Amami come la terra, la pioggia, l’estate, amami come se fossi la luce di un faro nel mare… Al supermercato, improvvisamente questa canzone. Non so cosa mi è preso, la forza, la potenza, la bellezza di quella voce mi hanno sconvolto. Mi sono appoggiato ad uno scaffale, e mi sono messo a piangere. L’avevo sentita altre volte, di sfuggita, ma solo lì, in quel momento, essa mi ha ridato il passato, in un attimo. Mi ha ridato un ragazzo che ho amato più di me stesso e che se n’è andato, perché probabilmente quel mio amore non gli bastava, mi ha fatto pensare a questi miei 32 anni, a questo senso di “giochi ormai fatti”, perché non so dove sbattere la testa. Mi sento fuori del mondo, solo, abbandonato. Dopo aver provato, per anni, ad essere amato da qualcuno, non c’è stato niente da fare. Qualcosa di storto in me, o qualcosa di storto nelle persone, non so. Eppure, quel giorno, al supermercato, quella canzone mi ha fatto capire di essere vivo, purtroppo, non so in che modo. Quella voce, non riesco a togliermela dalla testa, prenderei il viso di quella ragazza e non farei altro che baciarlo, prenderei quel sorriso e lo farei mio, voglio sentirmi giovane e non lo sono mai stato. Mai. Voglio l’amore, si. Ma ogni giorno mi accorgo che le persone non lo vogliono, non sanno che farsene. E allora perché buttare questa luce del faro in mezzo a onde nere? Che cosa devo fare, che cosa? Prima che sia troppo tardi? A chi dare questo mio amore che nessuno ha voluto e nessuno vuole? Apparire in sogno a S. e dirgli Amami!, non basterà a farlo tornare indietro. Sento la vita alle spalle, è perduta. I 20 anni non ci sono più, era lì che situavo le cose più belle che avrei dovuto vivere…e non le ho vissute. Sono sempre stato tanto solo e basta. E quella canzone, adesso mi ricorda che ci sono giovani a cui è data la vita, il sole, il mare, che possono vivere l’amore, perché è giusto così, e ci sono io verso cui la vita ha avuto un moto di ripulsa. Ecco si, rigettato, dalla vita. Che cosa devo fare? In quale vuoto andarmi a gettare? I giorni sono lunghi e pesanti, osservare gli altri, vedere vite che scorrono senza lasciare che sia il tempo a decidere, vedere chi vive e non resta solo, vedere che al mondo c’è spazio per tutti, ma che siamo solo in pochi a sentirci ingombranti. Voglio vedere la luce che c’era tanti anni fa. Ma il mondo in 10 anni è cambiato di 20. E’ tutto un mondo che è scomparso e forse io sono rimasto laggiù come un relitto. E dire che chiedevo solo di essere amato.
…Viaggiamo dentro ai ricordi e poi restiamo da soli ma amami e dammi le mani le mani le mani le mani …
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Categorie: - Amore e relazioni
Hari81 la tua lettera mi ha davvero colpito e commosso e non sai quanto ti capisco e ti comprendo…non sei solo amico
Grazie Paride. Spesso in queste cose ci si sente soli. Ecco perché molti/e scrivono qui. L’amore è una strana cosa. Pensi di averlo messo da parte, e invece! Non possiamo mettere da parte ciò che sentiamo.