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Lettera pubblicata il 29 Marzo 2012. L'autore, Bibby, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Per Luna: il cane sta benissimo. In nostra assenza resta dai vicini , che sono poi le persone che ci hanno venduto la casa, e che sono le uniche al corrente della nostra storia. Riguardo al resto, credo abbia già risposto col mio precedente commento. Io non conosco lo strazio, l’angoscia, l’attesa… se ho necessità di chiamarlo lo faccio e basta. Idem lui. Non sono ipocrita. Penso che il nostro lavoro, la disponibilità economica abbia influito in maniera determinante in questo percorso. E non so dirti, diversamente come sarebbe andata a finire. Non siamo i tipi da camera da albergo. L’ho già detto: anche quando ci assentiamo per lavoro, andiamo e torniamo in giornata. Se amante è sinonimo di tutto questo travaglio interiore, beh, io non lo sono. O quanto meno, non mi ci sono mai sentita. Siamo una coppia non convenzionale, una “diversamente coppia”. Ho letto in messaggi precedenti: l’uomo prende il meglio dall’amante, che non deve fare i conti con la stanchezza di una moglie, il lavoro, i calzini da lavare…noi invece tutto questo “ordinario” lo viviamo ( a casa nostra lavo, stiro, cucino, litighiamo per il lavoro, discutiamo di politica…)
Parlo per mio marito poi: è un papà splendido, un gran lavoratore, un carattere forse un po’ introverso, ma fondamentalmente un uomo buono. Non mi ha fatto alcun male. Ed io non ne voglio fare a lui. Ammesso che si innamorasse di un’altra persona, agirebbe esattamente come me: non ce la farebbe a fare il padre part-time.
In casa si respira un clima sereno, tranquillo, volto all’educazione e al bene dei figli in primis. La nostra amicizia non ne ha risentito, semmai si è rafforzata.
Riguardo a sua moglie non so come la prenderebbe, non abbiamo mai avuto modo di addentrarmi con lei in un argomento così personale e delicato. So che si conoscono dai tempi dell’asilo, che è stata per i genitori di lui, la figlia che non hanno avuto e che si vogliono un gran bene.
Se sono passati 15 anni e non sono sorti problemi, perché dovremmo farlo adesso? Per egoismo forse? Per cattiveria gratuita? Perché dorma con me la notte? perché, credimi, alla fine, l’unica differenza è questa…
Il mio scrivere qui aveva solo l’intento di dare uno spiraglio a chi non crede che ci sia. Con la mia storia, condivisibile o meno, volevo solo testimoniare, che se ci si ama davvero ma si subentra “dopo”, in una famiglia già costituita con figli, non si può chiedere all’altro/a l’esclusiva, la priorità assoluta. O con una sofferenza immane, si lascia perdere, oppure si cerca di costruire qualcosa insieme, ma che non ferisca nessuno. La mia non scelta, alla fine è stata una scelta d’amore, verso me stessa innanzitutto, verso la mia famiglia, che mi ha vista sempre presente, soddisfatta, orgogliosa di loro e realizzata, e verso lui, al quale non potevo, né volevo rinunciare. Volevo solo dire questo: null’altro. Ripeto però: entrambi devono desiderare le stesse cose, lo stesso progetto in comune. Diversamente si apre la porta della sofferenza.
ma come ti permetti di consigliare una cosa tanto ignobile?lo fai èper la tua famiglia?ma vuoi farmi ridere o cosa?lo fai perchè altrimenti la tua famiglai ti odierebbe lo hai fatto esclusivamente per te stessa,non diciamoci scemenze,sei talmente egocentrica e meschina da continuare a giustificare una storia parallella alle spalle della tua famiglia,come ti fa comodo avere il tuo maritino che ti aiuta in casa e coi figli vero?come è comodo fare finta di essere la madre ideale mentre quando non ci sono scappi dall’amante e osi pure dire che tuo marito farebbe lo stesso?perchè non glielo proponi se ne sei tanto sicura?tanto tu sei la mamma e la moglie modello quindi,non hai nulla da temere…ma per favore quanta falsità!!!
direi che é agghiacciante…
a te Linda mi pregio di dire “mavalà”, come lo direbbe il grande Totò e cioé con sputazzata nell’occhio.
Dio mio.
Immagino la scena, Linda che torna a casa, i figli che la abbracciano e lei che mezz’ora prima stava facendo i discorsi romantici sulle rughe con un altro.
Non dico nulla, a parte una cosa: Leggo i commenti di Linda e penso: ”meno male che sono bisex”.
LINDA, in tutto ciò sembrerà un’inezia, ma secondo me già è lo specchio di un certo modo di ragionare: non si prende un cane perché sia il cane dei vicini. O è il cane dei vicini. Ma immagino che anche in questo caso hai fatto il bene per lui. Linda, essere un amante è avere patemi e tu non li hai. Dunque sei più furba di altri/e o te la racconti meglio. Comunque sta bene a te. O a lui. O mettiamo pure a entrambi. Ma il punto è che la meni dicendo che sei generosa e filantropa perché fai vivere i tuoi cari in un mondo di balle, il marito fraterno cornuto da QUINDICI anni e i bambini. Che a sto punto avranno la patente. La cosa ufo è che dici ‘per vivere alla luce del sole’ come fosse sinonimo di verità. In realtà si chiama comodità. Anche se mi vedono con te tanto c’è la giustificazione. E’ una balla più macchiavellica che prende per il culo marito e figli due volte. Hai l’amante al lavoro, anzi ti sei pure creata un lavoro per vedere l’amante. Amanti squallidi da albergo e motel. Se è per questo c’è chi, potendoselo permettere, di avere una garconierre ci ha pensato prima di voi. Qualcuno ci tiene pure l’amante stabile. Il punto è che per chi le riceve si chiamano comunque corna, comunque la giri. E se a te fa comodo tenere l’amico fraterno marito e non dirgli la verità così è. E sai pure che lui non lascerebbe la moglie, quindi anche se tu volessi averlo sempre con te lui picche. I figli potevi crescerli anche da sola, ma avresti dovuto anche prenderti la responsabilità di avere scelto, e di non passare per supermamma. cosa che non ti va affatto. Perché vuoi il marito pieno e l’amante ubriaco.
Figli da sola, cioè da separati. Tu hai trovato questo equilibrio, ciò che è ipocrita è farlo passare per filantropia e verità. Dì che ti piace l’equilibrio che hai, per te, ma non metterti nei panni di chi non sa e non ha potuto scegliere. Se i tuoi figli sapessero quanto è stata doppia e macchiavellica mammà probabilmente finirebbero dall’analista. Forse le corna le reggerebbero pure, ma non sta roba che zio vincenzino socio di mamma che era sempre presente e si usciva pure tutti insieme… ma ti rendi conto? Chiaro, se lo dici ora li mandi al manicomio. E prega non lo scoprano mai. Ma sei così sicura di te per come te la sei studiata che tanto più rischi di fare un errore. Impossibile? Basta che lo scopra la sua compagna d’asilo. Potrebbe non essere così conciliante. Il padre della mia amica andava in vacanza con la moglie, i figli, i parenti, gli amici. Bellissima estate. La tipa era in un albergo nella stessa località. Se era una casa affittata era uguale. E anche se lei gli lavava i calzini e parlavano di politica e lui tirava l’acqua anche lì e avevano un loro mondo. Quando la cosa è venuta fuori per la mia amica è stato uno shock scoprire che in quella bella estate fatta anche di sorrisi e fotografie lei, anche lei, aveva vissuto in una bugia. Guardando negli occhi suo padre senza sapere chi fosse. E lei era grande. Ma a nessuno piace vivere nelle bugie. Lei lo odia anche per le bugie. I tuoi figli amano il loro padre? Allora loro non sarebbero così felici di sapere che ha vissuto tra tutte ste balle. Onesto, lavoratore, troppo buono e fesso. Che offre un aperitivo a chi si fa sua moglie. Magari un’altra vita ce l’ha pure lui, me lo auguro. Magari sa, e finge di non sapere. Ma comunque la vostra vita è un mare di balle, comunque la giri. Pensa che c’erano degli studi secondo cui si può restare traumatizzati anche da ciò che non si sa. Perché per reggere un segreto, un non detto la gente che ti circonda, molto vicina a te, comunque modifica il comportamento, anche inconsciamente, a livello d’istinto qualcosa non ti torna anche se non decodifichi cosa sia. Una mia amica aveva il marito che aveva una storia con la lei di una coppia di amici con cui erano sempre insieme, vacanze, vicini di casa, feste, parevano parenti. Un giorno lei l’ha vista fuori dal contesto, dall’altra parte della strada e il suo istinto, senza un apparente perché le ha detto la verità. Che in quel momento pareva la cosa più assurda dell’universo. Lo era, ti assicuro, anche per me. Eppure c’è una scena, banale, che mi è rimasta impressa, registrata a istinto, una sera in cui erano al di sopra di ogni sospetto, lui e lei si parlano. Non pensai “hanno una storia” ma a istinto registrai qualcosa. Siete grandi attori, ma siamo tutti ‘animali’ sotto sotto. Chissà quanti indizi dai
Dubito fortemente che mio marito possa avere un’altra storia, almeno per quanto riguarda il piano fisico. Un anno prima di incontrare Alessandro ( lo chiameremo così), mio marito ebbe un incidente in moto e rimase paralizzato dalla cintola in giù. Ora, immagino che se prima ero solo egocentrica, machiavellica, egoista, senza coscienza,…ai vostri occhi sarò diventata un vero mostro! Non sono rimasta per pena, sono rimasta perché gli volevo bene ( e gliene voglio) davvero. Ma per voi l’onestà secondo i vostri parametri, la sincerità a tutti i costi, resta l’unica via d’uscita. Beh, perdonatemi allora se invece io ho preferito che lui non si perdesse nemmeno un minuto con i suoi figli, che si sentisse sempre amato e protetto dalla sua famiglia. Che si sentisse ancora importante e non un uomo finito semplicemente perché non poteva più avere rapporti sessuali. D’altra parte, questo aspetto, anche prima, non lo aveva mai attratto più di tanto… un uomo mistico, quasi. Forse si è sentito invece più in colpa nei miei confronti e all’inizio mi aveva spinto lui stesso ad andare via, a rifarmi una vita “normale”. E invece sono restata e ho fatto tutto quello che era in mio potere di fare, con affetto e dedizione, come credo fareste voi con i vostri compagni. Ma questo voi lo confondete con l’egocentrismo, con i piani studiati a tavolino…eh già, devo avere proprio una mente diabolica! Avrebbe potuto trovare una donna davvero innamorata di lui? che lo accudisse, lo lavasse al mattino, gli pulisse la sacca della deviazione…come no! Sono tutte in fila che aspettano il turno! Non ho rimpianti e vivo serena perché sono riuscita a crearmi una sorta di “vita normale”, nel caos dei problemi da risolvere che riguardano il suo benessere, i figli,i 360 dipendenti. Dal momento in cui “ho scelto di non scegliere” (3 anni per decidere) non mi sono mai pentita una volta; rifarei tutto.
Non sono qui a cercare una medaglia, un conforto o chissà che cosa. Non sono venuta a piangere la mia triste storia… o a giustificarmi. Ho solo dato il mio contributo. L’amante non deve per forza essere sinonimo di patema, ansia, lacrime e disperazione; così è una sori a malata, dove uno è vittima e l’altro carnefice. A volte non si può scegliere, ma ti accorgi subito se il lui o la lei erano le persone giuste… perché non ti lasciai; ti amano incondizionatamente.
hai il benestare di tuo marito e rimani per un forte senso di crocerossina apparente,fai prima a dirgli”tesoro mi sono rifatta una vita ma mi piglierò cura di te” invece non lo fai perchè sei meschina,mi fai davvero pena!
@linda 68
Non se se quello che scrivi è vero, ma nella mia incoscenza ci crederò, anche perchè sono al corrente di storie ancora più incredibili della tua.
Non voglio regalarti nessuna medaglia e non voglio elogiarti per la tua professione di imprenditrice, dato che anche io lo sono e ne capisco benissimo gli aspetti positivi e negativi. Ti dico “brava” per essere rimasta accanto a tuo marito, ma non ti giustifico per l’amante, benchè la tua situazione familiare sia complessa e difficile. L’amante non tova giustificazione in nessun frangente e non capisco come tu possa vivere serenamente benchè tu non faccia sapere niente a tuo marito… e ripeto, tuo marito, che in teoria dovrebbe essere il tuo unico uomo! DA IMPRENDITORE è come se tu lavorassi per una azienda e contemporanemanete per il concorrente…. mettendo il concetto su questo piano penso che tu riesca a comprendere meglio!
Dici che fai contenti tutti… ma la morale dove la metti? I valori del matrimonio dove sono andati a finire? Se tutti portassimo il tuo stile di vita in ogni ambito della vita, potremmo fare a meno di fare contratti e giuramenti vari, tanto ognuno fa quello che vuole!
Ti rendo atto che ogni commento ed ogni parola risulta superflua, se non si vivesse in prima persona la situazione, ma mi permetto di dirti che i nodi arrivano sempre al pettine… i conti, prima o poi, si devono sempre pagare! E forse, solo dopo e ormai troppo tardi, ci si accorge che con un pò meno di egocentrismo ed un po più di sacrificio si sarebbero evitate situazioni che finiranno inevitabilmente a rovinare anni di vita vissuta.
La mia non è una critica, è solo un punto di vista, forse sbagliato e forse troppo “all’antica”, ma è quello che sento di esprimere.
Leggendo la storia di Linda intravedo la risolutezza che avevo io pochi mesi fa. Quando scrivevo che accettavo il mio ruolo e mi sentivo forte e sicura. In realtà dopo poco ci siamo lasciati nel peggiore dei modi ed io ho sofferto le pene più atroci che si possano immaginare. Mi sembra che Linda si voglia autoconvincere di stare bene così, di essere soddisfatta e ne parla al mondo intero quasi a volersi giustificare. Già il fatto di avere la necessità di cercare forum che trattino l’argomento e di scrivere le proprie vicissitudini, sta a dimostrare una certa infelicità. Che neanche si vuole ammettere. Penso che sia innaturare il rapporto di queste persone e arriva un momento in cui si scoppia, qualcosa dell’altro ci fa male e insorgiamo. Magari sapere che la sera prima era ad una festa con la compagna ufficiale ed è stato visto mentre la accarezzava e la guardava dolcemente… l’equilibrio si spezza. Basta un niente e tutto quel castello di convinzioni crolla. Dici di non voler far soffrire nessuno e per questo ti impegni a preservare la clandestinità della relazione. Ma un domani tutto questo dovesse venirea a galla la sofferenza dei tuoi cari sarà centuplicata. Quando sapranno che per anni hanno tenuto affianco una persona falsa e ipocrita… sarà una mazzata troppo forte. Una pugnalata. E allora ti pentirai di non aver avuto il coraggio di fare le tue scelte anni fa.