che non è il padre dei loro figli.

    personalmente sono sempre per il distinguere e il non condannare a priori. inoltre, l’amore, quello forte, intenso, che non ti fa capire più niente, non è che si provi tutti i giorni e che sia appannaggio di tutti. se ti capita, fra capo e collo, senza averlo nemmeno cercato, ti crocifigge comunque, che tu lo voglia o no.

    pensa a chi ha amato un uomo che è partito in guerra e non è più tornato. ci sono donne che, trovandosi in questa situazione, si sono sposate con altri ma ce ne sono anche alcune (ne conosco una) che hanno preferito vivere nel ricordo di poche stagioni felici, restando sole per l’intera vita. ci sono anche vedove, giovanissime, magari poche, che non desiderano altri uomini al loro fianco.

    non siamo tutti uguali. non proviamo tutti lo stesso piacere fisico o gli stessi sentimenti. non abbiamo tutti gli stessi obiettivi ma abbiamo tutti il diritto, pagandone i prezzi, di vivere la nostra vita come ci sembra meglio, traendone quanto di buono è possibile avere.

    l’importante, dal mio punto di vista, è che l’amore che si prova sia genuino. meglio se da entrambe le parti ma, se ciò non è possibile, può essere sufficiente che sia anche soltanto uno dei partner a provarlo. il sentimento per me va rispettato, sempre. è il contrario dell’ipocrisia e della finzione che tengono in piedi molte coppie, apparentemente più o meno felici.

    chi può dire cosa è amore e cosa non lo è? sta a chi ne è coinvolto capire cosa prova il proprio partner, che abbia o no un anello del matrimonio al dito. sentirsi amata è per la maggior parte delle donne il massimo traguardo raggiungibile, quello che resterà con lei per sempre, anche negli ultimi anni solitari della vecchiaia. sono vissuti che non appassiranno mai e che possono diventare la sola vera ricchezza di un’intera vita.

  5. 245
    rossana -

    Cara Mimii,
    concordo in tutto e per tutto su quanto hai scritto nel post 239.

    mi dispiace per la tua amica: in una vita sono incidenti di percorso che possono demolire per decenni una persona, com’è capitato a me, per altri versi.

    resta comunque valido, per alcuni e non per tutti, il principio che è meglio vivere che vegetare, avendo il coraggio e l’opportunità di farlo, sempre che si sia deciso che ne valga la pena.

    tutto il resto sono parole, magari anche giuste e sagge, valide a priori ma che non tengono conto del caso specifico su cui ci si dovrebbe invece concentrare a lungo, prima di sparare sentenze.

  6. 246
    Lorenzo -

    Mimii sei una povera illusa o forse solo scema, se uno scappa non è perché ci sta male ma per togliersi qualche prurito in più intortandoti con tante belle favolette ed ecco che ci cascate come sceme tutte quante!Perchè poi scelgono sempre le mogli?Perchè poi le mettono incinta mentre “amano voi”? Voi credete alle stron.zate che vi dicono per farvi le innocentine martiri e crocerossine, ma per favore, siete ridicole, chi se ne frega che soffri meriti tu le corna!

  7. 247
    Mimii -

    Povero Lorenzo.

  8. 248
    emanuela -

    Lorenzo, mi sa tanto che odi le donne.

  9. 249
    Lorenzo -

    Mimii povera te, spero che tu rimanga sola, quelle come te servono solo a essere bombate, tanto siete sceme e invidiose delle mogli.

    Emanuela, ti sbagli, non odio le donne, non mi piacciono certi comportamenti e le lagne di persone che si creano problemi da sole e li creano agli altri. Ho un ottimo rapporto con tutte le mie ex, perché ci siamo sempre chiariti alla fine e ho amiche donne, se mimii fosse un uomo il mio atteggiamento non sarebbe diverso, cercate sul vocabolario la parola rispetto, vi illuminerà’!

  10. 250
    Cicci -

    Care amiche, ho bisogno del vostro aiuto, oggi ho rivisto dopo mesi, per lavoro, LUI….
    Non sto a descrivervi il mio imbarazzo e la delusione che ho provato, (neanche una scusa, non un minimo accenno alla nostra relazione, niente di niente).
    Da quello che ho dedotto, è che ci devo lavorare ancora insieme nonostante il dolore che provo per quello che è successo, e l’assoluta indifferenza che lui mi ha dimostrato.
    Non posso fare niente affinchè lui vada via dalla mansione che gli ho dato (ebbene si l’ho messo io in questa posizione)perchè alla fine sono gli amministratori che decidono e hanno deciso che lui è altrettanto importante, quanto lo sono io.
    Cosa devo fare? ma sopratutto, visto che ci devo lavorare a stretto contatto, come mi devo comportare con lui?
    In questo momento non posso permettermi di cambiare lavoro, perchè ho 46 anni e di lavoro non ce n’è per nessuno, nonostante la mia esperienza di anni nell’amministrazione aziendale, Help me.
    Vi abbraccio

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