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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2015. L'autore, angeloutsky, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sto imparando a gestire l’impulsività e parlare ora della mia normalità non sarebbe il momento più idoneo.
Angeloutsky,
“Peccato che lei della mia normalità non ne ha la più pallida idea.” – F. R. de Chateaubriand nel 1838 ha scritto: “Tocca alla sventura giudicare della sventura. Il cuore grossolano della prosperità non può comprendere i sentimenti delicati dell’infelicità.” ed è senz’altro motivo d’infelicità essere stati presi nel profondo da un sentimento che non può avere reale vita propria.
continuerò a leggerti, con interesse.
Ti stai ingannando perché se scrivi qui, dove chiunque può leggere e commentare, di sicuro non scrivi per te stessa se no lo faresti su un diario come dice Rossana.
Certo che nelle nostre risposte ci sono le nostre esperienze, che scoperta. Siamo su un forum di discussione, non riceverai né l’analisi di uno psicologo, ne’ il perdono di un confessore e nemmeno la comprensione incondizionata di una madre. Solo le opinioni e i consigli di persone come te, ognuno con il suo punto di vista, come dice il nome stesso di questo sito.
MG: “The dark side of the LaD”. La “logica del cortile” sarebbe limitante, perchè indirizzata ad una esigua parte di frequentatori. Quelli stanziali diciamo, o “aborigeni”. Che letteralmente significa “presenti dall’origine”.
Qui invece passano una quantità incredibile di personaggi che mi hanno fatto capire molto di più di quanto potessi immaginare di come va la vita lontano da me.
A parte gli scherzi, questi “centri virtuali di raccolta profughi della vita”, sarebbero una miniera inesauribile per i sociologi che volessero tastare la “temperatura” della qualità sociale, e di come questa si sia trasformata, fino a creare delle solitudini “affollate”.
Io non ho i mezzi tecnici ovviamente, e potrei limitarmi all’ironia come quella di stamattina per l’ineffabile Sentenza, che come vedi permane coerentemente ancorato all’idea dell’identità multipla di Golem.
Ma mi resta la convinzione che questi luoghi siano un “rifugium peccatorum”, dove si possono scontare, appunto, tutti i “peccati” che non si sono potuti attuare nella vita reale. Esattamente come titola questo thread sul quale stiamo intervenendo.
Questi forum sono in parte un lazzaretto e un confessionale, una piazza e un club privato, un passatempo e una missione. Il tutto interloquendo con centinaia di soggetti ma relazionandosi quasi sempre con nessuno di questi realmente. E’un fenomeno nuovo e privo di esperienze pregresse che possano dare la visione di quali futuri approdi possa avere questo spostamento della società di massa verso il “virtuale”.
Ma è comunque un’esperienza interessante, purchè non venga confusa con la vita fatta di interazioni “fisiche” e sensoriali.
Altrimenti sono quasi certo che tra non molti anni si affaccerà (se già non accade)qualche intelligenza artificiale di cui qualcuno si innamorerà. Dimostrando comunque che l’innamoramento resta pur sempre un’illusione.
Ciao Pentesilea.
ama il tuo peccato e sarai innocente..
il titolo e’ la sintesi perfetta di come l’esistenza stessa delle cose equivale a un interdipendenza di fattori apparentemente opposti senza la quale non potrebbe esistere ipso facto la stessa realtà…o meglio,quella che a noi sembrerebbe tale.
il personaggio ha incarnato in te,attraverso la tua esperienza personale,”solo” la nostalgia dell’infinito…e in realtà e’ a quella E SOLO A QUELLA che il tuo sguardo interiore sta mirando.
le emozioni sembrerebbero farci da veicolo MA e’ un INTUIZIONE che non si rivolge in basso ma che TRASCENDE il nostro stesso essere,da qualsiasi contingenza a cui noi crediamo erroneamente di appartenere o esserne ancora legati…
la tua non e’ affatto una “logica” da cortile.
Tao,
post stupendo, degno di grande attenzione.
Fantastiche le elucubrazioni che si possono fare su una dichiarazione assurda come quella di una donna che si sposa ma sogna l’odore di un altro, con le interpretazione estrapolate dall’inventore della omonima bistecca (il suo cuoco per la verità) e quelle in cui viene intravista la filosofia della nostalgia dell’infinito come punto focale della patente dissociazione logica di questa Angeloutsky. Persino la giovanissima ma lucida Vale ha compreso con chiarezza l’incongruenza senza nessun risvolto intellettuale, sia della situazione descritta che del motivo dichiarato sul perché la si sia voluta far conoscere qui.
Il pensiero corre sempre al famoso film “Oltre il Giardino”, che cito sempre come metafora di quanto si possa essere surreali
nell’interpretazione di certi messaggi, e che non richiederebbe ulteriori commenti sulla vogliia di “sognare” mondi inesistenti di tanti “profughi della realtà”.
Comunque dopo la struggente citazione dell’autore del filetto di bue, ricordiamo urbi et orbi che il titolo del thread è di un autore che quel filetto non sapeva ancora cucinarlo alla Chateaubriand.
“Ama, ama follemente, ama più che puoi. E se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente!”
William Shakespeare, da Romeo e Giulietta
La leggerò anch’io la nuova neo romantica e con interesse. Non c’è dubbio.
Golem
Eppure la protagonista di questo “argomento”(che tu dai per dissociata mentale!) l’ha gia chiarito in maniera precisa ed impeccabile che bisogna innanzitutto avere RISPETTO e NON GIUDICARE.
Non e’ necessario aggiungere altro,sarebbe del tutto inutile..per capire tra l’altro quale sia la vera incongruenza del caso.
L’incongruenza è palese Tao. Se scrive qui si aspetta dei commenti, è evidente, ma dice che non non ne terrà conto. Due atteggiamenti incongruenti.
L’altro è che ha scritto una litania su un amore struggente che pare non l’abbia mai abbandonata dentro, ma che vive solo lei EVIDENTEMENTE. Nello stesso tempo sta con un altro uomo che ha sposato. Congruente quanto la precedente.
Parla di voler controllare la dua impulsività. Questo dice molto su quella che deve essere la lucidità emotiva di questa donna. Cosa vuoi trovarvi tutte quelle interessanti sfumature, come quella cotta al sangue alla Chateaubriand, o la ricerca dell’infinito. Non sa neppure lei cosa vuole. Non c’è una confessione meditata e frutto di una riflessione ragionata alla quale collegare le pompose visioni filosofico gastronomiche. È un moto di disago interiore condito con l’enfatica frase di Shakespeare, che dà un sapore epico adolescenziale al tutto. Vale che ha 18 anni lo ha capito. Non vediamo quello che non c’è, quando è evidente che non c’è perchè c’è solo un disagio esistenziale che riguarda forse la propria identità.
Ho chiesto ad Angeloutsky di parlare della normalità, perchè è lì che si nasconde quel disagio. Hai letto la risposta no? Deve prima controllare l’impulsività. E cosa combina l’affascinante impulsività? Casini se non la si sa leggere come si deve.
Non più tardi di qualche giorno fa ho avuto modo di dire, che spesso qui ci sono persone che appena leggono un caso ci si ficcano dentro e ci vedono… sè stesse in quella condizione. Vivono le esperienze attraverso quelle altrui, non avendole forse potuto vivere in altri modi. Ne nasce una confusione, romantica, nostalgica e sofferta che frequentemente non ha niente a che fare con le vere condizioni dell’interlocutore. Anzi gli complica ulteriormente la visuale che ha di sè in quel momento.
Tao, qui si tratta di una che ha fatto una grossa cazzata con leggerezza e sta cercando di sfogarla sognando “un amore” che non c’è. E chissà se c’è mai stato per come lo ha descritto. Roba da film. Poi li osservi in concreto e ti accorgi che era tutto un sogno.
La fantasia femminile è un’arma di distruzione di massa se non viene controllata dalle redini della ragione.
Tu come altri hanno dato una loro visione, quindi hanno “giudicato” una storia, raccontata in un…forum, dove si discute e si giudicano proprio queste cose. Questa è la mia visione Tao.
Ciao.
dissociata mentale, incomprensibile, neo romantica…
eppure è tutto così normale, a tratti banale direi.. insoddisfatta della sua vita che vive di sogni mancati! il mondo ne è pieno. e allora mi domando, ma cosa succede alla gente, quando protetta dallo schermo di una macchina cerca di sminuire quasi disprezzando il pensiero altrui, senza che questo influisca sulla sua giornata di bricolage casalingo, senza macchiare di colpa la propria anima, e pensare a quanto parole buttate giù percepite qui e lì da improbabili scritti di qualcun altro, possano innescare meccanismi di difesa. sono curiosa… sono una persona che è attratta dai comportamenti della gente, mi piace capire cosa hanno provato nel momento in cui hanno detto o scritto quella frase, mi aiuta a capire perché le persone hanno smesso di dare priorità alle emozioni che provano, invece di andare tutti dietro al carro perché tirato dal bue più forte. vado oltre a parole che cercando nel dizionario hanno un significato completamente diverso dall’emozione che c’è dietro. EMOZIONE “turbamento, impressione” questo è quello che dice il dizionario, ma è veramente questo che provate quando guardate vostro figlio? è veramente questo quello che provate nel cuore quando qualcuno vi parla sinceramente? va bene usare belle parole forbite, ma è importante conoscerne anche il significato vero, quello che le persone percepiscono in esse.
sono una donna insicura e probabilmente mentalmente dissociata, che vive nel ricordo di emozioni provate, e nelle sue giornate nere ama mettere nero su bianco esorcizzando così un malessere primitivo.
adoro però gli amoreggiamenti reciproci “oh caro che bel commento” “ma no hermano il migliore sei tu” quelli mi hanno fatto sorridere e non poco.
vi racconterò tanto di me un pezzetto alla volta, cercando di resettare le vostre menti e i vostri cuori, forse avete dimenticato o qui su LaD (l’avrò scritto bene??) giocate a chi ce l’ha più grosso e spesso dimenticate le emozioni…