Parliamo di tradimenti? Argomento caro e odiato a tanti. Argomento che mai metterà d’accordo tutti. Perché in questo pericoloso gioco ci si può solo far male. In qualunque ruolo tu stia (volontariamente e non). La mia storia inizia un paio d’anni fa. Un matrimonio strano, fatto di tanta stima e affetto, ma poco amore. Lei era rimasta incinta (certo non dallo spirito santo!), e mia madre (per sue esperienza diretta) insisteva che ara giusto sposarsi per tutelare il bimbo. Tra l’altro come potevo non ascoltarla, era sul letto di morte. E così fu.. Poco meno di 5 mesi dopo il mio matrimonio la mia mammina (tra l’altro molto giovane) se ne va. Ma sono riuscito a farle vedere anche il mio splendido bimbo… Un creaturino che nel frattempo sconvolge la mia vita. E così in poco tempo il matrimonio è andato alla deriva. Ma si sa noi uomini siamo codardi, e prima di affrontare le situazioni campa cavallo che l’erba cresce!! E’ così che entra nella mia vita un dolce musetto che mi stravolge i sensi… Un amore devastante che mi ha portato alla rovina. Lei molto giovane e con un tragico passato che pesa sulle sue spalle (e dopo inevitabilmente anche sulle mie) come un macigno enorme. Ed ecco il dolce paparino pronto a guarire le ferite (povero idiota!). Subito dopo mi chiede di metterci insieme ufficialmente, ma con quel poco di razionalità che mi era rimasta le chiesi di pazientare. La paura di perdere il mio bimbo era fortissima. Andiamo avanti in questo mare travolgente d’amore sincero. No no… Passione certo ma non puro sesso. Anzi alle volte facevamo l’amore solo con gli occhi. E Dio solo sa quanto era bello (per i più maliziosi… Si era bello anche quello VERO!)! Premetto che non è la classica storia a tre: marito, moglie e amante… Ma bensì a 4! Perché anche lei, l’amante, aveva il fidanzato. Tutto comincia a cambiare quando io e mia moglie rimaniamo di colpo e a distanza di poco senza lavoro entrambi. Mi propongono un lavoro ben remunerato e a tempo indeterminato ma… più di 200 giorni all’anno all’estero! Ancora una volta devo sforzarmi di usare la razionalità… Accetto. Pur sapendo di perdermi l’amore di una donna e quello del mio bimbo, sapevo che a quel bimbo dovevo pur dare da mangiare, e che l’amore se era tale, avrebbe resistito. In compenso ho guadagnato la stima della moglie! Già tempo prima tuttavia avevamo cominciato (certo con grande affetto e stima ma pur sempre con profonda tristezza) a parlare di separazione. Parto, e le cose cominciano a cambiare… Io divento geloso perché l’amante nonostante cantasse amore ai 4 venti (e io comunque credo fosse stata sincera), restava con il fidanzato. Storia strana la sua. Non l’aveva mai amato diceva. Conviveva in una casa che non sentiva sua. Non facevano l’amore da mesi. Ma nel frattempo… Le sue iniziali tatuate sulla pelle, tanti week end in giro… A novembre rientro da una lunga trasferta. Porto il mio bimbo al cinema e… C’è anche lei con lui. Sono davanti a me e manco se ne sono accorti. Nelle scene un po’ più malinconiche la sua testa sulle sue spalle… Due fantastici e perfetti morosini! Mi sono sentito stupido, ingannato, tradito, ma fondamentalmente un cavolo di idiota!! Finalmente (povero scemo!) realizzo. Decido di lasciarla e me ne vado all’estero. Con mia moglie che non alza un dito e io che nei brevi momenti che sono a casa sfuggo ad ulteriori tristezze e cerco di stare il più possibile con il bimbo, l’unica vera gioia ormai da anni. Nel frattempo cominciano a girare voci anche sui tradimenti di mia moglie… Mi chiudo sempre di più in me stesso… Sono sempre più triste. A gennaio mi cerca ancora l’amante. Riprendiamo a sentirci, ma da novembre praticamente non l’ho più rivista. Lei è tutta felice, scrive frasi d’amore, mi invia foto… Ma poi… Torna la gelosia… E alla mia sofferenza lei fugge. Mi accusa di essermene andato nel momento del bisogno (perché lei nel frattempo scopre di avere qualche problema fisico)… Dice che non lascia lui perché io non lascio lei… La situazione sfugge dal mio controllo. Non riesco a parlane con nessuno, sono in balia degli eventi, fondamentalmente solo e lontano. Torno e corro da lei con le braccia aperte ed il cuore in mano. Pronto a perdonare i suoi tradimenti (del resto proprio io devo giudicare?) e… Lei è fredda, staccata… Lei ha scelto… L’altro. Pubblica foto tenere su FB… A distanza di qualche ora io e mia moglie decidiamo di separaci definitivamente. Parliamo di chi andrà dove… Ecc. Io crollo… Vivo le mie giornate piangendo… Ho perso tutto. Amore, dignità, rispetto, una famiglia… E come se non bastasse sono all’estero lontano da tutti! Ho sbagliato tutto lo so , ma sto veramente pagando a caro prezzo… Non cerco conforto, nemmeno giudizi… Mi fa bene scrivere tutto qui…
Amanti, gelosie, fidanzati e.. tanto amore: distruggersi la vita
di
NessunNick
Lettera pubblicata il 3 Aprile 2014. L'autore, NessunNick, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Nelle tue condizioni io me ne rimarrei all’estero sperando che in Italia si dimentichino della mia esistenza. Immagino però che il risultato del tuo love affair sia che mezzo stipendio devi versarlo alla moglie… perciò non sarai dimenticato tanto presto.
Ciao NessunNick!
è difficile non giudicare… Secondo me hai fatto 2 errori: il primo sposare una donna che, da quel che mi pare di capire, non amavi. Mi vien da chiederti dove fossi con la testa quando il “creaturino”, come lo chiami tu, è stato concepito (e di riflesso dove fosse con la testa tua moglie, l’amore si fa in due…). Il secondo errore è stato cercarti l’amante invece di, come sempre mi par di capire, cercare di far ripartire la tua storia “presente”… Le mie sono solo domande, non c’è un giudizio vero e proprio… Mi sa comunque che ti conviene star solo per un po’ o trovare una ragazza libera ma, facci un favore, amala veramente.
Ciao!
Clara
“E come se non bastasse sono all’estero lontano da tutti!”
Forse in questo momento è l’unica tua fortuna. Hai fatto della tua vita davvero un gran casino. Magari un giorno riuscirai a recuperare il rapporto con tua moglie, la bagasciona invece lasciala a quell’altro povero disgraziato (fortuna tua, sfortuna sua!)
Spiace per l’ignaro fidanzato più che altro… tu sei sempre stato consapevole di tutto quel che accadeva, hai scelto… lui ha solo subito e nemmeno lo sa… ma forse alla fine non sapendo lui è pure felice… buon per lui. Magari poi l’ha riempita di corna anche lui in tutto questo tempo.. ecco, spero che sia andata così, almeno il cerchio sarebbe completo..
Trovo inutile giudicarti. Purtroppo la verità è che nelle situazioni bisogna esserci realmente in mezzo. Non per questo però approvo il tuo comportamento.
Penso che tua madre non ti abbia consigliato male, ed il tuo dovere era giusto tu lo facessi. Questa donna cioè tua moglie, non penso sia rimasta incinta da sola. Il gran casino l’hai fatto dopo, una scelta dopo l’altra. Hai preferito la via più comoda, come in molti fanno, cioè prendersi un’amante pur di non mettere nulla in discussione e sbracciarsi le maniche per mettere ordine vero nelle cose.
Ma si sa che le cose che dapprima si mostrano come le più facili e scanzonate, poi si rivelano pasticci dentro i pasticci.
Quindi, qual’è la vera “copla”? Una grande pigrizia, superficialità e immaturità da parte tua. Aggiungerei anche inanità. E da come ne parli, tua moglie sembra della stessa pasta. Pensi veramente che tuo figlio sia stato bene in un ambiente così? Che aria avrà mai potuto respirare?
Perdonami, non sarò certo io a insegnartelo, ma pensi veramente di avere amato questa amante? Una donna frivola, menzognera, e negativamente giocherellona? Per favore…l’amore è ben altro. Lei a mio avviso è stata un’altra poltrona su cui appoggiare comodamente il tuo fondoschiena. Qualcosa che ti manteneva vivo. Il “pathos” ha questa funzione…
Bene, a questo punto ti direi che sei ancora in tempo per fare della tua vita almeno un qualcosa che abbia senso. Ma chi guida sei tu… Gli altri possiamo solo stare a guardare… Buona fortuna! Ti serve.
Cara Verdebottiglia, aggiungerei molti altri aggettivi a quelli che già hai citato per descrivermi e per descrivere la situazione. Ma le tue parole comunque mi fanno riflettere, e quasi tutti i tuoi punti di vista li condivido. Sai più di una volta nella mia vita soprattutto da giovane, davanti ad analoghe situazioni, mi sono eretto a gran giudice e pure sentenziato: vai e risolvi le questioni a casa tua prima di tradire!!! Ma si sa tra il dire e il fare… Ci sono condizioni in cui si cerca solo la sco..... Ed è un caso completamente differente da quando ci si innamora seriamente. Ma poi non credi che se stai bene con una persona le amanti non esisterebbero? Poi che sia corretto prima separarsi sono d’accordo, e l’errore se mai è proprio quello. Ma… Il mondo non è bianco e nero ma grigio! Riguardo al figlio poi ti sbagli. Sta crescendo in un ambiente dove c’è tanto amore (verso di lui), stima ed affetto anche tra di noi. E tutte le mie scelte lavorative ed affettive sto cercando di farle pensando a lui. Certo che, e questa è la cosa che mi rattrista di più, avrebbe meritato anche lui una famiglia serena. Riguardo all’amore non ho dubbi… Certo che l’ho amata. E ho giustificato tutto per la sua immaturità e per il suo passato traumatico. Ma il punto è proprio questo… Perché qualcuno tende a innamorarsi delle persone problematiche?
Perchè le persone problematiche fungono da adrenalina in un’esistenza morta. Ti ho pizzicato eh? Bene… Non è un male… ;)Sei ancora vivo quindi… 😉 Coraggio, comincia a lavorare per migliorare le cose, stavolta nel modo corretto. Ti faccio i migliori auguri. 🙂
NessunNick,
secondo me la tua mamma, pur ammettendo che ha agito con i migliori intenti, non avrebbe dovuto orientarti in una scelta di vita che spettava a te soltanto. avresti potuto avere un figlio senza per questo legarti a una catena emotiva non sufficientemente sentita. questo già avrebbe cambiato parecchio le prospettive di vita di tutti e tre gli interessati.
non accenni alla tua età e all’età di tua moglie, che hanno parecchia importanza nel valutare persone ed eventi.
anche tua moglie ha sbagliato nel legarsi a te senza esserne troppo convinta, realizzando un’unione instabile, da dedicare quasi interamente al benessere del bimbo che stava per nascere. sono pochissime le persone capaci di rinunciare ad una loro vita affettiva per amore dei figli. sono due tipi di amori diversi, che hanno entrambi bisogno di linfa vitale.
ti chiedi perchè ci sono persone che tendono ad innamorarsi di individui problematici. secondo me, in linea di massima questo avviene perchè loro stessi sono confusi oppure hanno questioni interiori in sospeso, che necessitano una soluzione in un confronto con l’altro, che li fa emergere nella prospettiva di poterli risolvere.
potrebbe essere che con questa giovane amante, piuttosto irresponsabile e narcisista, avresti voluto essere protettivo, più o meno con la stessa intensità con cui tu stesso avresti desiderato essere protetto.
a questo punto della storia, rimpiangi di più tua moglie (che quasi certamente, prima o poi, si sarebbe comunque allontanata da un rapporto emotivamente non coinvolgente) oppure la tua amante, instabile e inaffidabile?
sì, è vero, hai commesso errori molto gravi ma può succedere quando si avanza a tentoni. la maturità emotiva non si trova se non con l’esperienza. quando mancano i passi intermedi, si conquista con maggior fatica e a prezzo più elevato.
riparti da tuo figlio, che deve patire il meno possibile la separazione dei suoi genitori, che avrebbero fatto meglio a non unirsi in una famiglia. hai la capacità di trovare lavoro in questi tempi di crisi, quindi: sei bravo in ambito professionale e in grado di essere economicamente responsabile. apprezza questo punto fermo quanto merita e non perdere la stima di te stesso.
lasciati il passato alle spalle e cerca di guardare avanti, senza rimorsi nè rimpianti. il futuro ricomincia ogni giorno, passo dopo passo, pagando il prezzo dei nostri sbagli.
se vuoi, riprendi quanto possiamo provare ad approfondire là dove ti sembra più utile…
Cara Rossana,
non so se sei la stessa che ha fatto altri interventi sul tema in altri post. Ma dalla sensibilità e profondità che il tuo messaggio lascia trapelare sembra di si. Si vede chiaramente che il tema ti sta a cuore e che sicuramente tu stessa hai sofferto… Solo in questo modo si può essere sopra le parti ed allo stesso modo avere una tale delicatezza nell’affrontare l’argomento. Di anni io ne ho poco meno di 40, mia moglie poco più di 30 e l’amante molto meno di 30… Giusto qualche giorno fa era il mio compleanno e l’amante manco m’ha fatto gli auguri. Se voleva farmi del male c’è sicuramente riuscita. E’ passato un po’ di tempo ma le cose non sono di molto cambiate. Ho sofferto come un cane le prime settimane, ora sono in fase mista tra rabbia e delusione… Rispondendo alla tua domanda direi che sto soffrendo molto per l’amante perché ne ero (sono?) innamorato, ma anche per il matrimonio… Se hai il coraggio di farla finita con una storia prima che questa sia alla frutta, è meglio perché si possono affrontare le questioni con stima ed affetto, indispensabili nel caso di un figlio nel mezzo della tempesta. Tuttavia l’altra faccia della medaglia è che rimani comunque legato alla persona senza poter effettuare il necessario e fondamentale “taglio” del rapporto! Che sempre è quella fase in cui ognuno ritrova (o perde del tutto) se stesso… Ma che comunque va fatta da soli! In altre parole da una parte c’è il sentimento bruciante di un amore che mi ha, non esagero, distrutto, e dall’altra una piccola ma costante sofferenza che sembra mai finire… Che dire… Di certo non sono sufficienti giorni per una batosta simile… Neanche settimane! Servono mesi. Mesi di viaggi più o meno profondi nel tuo io più profondo, e non sono nemmeno certo che in questo caso valga la massima che le sofferenze fanno bene. Ho paura di uscirne con le ossa rotte, incapace di amare, e di certo timoroso e pauroso. Sconfitto da un nemico invisibile che io stesso ho creato. Grazie delle tue parole Rossana, le ho lette proprio nel giorno del mio compleanno e hanno, in parte, lenito la delusione di chi, passate poche settimane, già ti ha dimenticato.
Caro NessunNick,
sì, l’argomento mi sta a cuore per averlo vissuto e patito sulla mia pelle. capisco cosa si prova quando ci si rende conto di aver fatto una scelta sbagliata, dalla quale è ormai difficile anche soltanto pensare di poter uscire, soprattutto se c’è un figlio di mezzo. si perde fiducia in se stessi, si teme di non saper comprendere i propri bisogni emotivi e di non meritare di essere amati.
è come trovarsi nel fondo di un pozzo, da cui sembra impossibile che un giorno o l’altro si possa uscire. si è presi in trappola, anche da se stessi, incapaci di agire se non con l’aiuto di una nuova speranza.
mi piacerebbe, nel tuo caso, sapere se è stato il “dolce musetto” ad essere “invitante” o tu a scoprirne l’attrattiva. non cambia molto per la situazione attuale ma ti potrebbe essere utile avere le idee chiare in questo snodo per il futuro. in ogni caso, non mi sembra che questa donna avrebbe potuto essere affidabile, anche se, ad onor del vero, aveva pure le sue ragioni a non lasciare il fidanzato.
secondo me, non è stato il tuo esitare a prendere una decisione in suo favore, nè il tuo dover star molto tempo lontano, nè i suoi sopraggiunti piccoli guai di salute a far naufragare il tutto. se l’amore, da parte sua, fosse stato forte e profondo, essendo donna e non legata da figli, si sarebbe allontanata dal fidanzato, con cui invece portava avanti una relazione quasi certamente di comodo. temo che chi lo fa in queste condizioni di base con una persona per un verso, possa farlo anche con altri, per la soddisfazione di bisogni che non trovano risposta nel compagno ufficiale.
non mi sorprende che fosse una persona problematica. chi ha problemi irrisolti o si trova in un momento di fragilità finisce spesso con persone a lui/lei simili. quasi sempre uno dei due è in una fase di soluzione più avanzata, e a volte succede che possa essere d’aiuto all’altro a livello interiore, per dargli maggior stabilità. in altri casi, invece, si tratta di due naufraghi che di fatto si aggrappano l’uno all’altro, portandosi reciprocamente a fondo.
non sei stato fortunato in questo secondo incontro, come forse non lo eri stato nemmeno nel primo. il dolore di un doppio fallimento amoroso, unito a quello della fine di un’unione familiare, dev’essere devastante. immaginavo che patissi di più per la perdita dell’amore che della famiglia ma mi sembrava utile saperlo per certo.
continua…