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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2015. L'autore, angeloutsky, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Rossana
A volte mi vengono in mente dell’Università .
Il terzo anno , dopo due anni di libertà e bagordi , mi misi con una ragazza . In realtà prima di lei conobbi la sua gemella che era una mia compagna di corso . Parlerò di quest’ultima. La mia collega passava la giornata in pigiama mentre studiava almeno 8/10 al giorno. Verso le 19 , qualche volta , faceva un giretto in centro e poi tornava a casa e preparava la minestrina . Finito di cenare verso le 21:30 , salvo quando c’era un film che le interessava , andava a letto.
I suoi libri dopo ogni esame erano stati da lei completamente sottolineati . Ogni sottolineatura corrispondeva ad una volta in cui lei aveva ripetuto quell’argomento e così facendo si ricordava di quante volte aveva ripassato il testo. Normalmente , sottolineava ogni riga ben otto volte . I miei libri di studio , al contrario, erano perfetti . Non compariva neanche una sottolineatura ma talvolta scrivevo a matita qualche appunto , schematizzando quello che mi risultava più ostico , a lato del testo.
Lei ripeteva in continuazione ad alta voce ogni argomento , io lo ripetevo in silenzio e mentalmente. Lei imparava tutto a memoria mentre io solo quando era necessario per esigenze terminologiche ma la sostanza volevo sempre comprenderla. In questo modo memorizzavo l’argomento senza la necessità di ripeterlo all’infinito.
Ora che cosa c’entra questo? Un po’ c’entra! Anche perché questo diverso modo di studiare , ed in particolare il suo , è molto comune fra le ragazze. Forse dipende dalla diversa struttura del cervello maschile e femminile. E veniamo al punto focale. Purtroppo , mi rendo conto che il parlare dentro una coppia lascia il tempo che trova . La logica maschile non è facilmente compresa dalle e dall’altro lato è difficile comprendere l’intelligenza emotiva femminile.
Noi vi appariamo rigidi mentre voi ci apparite contradditorie . Normalmente il punto d’incontro lo si trova perché c’è la voglia di proseguire ma dubito fortemente che ci si comprenda vicendevolmente . Si finge che sia così , si passa sopra ad un problema , si va avanti finché dura . Io certe cose non me le spiego e non me le spiegherò mai , soprattutto il “due pesi e due misure” femminile e finisco sempre per restare deluso . Dal mio punto di vista credo di aver ragione anche perché cerco di essere giusto e mai esagerato nel senso che deve valere per me quello che vale anche per lei , ma non funziona lo stesso.
Era sottinteso MG. Ciao
Kid,
visto che qualsiasi idea esprima vengo regolarmente denigrata o derisa, quasi non avessi diritto né a simpatie, né a opinioni, ti preciso i punti del tuo precedente commento su cui dissento:
– “conscio che una donna ha un linguaggio binario nell’amore: gioia o dolore anche nella loro ambigua commistione. Non c’è altro, oltre questo c’è un vuoto sostanziale.” – in linea di massima può essere così in entrambe le affermazioni, ma non sempre.
“Perde in un secondo ciò che ha richiesto anche da parte sua impegno e devozione scivolando dentro la solita inezia già discussa e che avrebbe dovuto evitare . Ma non è in grado di farlo perché è donna. Al contrario da me lo pretenderebbe, lei come tutte.” – mi rendo conto di poter apparire strana o presuntuosa ma, seppur donna degli anni ’60, non ho mai preteso né contrattato NULLA con i partner con cui ho percorso, più o meno felicemente, importanti tratti di vita. se le donne oggi dovessero essere tutte come le hai descritte, per me sarebbe una gran delusione.
ti ringrazio di avermi raccontato un episodio che ben chiarisce sia il tuo che il mio punto di vista: “il parlare dentro una coppia lascia il tempo che trova . La logica maschile non è facilmente compresa dalle donne e dall’altro lato è difficile comprendere l’intelligenza emotiva femminile.”. secondo me, ci si viene incontro a vicenda finché in entrambi perdura l’interesse a trovare il punto d’incontro, in modo più emotivamente spontaneo che ragionato da parte della donna. mi rendo conto, però, che non siamo tutti/e uguali e, pur restando nettamente diversi i due modi di sentire e di ragionare, ognuno è un mondo a sé, che si compenetra a diversi livelli in quello di chi ama, finché ama o finché desidera far apparire in positivo un rapporto di coppia ufficializzato.
meno male che i miei vissuti amorosi appartengono al passato: se dovessi avere vent’anni oggi, sarei molto più incerta e confusa di com’ero ai miei tempi!
“Dal mio punto di vista credo di aver ragione anche perché cerco di essere giusto e mai esagerato nel senso che deve valere per me quello che vale anche per lei , ma non funziona lo stesso.”
Kid, ognuno di noi pensa di essere nel giusto e afferma le sue idee in buona fede, anche se queste si scontrano con quelle dell’ altro. ma da parte mia ti posso dire che sono disposta a rivedere in qualunque momento le mie convinzioni, se qualcuno mi prova CON I FATTI E CON UN FONDAMENTO LOGICO che sono errate. se ad esempio uno mi dice che una donna non sarebbe in grado, in quanto donna, di assumere il ruolo di Presidente della Repubblica o di riparare una tubatura dell’ acqua, DEVE PROVARMI CON I FATTI che è così, altrimenti si parla del nulla. Così come nessun uomo può affermare con matematica certezza che io non sarei mai in grado di smussare i miei “spigoli” in un rapporto di coppia, per andare incontro all’ altro. se poi ci sono cose per le quali l’ altro non potrebbe mai nemmeno provare a stare con me, perché esulano dai suoi principi e da ciò che lui è disposto ad accettare, su questo non discuto. ma è il supporre , o meglio l’ AFFERMARE CON SICUREZZA ciò che non è stato ANCORA VERIFICATO che non posso accettare.
Io l’ Università non l’ ho fatta, mi sono fermata alle superiori. e devo dire che i primi due anni anch’ io tendevo a studiarmi le cose a memoria ( tipico degli studentelli dilettanti ). Poi, al subentrare del terzo anno, ho capito che imparare la SOSTANZA DEI CONCETTI era molto più importante e più pratico anche ai fini di un’ interrogazione, e persino interessante. così, trovai una “furba” via di mezzo tra il registrarmi le cose a memoria quando occorreva, e l’ assorbirne davvero il significato. e in molte materie cominciarono a fioccare i voti alti. Il diploma lo conseguii da privatista, ma non mi pesò più di tanto portare all’ esame tutte le materie ( come previsto in questi casi ), anziché solo due ( come i diplomandi regolari ). E presi pure un buona votazione.
Da ragazza non ho mai avuto molta voglia di studiare, ma quando un argomento mi interessava davvero mi ci appassionavo visceralmente. oggi, studio tutte le volte che posso e cerco sempre di imparare cose nuove, specie in materie tecniche e scientifiche. Oggi mi interessano cose che un tempo non mi avrebbero mai attirato.
Kid. Concordo pienamente sul tuo 71. Anche a me è capitato di scontrarmi spesso con questo loro modo di essere contraddittorie. Ti vorrebbero come loro, ma se provi a esserlo percepisci che in realtà hanno bisogno di contrapporsi a una figura maschile che non assecondi troppo le loro paturnie. E’ anche per questo che gli uomini scostanti e concentrati su loro stessi sanno “tenerle li”.
E comunque è vero.. salvo rare eccezioni, non ci capiranno mai.
“il parlare dentro una coppia lascia il tempo che trova . La logica maschile non è facilmente compresa dalle donne e dall’altro lato è difficile comprendere l’intelligenza emotiva femminile.”. secondo me, ci si viene incontro a vicenda finché in entrambi perdura l’interesse a trovare il punto d’incontro, in modo più emotivamente spontaneo che ragionato da parte della donna”
A me è successo il contrario. Se non avessimo parlato RAZIONALMENTE, rovesciando i famosi intestini sul tavolo, oggi eravamo separati e forse non sapevamo bene il perchè.
Se lei ha compreso che quelle “emozioni” erano solo un “ciucciotto”, retaggio di un tempo trascorso e di una visione altrata del sentimento, legata alle spinte fisiologiche dell’età, non avrebbe mai fatto il salto di qualità che ci ha portati al livello di interazione, anche sentimentale di oggi. O ci si apre all’altro in tutto e oer tutto, o resteranno sempre due individualità in sala d’attesa, di un tram che non arriverá mai.
Emerge sempre la solita evidenza: che la vita si puó vivere SOlO al presente. Diversamente sará solo e sempre illusione. Di un tram, che si chiama “desiderio”.
io invece gli uomini ( sopratutto CERTI uomini ) li ho capiti eccome. il problema è che loro non vogliono solo essere “capiti”, ma vorrebbero anche che non li contraddissimo mai anche quando sono palesemente nel torto, e questo non è possibile in un rapporto in cui ci sia un VERO CONFRONTO TRA PERSONE ADULTE. e non sto parlando di accettare le mie paturnie dandomele tutte vinte, ma sto semplicemente parlando di venirsi incontro. in certi casi, basterebbe anche solo dirmi:” si, capisco, ho compreso il tuo punto di vista e i motivi che ti hanno condotta a certe scelte. ma io in base ai miei principi e alle mie idee, avrei agito diversamente”. ecco, tutto qui! non mi sembra difficile, o mi sbaglio ? L’ uomo che io vorrei al mio fianco è quello in grado di farti anche da guida, certamente. “cantandomele” nel momento opportuno senza nascondermi dove sbaglio, ma deve anche però avere l’ onestà di ammettere senza problemi le mie buone qualità, laddove queste fossero pari o addirittura superiori alle sue. io, da parte mia, non ho alcun problema a fare altrettanto, e anche chi mi ha conosciuta di recente se n’è senz’ altro reso conto. per quanto riguarda poi i ruoli da mantenere in una coppia e le ideologie maschiliste o femministe, per me queste sono tutte cavolate. Non esiste una FORMULA MAGICA che vada bene per TUTTE le coppie, ogni rapporto è storia a sè e si regge su equilibri tutti suoi. Per me ognuno è libero di accettare quello che vuole e di porsi con l’ altro come meglio crede, se questo serve a far funzionare la coppia e a stare bene entrambi. L’ importante è che nulla sia mai IMPOSTO dall’ altro. ma tutto dev’ essere VOLONTARIAMENTE CONDIVISO per propria libera scelta, che si tratti di un moderno rapporto alla pari o della coppia tradizionale, nella quale lui assume il “comando” e lei tende più che altro ad eseguire le “direttive”. Da questo punto di vista, Kid mi ha fatto VEDERE lati di me stessa che non pensavo nemmeno esistessero.
“Ti vorrebbero come loro”
io non vorrei mai che l’ uomo con cui sto fosse come me: altrimenti mi fidanzerei con una “femminista” del terzo millennio, e non andrei in cerca del maschio che sa tenermi testa!..
sul fatto che ci si venga incontro solo fintantochè c’è interesse a farlo, mi sembra anche normale che sia così. Noi ci “adattiamo” alle persone che ci interessano, non a quelle che ci sono indifferenti. Bisogna anche dire che la maggior parte degli uomini è ancora culturalmente legata a una figura femminile “ideale”, nella quale i lati “spinosi” e “battaglieri” sono quasi completamente assenti. credo sia questo a mettere in crisi questi uomini. a mio parere, tanto più ci si discosta da un’ idea “dogmatica” dei rapporti di coppia, quanto più si riesce a comprendere le donne odierne, che hanno definitivamente chiuso con QUEL PASSATO, seppur ognuna a un livello differente. Poi voi uomini dovete anche mettervi nella capoccia che con NOI ci vuole anche un pò di “astuzia”: a una donna si riesce a farle fare PRATICAMENTE QUALUNQUE COSA, usando le GIUSTE TATTICHE. mentre non otterrete mai nulla prendendoci DI PUNTA. perchè per nostra natura siamo orgogliose e non amiamo cedere TROPPO facilmente. amiamo CEDERE. che è DIVERSO… Le altre donne so già che mi mangeranno viva per questa rivelazione, ma questa è la REALTA’, ed è inutile negarla. ecco perchè esistono donne splendide, da tutti i punti di vista, che si innamorano di perfetti co.......
per la MIA esperienza, posso comunque dire che anche gli uomini ( perlomeno gli uomini di QUALITA’ ) non vogliono a fianco una che li assecondi in tutto. per quanto possa sembrare così.
rossana, io invece non avrei mai voluto essere giovane nella tua epoca, quando la cultura maschilista era ancora imperante. e i risultati su certe donne li vediamo tutti..
Concludo il concetto precedente , non avendo fatto in tempo questa mattina , aggiungendo che anche se è brutto dirlo ,spesso, l’unica cosa che funziona per superare un punto di disaccordo sembra essere la punizione nella logica della privazione di sé stessi, piuttosto che un sano confronto . Io ci ho provato tante volte con le parole, il più delle volte con calma ed altre in maniera più veemente , ma esse cadono nel vuoto ! Situazioni analoghe già discusse e sviscerate voilà eccovi il problema analogo. Sì , lì per lì , sembra che tutto sia stato chiarito e definito ma in realtà non è vero . E’ giusto un contentino per superare il tutto. Sembra che ad una donna interessi solo ritrovarsi insieme con la vicinanza fisica ed emotiva e non cercare di comprendere il punto di vista dell’altro oppure è una questione di strutturazione dei pensieri in maniera settoriale piuttosto che organica com’è prerogativa maschile per cui si volta pagina per poi scoprire che si è d’accapo un’altra volta sulle stesse questioni .
Ammettiamo per assurdo che una donna debba imparare a memoria che ad una azione corrisponda una reazione piuttosto che sprecare tempo a farle comprendere il proprio punto di vista in maniera logica . Ammettiamo che questa reazione faccia leva sull’aspetto emotivo e cioè il comunicare di essere stati feriti da certi comportamenti piuttosto che puntare il dito sui comportamenti stessi in maniera accusatoria,così da evitare un giudizio di valore .
Faccio un esempio . Dire alla partner che è stata stupida , e noi uomini lo intendiamo in una determinata situazione , sposta il focus sul fatto che la consideriamo una stupida , ancorché lei avesse fatto una palese cavolata. Successivamente reagiamo allontandoci in una logica di privazione affinché comprenda che quella è la reazione dovuta alla delusione per una sua azione sbagliata. Tuttavia , questo genera una frattura perchè lei non dimenticherà la parola “stupida” anche se ti ha “parcheggiato” l’auto da 60.000 euro in un dirupo!
E’la macchina che si è sfrenata in salita malgrado lei si fosse dimenticata o non ignorasse di dover innestare la giusta marcia e non di tirare solo il freno a mano.Non è colpa sua…
La stessa situazione potrebbe essere affrontata affermando che quella sua mancanza ci ha ferito , senza esprimere giudizi in merito .
Nel caso della macchina sarebbe un po’ difficile stare calmi e imbastire un discorsetto sul sentirsi feriti o delusi: D . Ma è tanto per fare un esempio!
Esperienze?
Ciao Andrea_the_original, ti sarei grata se ci scrivessi un manuale con istruzioni d’uso ed esempi pratici.